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Ichino: i torti della CGIL e le ragioni della CISL

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Re: Ichino: i torti della CGIL e le ragioni della CISL

Messaggioda franz il 14/05/2011, 20:45

chango ha scritto:perchè mai una qualsiasi persona o organizzazione dotata di buonsenso dovrebbe accattare uno scambio in cui si vincola a compiere dei sacrifici se in cambio non si va incontro alle proprie richieste?
in base all'interesse della collettività?
ma se questo fosse il motivo, perchè dovrebbe farsi carico di questo interesse della collettivà solo una delle parti?

Beh, diciamo che se un giorno si' e l'altro pure afferma di agire "nell'interesse del paese" allora un minimo di coerenza sarebbe richiesto. E se non c'è coerenza, è chiaro che fa solo gli interessi corporativi di una parte. Tuttavia i singoli componenti di questa parte potrebbo anche considerare che tutto sommato è loro vero interesse accettare lo scambio ... o gradualmente cambiare sindacato.
chango ha scritto:se le politiche sociali sono comunque (e sempre) sacrificabili alle esigneze di rigore finanziario, ossia se vengono sempre presentate come dei tagli a cui seguiranno modifiche nelle politiche sociali, se e solo se c'è ripresa economica, diventa difficle aspettarsi un approccio postivo da parte di chi deve sostenere i sacrifici in cambio di promesse scritte sulla sabbia.

In effetti pero' gli operai queste cose le capiscono benissimo, perché già in casa sanno che con troppi debiti non si va da nessuna parte. E quindi fanno sacrifici per risparmiare. Proprio perché sanno che senza una situazione finanziaria sana alle spalle, si va a gambe all'aria. Il rigore finanziario quindi non è l'invenzione del capitalista malvagio e subdolo. Il rigore nei conti è la base di un'economia sana e prospera. In casa come nel paese. Senza i conti in ordine non si puo' affrontare il futuro.

Franz
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Re: Ichino: i torti della CGIL e le ragioni della CISL

Messaggioda flaviomob il 15/05/2011, 13:20

Perché in Italia non esiste una tassa patrimoniale seria, come in altri paesi, ad esempio. Perché è così facile evadere per aziende e liberi professionisti. E' vero quanto dice Chango: se i sacrifici si chiedono sempre e solo alle stesse categorie, senza dare nulla in cambio, non si persegue l'interesse generale, ma quello particolare.

« L'italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono »
(Prezzolini, da Codice della vita italiana, capitolo I, "Dei furbi e dei fessi")


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
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Re: Ichino: i torti della CGIL e le ragioni della CISL

Messaggioda chango il 15/05/2011, 13:34

franz ha scritto:Beh, diciamo che se un giorno si' e l'altro pure afferma di agire "nell'interesse del paese" allora un minimo di coerenza sarebbe richiesto. E se non c'è coerenza, è chiaro che fa solo gli interessi corporativi di una parte. Tuttavia i singoli componenti di questa parte potrebbo anche considerare che tutto sommato è loro vero interesse accettare lo scambio ... o gradualmente cambiare sindacato.


certo che fa gli interessi corporativi di una parte. è pagata per quello.
come qualisiasi associazione di categoria.

perchè poi una persona di buonsenso dovrebbe accettare uno scambio in cui i sacrifici da parte sua sono certi mentre i vantaggi no, non è molto chiaro.


franz ha scritto:In effetti pero' gli operai queste cose le capiscono benissimo, perché già in casa sanno che con troppi debiti non si va da nessuna parte. E quindi fanno sacrifici per risparmiare. Proprio perché sanno che senza una situazione finanziaria sana alle spalle, si va a gambe all'aria. Il rigore finanziario quindi non è l'invenzione del capitalista malvagio e subdolo. Il rigore nei conti è la base di un'economia sana e prospera. In casa come nel paese. Senza i conti in ordine non si puo' affrontare il futuro.

Franz


però questo non c'entra nulla con quanto affermato in precedenza.

la stabilità dei conti è importante, ma se si vogliono fare delle riforme sociali non si possono sempre subordinare al rigore finanziario o all'andamento dell' economia.
non si può pretendere di chiedere sacrifici certi e di non offrire delle contropartite valide e credibili.
non si può chiedere a chi in pochi anni (dalla finanziaria di Amato a quelle di Ciampi per entrare in Europa, passando attraverso diversi interventi sulle pensioni) di continuare a fare sacrifici sulla promessa che se, e solo se, le cose andranno bene allora ci saranno le riforme auspicate.
il rigore sui conti pubblici può essere mantenuto anche attraverso uno scambio credibile basato sulla contemporaneità degli interventi: da una parte si "toglie" dall'altra si "aggiunge".
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Re: Ichino: i torti della CGIL e le ragioni della CISL

Messaggioda franz il 15/05/2011, 18:09

chango ha scritto:la stabilità dei conti è importante, ma se si vogliono fare delle riforme sociali non si possono sempre subordinare al rigore finanziario o all'andamento dell' economia.

