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Wikileaks

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Wikileaks

Messaggioda trilogy il 26/11/2010, 16:53

Rivelazioni Wikileaks, Stati Uniti avvisano gli alleati. Anche la Farnesina informata

26 novembre 2010
DA: http://www.adnkronos.com/IGN/News/Ester ... 50895.html

Washington, 26 nov. (Adnkronos) - Prima ancora dell'annunciata, forse per oggi, pubblicazione delle centinaia di migliaia di documenti del dipartimento di Stato da parte di Wikileaks, gli Stati Uniti hanno avvisato alcuni dei Paesi, soprattutto quelli amici, che potranno essere interessati, e imbarazzati, da queste rivelazioni.

Secondo quanto riporta lo stesso sito dell'organizzazione ormai famosa in tutto il modo per le sue rivelazioni bomba, i diplomatici americani hanno già contattato gli alleati britannici, australiani, canadesi, danesi, norvegesi e israeliani. Misure che confermano l'allarme e la preoccupazione di Washington in queste ore di attesa del nuovo colpo di Julian Assange - che, bisogna ricordare, è ora inseguito da un mandato di cattura internazionale emesso dalla magistratura svedese per stupro - il quale, dopo aver investito il Pentagono con le centinaia di migliaia di file segreti sulle guerra in Iraq e Afghanistan pubblicati nei mesi scorsi - ora ha preso di mira il dipartimento di Stato.

I documenti di cui è stata annunciata la pubblicazione, e il Pentagono stesso si aspetta che vengano messi in Rete oggi, secondo quanto comunicato nei giorni scorsi al Congresso Usa, sono i cosiddetti cablogrammi diplomatici, ora diventati semplici e-mail, che contengono le comunicazioni che le ambasciate fanno a Foggy Bottom riguardo ai paesi ospitanti. Documenti che contengono "verbali di riunioni, analisi di avvenimenti in altri paesi e trascrizioni di colloqui riservati, e che debbono rimanere segreti per una buona ragione perché contengono informazioni sensibili e rivelano nostre fonti", ha spiegato il portavoce del dipartimento di Stato, P.J. Crowley, affermando che una loro pubblicazione metterebbe a rischio la sicurezza nazionale e anche vite umane.

Secondo quanto anticipato da Haaretz, l'ambasciata americana a Tel Aviv ha già avvisato il ministero degli Esteri israeliano del fatto che alcuni di questi documenti potranno essere incentrati sulle relazioni tra Usa e Israele. Mentre la stessa Hillary Clinton avrebbe telefonato al collega australiano Kevin Rudd, secondo i media locali citati da Wikileaks. E la britannica Skynews ha riportato che l'ambasciatore americano a Londra si è recato a Downing Street. Sempre Wikileaks sulla sua pagina Twitter nella notte aveva comunicato che la Casa Bianca era stata avvisata dal New York Times - che è stato uno dei quotidiani ai quali il sito aveva dato accesso in anticipo ai documenti - del contenuto delle email già lunedì scorso. Anche la Russia e la Turchia potrebbero essere interessate dalle rivelazioni. Il quotidiano al Hayat ha anticipato che tra i documenti annunciati ci sarebbe anche uno che mostra che Ankara avrebbe aiutato al Qaeda in Turchia. Ed un altro che Washington ha sostenuto il Pkk, rivela ancora il Washington Post. Ma la pubblicazione di Wikileaks potrebbe creare probleami a Washington anche con il suo vicino canadese, dal momento - scrive oggi la stampa canadese - potrebbero essere rivelato che Washington ha esercitato pressioni particolari su Ottawa per convincerla a rimpatriare detenuti di Guantanamo. E l'ambasciatore americano in Canada David Jacobson ha già contatto telefonicamente il ministro degli Esteri canadese, Lawrence Cannon, riportano sempre i media locali.

Anche la Farnesina è stata "informata" che nei documenti Wikileaks "ci sarebbero stati riferimenti ai rapporti bilaterali tra Usa e Paesi Alleati". Lo ha detto all'ADNKRONOS Maurizio Massari, portavoce del ministro degli Esteri Franco Frattini. "Ci manteniamo - ha proseguito - in stretto contatto con le autorità degli Stati Uniti". Comunque, ha precisato il portavoce, "pur restando in attesa di vedere che cosa ci sarà effettivamente in questi documenti, sottolineamo la solidità dei rapporti con gli Stati Uniti basata su una collaborazione su interessi e valori condivisi".
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Re: Wikileaks

Messaggioda franz il 28/11/2010, 23:33

WikiLeaks, i dispacci confidenziali
"Berlusconi incapace e vanitoso"

WikiLeaks, i dispacci confidenziali "Berlusconi incapace e vanitoso"
La pubblicazione di una valanga di comunicazioni tra il dipartimento di Stato Usa e più paesi. File che creano "imbarazzo diplomatico" planetario. Sul Cavaliere: "Festini selvaggi e portavoce di portavoce di Putin". "Profonda sfiducia nei suoi confronti". "Premier russo autoritario e machista". "Gheddafi usa il botox ed è ipocondriaco". In tutto 251.287 "cablogrammi diplomatici" inviati al dipartimento di Stato a Washington dalle ambasciate, dai consolati e dalle rappresentanze diplomatiche americane in tutto il mondo, oltre a 8.000 "direttive" del ministero degli Esteri Usa alle sedi diplomatiche

(Aggiornato alle 21:47 del 28 novembre 2010)

21:47
Santelli (Pdl): "Rivelazioni Wikileaks fanno gioco nemici occidente" 58 –
''Dietro rivelazioni segreti estremismo islamico? L'attacco di Wikileaks sembra sicuramente fare soprattutto il gioco dei peggiori nemici dell'occidente. Tutta la campagna mediatica sembra impostata per danneggiare gli Usa ed i maggiori alleati europei dall'Italia alla Francia. La tempistica e gli argomenti sembrano tutti giocare contro i governi occidentali", ha dichiarato il vice presidente del Gruppo Pdl alla Camera, Jole Santelli.

21:42
Hillary Clinton chiese notizie su affari Berlusconi 57 –
Il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, ha chiesto all'inizio di quest'anno alle ambasciate americane a Roma e Mosca informazioni su eventuali "investimenti personali" dei premier Silvio Berlusconi e Vladimir Putin che possano condizionare le politiche estere o economiche dei rispettivi paesi, si legge in uno dei documenti riservati anticipato dal sito Wikileaks e pubblicato dal settimanale tedesco Der Spiegel.

21:16
Foreign Office: "Wikileaks mette in pericolo vite umane" 56 –
Il Foreign Office ha condannato la fuga di notizie di Wikileaks e ribadito i legami di amicizia tra Gran Bretagna e Stati Uniti. La Gran Bretagna ''ha una relazione molto forte con il governo degli Stati Uniti e questa relazione continuera'', si afferma in un comunicato in cui l'ultima operazione di Wikileaks viene stigmatizzata perché ''rischia di danneggiare la sicurezza nazionale, non è nell'interesse nazionale e, come hanno detto gli Stati Uniti, mette in pericolo vite umane''.

21:13
El Pais: 3.012 file inviati dall'Italia dall'ambasciata Usa 55 –
Sono "3.012" i file inviati dalle sedi diplomatiche americane in Italia e 'catturati' da Wikileaks. Lo rende noto il quotidiano spagnolo El Pais in una mappa intitolata "Intercambio dei documenti e zone calde del pianeta". Le sedi diplomatiche americane in Italia, secondo la mappa, non sono tra quelle che hanno inviato più documenti rivelati dal sito di Julian Assange. Al primo posto, c'è l'ambasciata Usa ad Ankara, con 7.918 telegrammi inviati. Al secondo posto, la sede statunitense a Baghdad, con 6.677 documenti e al terzo Tokio, con 5.697. L'Italia, secondo i dati forniti da El Pais, si piazzerebbe al sedicesimo posto di questa speciale classifica.

