Sono stanco.
Da qualche giorno mi capita di aprire le pagine del forum, leggere un paio di post e non avere più voglia d'intervenire: dovrei scrivere per la quarta, quinta, decima, ventesima volta sui medesimi argomenti, e francamente non ce la faccio - certamente non ce la faccio ad avere la stessa voglia, la stessa convinzione che intervenire e discutere serva a qualcosa.
Ammiro, invidio - seriamente - la forza d'animo e la pazienza di Luca e di Pianogrande, oltre che i loro argomenti.
Quando si citano antiche polemiche, non si fa per vantare una primogenitura o una sorta di onoreficienza, ma per sottolineare una riflessione valida per l'oggi: ciò che veniva avversato cinque o dieci anni fa potrebbe essere simile a ciò che viene avversato adesso, che a sua volta costituirà fra cinque o dieci anni l'ennesimo esempio di saggezza postuma.
Ciò vale per il ruolo finora fallimentare del PD, per la debolezza dell'assunto fondativo di Veltroni, per il modo di fare opposizione, per la questione della "identità", che dai "rottamatori del '900" era considerata una parola pressoché infame, essendo la riproposizione surrettizia delle "ideologie", ed altro ancora.
L'articoletto pamphlet di Panebianco è liquidato con parole sagge da Luca, ma personalmente non mi fa meraviglia che qualcuno ci abbia trovato qualcosa da sottolineare con interesse: se no che fallimento sarebbe, questo del PD?
A proposito dell'indignazione - che ovviamente serve e serve pure tanto - io credo che sia piuttosto velleitario disprezzarne il senso politico, in nome di un farraginoso e improbabile "attivismo propositivo": se una massa notevole di elettori fossero capaci di indignazione, o di senso della decenza, Berlusconi e tanti altri grotteschi personaggi della casta politica sarebbero stati seppelliti da tempo sotto una valanga di pernacchie.
L'Italia ha bisogno di tante persone capaci di dire NO, anche nella loro vita professionale oltre che nella funzione di elettori, più che di fantasiosi dilettanti allo sbaraglio che s'inventano qualche breve cenno sull'universo, all'alba dello spett.le terzo millennio.