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A proposito .... meno male che ci sono i mercati!

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Re: A proposito .... meno male che ci sono i mercati!

Messaggioda franz il 13/11/2011, 12:30

cardif ha scritto:D'accordo.
Lo strumento per controllare la compravendita si trova.
Ma resta il problema più grave: la possibilità di fuga dell'investitore.

Già, e la difficiltà di distinguere tra investitore e speculatore.
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Re: A proposito .... meno male che ci sono i mercati!

Messaggioda trilogy il 13/11/2011, 13:31

cardif ha scritto:....Codificando gli acquisti con la data d'acquisto, degli 80 che compro oggi ne posso vendere massimo 80 tra 7 giorni; e quindi tra una settimana ne posso vendere 30 di quelli che ho comprato oggi; e me ne restano 50. Dei 20 che compro domani ne posso vendere massimo 20 una settimana dopo (tra 8 giorni). Tra 9 giorni posso vendere tutti quelli rimasti, ma non quelli che comprerò dopo, ovviamente....


io faccio molta fatica nel vedere i vantaggi nell'introdurre vincoli del genere sulla negoziazione dei titoli, mentre mi sono chiari i problemi che ne deriverebbero.
Faccio un esempio. Ad agosto il problema secondo i giornali e i politicanti erano le "vendite allo scoperto" degli speculatori. Queste sono state vietate il 12 agosto. Quindi ho ricavato un grafico per vedere cosa è successo dopo.
La parte sopra è l'andamento dell'indice principale della borsa di Milano fino alla chiusura di venerdì 11 novembre.
La parte sotto è la volatilità a 20 gioni. Un indicatore che riflette in un certo senso la rischiosità di un titolo o di un mercato. Rappresenta bene il nervosismo degli investitori. La freccia indica il giorno di introduzione del blocco delle vendite allo scoperto, la linea a trattini il livello assoluto dei prezzi e della volatilità quel giorno:

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Re: A proposito .... meno male che ci sono i mercati!

Messaggioda cardif il 13/11/2011, 15:45

franz ha scritto:Già, e la difficiltà di distinguere tra investitore e speculatore.

Bè, mi pare che la differenza sia chiara (almeno io così la vedo).
L'investitore investe parte del suo capitale su un pacchetto di azioni, secondo le sue valutazioni o su consiglio di un consulente, e lascia l'investimento per un bel po' di tempo (i consulenti parlano di qualche anno) credendo nella crescita di quel titolo (o titoli).
Lo speculatore è quello che segue (con collegamenti che anticipano le comunicazioni ufficiali della borsa) l'andamento di un titolo, e punta sulla variazione di quel titolo, comprando o vendendo nel giro di poche ore o addirittura di minuti; si accontenta di quadagnare pochi punti % in poco tempo, ma con operazioni che, ripetute nel tempo, gli portano un notevole utile sui tempi lunghi. Ma se ne frega del titolo (o dei titoli) e dell'andamento della società che l'ha emesso.
Penso che, per limitare la speculazione, una via possa essere quella di limitare in qualche modo questi blitz in borsa. Come non so (ma mica posso sapere tutto eh).

Trilogy, scusa ma devo capire bene quello che hai scritto; ma adesso devo uscire (non è una via di fuga, è vero). Lo farò quanto prima.
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: A proposito .... meno male che ci sono i mercati!

Messaggioda franz il 13/11/2011, 17:34

cardif ha scritto:Bè, mi pare che la differenza sia chiara (almeno io così la vedo).
L'investitore investe parte del suo capitale su un pacchetto di azioni, secondo le sue valutazioni o su consiglio di un consulente, e lascia l'investimento per un bel po' di tempo (i consulenti parlano di qualche anno) credendo nella crescita di quel titolo (o titoli).
Lo speculatore è quello che segue (con collegamenti che anticipano le comunicazioni ufficiali della borsa) l'andamento di un titolo, e punta sulla variazione di quel titolo, comprando o vendendo nel giro di poche ore o addirittura di minuti;

Mi sembra una differenza vera, che rispecchia la realtà che sta da una parte del mercato (diciamo, pensando a chi usa Internet per comprare e vendere, a chi sta da questa parte dello schermo).
Ora pero' il problema è individuare le due tipologie dall'altra parte. Si lavora non direttamente ma tramite intermediari (banche etc) e la borsa non sa se l'operazione che è arrivata nasce da un cilente (e quale) dalla banca stessa, da un privato, da un'azienda o da un gestore di fondi. Dall'altra parte dello schermo ci sono solo milioni di operazioni di acquisto e vendita (piu' opzioni varie) per migliaia di miliardi.
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Re: A proposito .... meno male che ci sono i mercati!