21:12
"Usa preoccupati per intesa Eni-Southstream" 54 –
Gli Usa erano preoccupati per l'intesa tra Eni e Gazprom su Southstream, il mega-gasdotto che collegherà Russia e Ue, e la "assai cordiale relazione tra Vladimir Putin e Silvio Berlusconi". Lo scrive il britannico Sunday Telegraph, affermando che il malessere di Washington sarà raccontato dai file di Wikileaks, e confermando le voci circolate nelle ultime ore.

21:11
Discussa la possibilità di una Corea unificata 53 –
Gli Usa hanno discusso con i funzionari di Seul la possibilità di una Corea unificata, nel caso la Corea del Nord dovesse "implodere" per i suoi problemi economici e per problemi di transizione del leader, rivelano i documenti di Wikileaks pubblicati oggi dal New York Times. Le discussioni si sarebbero estese a come convincere la Cina ad accettare la situazione di una Corea unificata.

21:02
Guardian: Medvedev, Robin rispetto a Batman-Putin 52 –
Nei documenti di Wikileaks esaminati dal Guardian ci sono giudizi sul rapporto tra il primo ministro Vladimir Putin e il presidente russo Dmitri Medvedev. In uno di questi rapporti, della fine del 2008, si afferma che Medvedev, ufficialmente di rango maggiore, "fa la parte di Robin rispetto al Batman di Putin".

20:57
Su El Pais documenti dal 1966 al 2000 51 –
Vanno dal 1966 al 2010 i documenti di Wikileaks resi noti oggi da alcuni media internazionali. Lo si evince dalla mappa "le zone calde" pubblicata da El Pais.

20:51
"Berlusconi fisicamente e politicamente debole" 50 –
Il presidente del Consiglio italiano è un leader "fisicamente e politicamente debole" le cui "frequenti lunghe nottate e l'inclinazione ai party significano che non si riposa a sufficienza". Lo afferma l'incaricata d'affari americana a Roma Elisabeth Dibble in un documento inviato a Washington e reso noto da Wikileaks. Il telegramma della Dribble è citato dal Guardian, uno dei giornali che ha ottenuto da Wikileaks i documenti segreti.

20:50
"Da Corea del Nord armi all'Iran per colpire l'Ue" 49 –
L'Iran ha ottenuto sofisticati missili dalla Corea del Nord in grado di colpire l'Europa occidentale. Lo afferma il New York Times citando i documenti Wikileaks.

20:45
"Fratellastro di Karzai trafficante, va controllato" 48 –
Con Ahmed Wali Karzai, il fratellastro del presidente afgano, "dobbiamo avere a che fare in quanto numero uno del Provincial Council ma è sottointeso che è uno corrotto e un trafficante di stupefacenti". Questa la descrizione di Ahmed Wali Karzai fornita dai diplomatici americani, riporta il New York Times citando i documenti di Wikileaks . "Sembra non capire il livello di conoscenza che abbiamo delle sue attività. Dobbiamo monitoralo attentamente e in modo chiaro, inviandogli un messaggio chiaro".

20:44
"Pechino guidò attacco a Google in Cina" 47 –
Il Politburo di Pechino guidò l'intrusione nei sistemi informatici di Google in Cina. E' quanto emerge dai file di Wikileaks pubblicati dal New York Times. Un contatto cinese informò l'ambasciata americana a gennaio. L'attacco informatico era parte di una campagna coordinata da figure del governo ed eseguita da esperti pirati reclutati dal governo cinese. Gli stessi entrarono, a partire dal 2002, nei sistemi informatici del governo americano e di alcuni alleati occidentali, in quelli dei Dalai Lama e di aziende americane.

20:43
"Berlusconi incapace e vanitoso" 46 –
"Incapace, vanitoso e inefficace come leader europeo moderno": questo il giudizio dell'incaricata d'affari americana a Roma Elizabeth Dibble sul presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

20:34
Guardian: Putin definito "Alpha dog" 45 –
Vladimir Putin definito "alpha dog", ovvero il maschio dominante: è una delle colorite espressioni contenute dei cablogrammi del Dipartimento di Stato resi pubblici oggi dal sito di Julian Assange Wikileaks. Il presidente russo è uno dei leader mondiali che vengono etichettati senza peli sulla lingua dai diplomatici di Washington: il presidente afghano Hamid Karzai è "ispirato dalla paranoia" mentre il cancelliere tedesco Angela Merkel "evita i rischi ed è raramente creativa". Le definizioni sono state raccolte dal Guardian, uno dei giornali a cui Wikileaks ha passato la mole di documenti diplomatici.

20:31
Vice presidente afgano scoperto negli Emirati Arabi Uniti con 52 mln di dollari in contanti 44 –
Quando lo scorso anno il vice presidente dell'Afghanistan Ahmed Zia Massoud visitò gli emirati arabi uniti le autorità locali, in collaborazione con la drug enforcement administration americana, avevano scoperto che trasportava con sé 52 milioni di dollari in contate. L'ambasciata americana di Kabul inviò a Washington un documento con il quale specificò che si trattava di una "somma significativa", e che Massoud "aveva il diritto di averla con sé e di non rivelare l'origine e la destinazione del denaro". Massoud ha negato di aver portato denaro fuori dall'Afghanistan.

20:28
Wikileaks: Frattini frustrato da doppio gioco della Turchia 43 –
Il ministro degli Esteri Franco Frattini "ha espresso particolare frustrazione per il doppio gioco di espansione verso l'Europa e l'Iran da parte della Turchia". E' quanto rivela un telegramma - pubblicato da Wikileaks e classificato come segreto - inviato a Washington dall'ambasciata americana a Roma lo scorso 8 febbraio, in seguito a un incontro tenutosi tra il titolare della Farnesina e il segretario della Difesa degli Stati Uniti Robert Gates. La "sfida, secondo Frattini, è portare la Cina al tavolo" dei colloqui sulla questione iraniana. Cina e India, secondo Frattini sono "Paesi critici per adottare misure che potrebbero influenzare il governo iraniano senza ferire la popolazione". Il ministro "ha anche proposto di inserire Arabia Saudita, Turchia, Brasile, Venezuela e Egitto nelle conversazioni", si legge nel documento. Frattini "ha anche proposto un incontro informale tra i Paesi del Medio Oriente" per "consultarsi sulla questione iraniana". E - ha riferito - "il segretario di Stato Clinton è d'accordo".

20:27
NYT, Usa alla Slovenia: detenuti di Guantanamo in cambio di incontro con Obama 42 –
Un file di Wikileaks pubblicato dal New York Times racconta le conversazioni dei diplomatici sui tentativi degli Usa di convincere i governi di alcuni Paesi ad ospitare detenuti di Guantanamo. Alla Slovenia è stato chiesto di accettare un prigioniero in cambio di un incontro con Barack Obama. Alle Kiribati sono stati offerti milioni di dollari in per accettare un gruppo di detenuti. Al Belgio si suggerisce che accettare prigionieri garantirebbe "visibilità" in Europa.

20:25
NYT: Gheddafi sempre con voluttuosa infermiera bionda 41 –
Di rado senza la sua "infermiera ucraina", una "voluttuosa bionda". Così i diplomatici americani - secondo il New York Times che riporta i documenti pubblicati da Wikileaks - descrivono il leader libico Muammar Gheddafi che sarebbe stato infastidito da come è stato ricevuto a New York per l'assemblea generale dell'Onu lo scorso anno.

20:05
El Pais: Gheddafi usa botox ed è ipocondriaco 40 –
Fra le note filtrate dagli armadi riservati della diplomazia americana, fra "le più delicate" El Pais cita questa sera quelle sul leader libico Muammar Gheddafi. Nei suoi messaggi, secondo ElPais, l'ambasciatore americano a Tripoli "racconta che Gheddafi usa il botox ed è un vero ipocondriaco, che fa filmare tutti i suoi controlli medici per analizzarli dopo con i suoi dottori". Il giornale, che annuncia per l'edizione cartacea in edicola domani mattina ulteriori rivelazioni e dettagli, parla fra l'altro anche dei "sospetti che la presidente argentina Cristina Fernandez de Kirchner solleva a Washington, fino al punto che la segretaria di stato giunge a chiedere informazioni sul suo stato di salute mentale".

