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In pensione a 67 anni, abolite le pensioni di anzianità

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Re: In pensione a 67 anni, abolite le pensioni di anzianità

Messaggioda ranvit il 25/10/2011, 19:57

No, i coglioni non stanno a Bruxelles....ma in Italia: sono quelli che vogliono far credere che la Ue ci ha chiesto di agire sulle pensioni!

Il prelievo previdenziale alto è figlio di tante cose tra cui le pensioni date nel passato. Ma oggi non è cosi' e di piu' non si puo' e non si deve fare!

La cosa puerile è continuare a dire stupidaggini per giustificare l'ulteriore ritocco delle pensioni!

Passo e chiudo.....credo di aver chiaritoo abbastanza cosa penso.
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Re: In pensione a 67 anni, abolite le pensioni di anzianità

Messaggioda cardif il 25/10/2011, 20:47

franz ha scritto:confondi conto corrente, contro risparmio, conto deposito. I fondi pensioni veri (contributivo a capitalizzazione) sono del terzo tipo. Sono soldi tuoi, in un cassetto, naturalmente investito. Per avere i soldi, devi disinvestire. ma sono soldi tuoi, non del correntista che 10 minuti fa ha versato.


Non ho capito che vuol dire, che cosa ho confuso.
Il sistema pensionistico contributivo a regime, introdotto dalla legge 8 agosto 1995, n. 335, è già di tipo contributivo con capitalizzazione composta del montante. Si può leggere sul sito INPS, qua:
http://www.inps.it/portale/default.aspx ... =4756&p1=2
che riporta pure i coefficienti di trasformazione dal montante contrinutivo alla pensione annua in base all'età.
Spetta una determinata somma in base a quanto versato (sempre capitalizzato anno per anno a interesse composto)
Qua ci sono i tassi di capitalizzazione annui del montante contributivo:
http://www.unms.it/index.php?option=com ... &Itemid=90
Per avere i soldi si deve andare in pensione (che significa 'disinvestire'?)
La somma che si percepisce (la pensione) viene presa dai contributi che stanno versando gli altri anche '10 minuti prima'.
Le pensioni che vengono erogate nel 2011 vengono prese dai contributi che altri versano nel 2011. E' un flusso, mica un ristagno di capitali quello che avviene nelle casse degli enti e delle banche.
Se per assurdo nessuno versasse più soldi all'ente pensionistico, questo da dove li prenderebbe per darteli? Ha conservato i soldi 'tuoi' in un cassetto?
Perché l'ente pensionistico possa sostenere le uscite sottoforma di pensione bisogna garantire le entrate; C'è il patrimonio delgli Enti; c'è lo Stato (se fosse necessario); e si possono regolarizzare i circa 3 milioni di lavoratori irregolari, che così verserebbero i contributi.
Poi, come ho già detto, altra cosa sono le pensioni sociali, di guerra, di inabilità, sussidi e cassa integrazione per le quali ci vogliono altri soldi. E qua è politica: che welfare vuole garantire un governo?
Comunque, io non ho ancora visto dimostrazioni sul beneficio che si avrebbe oggi sulle casse dello Stato da questo aumento dell'età pensionabile.

Per il resto, l'UE non ci ha chiesto di agire sulle pensioni (ho riportato prima il link)
Anzi, non capisco perché Berlusconi se ne sia venuto da Bruxelles con questa bugia che là gli hanno chiesto di intervenire sulle pensioni, sapendo che la Lega Nord era contraria.
Penso di non avere nemmeno io altro da aggiungere.
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: In pensione a 67 anni, abolite le pensioni di anzianità

Messaggioda franz il 26/10/2011, 7:44

ranvit ha scritto:Il prelievo previdenziale alto è figlio di tante cose tra cui le pensioni date nel passato. Ma oggi non è cosi' e di piu' non si puo' e non si deve fare!