Messaggioda flaviomob il 13/11/2011, 17:47

Un operatore in genere ha una commissione su ogni operazione che effettua per conto di un cliente, sia che essa comporti un guadagno, sia che determini una perdita. Evidentemente un operatore poco corretto ha interesse a consigliare al cliente di effettuare più operazioni ravvicinate, indipendentemente dalla bontà di esse.


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Re: A proposito .... meno male che ci sono i mercati!

Messaggioda franz il 13/11/2011, 18:09

flaviomob ha scritto:Un operatore in genere ha una commissione su ogni operazione che effettua per conto di un cliente, sia che essa comporti un guadagno, sia che determini una perdita. Evidentemente un operatore poco corretto ha interesse a consigliare al cliente di effettuare più operazioni ravvicinate, indipendentemente dalla bontà di esse.

Possibile, ma uno speculatore vero, lavora di suo e non certo seguendo i consigli degli operatori.
Poi non credo molto alla narrativa degli acquisti e delle vendite vertiginose (forse una volta era cosi', quando non c'era Internet e quindi c'erano assimmetrie informative giocabili sulle ore o sui minuti). Oggi si sono sistemi automatici (credo che trilogy possa confermare) che fanno scattare automaticamente vendite e anche acquisti in pochi millesimi di secondo in funzione dei segnali dei mercati, soprattutto a fronte di opzioni di acquisto e di vendita (call e put) o di movimenti allo scoperto (che tuttivia come sappiamo non sono piu' permessi in Europa).

I mercati che hanno fatto cadere Berlusconi non erano speculativi.
Erano veri risparmiatori (privati o istituzionali) che vendevano asset in loro possesso.
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Re: A proposito .... meno male che ci sono i mercati!

Messaggioda trilogy il 13/11/2011, 18:26

cardif ha scritto:Trilogy, scusa ma devo capire bene quello che hai scritto; ma adesso devo uscire (non è una via di fuga, è vero). Lo farò quanto prima.


La misura che proponi è una misura che ha l'obiettivo di ridurre la volatilità del mercato a breve termine; per cui ho postato un grafico per far vedere che cosa è successo con l'applicazione di una misura analoga: "il blocco delle vendite allo scoperto". In agosto il problema dei mercati, secondo i giornalisti e i politici, era tutto dovuto a questo tipo di operazioni. Le vendite allo scoperto sono bloccate da tre mesi, ma la volatilità è sugli stessi livelli di agosto.

Quello che proponi è facile da realizzare, senza troppe complicazioni. Si apre il mercato una volta alla settimana oppure una volta al mese. L'effetto pratico sarebbe che i prezzi invece di aggiustarsi in tempo reale sulla base delle informazioni che arrivano ogni minuto, lo farebbero una volta alla settimana, o una volta al mese. Gli operatori accumulerebbero tutte le informazioni ricevute nel periodo di chiusura e le trasferirebbero sul prezzo il giorno di apertura. Se le informazioni si muovono verso uno scenario preciso avresti degli enormi salti di prezzo verso l'alto se le informazioni sono positive, o verso il basso se sono negative. Parallelamente nascerebbe qualche mercato parallelo tra grossi operatori, dove poter scambiare comunque i titoli in tempo reale, regolando poi i trasferimenti di soldi e titoli nei giorni di apertura della borsa
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Re: A proposito .... meno male che ci sono i mercati!

Messaggioda franz il 13/11/2011, 23:53

trilogy ha scritto:Quello che proponi è facile da realizzare, senza troppe complicazioni. Si apre il mercato una volta alla settimana oppure una volta al mese. L'effetto pratico sarebbe che i prezzi invece di aggiustarsi in tempo reale sulla base delle informazioni che arrivano ogni minuto, lo farebbero una volta alla settimana, o una volta al mese. Gli operatori accumulerebbero tutte le informazioni ricevute nel periodo di chiusura e le trasferirebbero sul prezzo il giorno di apertura. Se le informazioni si muovono verso uno scenario preciso avresti degli enormi salti di prezzo verso l'alto se le informazioni sono positive, o verso il basso se sono negative. Parallelamente nascerebbe qualche mercato parallelo tra grossi operatori, dove poter scambiare comunque i titoli in tempo reale, regolando poi i trasferimenti di soldi e titoli nei giorni di apertura della borsa

Mi pare un'ottima esemplificazione, che spiega anche cosa succederebbe in caso di Tobin Tax vera (con un'aliquota pesante) e che è un altro modo con cui si intende calmierare la speculazione. Il mercato diventerebbe scalettato, con forti aumenti o forti diminizioni, in luogo di migliaia di microvariazioni giornaliere.
Se vuoi si puo' fare un altro esempio. Quello del termometro. Ci fu un periodo concitato, nel 2008, in cui qualcuno propose di chiudere le borse per un po', a causa del continuo ed eccessivo altanenarsi delle quotazioni. Ci fu chi disse che la proposta era malsana, perché la borsa è un termometro dell'economia per cui chiuderla significava privarsi di un importante strumento di misura delle "febbre". Ecco, bloccare la vendita per tot giorni, oppure aprire il mercato un solo giorno alla settimana corrisponde ad avere un malato grave a cui possiamo misurare la febbre solo una volta alla settimana (o mese) perché cosi' la politica ha deciso.
A me non sembra una misura intelligente, anche se puo' risolvere il problema degli abusi.
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Re: A proposito .... meno male che ci sono i mercati!