20:03
NYT: Usa tentò di far rimuovere uranio da reattore pachistano 39 –
Fin dal 2007 gli Usa hanno avviato azioni segrete, finora senza successo, per rimuovere da un reattore nucleare del Pakistan uranio altamente arricchito che "funzionari americani temevano potesse essere utilizzato per un ordigno non lecito", rivelano i documenti del dipartimento di stato resi noti da Wikileaks e pubblicati dal New York Times.

20:03
NYT: mediatore ombra tra Berlusconi e Putin 38 –
Ci sarebbe un mediatore "ombra" italiano che parla russo nelle relazioni fra il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e Vladimir Putin. E' quanto affermano - secondo il New York Times che riporta documenti di Wikileaks - i diplomatici americani nel 2009 descrivendo la relazione fra Berlusconi e Putin, fatta anche di regali lussuosi e redditizi contratti energetici.

19:59
Israele disse agli Usa: negoziati con Iran non funzioneranno 37 –
Nel dicembre 2009, Israele ha fatto pressioni sugli Stati Uniti per ottenere una posizione di fermezza contro l'iran, affermando che la strategia di negoziati di Washington verso Teheran "non funzionerà", econdo un documento riservato diffuso da Wikileaks e ripreso dal sito internet del quotidiano francese Le Monde. (Segue)

19:52
Le Monde: "Per diplomatico Usa, l'Iran una totale dittatura" 36 –
Le prime rivelazioni da Wikileaks pubblicate dal sito on line del francese Le Monde riguardano i rapporti Usa-Iran e in particolare il dossier nucleare. In alcune dichiarazioni raccolte a Parigi da diplomatici che parlano con un iraniano che lavora a Teheran per un'organizzazione internazionale, l'Iran viene descritto come "una totale dittatura". I documenti rivelano anche un tentativo di assassinare, nel gennaio 2010, "un presentatore televisivo irano-americano" che vive a Londra protetto dai servizi inglesi. Un agente iraniano avrebbe "tentato di reclutare in California un killer per assassinarlo".

19:49
Guardian: Usa ordinarono di spiare i vertici dell'Onu 35 –
Il Dipartimento di Stato Usa nel luglio 2009 ordinò di spiare i vertici delle Nazioni Unite, compresi il segretario generale, Ban Ki-moon, e i rappresentanti in Consiglio di sicurezza di Cina, Russia, Francia e Gran Bretagna: è quanto scrive il sito del quotidiano britannico Guardian rivelando il contenuto dei documenti segreti pubblicati da Wikileaks. La direttiva "classificata", scrive il Guardian, fu spedita a 30 ambasciate a nome della segretaria di stato, Hillary Clinton, e chiedeva la raccolta di dati personali su questi e numerosi altri dirigenti e anche sottosegretari, consiglieri e collaboratori, comprese le password usate, le chiavi in codice usate per comunicare e anche i dati biometrici. "Informazioni - scrive il Guardian - che sembrano sfumare il confine fra diplomazia e spionaggio".

19:46
Casa Bianca condanna diffusione documenti 34 –
La Casa Bianca "condanna fermamente la diffusione non autorizzata di documenti e informazioni sensibili per la sicurezza nazionale". Lo afferma il portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs, riferendosi alla pubblicazione dei documenti Wikileaks.

19:44
El Pais: profonda sfiducia degli Usa nei confronti di Berlusconi 33 –
Secondo quanto riporta El Pais, i documenti di Wikileaks descerivono in dettaglio le feste selvagge di SIlvio Berlusconi e sottolienao la profonda sfiducia di Washington nei suoi confronti.

19:40
Procura valuterà se ci sono estremi di reato 32 –
La Procura di Roma, una volta esaminato il contenuto e la natura dei documenti della diplomazia americana in via di pubblicazione, valuterà l'esistenza di eventuali estremi di reato. In particolare, secondo quanto si apprende, i magistrati romani valuteranno la classificazione dei documenti: ovvero se si tratta di carte sotto segreto di Stato o definite 'riservate'. Questo per decidere l'eventuale apertura di fascicoli e la relativa ipotesi di reato che potrebbe essere violazione di segreto di Stato o violazione di documenti riservati. Inoltre la Procura della Capitale esaminerà i documenti per accertare riferimenti alla sicurezza dello Stato italiano o a cariche istituzionali del nostri paese e eventuali fattispecie di reato.

19:39
Wikileaks ha consegnato al NYT 250mila file 31 –
Wikileaks ha consegnato al New York Times 250mila file, gran parte dei quali riferiti agli ultimi tre anni, con le conversazioni tra Washington e le ambasciate di diversi Paesi del mondo.

19:32
Guardian: alleati arabi volevano l'attacco all'Iran 30 –
Gli alleati arabi degli Stati Uniti, in particolare l'Arabia Saudita, spingevano per un attacco contro l'Iran per bloccarne il programma nucleare: è quanto rivela il quotidiano britannico Guardian a proposito dei documenti resi noti dal sito Wikileaks.

19:31
El Pais: le feste selvagge di Berlusconi 29 –
L'edizione online di El Pais ha iniziato la pubblicazione del contenuto dei documenti della diplomazia americana ottenuti da Wikileaks, con in copertina le fotografie di sette leader mondiali, fra i quali Silvio Berlusconi, con una citazione estratta da una nota americana: "le feste selvagge di Berlusconi".

19:26
Pentagono condanna Wikileaks: "Sconsiderati" 28 –
Il Pentagono condanna la diffusione "sconsiderata" dei documenti Wikileaks e annuncia di aver preso iniziative per aumentare la sicurezza delle reti militari americane. "Il Dipartimento della Difesa ha preso una serie di misure per prevenire che tali incidenti si ripetano nel futuro" afferma Bryan Whitman, portavoce del Pentagono, riferendosi alle misure prese per prevenire il download di dati segreti.

19:23
NYT: Berlusconi "portavoce di Putin in Europa" 27 –
Secondo quanto riporta il New York Times, nel 2009 alcuni diplomatici americani a Roma segnalano un rapporto straodinariamente stretto fra Putin e Berlusconi, parlano di "doni sontuosi", "contratti energetici lucrativi" e di "misteriosi intermediari italiani che parlano russo". Scrivono che Berlusconi " sembra sempre di più il portavoce di Putin in Europa"

19:08
Esce El Pais, via alla pubblicazione 26 –
Il quotidiano spagnolo El Pais svela i documenti di Wikileaks. E conferma quanto anticipato dallo Spiegel tra cui i giudizi dell'ammistrazione americana su Putin, ("autoritario e machista") e Berlusconi (protagonista di "feste selvagge")

19:02
GB: rivelazioni Wikileaks possono mettere a rischio vite umane 25 –
I documenti sensibili che wikileaks si appresta a pubblicare "possono mettere in pericolo la vita di molte persone". Lo ha dichiarato il Foreign Office britannico che condanna ogni tipo di pubblicazione di documenti classificati.

18:48
Attacco a Wikileaks, cos'è un DDos 24 –
Il sito di Wikileaks ha subito un attacco DDos (distributed denial-of-service attack) una delle "armi" privilegiate dagli hacker di mezzo mondo per lanciare un assalto informatico. Il meccanismo è "semplice": gli attaccanti lanciano milioni di pacchetti dati contro il bersaglio, simulando la simultanea connessione di milioni di utenti ad un server. Il sovraccarico blocca il sito bersaglio e lo rende irraggiungibile, oscurandolo di fatto. Esistono però varie metodologie per portarlo a termine, utilizzando i protocolli p2p piuttosto che vere e proprie "nuke", bombe 'nucleari' informatiche. L'attacco DDos è ovviamente illegale e viene visto con ostilità anche da una parte della comunità hacker, quella che si batte per il "web libero": oscurare un sito, renderlo inaccessibile, è considerata una violazione del "codice etico" di molti esperti di informatica.

