annalu ha scritto:Tra l'altro ho letto di un astrofisico il quale afferma che, nel caso l'ipotesi fosse corretta, allora dall'esplosione di una lontana supernova alla Terra dovrebbero arrivare prima i neutrini e poi il lampo di luce, cosa che non è mai stata descritta.
Giusto. E se sono ancora capace di fare calcoli, i neutrini sono (sarebbero) piu' veloci delle luce di 7 km al secondo. Tutti gli articoli parlano di una differenza di 60 nanosecondi (miliardesimi) su un tragitto di 732 km. La velocità della luce è 299 792, 458 km/s (300'000 è un arrotondamento) ed i neutrini quindi in un secondo farebbero 7km e 367 metri in piu', arrivando prima quando coprono una distanza fissa.
Ora immaginando una supernova a 10'000 anni luce di distanza, la distanza rimane fisicamente la stessa, in Km, ma i neutrini arrivano prima. Di quanto? La differenza tra l'anno luce e l'anno neutrino sarebbe di 775 secondi e mezzo, nel senso che i neutrini compirebbero la distanza fisica di un anno luce (9461 miliardi di km) in 775 secondi di meno. In 10'000 anni luce questo di porta a 89 giorni tre quarti, quindi circa 3 mesi.
Ora se si riesce ad abbinare un flare di neutrini con un flare luminoso che arriva 3 mesi dopo, la dimostrazione è possibile.
Quello che non so è se è possibile, intercettando un flare di neutrini, capire esattamente da dove venga e quale oggetto c'è in quella posizione, calcolandone la distanza ed aspettando quindi "tot" tempo che arrivi anche il lampo di luce nella stessa posizione.
Chiaramente le supernove storiche sono escluse e quelle recenti, osservate e studiate con la strumentazioni, sono ormai passate ma erano anche molto distanti.
http://it.wikipedia.org/wiki/Supernova_1987a era a 168'000 anni luce (quindi se non sbaglio i neutrini sarebbero arrivati 4 anni prima) mentre
http://it.wikipedia.org/wiki/SN_2006gy è avvenuta a 238 milioni di anni luce di distanza e quindi - salvo errori ed omissioni - suoi neutrini avremmo dovuto registrarli ben 48 anni prima di vedere il lampo di luce.
Una cosa che mi rende perplesso è che non mi è chiaro se quando si registra la luce di una supernova, ci si è mai accorti che mancavano i neutrini. Nel senso che se arrivano prima, non possono arrivare anche insieme. Eventualmente possono arrivare dopo, se fossero piu' lenti. Se questo è vero allora da tempo gli scienziati avrebbero dovuto interrogarsi sul motivo dell'assenza dei neutrini durano lo studio delle supernove. Al laboratorio del gran sasso quando c'è una supernova, cosa registrano e cosa si spettano di registrare? La scheda sulla supernova
http://it.wikipedia.org/wiki/Supernova_1987a afferma che l'esplosione ha emesso un gran numero di neutrini e che furono registrati 3 ore prima di vedere anche l'evento luminoso. Ora o io ho sbagliato i calcoli (l'anticipo allora è di 3 ore e non 4 anni) e la teoria del neutrino piu veloce è confermata ma lo sapevano già prima, oppure la tesi del neutrino piu' veloce è smentita e le tre ore di differenza sono imputabili ad altri fattori legati alla fisicità dell'evento esplosivo oppure alla differenza sensibilità di luce e neutrini alla gravità e quindi al differente tragitto che fanno in caso di deflessione per effetto di gravità quando passano vicino a stelle.
Se qualcuno controllasse i miei calcoli (le differenze tra 3 ore e 4 anni per
SN_2006gy 1987a sono macroscopiche) avremmo un elemento in piu' per riflettere.
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