Mah, secondo me invece si'.
Per quanto riguarda il settore previdenziale per esempio si tratta tutto sommato di garantire il futuro pensionistico sulla base dell'andamento di 35-40 anni di lavoro. Il rigore finanziario e l'andamento dell'economia sono fondamentali e solo sulla base di quello si possono trovare varie soluzioni. L'alternativa è il debito o la stampa eccessiva di carta moneta.
Per tutte le altre forme di ridistrubuzione e assistenza, vale il principio, come in casa, che i soldi non si trovano per terra, non si stampano in cantina e devono essere prima guadagnati, se vogliamo spenderli. Quindi sempre occhio al rigore finanziario (vincolo di bilancio) e all'andamento dell'economia.

Se vogliamo spendere di piu' quando ci sono le crisi (cosa che ritengo giusta, a determinate condizioni) allora dobbiamo spendere di meno quando non ci sono le crisi, per creare il gruzzolo che servità nei momenti difficili. Vedendo i conti delgi stati oggi (salvo forse un paio di eccezioni) notiamo invece che tutti sono bravissimi a fare spese sempre, nei periodi buoni e quelli cattivi e poi a stampare soldi (creando inflazione) se il giocattolino si rompe. Questo giochino crea l'illusione forse che vada tutto bene ma in realtà è quello che toglie il potere d'acquisto oggi e soprattutto alle pensioni di domani.

Basta confrontare il valore del dollaro (o altre valute) con quello dell'oro per capire che non è l'oro che sale, ... è il valore di quello che abbiamo nel portafoglio o in banca che vale sempre meno.

Franz
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Re: Ichino: i torti della CGIL e le ragioni della CISL

Messaggioda chango il 15/05/2011, 20:04

franz ha scritto:
chango ha scritto:la stabilità dei conti è importante, ma se si vogliono fare delle riforme sociali non si possono sempre subordinare al rigore finanziario o all'andamento dell' economia.

Mah, secondo me invece si'.
Per quanto riguarda il settore previdenziale per esempio si tratta tutto sommato di garantire il futuro pensionistico sulla base dell'andamento di 35-40 anni di lavoro. Il rigore finanziario e l'andamento dell'economia sono fondamentali e solo sulla base di quello si possono trovare varie soluzioni. L'alternativa è il debito o la stampa eccessiva di carta moneta.
Per tutte le altre forme di ridistrubuzione e assistenza, vale il principio, come in casa, che i soldi non si trovano per terra, non si stampano in cantina e devono essere prima guadagnati, se vogliamo spenderli. Quindi sempre occhio al rigore finanziario (vincolo di bilancio) e all'andamento dell'economia.

Se vogliamo spendere di piu' quando ci sono le crisi (cosa che ritengo giusta, a determinate condizioni) allora dobbiamo spendere di meno quando non ci sono le crisi, per creare il gruzzolo che servità nei momenti difficili. Vedendo i conti delgi stati oggi (salvo forse un paio di eccezioni) notiamo invece che tutti sono bravissimi a fare spese sempre, nei periodi buoni e quelli cattivi e poi a stampare soldi (creando inflazione) se il giocattolino si rompe. Questo giochino crea l'illusione forse che vada tutto bene ma in realtà è quello che toglie il potere d'acquisto oggi e soprattutto alle pensioni di domani.

Basta confrontare il valore del dollaro (o altre valute) con quello dell'oro per capire che non è l'oro che sale, ... è il valore di quello che abbiamo nel portafoglio o in banca che vale sempre meno.

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le risorse per finanziare le riforme sociali si possono torvare anche contestualmente al rigore finanziario:"sacrifichiamo questo (ad esempio, rendiamo più severe le norme relative all’accesso alle pensioni di anzianità) e contestualmente adottiamo quello (ad esempio, un reddito minimo di inserimento); oppure: riduciamo il grado di copertura delle pensioni e contestualmente realizziamo un’assicurazione e un sistema di servizi nel caso di non autosufficienza".

un approccio di questo tipo rende più disponibili al confornto e a trovare una soluzione, rispetto ad un approccio che chiede prima di fare dei sacrifici certi per avere poi (e solo se le cose vanno in un certo modo) dei vantaggi.

Anche perchè esiste il rischio, molto concreto, che al tempo certo dei sacrifici da parte di alcune categorie, non arrivi mai il tempo, per quelle categorie, di incassare i frutti delle proprie rinunce.
ed è quello che è avvenuto in Italia negli ultimi 15 anni.
chango
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