Messaggioda cardif il 14/11/2011, 11:03

Trilogy, ho capito il riferimento che avevi fatto.
Certo, il divieto di vendita allo scoperto ha avuto l'effetto di ridurre la vendita complessiva, non essendo stata messa in vendita la parte di titoli ancora non posseduta dagli operatori. E quindi il divieto ha 'raffreddato' il mercato, ed ha contribuito a stabilizzare la volatilità.
Ma può aver effettivamente influito tanto sull'andamento della borsa?
Guardando il diagramma si vede che si ha un notevole calo del FTSEMIB (ed un notevole aumento della volatilità) a luglio e fino a metà agosto, quando era ancora possibile effettuare vendite allo scoperto.
Guardiamo questo grafico:
http://it.finance.yahoo.com/echarts?s=f ... f;source=;
Può essere che quel solo divieto abbia frenato il calo che c'era stato da 20.517 di inizio luglio a 15.912 del 12 agosto? E se non fosse stato posto il divieto, il FTSEMIB sarebbe continuato a scendere?
Non so. Secondo me c'è stato dell'altro. E non so nemmeno se il piccolo speculatore abbia avuto un impedimento a operare, da questo vincolo; mentre i grandi investitori certamente sì.

Anche l'apertura della borsa per un solo giorno alla settimana ha i suoi effetti negativi.
Non male la storia del termometro citata da Franz, sebbene ci sia stata la malattia grave del FTSEMIB tra aprile 2007 e febbraio 2009 che si vede qua (impostando il diagramma a 5 anni)
http://www.borsaitaliana.it/borsa/indic ... IB&lang=it
e nonostante che la febbre sia stata misurata ogni giorno senza che furono date forti medicine, mi pare; e quindi senza una utilità.
E poi penso che la chiusura dovrebbe essere fatta a livello mondiale.
(e poi non si potrebbe più parlare di lunedì nero, martedì nero, merc giov ... tutti neri :D :D)
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: A proposito .... meno male che ci sono i mercati!

Messaggioda franz il 14/11/2011, 11:26

cardif ha scritto:Guardando il diagramma si vede che si ha un notevole calo del FTSEMIB (ed un notevole aumento della volatilità) a luglio e fino a metà agosto, quando era ancora possibile effettuare vendite allo scoperto.
Guardiamo questo grafico:
http://it.finance.yahoo.com/echarts?s=f ... f;source=;
Può essere che quel solo divieto abbia frenato il calo che c'era stato da 20.517 di inizio luglio a 15.912 del 12 agosto? E se non fosse stato posto il divieto, il FTSEMIB sarebbe continuato a scendere?

Per avere un'idea ci cosa sarebbe potuto succedere, io confronterei il mibtel con un altro indice, anche lui in forte calo, ma dove non sono state bloccate le vendite allo scoperto. Per esempio lo swiss market index. Sulla mia piattaforma posso fare il confronto e lo metto qui sotto. Come vedi il crollo tra i primi di giugno ed il 12 di agosto è identico ma dopo il blocco delle vendite allo scoperto la borsa italiana è andata peggio mentre quella svizzera si è ripresa. Una cosa che lascia supporre che il blocco possa aver fatto male.
cardif ha scritto:Non male la storia del termometro citata da Franz, sebbene ci sia stata la malattia grave del FTSEMIB tra aprile 2007 e febbraio 2009 che si vede qua (impostando il diagramma a 5 anni)
http://www.borsaitaliana.it/borsa/indic ... IB&lang=it
e nonostante che la febbre sia stata misurata ogni giorno senza che furono date forti medicine, mi pare; e quindi senza una utilità.

Intanto iniziamo a misurare la febbre, poi per le misure possiamo vedere. Non sempre le medicine sono giuste, ma a volte si'. Per esempio il rilevamento la settimana scorsa (mibtel a -4 e mediaset a -12) ha fatto prendere alcune misure abbastanza drastiche a Berlusconi. Non trovi?
Allegati
grafico_SMI_MIB.jpg
Linea azzurra, borsa svizzera, Linea nera, borsa italiana.
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