18:45
Netanyahu: Israele non sarà al centro dell'attenzione 23 –
Israele non sarà al "centro dell'attenzione internazionale" a causa dell'imminente pubblicazione di centinaia di migliaia di documenti riservati diffusi nelle prossime ore da Wikileaks e da alcuni giornali internazionali. Lo ha affermato il primo ministro israeliano, benjamin netanyahu, citato dal quotidiano Haaretz, aggiungendo che gerusalemme non è stata allertata dagli americani su nessun "specifico materiale sensibile che riguarda Israele".

18:18
Calderoli: serve saggezza padana contro il caos 22 –
"Di fronte alla confusione che sembra imperare in queste ore, con tutti in mirabolante attesa delle rivelazioni di un sito internet, l'unica cosa che mi viene da pensare è che serve un poco di saggezza Padana per non alimentare il caos e ribadisco che occorre dare una svegliata alla politica per evitare che nascano mostri": lo ha detto all' ANSA il ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli. "Quello che stiamo vivendo - spiega Calderoli - è un portato della globalizzazione a cui siamo arrivati da dilettanti impreparati. La crisi economica ha fatto saltare gli equilibri e i Governi al potere ne stanno pagando le conseguenze. Non c'è da cercare molto lontano per trovare il cosiddetto 'grande fratello: potrei dire che la Lega lo aveva detto con anni di anticipo quel che poi è accaduto con i giochi della finanza internazionale".

17:44
Wikileaks denuncia: il nostro sito è sotto attacco 21 –
Il sito di Wikileaks e' sotto attacco informatico. Lo annunciano i responsabili via Twitter. "Stiamo subendo un DDoS (distributed denial of service, letteralmente negazione del servizio)", si legge nel messaggio stringato. Il sito da circa un'ora era effettivamente irraggiungibile. Il Guardian però annuncia che pubblicherà i documenti in proprio possesso, qualunque sarà lo stato del sito di Wikileaks questa sera.

17:29
Frattini: "Per l'Italia nulla di preoccupante" 20 –
Frattini: "Per l'Italia non ci dovrebbe essere nulla di preoccupante. La vera vittima di Wikileaks sono gli Stati Uniti, è in atto un'azione per screditarli e noi dobbiamo fare di tutto per aiutare i nostri amici americani per tutelare le relazioni diplomatiche internazionali. In ogni caso niente può scalfire la solidità dei rapporti tra Roma e Washinton"

17:21
Giallo Spiegel 19 –
Non è chiaro come mai il giornalista freelance Symor Jenkins abbia potuto acquistare con un giorno d'anticipo il settimanale tedesco a Basilea. Si tratterebbe, se fosse confermato, di un'uscita anticipata in Svizzera ricca di anticipazioni dei file del sito di Assange. Al momento non è ancora stato possibile appurare se si tratti di un falso, di un errore di distribuzione o di un'anticipazione voluta dallo Spiegel

17:05
Frattini: "L'11 settembre della diplomazia" 18 –
Per Frattini le rivelazioni di WikiLeaks saranno "l'11 settembre della diplomazia mondiale" perché "faranno saltare tutti i rapporti di fiducia tra gli Stati in quanto la diplomazia o è confidenziale o non funziona". Il ministro degli Esteri lancia un appello all'opposizione: "Evitiamo il gioco al massacro sul fronte interno"

17:02
"Berlusconi, festini selvaggi" 17 –
La copertina dello Spiegel ripresa da Owni è titolata "Rivelato", con sottotitolo "Come l'America vedeil mondo, il rapporto segreto del Dipartimento di Stato americano". Sotto le foto di 12 personaggi illustri e una breve dida: "Berlusconi, festini selvaggi", "Medvedev indeciso", "Putin maschio dominante", "Gheddafi, procaci biondine come infermiere"

16:54
Dalla copertina di Spiegel 16 –
"Dalla copertina - scrive Owni - leggiamo che Ahmadinejad 'è Hitler', Sarkozy è 'un imperatore nudo', Karzai è 'guidato dalla paranoia'". E ancora: "Dagli articoli interni scannerizzati apprendiamo che gli Usa hanno un contatto all'interno del governo tedesco, un membro del partito liberale Fdp. Il cancelliere Angela Merkel è descritta come 'raramente creativa e refrattaria ai rischi'. Le rivelazioni sul governo tedesco sono talmente dettagliate da far scrive a Spiegel che 'gli Usa sono meglio informati sui segreti della politica tedesca degli stessi politici tedeschi'"

16:50
Spiegel, prime rivelazioni 15 –
Il blog Owni rivela che copie dello Spiegel che sarà in edicola domani sono già state vendute a Basilea, in Svizzera. E riporta le prime rivelazioni: "Obama preferisce guardare a Est piuttosto che a Ovest”, “Obama non ha emozioni verso l'Europa”, “Gli Usa vedono il mondo come un confronto tra due superpotenze. L'Unione europea gioca un ruolo secondario”, “L'Europa non è così importante per gli Usa"

16:00
Assange e la "storia diplomatica degli Usa" 14 –
Assange ha anche spiegato che ha parlata dalla Giordania in videoconferenza perché "non è certo il paese più sicuro quando si ha la Cia alle calcagna". "Nell'ultimo mese ho speso tutte le mie energie per preparare la pubblicazione della storia diplomatica degli Usa", ha aggiunto. Poi ha citato circa 250mila cable classificati provenienti da tutte le ambasciate Usa nel mondo "e abbiamo visto come gli Usa hanno cercato di disarmare i possibili effetti che questi file avranno"

15:31
Assange: "I file riguardano maggiori questioni" 13 –
"I documenti che stiamo per pubblicare riguardano essenzialmente tutta le maggiori questioni in ogni Paese del mondo", dice il fondatore di Wikileaks, Julian Assange in una videoconferenza stampa in Giordania

15:09
Sacconi: "Serve più riservatezza" 12 –
Il minsitro del Welfare Maurizio Sacconi: "Vedremo cosa vien fuori. Certo è che gli stati vivono anche di doverosa riservatezza dei loro atti interni"

14:44
Stampa G.B.: "Da Usa critiche a Mandela e Karzai" 11 –
Secondo la stampa inglese, iSt documenti di Wikileaks svelerebbero anche le critiche mosse dai diplomatici statunitensi a Nelson Mandela e Hamid Karzai

14:08
Idv: "Ridicolo parlare di terrorismo" 10 –
Il portavoce dell'Idv Leoluca Orlando: "L'idea che possa esistere un complotto contro l'italia o che, in relazione al caso WikiLeaks, si arrivi addirittura a parlare di terrorismo mediatico, come fa Cicchitto, è assurda, semplicemente ridicola"

13:33
Frattini: "Non ci sono complotti" 9 –
Il ministro degli Esteri: "Certamente non ci sono complotti, non ci sono strategie disegnate a tavolino". Ma c'è il rischio di "enfatizzazione, che io spero non accada in questo caso, di notizie che oggettivamente sono dannose per l'immagine non solo dell'Italia ma delle relazioni internazionali"

13:32
Frattini: "Preoccupato per l'Italia" 8 –
Frattini al TG2: "La mia preoccupazione è per l'Italia e non per una parte politica. Certamente ci sarà qualcosa che riguarda l'Italia, non necessariamente questo governo. Si parla di notizie che iniziano dal 2006, quando il governo era un altro, quindi la mia preoccupazione è per l'Italia e non per una parte politica"

13:15
Md: "Sorprende l'invito di Frattini" 7 –
Il segretario di Magistratura democratica Piergiorgio Morosini: "Sorpende che un ministro, in maniera informale, inviti la magistratura a fare indagini. O si fanno esposti o un invito pubblico attraverso un'intervista è qualcosa di inedito"

12:57
La Russa: "Non è complotto, ma somma di atteggiamenti" 6 –
Il ministro della Difesa Ignazio La Russa non crede a "un grande vecchio che si sieda la notte a complottare contro l'Italia". Quello in corso "non è un complotto, non è una strategia ma una somma di atteggiamenti che hanno come obiettivo danneggiare il governo Berlusconi infischiandosene se questo porta danni a tutta l'Italia"

