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Vendola

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Vendola

Messaggioda trilogy il 30/10/2010, 20:38

ranvit ha scritto:.
trilogy ha scritto:Qua fanno vecchia politica sia Fini che Vendola. Dobbiamo scalare la montagna partendo dalla cima. Allora il problema non è quello che dice Marchionne ma la visione di società vogliamo realizzare. Dobbiamo rispondere a domande come: Nel 2015 dopo 5 anni di governo di centro sinistra la fiat c’è ancora in Italia? Produce profitti o perdite, è una azienda nazionalizzata, o privata? I lavoratori della fiat hanno condizioni di lavoro, stipendi come quelle dei lavoratori tedeschi e francesi o come quelle dei lavoratori cinesi? Quale politica industriale è necessaria per realizzare la visione che abbiamo?

Ti piace molto questa idea.....a me non sembra "razionale"...pero' si potrebbe anche discuterne, se ci fosse la volontà.
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Ci sono coloro che guardano le cose come sono, e si chiedono perché..... Io sogno cose che non ci sono mai state, e mi chiedo perché no. » (R. F. Kennedy)

E’ un modo come altri per cercare di risolvere problemi complessi che richiedono una serie di passaggi difficili da definire a priori. Può servire ad evitare di scontrarsi su singole posizioni che sembrano questioni di vita o di morte, ma che per raggiungere l’obiettivo finale sono secondarie o non servono proprio. L’altro vantaggio che offre è quello di mobilitare le idee e le energie nella direzione di costruire quello che si desidera, invece che mobilitarle per bloccare quello che non si vuole. E di questo, almeno per me, in Italia c’è molto bisogno. L’altro aspetto per cui lo trovo importante, è che tutti (me compreso) siamo immersi da anni a tutti i livelli in un conformismo ideologico e culturale da cui è ora di liberarsi se vogliamo cambiare qualche cosa. Mettere in discussione le finte verità della destra è un primo passo,immaginare cosa vogliamo costruire è il secondo passo; mettere a punto le politiche necessarie è il terzo, attuarle concretamente è il quarto :mrgreen:
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Re: Vendola

Messaggioda franz il 30/10/2010, 21:08

trilogy ha scritto:Gli incentivi alla cooperazione tra centri di ricerca e imprese sono uno strumento che è presente, in vario modo, in tutti i paesi industrializzati, compresa la Svizzera. C'è una agenzia federale la CTI che si occupa di gestire questa politica. Sono anche bravi, e a volte gli strumenti che mettono a punto vengono ripresi altrove. Nel 2009 ha investito 108 milioni di franchi svizzeri in progetti che hanno coinvolto 417 piccole imprese e 146 grandi. ( CTI rapporto 2009 pag.6 )
http://www.bbt.admin.ch/kti/index.html?lang=it

Certo, conosco venturelab ma non danno un solo centesimo alle imprese, direttamente. Se una start-up ha bisogno di un laboratorio pubblico per test tecnologici, prototipi, studi congiunti (universitario) ha accesso a condizioni ottime (gratis) ma vale per tutti coloro che fanno una valida richiesta. E deve esserci una valida richiesta. Non ci sono fianziamenti a pioggia, importi a fondo perduto. Incentivi sono presenti ovunque ma valgono per il primario, secondario, terziario, per ogni settore. Non è "politica industriale" ma "politica", è sostengo all'impresa nascente ed innovativa in ogni modo che sia diverso dal finanziamento diretto, illegale. Ovviamente il tutto funziona SOLO se nel frattempo ci sono state ANCHE politiche efficaci di formazione professionale, se il contesto quadro è positivo (fiscalità, contributi, logistica, servizi, burcrazia, efficenza della macchina amministrativa) e quindi alla fine è solo la cigliegina sulla torta.

in Italia l'unica VERA e primaria politica industriale è: "garantire la sicurezza, avere una rete efficente di trasporti, liberalizzare poste, telefoni, ferrovie, albi professionali (abolendoli) togliere lacci, laccioli, leggi, leggine, burocrazia, ridurre le soese dello stato ed abbassare le imposte ed i contributi.
Poi anche togliere le università dalle mani dei baroni settantenni e affidarle finalmente a docenti competenti che si mettano a creare quella cooperazione con l'industria che la sinistra ha visto come il sangue negli occhi per decenni.
Ma come, dicevano (ed in parte pensano anche oggi) l'università non è in vendita: niente commistione tra università e privati. Nessun rapporto "inquinante" con i privati. Intanto gli altri paesi lo facevano e crescevano.
Franz
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Re: Vendola

Messaggioda pierodm il 30/10/2010, 23:25

...nel 2009 ha investito 108 milioni di franchi svizzeri in progetti che hanno coinvolto 417 piccole imprese e 146 grandi. ( CTI rapporto 2009 pag.6 )...

