l ministro degli Esteri vince le primarie della formazione di centro Kadima
ma non è scontato che riesca a succedere al vecchio leader anche nella guida del governo
Israele, Livni conquista il partito sarà lei a succedere a Olmert
GERUSALEMME - Secondo tutti gli exit poll il ministro degli Esteri Tzipi Livni ha vinto le primarie del partito Kadima aprendo la strada alla successione al primo ministro Ehud Olmert. La Livni avrebbe ottenuto una percentuale decisamente più alta della soglia del 40% necessaria per non effettuare il ballottaggio. Nettamente quindi battuto, quindi, il suo rivale Shaul Mofaz.
Non è ancora scontato però che la 50enne responsabile del ministero degli Esteri sarà il prossimo premier israeliano. In base alla legge elettorale, il presidente della repubblica Shimon Peres conferirà subito (o tra una settimana, in caso di ballottaggio) l'incarico al nuovo capo del principale partito della coalizione. Questi avrà quindi 42 giorni di tempo per mettere in piedi la compagine del nuovo gabinetto.
Operazione di alta ingegneria politica, dati il numero e la eterogeneità dei partiti che fanno parte della coalizione, tra i quali sarà cruciale il ruolo del partito dei religiosi ortodossi Shas. Se in 42 giorni di consultazioni il nuovo capo di Kadima non riuscirà nell'impresa, allora si andrà alle elezioni anticipate, che si svolgerebbero a dicembre.
Di fronte a quest'ultima ipotesi, però, stando ai sondaggi nazionali degli scorsi mesi, ben difficilmente il Kadima si confermerebbe come prima forza politica del paese. In questa fase, infatti, sarebbe il Likud a occupare la posizione di Kadima, facendo segnare una svolta a destra alla politica dello Stato ebraico.
L'affluenza al voto delle primarie nei cento seggi distribuiti in tutto il Paese è stata di quasi il 50 per cento dei circa 70.000 iscritti al partito Kadima, la formazione centrista nata nel 2005 da una costola del Likud, il partito conservatore, per iniziativa di Ariel Sharon.
(17 settembre 2008)
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