12:43
Cicchitto: "Una forma di terrorismo" 5 –
Il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto: "Nelle prossime ore vedremo l'effettiva entità dell'operazione Wikileaks e quindi saremo in grado di dare una valutazione ponderata. In ogni caso, è ormai evidente che la stessa nozione di terrorismo viene ad avere una accezione molto più vasta di quella tradizionale. E' evidente che esiste un terrorismo mediatico che per certi aspetti può essere molto più efficace di quello tradizionale. In Italia questo tipo moderno e sofisticato di terrorismo è ormai in atto da qualche tempo ed ha accentuato la sua aggressività in questo periodo"

12:15
Londra teme ritorsioni degli islamici 4 –
Il governo di Londra teme che le rivelazioni possano infiammare gli animi degli islamici nei confronti dei britannici e ha avvertito i suoi cittadini che vivono in Pakistan, Iraq, Iran e altre parti del mondo che potrebbero essere presi di mira

12:10
Frattini: "Indaghi la magistratura" 3 –
In un'intervista al Corriere della sera, il ministro degli Esteri Franco Frattini conferma che il governo non commenterà le rivelazioni e invita l'opposizione a fare altrettanto. Quindi dice di aspettarsi che "anche la nostra magistratura" indaghi su Assange

12:05
Usa. WikiLeaks minaccia molte vite 2 –
Nella lettera si ribadisce che la publbicazione di documenti riservati "minaccia le vite di attivisti per i diritti umani, giornalisti e soldati e minaccia operazioni internazionali in corso per contrastare la proliferazione nucleare e il terrorismo"

12:00
Usa: nessuna trattativa con Assange 1 –
Washington esclude qualsiasi trattativa con WikiLeaks sulla diffusione di documenti confidenziali del Dipartimento di Stato, affermando che il sito internet ne è in possesso in violazione della legge americana. "Noi non entreremo in un negoziato sulla diffusione o divulgazione di documenti riservati americani ottenuti illegalmente", ha scritto il consigliere giuridico del Dipartimento di stato, Harold Koh, in una lettera al fondatore del sito, Julian Assange e al suo avvocato, e resa nota ai media
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Re: Wikileaks

Messaggioda franz il 29/11/2010, 8:30

(Aggiornato alle 03:21 del 29 novembre 2010)

03:21
Wikileaks: "Eritrea accusata di sostenere le milizie islamiche in Somalia" 75 –
L'ambasciatore Usa, Ronald McMullen, scrisse a Washington che i funzionari dell'Asmara ''sono ignari o mentono''sono ignari o mentono quando negano di sostenere gli Shabab, il gruppo islamista legato ad Al Qaeda e in lotta contro il governo di transizione somalo.

01:11
Wikileaks, mesi per pubblicare tutti i file 74 –
I documenti del Dipartimento di Stato in possesso di Wikileaks verranno pubblicati ''in vari blocchi nei prossimi mesi'': lo scrivono i responsabili del sito. ''Gli argomenti trattati sono di tale importanza, e geograficamente così estesi, che fare diversamente non renderebbe giustizia al materiale''. I responsabili promettono ulteriori rivelazioni sugli ''occhi chiusi'' degli Usa su casi di corruzione e abusi dei diritti umani'' in Stati satellite, l'attività di lobby delle compagnie americane, accordi sottobanco con Nazioni neutrali. ''A ogni studente americano viene insegnato che il presidente George Washington non poteva dire bugie. Se le amministrazioni dei suoi successori avessero rispettato lo stesso principio, l'odierna documentazione sarebbe solo di mero imbarazzo'', si legge ancora nel sito.

00:42
Stati del Golfo preoccupati per programma nucleare Iran 73 –
La grande preoccupazione dei leader degli Stati del Golfo per il programma nucleare dell'Iran è mostrata in una serie di dispacci diplomatici pubblicati domenica dal New York Times. Il re del Bahrain esorta gli americani a intervenire: "Il pericolo di non far niente supera di gran lunga quello di fare qualcosa per bloccare l'Iran". Il re saudita Abdullah in una conversazione con diplomatici americani afferma del premier iracheno Nouri al Maliki: "Non mi fido di quest'uomo, è un agente iraniano".

00:26
Netanyahu "elegante, ma non mantiene le promesse" 72 –
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu è ''elegante e affascinante'', ma non mantiene mai le proprie promesse. Così i diplomatici americani - riporta il Financial Times - descrivono il primo ministro israeliano, secondo i documenti di Wikileaks.

00:12
Dittatore della Corea tizio 'flaccido', presidente dello Zimbabwe 'vecchio pazzo' 71 –
Continuano le rivelazioni 'pericolose' dei diplomatici Usa sui potenti del mondo: il dittatore della Corea del Nord, Kim Jong-il, è "un vecchio tizio flaccido che ha sofferto di traumi fisici e psicologici in seguito al suo ictus". Lo riporta il Guardian online. E nello Yemen, base di al Qaeda nella penisola arabica, il presidente Ali Abdullah Saleh "è stato sprezzante, annoiato e impaziente" nell'incontro con John Brennan, il vice-consigliere per la sicurezza nazionale. Robert Mugabe, presidente dello Zimbabwe, è definito "il vecchio pazzo" da Maite Nkoana-Mashabane, ministro sudafricano per la cooperazione internazionale. Mentre il premier israeliano Benjamin Netanyahu è "elegante e affascinante" ma non mantiene mai le sue promesse, secondo un dispaccio dal Cairo che che riporta l'incontro con il presidente egiziano Mubarak.

00:06
Lo Spiegel 'rubato' 70 –
Copie vendute fin dalla mattina, ma poi ritirate dopo una misteriosa telefonata di una persona che si è qualificata come un dipendente della rivista Der Spiegel. È il giallo che ruota attorno ad un chiosco nella stazione ferroviaria di Basilea, dove il giornalista freelance Symor Jenkins è riuscito ad acquistare con un giorno d'anticipo, rispetto all'uscita prevista, il numero che contiene ampi stralci degli ultimi file di Wikileaks. Come lui, anche la svizzera Radio Basel, che già alle 11.32 scrive di avere tra le mani Der Spiegel. Lo strumento che consente a Jenkins di poter mettere le mani sui report della diplomazia internazionale è Twitter. Intorno a mezzogiorno, infatti, l'utente @Sa7yr pubblica un tweet in cui rilancia la notizia che il settimanale è già in vendita. "Al chiosco della stazione ferroviaria della stazione ferroviaria badese - si leggeva intorno alle 12 di oggi - è possibile acquistare la rivista Der Spiegel", seguito dal link al sito di Radio Basel. Jenkins, che su Twitter è noto col nickname di @Freelancer_09, coglie la notizia al balzo e decide di fare una corsa in stazione: "Ci metto venti minuti ad arrivare là, ci provo?". E ancora, un altro tweet: "Der Spiegel è arrivato troppo presto nella stazione. Vediamo che ci sarà scritto". Non appena riesce ad entrare in possesso della copia, scannerizza copertina e articolo, e li rilancia sul social network. Quelle foto fanno il giro dei principali siti di informazione di tutto il mondo.

23:26
Wikileaks: "Russia virtualmente Stato della mafia" 69 –
La Russia ''è virtualmente uno Stato della mafia''. Così i diplomatici americani secondo i documenti di Wikileaks riportati dai siti di alcuni quotidiani Usa. La Russia e le sue agenzie usano i boss della mafia per effettuare le loro operazioni, la relazione è così stretta che il Paese è divenuto ''virtualmente uno stato della mafia''.

23:13
Wikileaks: coinvolte 274 sedi diplomatiche 68 –
I file che Wikileaks ha da qualche minuto iniziato a pubblicare online, coinvolgono 274 ambasciate, consolati e missioni diplomatiche americane in tutto il mondo. Lo rende noto Wikileaks sulla home page del sito. In totale i documenti sono 251.287 e includono 261.276.536 parole, un numero sette volte maggiore di quello dei file pubblicati sulla guerra in Iraq. Il periodo di tempo preso in considerazione va dal 28 dicembre 1966 al 28 febbraio 2010. Dei 'cable' - telegrammi - svelati da Wikileaks, 15.652 sono classificati segreti, 101.748 come confidenziali mentre 133.887 non sono classificati. È l'Iraq - si legge nel sito - lo Stato di cui si discute con più frequenza, essendo citato in 15.365 documenti diplomatici. Sono poi 8.017 i telegrammi provenienti dal Dipartimento di Stato mentre l'ambasciata da cui è stato inviato il maggior numero di documenti è quella ad Ankara, in Turchia.

