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Fazio: perché è stato arrogante?

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Re: Fazio: perché è stato arrogante?

Messaggioda pierodm il 30/11/2010, 15:03

Ripeto: accompagnamento alla morte è il massimo che si possa permettere.

Permettere? Questa è la vocazione antica e perenne dei "timorati": vietare, permetteere, infilarsi sotto le lenzuola, mettere il naso tra testicoli e uteri, in una forma di oscena pornografia moralistica, con la scusa (la pretesa) di essere esperti e paladini di tutto ciò che riguarda "la vita".


Senza dubbio il mondo laico e di sinistra non cadrà più nella trappola e nella palude della laicità spinta e liberista

Caro Robyn, sai quel è il problema? Che nel nostro paese l'unica laicità che ottiene l'imprimatur è quella inesistente, e che ogni timido venticello laico viene subito avvertito come una tempesta - come, del resto, l'unico riformismo ammesso è quello che non riforma nulla, o che cambia tutto per non cambiare nulla.
Il nostro è un paese malato, che però si crede furbissimo, il più amorevole e sentimentale, laddove siamo invece cinici e formalisti, e non crediamo in nulla. Un popolo che in maggioranza cerca perennemente di imitare la propria classe dirigente, fatta di azzeccagarbugli, prefetti, preti e speculatori.
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Re: Fazio: perché è stato arrogante?

Messaggioda Manuela il 30/11/2010, 16:14

matthelm ha scritto:Fazio ha fatto una trasmissione, peraltro bellissima, in cui si sono messi in evidenza solo casi, rispettabilissimi, di persone che hanno scelto di morire. Ci sono altri che hanno fatto altre scelte altrettanto rispettabilissime alle quali si poteva riservare un minimo di attenzione. Ho detto una bestemmia? Su, alziamo il tiro…


Fazio, come tu hai ben notato, ha, con la sua solita grazia e senza strillare, accontentato le richieste...

Questo non cambia il fatto che dare voce a Mina e Peppino, oggi, significa prendere posizione a favore non di chi sceglie di morire, ma di chi rivendica la libertà di decidere della propria vita. E la voce di chi rivendica la libertà di scelta, non ha molto spazio in tv... non ne ha per niente, se non per essere esecrata. Per questo rivendicare la par condicio (sarà una questione linguistica, ma "Accettare quella replica dei Pro Vita avrebbe significato ammettere che Mina Welby e Beppe Englaro avevano parlato in favore della morte. Non esiste direttiva Rai che possa impormi un'assurdità del genere". dice Fazio ieri. Posso vantarmi di averlo anticipato?) è fingere di non sapere che le posizioni non sono affatto alla pari. I medici che hanno aiutato Eluana e Welby sono stati perseguiti, per quanto poi assolti... non è tanto facile esercitare la libertà di scelta.

Quanto all'eutanasia, non ho competenze per affrontare la questione dal punto di vista tecnico o legale, e nemmeno le vorrei. C'è un principio da difendere: ogni individuo deve poter decidere di sé e della propria vita. Io credo che sia questo il motivo del contendere, non le modalità tecniche con cui si attua e con cui ci si difende dagli abusi (tutte cose importanti, ovvio, cui è necessario pensare, ma da cui mi ritraggo, non essendo medico nè avvocato).

Matthelm afferma:

io sono contrario a che lo Stato possa togliere la vita a qualcuno anche se questi lo richiede! grassettato ed esclamativizzato...
Beh, anch'io, ci mancherebbe. Non vorrei mai che lo stato togliesse la vita a chicchessia. Vorrei però che mi mettesse in condizioni di scegliere della mia vita, riconoscendomi cono unica proprietaria, ed eventualmente facilitandomi il compito... magari non costringendomi a gettarmi dal 4 piano. E vorrei che chi mi aiuta non fosse perseguito, per esempio.

Robyn ha scritto:.Per quando ci sforziamo,nel nostro intimo siamo cristiani,e sbatteremo sempre la testa contro questo.Questo è inscritto nell'anima di ogni elettore di sinistra ciao robyn


Confesso che faccio fatica a confrontarmi con Robyn perché sono una relativista del tutto disarmata contro le verità assolute, soprattutto quelle che prendono vita al di fuori dell'essere umano, insufflate, per così dire, da un altrove trascendente.
Ma questa certezza mi ha colpito; avevo risposto di getto "parla per te", ma poi ci ho ripensato. Forse invece Rabyn ha proprio ragione; ma questo, anziché essere cosa di cui vantarsi, rappresenta uno dei grandi problemi dell'Italia e della sinistra in particolare. Ed è uno dei maggiori ostacoli a procedere velocemente sulla strada di un Europa civile e laica.
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Re: Fazio: perché è stato arrogante?