Basta poca matematica semplice (algebra) per capire che se oggi il sistema fosse in equilibrio con un prelievo previdenziale alto (entrano 100 miliardi e si erogano 100 miliardi, prelevando il 33% dallo stipendio di decine di milioni di lavoratori) è per garantire e prestazioni di oggi, non quelle di ieri, che sono state erogate in passato causando il debito passato. In realtà il sistema non è neppure in equilibrio vero, perché da FPLD entrano 90 ed escono 102 e lo stato interviene appianando la differenza. In teoria una pensione di anzianità, appena il percettore supera l'età di vecchiaia, dovrebbe essere contabilizzata non piu' come anzianità ma come vecchiaia e facendo questo io vedo circa 55 miliardi all'anni spesi per garantire le pensioni versate oggi a chi è nell'età inferiore al termine di vecchiaia. Non è il passato quindi che genera questo esborso ma è l'oggi, perché senza anzianità l'aliquota di equilibrio passerebbe dall'attuale 33% al 22 come minimo (a regime). Un "oggi" che se 10 o 15 anni fa fosse stato rettificato sarebbero 55 miliardi in piu' per imprese e lavoratori dipendenti, i quali andrebbero in pensione solo a 65 anni ma con uno stipendio piu' alto durante tutta la vita lavorativa. Se l'importo fosse suddivso in parti uguiali tra impresa e lavoratori, avremmo - per l'impresa - piu' risorse per ricerca e sviluppo, inventimenti, prezzi piu' bassi e - per il lavoratore - busta piu' pesante, spazio per gli ammortizzatori sociali e fondi pensione integrativi.
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Re: In pensione a 67 anni, abolite le pensioni di anzianità

Messaggioda franz il 26/10/2011, 7:56

cardif ha scritto:Non ho capito che vuol dire, che cosa ho confuso.
Il sistema pensionistico contributivo a regime, introdotto dalla legge 8 agosto 1995, n. 335, è già di tipo contributivo con capitalizzazione composta del montante.

Ok, vedo che non hai realmente capito che quella che fa l'INPS è una simulazione di un sistema contributivo con capitalizzazione. Non si puo' confondere una simulazione con la realtà. Insomma, c'è differenza tra una donna vera ed una bambola gonfiabile. ;) - se mi perdonate il paragone estremo. Il ristagno di capitali non esiste, perché i capitali vengono investiti (comprando palazzi, azioni, obbligazioni) e questo aiuta l'economia. Considera che dove i fondi pensione veri esistono, fatti partire tra gli anni 70 e 80, il loro capitale supera ormai supera il PIL della nazione di riferimento mentra da noi a superare il PIL è il debito. Disinvestire significa che parallelamente all'investimento quando entrano fondi dal prelievo contributivo, c'è un'operazione di disinvestimento (vendita di palazzi, azioni, obbligazioni) quando servono soldi per erogare le pensioni oppure il lavoratore decide di ritirare il suo capitale (per andare in pensione, per comprarsi la casa, per mettersi in proprio). Cose che con la bambola gonfiabile pardon simulazione non si puo' fare.
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Re: In pensione a 67 anni, abolite le pensioni di anzianità

Messaggioda ranvit il 26/10/2011, 9:07

Basta poca matematica semplice (algebra) per capire che se oggi il sistema fosse in equilibrio con un prelievo previdenziale alto (entrano 100 miliardi e si erogano 100 miliardi, prelevando il 33% dallo stipendio di decine di milioni di lavoratori) è per garantire e prestazioni di oggi, non quelle di ieri, che sono state erogate in passato causando il debito passato. In realtà il sistema non è neppure in equilibrio vero, perché da FPLD entrano 90 ed escono 102 e lo stato interviene appianando la differenza.


E basta un po' di umiltà, per capire che io ho detto altro:
- sugli errori passati siamo abbastanza d'accordo;
- sul presente, non ho detto che è in equilibrio il sistema: è chiaro che ci sono piu' uscite che entrate. Ho detto invece che oggi l'andata in pensione in Italia è allineata agli altri Paesi, e che di piu' non si puo' e non si deve fare perche' sarebbe intollerabile socialmente. Infatti con l'ausilio di poca matematica si capisce che bisognerebbe portare l'età del pensionamento verso gli 80/90 anni, oppure togliere la pensione (avuta per anzianità) a chi la sta percependo, per rimediare al passato. Ma escludo che tu intenda questo: idea che puo' partorire solo nelle menti di tecnocrati....anche un po' isterici...
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Re: In pensione a 67 anni, abolite le pensioni di anzianità

Messaggioda franz il 26/10/2011, 10:11

ranvit ha scritto:- sul presente, non ho detto che è in equilibrio il sistema: è chiaro che ci sono piu' uscite che entrate. Ho detto invece che oggi l'andata in pensione in Italia è allineata agli altri Paesi, e che di piu' non si puo' e non si deve fare perche' sarebbe intollerabile socialmente.