23:06
Wikileaks, Berlusconi ci ride sopra 67 –
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, secondo quanto si è appreso, quando gli è stato riferito il contenuto delle rivelazioni diffuse dal sito di Wikileaks sull'Italia, si è fatto una risata.

23:03
Funzionari Usa chiesero a Germania di non incriminare agenti Cia 66 –
Funzionari americani ammonirono nel 2007 la Germania a non incriminare alcuni agenti della Cia che avevano rapito per errore un cittadino tedesco per un caso di omonimia con un sospetto terrorista. L'innocente era stato detenuto per mesi in Afghanistan. Un alto funzionario americano aveva detto ai tedeschi ''che non è nostra intenzione minacciare la Germania, ma piuttosto sollecitare il vostro governo a soppesare con cura ad ogni passo le possibili implicazioni nei rapporti tra i due paesi'', rivelano i documenti pubblicati oggi dal New York Times.

23:00
BBC: "Nei documenti anche critiche ai reali britannici" 65 –
Ci sono anche apprezzamenti poco lusinghieri nei confronti della famiglia reale e del governo britannico nei dispacci del Dipartimento di stato americano divulgati da Wikileaks. Lo ha detto alla BBC Simon Hoggart, uno dei giornalisti del quotidiano Guardian che hanno lavorato alla massa di documenti messi a disposizione dei media dal sito di Julian Assange. In un dispaccio, che il Guardian metterà online nelle prossime ore, si afferma che almeno un esponente della famiglia reale britannica (si tratterebbe del principe Andrea) ha agito a volte in modo inopportuno.

22:57
Wikileaks, 11mila documenti 'segreti', nessun 'top secret' 64 –
Dei 251.287 file diffusi da Wikileaks 11mila sono classificati come 'segreti' e 9mila sono considerati "noforn", ossia materiale considerato troppo delicato per condividerlo con il governi stranieri. Molti non sono riservati e nessuno è segnalato come "top secret".

22:52
Wikileaks pubblica sul sito i documenti Dipartimento di Stato Usa 63 –
Wikileaks ha pubblicato sul proprio sito i documenti del Dipartimento di Stato Usa. l processo di caricamento dei file è ancora in corso, si legge sul sito di Wikileaks: allo stato attuale solo una minima parte della documentazione è disponibile online. Imprecisato il tempo che richiederà l'operazione.

22:47
Wikileaks: "Yemen coprì azione Usa contro Al Qaeda" 62 –
"Continueremo a dire che le bombe erano nostre non vostre". Così il presidente dello Yemen Abdullah Saleh aveva detto in gennaio al generale David Petraeus dopo un attacco contro una cellula locale di Al Qaeda effettuato da forze americane. Il governo dello Yemen voleva mantenere segreto il ruolo americano nella azione, rivelano i documenti pubblicati oggi dal New York Times. Un esponente yemenita aveva allora osservato di "avere mentito al nostro parlamento" assicurando che l'azione armata non era stata effettuata dagli americani.

22:43
Consigliere di Sarkozy definì Iran "Stato fascista" 61 –
In un colloquio con il sottosegretario di Stato americano Philp Gordon, Jean-David Lévitte, consigliere diplomatico del presidente francese Sarkozy, definì l'Iran uno "Stato fascista".

22:37
New York Times: "Presidente ceceno regala 5 chili d'oro per nozze" 60 –
"Un lingotto d'oro da 5 chilogrammi come dono di nozze": a regalarlo - riporta il New York Times citando i documenti di Wikileaks - è stato il presidente ceceno Raman Kadyrov a una coppia che ha organizzato un lussuoso matrimonio in Daghestan. Secondo quanto riferito dai diplomatici americani, durante i festeggiamenti gli ospiti ubriachi gettavano biglietti da 100 dollari ai ballerini e si sono intrattenuti con corse notturne su water-scooter nel Mar Caspio.

22:21
Pd: "Wikileaks conferma discredito a cui premier porta Italia" 59 –
''I contenuti dei documenti resi noti oggi confermano il livello di discredito a cui Berlusconi ha portato l'immagine dell'Italia nel Mondo''. Questo un primo commento della segreteria del Pd su quanto sta emergendo dalle rivelazioni di Wikileaks.
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Re: Wikileaks

Messaggioda Robyn il 30/11/2010, 12:50

Le rivelazioni di wiky confermano che l'Italia fin quando sarà in mano a berlusconi la sua immagine sarà offuscata ed avrà poca considerazione internazionale
PS Pare che wiky sia entrato in un bar e ha ha ordinato un cappuccino.Pare abbia detto"signorina si brighi per favore"
ciao robyn
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Re: Wikileaks

Messaggioda franz il 03/12/2010, 11:39

Nuovo indirizzo svizzero per Wikileaks
Dopo sei ore di parziale blackout, Wikileaks è nuovamente consultabile online al nuovo indirizzo internet www.wikileaks.ch
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Appello a favore di Assange

Messaggioda flaviomob il 07/12/2010, 12:14



"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
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Re: Wikileaks

Messaggioda franz il 08/12/2010, 13:01

Assange, "Svezia tratta su estradizione in Usa"
Australia: "America responsabile per rivelazioni"

L'Indipendent: contatti segreti tra Stoccolma e Washington, gli svedesi smentiscono. Il governo di Canberra sostiene che dietro la fuga di notizie non ci sia il fondatore di WikiLeaks, arrestato ieri, ma il dipartimento di Stato. Folla davanti alla casa del figlio di Assange

CANBERRA - Il governo australiano accusa: sono gli Stati Uniti i responsabili della fuga di notizie di WikiLeaks, non "il signor Assange", arrestato ieri a Londra 1. Lo dichiara il ministro degli Esteri, Kevin Rudd, secondo cui la vicenda solleva questioni sull'adeguatezza della sicurezza Usa sui cablogrammi. "Assange - ribadisce il ministro australiano - non è responsabile della diffusione non autorizzata di 250 mila documenti dalla rete Usa di comunicazioni diplomatiche. I responsabili sono gli Stati Uniti".

Stati Uniti che, scrive il quotidiano Independent citando fonti diplomatiche, hanno avviato discussioni informali con la Svezia sulla possibilità di consegnare il fondatore di WikiLeaks alla giustizia americana. Notizia smentita dal ministro degli Esteri svedese, Carl Bildt. "Abbiamo un sistema giudiziario indipendente - ribatte Bildt, in visita a Belgrado - che agisce in modo indipendente secondo il diritto e che non ha nessun contatto con le autorità politiche svedesi o altre autorità". Ieri, mentre Assange veniva preso in consegna da Scotland Yard, il suo avvocato Mark Stephens prospettava il rischio di "forze occulte in azione 2" nel caso in cui il suo cliente sia estradato in Svezia.

Il ministro degli Esteri australiano Kevin Rudd garantisce che qualsiasi azione legale intrapresa in Australia contro Assange non sarà guidata da motivazioni politiche. "Siamo una nazione fondata sulla legge e come tale dobbiamo aspettare i rapporti della polizia federale australiana. Le decisioni saranno prese dai tribunali australiani. Queste sono decisioni legali e giudiziarie, non politiche, e così dovrebbe essere in qualsiasi altro Paese". Rudd spiega infine che l'Australia sta assicurando a Julian Assange "normale" assistenza consolare, come per tutti i cittadini australiani, in relazione alle sue udienze in tribunale a Londra sulla sua possibile estradizione in Svezia, dove il fondatore di WikiLeaks è ricercato per stupro e molestie sessuali su due donne. "Gli daremo presto una lettera - aggiunge Rudd - che spiega come forniremo le visite consolari e qualsiasi altro aiuto riguardante il suo benessere e i suoi diritti".