Messaggioda matthelm il 30/11/2010, 21:40

Rileggete, cari forumisti, questo è Pierodm che ancora una volta è riuscito ad “emergere”:

pierodm ha scritto:Ripeto: accompagnamento alla morte è il massimo che si possa permettere.

Permettere? Questa è la vocazione antica e perenne dei "timorati": vietare, permetteere, infilarsi sotto le lenzuola, mettere il naso tra testicoli e uteri, in una forma di oscena pornografia moralistica, con la scusa (la pretesa) di essere esperti e paladini di tutto ciò che riguarda "la vita".



Notata l’eleganza, la sicumera, il disprezzo che traspare verso chi “osa” dire opinioni per lui inammissibili, fuori dai suoi ragionamenti che spesso sono campati negli svolazzi logorroici. Un classico di chi non sa che dire ed in questo caso si aggrappa anche ad una parola.
Pensate che in un altro intervento ha paragonato il non “aprire quella porta” detto, dice da Fanfani, in occasione del referendum sul divorzio alla mia più modesta affermazione, ma penso motivata, contro la legalizzazione dell’eutanasia. Ha detto una boiata, probabilmente ne era consapevole, ma doveva dirla, era più forte di lui.
.
Grazie di esserti palesato. In questo grigio e confuso mondo è bene individuare questo tipo di persone che sapevo esistessero ma che raramente si incontrano. Per fortuna.

Caro moderatore, prometto ufficialmente che sarà l’ultima volta che gli rispondo …e che non userò la posta privata.

Ranvit...come ti capisco!
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Re: Fazio: perché è stato arrogante?

Messaggioda flaviomob il 01/12/2010, 1:15

Mathelm
In questo grigio e confuso mondo è bene individuare questo tipo di persone che sapevo esistessero ma che raramente si incontrano.


Sì, è vero, incontrare un Pierodm è raro. Le persone grigie e meschine sono molto più comuni. Ma i più divertenti sono gli integralisti che si credono colombelle e che si indignano come verginelle quando qualcuno li smaschera.

Impagabili! :lol:


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
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Re: Fazio: perché è stato arrogante?

Messaggioda pierodm il 01/12/2010, 10:30

In un novembre che è ancora in odore di Halloween, Flavio è il dolcetto, Matthelm lo scherzetto.
Comunque, Flavio,il fornaio sotto casa ha messo in saldo i panettoni dell'anno scorso: per noi, che siamo ancora con la testa infilata nel sacco delle ideologie del secolo scorso, sono dolcetti appena sfornati. Te ne mando un paio per il santo Natale?
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Re: Fazio: perché è stato arrogante?

Messaggioda annalu il 01/12/2010, 11:42

Manuela ha scritto:Matthelm afferma:

io sono contrario a che lo Stato possa togliere la vita a qualcuno anche se questi lo richiede! grassettato ed esclamativizzato...
Beh, anch'io, ci mancherebbe. Non vorrei mai che lo stato togliesse la vita a chicchessia. Vorrei però che mi mettesse in condizioni di scegliere della mia vita, riconoscendomi cono unica proprietaria, ed eventualmente facilitandomi il compito... magari non costringendomi a gettarmi dal 4 piano. E vorrei che chi mi aiuta non fosse perseguito, per esempio.

Manuela, la penso proprio come te.
Ed anch'io penso che lo stato dovrebbe "lasciarmi scegliere", anche se entro certi limiti.
In Svizzera esiste una famosa clinica, cui si può accedere anche dall'Italia, che pratica il "suicidio assistito", cioè ti fornisce un insieme di farmaci che portano a morte veloce e indolore in un bicchiere, che poi tu però devi bere da solo.
Anche lì ci sono delle regole: per essere ammesso, devi prima sottostare ad una serie di visite mediche da parte di medici diversi che attestino il tuo stato di malato terminale e comunque incurabile, o la presenza di situazioni di dolore persistente e non trattabile. Inoltre la decisione la devi prendere quando sei ancora nel pieno delle tue facoltà, perché devi essere in grado di assumere il farmaco in modo del tutto autonomo. Poi, le tue dichiarazioni e il tuo stesso suicidio vengono accuratamente documentati e filmati, perché sia chiaro che si è trattato di un suicidio.
Ho raccolto la documentazione perché, non sia mai, nel caso dovesse interessarmi vorrei sapere cosa possa fare ed a chi posso rivolgermi.
Ovviamente però penso prematuro che una istituzione del genere venga aperta anche in Italia. Mi accontenterei però di poter liberamente rifiutare le cure anche dopo che fossero iniziate, e di poter rifiutare (considerandole terapie) tutte le forme di alimentazione, idratazione e respirazione forzata, come avviene in tutto il resto del mondo civile.