... e se hai letto quanto da me scritto ieri sera viviamo due anni e passa piu' dei tedeschi e quindi l'età di entrata in pensione è solo un bell'alibi per chi non vuole vedere tutto il problema (che ha un inizio e anche una fine).
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Re: In pensione a 67 anni, abolite le pensioni di anzianità

Messaggioda ranvit il 26/10/2011, 10:29

Si vede che viviamo e mangiamo meglio dei tedeschi :lol:
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Re: In pensione a 67 anni, abolite le pensioni di anzianità

Messaggioda cardif il 26/10/2011, 10:58

franz ha scritto:Ok, vedo che non hai realmente capito


E vabbè, così si sposta continuamente il discorso.

Il FPLD costituisce, nell'ambito dell'I.N.P.S., la gestione destinata a erogare i trattamenti pensionistici di invalidità, vecchiaia e superstiti. Questo è welfare; non c'entra con le pensioni di anzianità e vecchiaia e con i contributi versati. L'ho scritto che aumentare o ridurre questa spesa è una scelta politica del governo. Ma che c'entra con l'aumento dell'età pensionabile? Un governo può decidere di spendere di più o di meno per welfare, indipendentemente dal fatto che si vada a 50 o a 70 anni in pensione.
I fondi pensione servono per gestire versamenti aggiuntivi e volontari, in cambio di una pensione aggiuntiva e integrativa di quella base, che si ha in base ai contributi versati. Se la può permettere chi guadagna abbastanza da poter mettere da parte qualche altra cosa; non chi arriva a stento a fine mese. Ma che c'entra con l'aumento dell'età pensionabile, di cui si parla?
L'argomento aperto è sull'aumento dell'età pensionabile, che io continuo a vedere inutile per il rilancio dell'economia chiesto dall'UE.
Berlusconi stamattina è andato a Bruxelles con la letterina di 15 pagine di proposte, in cui c'è quella sull'aumento a 67 anni dell'età pensionabile da raggiungere gradualmente nel 2026. E nel frattempo?
Continui a dire che faccio confusione, che non ho capito; ma continui a non spiegare ...

Aggiungo: non è nemmeno giusto incassare i contributi di chi va in pensione dopo i 65 anni per finanziare il welfare.
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: In pensione a 67 anni, abolite le pensioni di anzianità

Messaggioda franz il 26/10/2011, 12:28

cardif ha scritto:Il FPLD costituisce, nell'ambito dell'I.N.P.S., la gestione destinata a erogare i trattamenti pensionistici di invalidità, vecchiaia e superstiti. Questo è welfare; non c'entra con le pensioni di anzianità e vecchiaia e con i contributi versati.

Sei sicuro? Io credo che ti sbagli. E di grosso.
Non si capirebbe poi perché al 90% è finanziato dai contributi (una novantina di miliardi).
IVS è un'altra cassa.
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Re: In pensione a 67 anni, abolite le pensioni di anzianità

Messaggioda franz il 26/10/2011, 12:33

ranvit ha scritto:Si vede che viviamo e mangiamo meglio dei tedeschi :lol:

Assolutamente vero. Dieta mediterranea e DNA ci rendono piu' longevi.
Ma questo non sposta il problema.
Chi mediamente muore a 70 (come in idonesia o bielorussia) o a 41 come in mozambico, non puo' avere lo stesso sistema pensionistico (per le date di pensionamento) di chi vive in media 83 oppure 82 anni.
Ripeto il link, che forse si è perso in pagine precedenti.
http://it.wikipedia.org/wiki/Lista_di_s ... va_di_vita
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