Assange: "Australia asservita agli Usa". Le parole del ministro degli Esteri suonano come una risposta alle accuse mosse al governo australiano da Julian Assange. Secondo il fondatore di WikiLeaks, il premier laburista Julia Gillard non lo difende perché non vuole che siano rivelate verità scomode sui suoi maneggi diplomatici e politici. Dopo la diffusione dei cablo della diplomazia Usa, Assange aveva scritto un articolo sul quotidiano The Australian del gruppo Murdoch, in cui aveva definito i poteri del governo australiano "pienamente asserviti agli Usa, se si tratta di cancellare il mio passaporto australiano o di spiare e perseguitare i sostenitori di WikiLeaks". "Ci si aspetterebbe - accusa Assange - che un premier australiano difenda i propri cittadini contro tali attacchi, ma finora da parte sua vi sono state solo accuse assolutamente infondate di illegalità".

Daniel Assange: "Mio padre, un audace". A Melbourne la polizia ha allontanato una folla che si era raccolta davanti a una casa dove credeva abitasse ancora Daniel Assange, figlio ventenne del fondatore di WikiLeaks. Saputo dell'assembramento, Daniel ha interrotto il silenzio via Twitter, per far sapere che non abita più da anni in quella casa, nel sobborgo di Carlton, tutt'ora presidiata dalla polizia. Daniel, designer di software e studente universitario, ha inoltre chiesto un "trattamento giusto" e non condizionato da obiettivi politici, augurandosi che l'arresto del padre in Gran Bretagna non sia il primo "passo verso l'estradizione negli Usa". Il figlio di Julian Assange ha ricevuto minacce di morte negli ultimi giorni.

La madre di Assange: "Gioco sporco". Anche la madre del fondatore di Wikileaks si dice preoccupata per le interferenze politiche nel procedimento contro il figlio. "Qui non si gioca correttamente" denuncia Christine Assange dalla sua casa nella Sunshine Coast australiana, dove si è rifugiata per evitare l'assalto dei giornalisti. "Julian è andato spontaneamente ad affrontare le accuse contro di lui - dichiara Christine al Sunshine Coast Daily - e loro l'hanno messo sul ring con le mani legate dietro la schiena".

Tunisia, la "quasi-mafia" di Ben Ali. Intanto, anche con Assange in carcere in Inghilterra, non si ferma il quotidiano flusso di rivelazioni che sta scuotendo la rete diplomatica americana. L'ultima riguarda l'ambasciatore americano a Tunisi, Robert F. Godec, autore di dispacci datati giugno 2008 e luglio 2009, pubblicati da WikiLeaks. Nel primo, l'ambasciatore denuncia la corruzione in Tunisia, soffermandosi poi sulla famiglia del presidente Ben Ali in un capitolo apposito. "E' spesso citata come il nexus (connessione) della corruzione tunisina - scrive Godec -. Definita come una quasi-mafia. Dire 'La Famiglia" basta per intendere a chi ti riferisci". Sulla stessa linea il secondo dispaccio, del luglio 2009. "Il problema: un regime sclerotico e una corruzione crescente", è il titolo di un paragrafo.

Tunisini da Guantanamo, scontro diplomatico. Riad Nasri e Adel Ben Mabrouk, i due tunisini provenienti dal carcere Usa di Guantanamo 'affidati' all'Italia e giunti a Milano il 30 novembre 2009, nel giugno di quell'anno furono al centro di un serrato confronto tra ambasciatori occidentali a Tunisi. Lo si legge in un altro dispaccio dell'ambasciatore Godec, che il 22 giugno del 2009 incontrò gli ambasciatori Kerll (Germania), Antonio D'Andria (Italia), Chris O'Connor (Gb), Serge Degallaix (Francia) e Bruno Picard (Canada). "L'ambasciatore italiano - si legge nel cable - dice che l'Italia ha avuto pochi problemi in passato con individui trasferiti in Tunisia. Perché il governo tunisino dovrebbe maltrattare o torturare i prigionieri trasferiti da Guantanamo?". Contro le certezze del legato italiano si espressero lo stesso Godec e l'ambasciatore canadese, affermando di avere in mano rapporti e prove di torture sui detenuti provenienti da Guantanamo nelle carceri tunisine.

Lockerbie, Gheddafi minacciò Londra. Il leader libico Muammar Gheddafi minacciò la Gran Bretagna di "enormi ripercussioni" se Abdel Basset al-Megrahi, il responsabile dell'attentato di Lockerbie, fosse morto nella prigione in cui era detenuto in Scozia. Lo affermano due nuovi cablogrammi diplomatici americani diffusi dal Guardian. "Senza tanti giri di parole, i libici hanno fatto sapere al governo di Sua Maestà che vi sarebbero enormi ripercussioni per le relazioni bilaterali fra Gran Bretagna e Libia" senza il rilascio in anticipo di al Megrahi, scrive il reggente dell'ambasciata americana a Londra, Richard LeBaron, nell'ottobre del 2008. Nel gennaio del 2009, l'ambasciatore americano a Tripoli, Gene Cretz, precisa che "minacce specifiche includono la cessazione immediata di qualsiasi transazione commerciale, la diminuzione di livello o il blocco delle relazioni politiche e proteste contro i siti ufficiali britannici". Cretz sottolinea che "il regime libico mantiene un approccio essenzialmente criminale". Al-Megrahi fu liberato dalle autorità giudiziarie scozzesi nell'agosto del 2009 per ragioni umanitarie, perché considerato in fin di vita. Decisione fortemente criticata dagli Stati Uniti.

Droga e prostitute per i reali sauditi. Eccessi di ogni genere si celano dietro il rigore religioso della famiglia reale saudita, secondo quanto riferiscono fonti diplomatiche americane rivelate da Wikileaks riprese dal Guardian. Si racconta, per esempio, di una festa di Halloween organizzata lo scorso anno da un membro della famiglia reale, in cui andarono in fumo tutti i tabù della rigida morale islamica del regno wahabita. Nella villa super-sorvegliata di un facoltoso principe della famiglia al-Thunayan l'alcool scorreva a fiumi e non mancarono le prostitute. Il dispaccio, firmato dal console a Gedda, Martin Quinn, concludeva che "anche se in questo caso non ci sono testimoni diretti, l'uso di cocaina e l'hashish è consueto in questi ambienti sociali". Alla festa, da cui venne tenuta lontana la polizia religiosa grazie alla protezione della famiglia reale saudita, parteciparono circa 150 persone, uomini e donne, in gran parte tra i 20 e i 30 anni.

Siria a Iran: "Guerra a Israele, non contate su noi". Secondo informazioni raccolte in ambienti politici siriani dall'ambasciata Usa a Damasco, trapelate oggi attraverso Wikileaks e riprese dal giornale israeliano Yediot Ahronot, la Siria informò l'Iran di non essere disposta a farsi coinvolgere direttamente in una guerra con Israele in caso di attacco contro le installazioni nucleari di Teheran. Le informazioni sono contenute in un dispaccio riservato dell'ambasciata Usa datato 20 dicembre 2009. La posizione siriana sarebbe stata comunicata all'inizio di quello stesso mese a una delegazione iraniana giunta a Damasco con la sicurezza che l'attacco di Israele all'Iran "non è questione di se, ma di quando". Per tutta risposta, la leadership siriana avrebbe avvertito gli ospiti di non aspettarsi una partecipazione delle forze siriane, né delle milizie sciite libanesi di Hezbollah o degli islamico-radicali palestinesi di Hamas. L'Iran, pare sia stato il messaggio, "è forte abbastanza" per difendere il suo programma nucleare ed eventualmente combattere contro Israele. Non solo: la Siria avrebbe escluso anche una propria partecipazione in caso di nuova guerra in Libano fra gli israeliani e Hezbollah.