Inoltre, io non sono e non sono mai stata cristiana, e sempre più persone in Italia non lo sono: perché dovremmo essere costretti a seguire l'etica cattolica?

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Re: Fazio: perché è stato arrogante?

Messaggioda matthelm il 01/12/2010, 13:32

Flavio, sono sollevato da quello che scrivi. Temevo che tu fossi d'accordo con me.

Annalu, quando ho parlato di etica cattolica? Questa dovrebbe essere etica civile. Dice Claudio Magris:

"L'inciviltà di una società sta proprio nella perdita di distinzioni e se fino a un certo punto si deve tener conto delle trasformazioni dei costumi, d'altra parte si deve anche capire qual è il confine tra adeguamento e necessità di non adeguarsi. Io che credo nel dialogo e nella messa in discussione di quasi tutti i valori, credo anche però in valori non negoziabili per cui non entro in dialogo"
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Re: Fazio: perché è stato arrogante?

Messaggioda trilogy il 01/12/2010, 14:16

Trovo interessante vedere quanta paura hanno i cattolici di morire :mrgreen:

Veltroni: ha deciso di andarsene.
La Binetti: basta spot pro-morte
ROMA
L'Aula della Camera ricorda Mario Monicelli con un applauso unanime; ma la commemorazione del regista, morto suicida in un ospedale romano, dà la stura a un dibattito sul fine vita.

Gianfranco Fini definisce il regista scomparso«un personaggio illustre», mentre Walter Veltroni ricorda il personaggio «antiretorico e coerente», sottolineando che «l'ultimo atto della sua vita gli assomiglia». Nessun accenno all'eutanasia; ma l'ex sindaco di Roma rileva che «Mario ha vissuto e non si è lasciato vivere; non si è lasciato morire» ed «ha deciso di andarsene».

La radicale Rita Bernardini coglie la palla al balzo, ed invita l'Assemblea a riflettere «sul modo in cui Monicelli ha posto fine alla sua vita. Quest'Aula dovrebbe riflettere su come alcune persone che non ce la fanno ad andare avanti sono costrette a lasciare la vita invece di morire vicino ai propri cari con la dolce morte». E qui parte un dibattito. Con Paola Binetti dell'Udc, che sbotta: «Basta, per piacere, con spot a favore dell'eutanasia partendo da episodi di uomini disperati, perchè Monicelli era stato lasciato solo da famiglia e amici ed il suo è un gesto tremendo di solitudine non di libertà«. Ed Enrico La Loggia (Pdl) attacca »l'elegia del suicidio da parte di Rita Bernardini».

http://www3.lastampa.it/politica/sezion ... tp/378241/
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Re: Fazio: perché è stato arrogante?

Messaggioda franz il 01/12/2010, 14:29

trilogy ha scritto:Trovo interessante vedere quanta paura hanno i cattolici di morire :mrgreen:

Interessante e anche comprensibile.
Chi crede nell'aldilà celeste e nel giudizio finale che ne consegue, non puo' che avere umanamente un certo timore, ... apprensione, anche paura.
Un non credente non è che faccia i salti di gioia ma forse affronta il fatto, ineluttabile, con maggiore serenità.

Franz
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Re: Fazio: perché è stato arrogante?

Messaggioda Manuela il 01/12/2010, 14:49

La frase di Magris è incomprensibile (per esempio, cosa significa: "perdita di distinzioni".... distinzioni fra chi e cosa?) o talmente generica che può andar bene a prescindere. Certo che tutti noi abbiamo valori non negoziabili; si tratta di vedere se ci limitiamo ad attenerci a questi valori con i nostri comportamenti, o se pretendiamo di renderli universali.

Matthelm parla di "etica civile". A mio parere l'etica civile è fondata sui principi della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, ribaditi dalla Costituzione italiana, che sono sufficienti a fondarla. Questi principi sanciscono la libertà e la pari dignità di ogni individuo. Nella vita nella morte. Del resto così è in gran parte del mondo occidentale, e non si vede perché non dovrebbe essere così anche da noi. Per questo ribadisco che discussioni su questi temi, a cui siamo nostro malgrado costretti, dovrebbero essere superate già da almeno un trentennio.
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