franz ha scritto:cardif ha scritto:Quel ragazzo del video proposto da Franz mi sembra una vittima della bufala del signoraggio, secondo me.
Anche secondo me (vittima di tutto il complottismo in generale) tuttavia dice una cosa che colpisce.
A volte i media ignorano volutamente certi eventi.
A volte invece danno un'enfasi inspiegabile.
Una mente strutturata per credere ai complotti non puo' che .... mumble mumble .... far girare gli ingranaggi.
E se gli indignados (almeno italiani) fossero un movimento artificiale?
In fondo vista la pubblicità gratuita dei media e visto l'esito che sappiamo a Roma (compreso quel "ci stiamo organizzando da un anno) forse a pensar male ci si azzecca.
Ognuno può interpretare il tutto come preferisce, ma io quel ragazzo l'ho già visto da qualche parte, anche se non ricordo dove, sempre infuriato contro chi protesta.
Quanto ai giornali e telegiornali che hanno enfatizzato la manifestazione di sabato, io ne darei un'interpretazione del tutto differente, dato che, nella mia non breve vita, cose del genere le ho viste accadere più volte.
Complottismo per complottismo, a me pare più verosimile che Maroni stia seguendo alla lettera i consigli che Cossiga gli diede nel 2008 in un'intervista su
Il Gorno:
Cossiga: “Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand’ero ministro dell’Interno. In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perché pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito…”
Giornalista: “Gli universitari, invece?”
Cossiga: “Lasciarli fare. Ritirare le forze di Polizia dalle strade e dalle Università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città“.
Giornalista: “Dopo di che?”
Cossiga: “Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di Polizia e Carabinieri”.
Giornalista: “Nel senso che…”
Cossiga: “Nel senso che le forze dell’ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano“.
Giornalista: “Anche i docenti?”
Cossiga: “Soprattutto i docenti”.
Giornalista: “Presidente, il suo è un paradosso, no?”
Cossiga: “Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì. Si rende conto della gravità di quello che sta succedendo? Ci sono insegnanti che indottrinano i bambini e li portano in piazza: un atteggiamento criminale!”
Giornalista: “E lei si rende conto di quel che direbbero in Europa dopo una cura del genere? In Italia torna il fascismo, direbbero”.
Cossiga: “Balle, questa è la ricetta democratica: spegnere la fiamma prima che divampi l’incendio”.
Giornalista: “Quale incendio?”
Cossiga: “Non esagero, credo davvero che il terrorismo tornerà a insanguinare le strade di questo Paese”.Prima si lascia che parta la grande manifestazione pacifica e popolare, e la si pubblicizza pure.
Poi si chiudono tutti e due gli occhi (voglio essere ottimista e non ipotizzare di peggio) sulle iniziative violente che alcuni gruppi ben noti di sinistra estrema (per così dire) ed altro, stanno militarmente preparando, e si lascia che accadano gli incidenti, sperando magari nel peggio del peggio (morti), e infine si parte con la repressione di ogni tipo di dissenso, con l'appoggio della popolazione.
Questa sequenza è già avvenuta, ed è stata un triste prodromo di eventi ben gravi, da Moro in poi.
Adesso abbiamo un Presidente del Consiglio disperato, che cerca di organizzare attacchi ai tribunali ed ai giornali che non lo favoriscono: perché non dovrebbe essere lui a cercare di far scivolare il paese nel caos e nella violenza?
annalu