Usa: "Danneggiate relazioni diplomatiche". Toni e giudizi simili a quelli già rilevati in tantissime precedenti corrispondenze partite dalle ambasciate Usa per Washington pubblicate da Wikileaks. Rivelazione che ha danneggiato le relazioni statunitensi con i suoi alleati e cambierà il modo di agire degli individui e dei governi, come riconoscono oggi tanto il Pentagono che l'amministrazione americana. "Per qualche tempo, le relazioni diplomatiche saranno più complicate" spiega il portavoce del Dipartimento di Stato, P.J.Crowley, in un incontro con la stampa straniera. Il portavoce del Pentagono, colonnello David Lapan, in un briefing con la stampa dichiara che gli Usa hanno la sensazione di "un passo indietro" nelle relazioni internazionali, rivelato ad esempio dalla presenza di "un numero minore di diplomatici in incontri che di solito ne raccoglievano di più". "Sappiamo - dice il colonnello, aggiungendo un ulteriore dettaglio - che c'è stata almeno una riunione in cui si è chiesto che tutti i block-notes rimanessero all'esterno".
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Re: Wikileaks

Messaggioda franz il 08/12/2010, 13:05

"Per qualche tempo, le relazioni diplomatiche saranno più complicate"

Già, piu' complcate ma si spera meno ipocrite, tipo il "tal dei tali è il nostro migliore alleato, il nontro migliore amico", mentre detro le quinte lo dipingono come criminale, mafioso, corrotto o ... logorato dai festini selvaggi.
Franz
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Re: Appello a favore di Assange

Messaggioda trilogy il 08/12/2010, 14:16

Penso che quello che stiamo osservando in questo giorni, risulterà storicamente rilevante per la sociologia politica.
Da un lato Wikileaks ha messo sotto gli occhi di tutti le ipocrisie e le falsità che accompagnano la politica e l'esercizio del potere. Sono cose che gli addetti ai lavori conoscono benissimo, ma ora sono sotto gli occhi di tutti, dei comuni cittadini. L'altro aspetto è che questa presa di coscienza avviene in tempo reale. In passato queste informazioni, nei paesi dove c'è un po' di trasparenza, venivano rese note dopo 30-40 anni per l'analisi degli storici. In Italia con i segreti di stato sempre prorogati da destra e da sinistra questo non avviene mai. L'altro aspetto, storicamente anche più importante, che emerge dalla vicenda Wikileaks, è che nel "passato" il luogo della protesta, della contestazione anche radicale, erano le piazze, le strade. Oggi tutto questo si sta trasferendo nel cyberspazio. Un passaggio politicamente e socialmente epocale.

ciao
trilogy


Il caso Wikileaks rischia di scatenare una guerra informatica
Bucato nella notte il sito dell'Interpol

da: http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplr ... 3&sezione=

Ho appena saputo che il sito dell'Interpol è stato bucato dagli hacker. Ho gli screenshot della home page bucata, che non pubblico qui ora perchè non è questo il punto. Ma la mia fonte mi ha spiegato che "la vulnerabilita' e' un XSS (Cross Site Scripting, errore molto banale da parte di Interpol...) sommato al reverse engineering dell'algoritmo che gestisce l'aggancio a fotografie dall'esterno". Un linguaggio tecnico complicato per i non addetti ai lavori, ma è chiara una cosa: persino l'Interpol - che sicuramente custodisce nelle sue banche dati informazioni top secret - non è capace di garantirsi un sito a prova di hacker.

Questo rende bene l'idea di quanto siano esposti i segreti nell'era digitale, di quanto sia difficile tenerli tali. E stiamo scoprendo che il pubblico può usare Internet e trasformare la Rete in uno strumento potente per ribellarsi ai propri governi, che sono in balìa dei sistemi informatici per tutta la loro rete di informazioni, più o meno sensibili. L'unica è non farsi dei nemici. Gli hacker sono quel popolo di esperti informatici con un'etica ben dichiarata: si battono per cause come quella di Wikileaks (e se qualcuno non conoscesse la causa di Wikileaks, consiglio la lettura della sua sezione "About", riportata anche nei vari siti mirror). Ma possono rapidamente passare dalla parte del torto e diventare "cattivi", se si instaura un clima di guerriglia informatica.

La violazione del sito dell'Interpol di stanotte significa che potremmo avere presto una moltiplicazione di "cablegate", con conseguenze inimmaginabili: perchè gli hacker del mondo si stanno alleando per solidarietà dopo l'arresto di Julian Assange e il blocco delle donazioni al suo sito. E lo stanno facendo in due modi diversi: uno etico, di protesta civile, che è comunque molto potente: sono in tantissimi ad abbandonare per esempio l'abbonameno a PayPal, il sistema di pagamento online che su richiesta degli Stati Uniti ha improvvisamente smesso di funzionare per pemettere le donazioni sul sito di Wilikeaks. Alla fine la scelta di PayPal si rivelerà un boomerang.

L'altro modo di ribellarsi esula invece dall'etica hacker e finisce nell'illegalità: come l'operazione di accesso negato (denial of service) nei confronti della Mastercard, che oggi si ritrova tutti i siti del mondo bloccati, un disservizio per tanti utenti. Ed è solo un assaggio di quello che potrebbe succedere. D'altra parte, se il solo soldato Bradley Manning, l'americano di 23 anni, è riuscito a inviare a Wikileaks salvati su un dischetto tutti quei documenti riservati scaricati mentre stava al suo computer nella sua base militare in Iraq, penetrando con facilità i database dei diplomatici e dando il via al cablegate, immaginate i "danni" che potrebbero fare centinaia di migliaia di cittadini digitali arrabbiati per l'accanimento delle autorità contro Wikileaks e contro il suo fondatore, competenti di informatica al punto da essere già stati in grado di bloccare o penetrare le banche dati di tutte le principali organizzazioni del mondo, dalle poste svizzere a PayPal, alla Visa, la Mastercard, fino ad arrivare al sito dell'Interpol, la polizia internazionale che ha spiccato il mandato di cattura per Assange (e non si fermeranno qui)? Chi lo fa passa dalla parte del torto.

Vale la pena trasformare Assange - che non è un hacker, ma un citizen-journalist con il pallino del giornalismo "scientifico" che documenti eventuali misfatti pubblici - in un eroe di Internet e spingere i suoi sostenitori informatici a fare la guerra a chi lo attacca? Forse questa guerra non s'ha da fare. Speriamo che qualcuno abbia il buonsenso di fermarla e di abbassare i toni dello scontro. La soluzione non è bloccare Wikileaks e arrestare Assange. Quella è solo una miccia che, se lasciata accesa, rischia di fare scoppiare una vera bomba.
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Re: Wikileaks

Messaggioda trilogy il 20/12/2010, 18:29

ANSA.it Wikileaks, Governo bloccò indagini Parlamento su Calipari
Italia voleva lasciarsi alle spalle il caso. Impedì alle commissioni parlamentari di aprire inchieste
20 dicembre, 17:15

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 09874.html

ROMA - ''Il governo'' italiano ''blocchera' i tentativi delle commissioni parlamentari di aprire indagini'' sulla tragica morte di Nicola Calipari in Iraq malgrado vi siano gia' delle precise richieste delle opposizioni in proposito. E' quanto scrive in un 'cable' datato 3 maggio 2005 l'allora ambasciatore americano a Roma Mel Sembler il giorno dopo aver incontrato a Palazzo Chigi, tra gli altri, Gianfranco Fini (all'epoca ministro degli Esteri), il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e il capo del Sismi Niccolo' Pollari per discutere del rapporto italiano sulla vicenda. Il documento e' stato diffuso dal Guardian, media partner di Wikileaks.

CABLE SEMBLER, ITALIA VOLEVA LASCIARSI ALLE SPALLE IL CASO -Il rapporto italiano sulla tragica morte di Nicola Calipari in Iraq, almeno nella parte che definiva l'uccisione non intenzionale, era costruito ''specificatamente" ad evitare ulteriori inchieste della magistratura italiana, e il governo Berlusconi voleva "lasciarsi alle spalle" la vicenda, che comunque non avrebbe "danneggiato" i rapporti bilaterali con Washington. Lo si legge in un cable siglato dall'ambasciatore Usa a Roma, Mel Sembler, del maggio 2005.
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