Interessantissimo questo saltellare e scoppiettare di cifre e di numeri, piacevole e commovente duetto tra cittadini del mondo particolarmente informati.

Peccato che questo quadretto sia guastato da un dettaglio: la frase alcuni vedono le cose come sono e si chiedono "perché?", io sogno cose che non sono mai state e mi chiedo "perché no?" è di GB Shaw.
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Re: Vendola

Messaggioda trilogy il 31/10/2010, 10:09

pierodm ha scritto:...nel 2009 ha investito 108 milioni di franchi svizzeri in progetti che hanno coinvolto 417 piccole imprese e 146 grandi. ( CTI rapporto 2009 pag.6 )...

Interessantissimo questo saltellare e scoppiettare di cifre e di numeri, piacevole e commovente duetto tra cittadini del mondo particolarmente informati.


chiedo perdono :mrgreen: ho da poco finito un lavoro con dei tedeschi dove anche la più scontata delle affermazioni andava dimostrata e documentata, sono diventato paranoico.

pierodm ha scritto:Peccato che questo quadretto sia guastato da un dettaglio: la frase alcuni vedono le cose come sono e si chiedono "perché?", io sogno cose che non sono mai state e mi chiedo "perché no?" è di GB Shaw.


Fai bene a precisare. Kennedy citò George Bernard Shaw,... siamo sulla strada giusta.

approfitto per rifilarvi questo documentino sulla competitività dell'italia.

http://www.ambberlino.esteri.it/NR/rdon ... 200808.pdf
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Re: Vendola

Messaggioda ranvit il 31/10/2010, 10:34

trilogy ha scritto:Ci sono coloro che guardano le cose come sono, e si chiedono perché..... Io sogno cose che non ci sono mai state, e mi chiedo perché no. » (R. F. Kennedy)

E’ un modo come altri per cercare di risolvere problemi complessi che richiedono una serie di passaggi difficili da definire a priori. Può servire ad evitare di scontrarsi su singole posizioni che sembrano questioni di vita o di morte, ma che per raggiungere l’obiettivo finale sono secondarie o non servono proprio. L’altro vantaggio che offre è quello di mobilitare le idee e le energie nella direzione di costruire quello che si desidera, invece che mobilitarle per bloccare quello che non si vuole. E di questo, almeno per me, in Italia c’è molto bisogno. L’altro aspetto per cui lo trovo importante, è che tutti (me compreso) siamo immersi da anni a tutti i livelli in un conformismo ideologico e culturale da cui è ora di liberarsi se vogliamo cambiare qualche cosa. Mettere in discussione le finte verità della destra è un primo passo,immaginare cosa vogliamo costruire è il secondo passo; mettere a punto le politiche necessarie è il terzo, attuarle concretamente è il quarto :mrgreen:
ciao
Trilogy


Come non condividere le parole di Kennedy....premesso che era un bel figlio di mappina (come avrebbe detto Totò) : straricco infatti e appartenente ad una famiglia che ha sempre curato innanzi tutto i cavoli suoi senza tante ciance....
Come non condividere anche la tua aspirazione "siamo immersi da anni a tutti i livelli in un conformismo ideologico e culturale da cui è ora di liberarsi se vogliamo cambiare qualche cosa"....ma vale anche per la sinistra radicale?

Insomma, va tutto bene Trilogy, tranne il quarto punto.....
Non è difficile infatti stabilire cosa fare (con Vendola e la sinistra radicale e persino con Grillo). Il problema è attuarlo considerando che non accettano nessuna applicazione degli accordi che non sia la loro....normalmente massimalista.

Ci sarebbe anche un altra ragione .... l'elettorato italiano non voterà mai a maggioranza per una coalizione che comprenda la sinistra radicale.

Noi, appena possibile, dobbiamo mandare a casa Berlusconi anche alleandoci temporaneamente con Fini e Casini...e la Chiesa e i Poteri forti.
Non vale forse anche qua la bella frase : "Ci sono coloro che guardano le cose come sono, e si chiedono perché..... Io sogno cose che non ci sono mai state, e mi chiedo perché no. » (R. F. Kennedy)[/i]

Dopo, solo dopo esserci liberati del berlusconismo e favorito l'emersione di una destra accettabile, possiamo riparlare di nuova sinistra.

Vittorio
Ultima modifica di ranvit il 31/10/2010, 10:51, modificato 1 volta in totale.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Vendola

Messaggioda pierodm il 31/10/2010, 10:37

Fai bene a precisare. Kennedy citò George Bernard Shaw,... siamo sulla strada giusta.

Da oggi in poi, nel mondo, la frase verrà citata con la firma del sottoscritto, che è - al momento - l'ultimo della catena dei citatori?

Va be'.
Vedi, Trilogy, a cosa porta l'atmosfera guasta del forum: di citazioni sbagliate, di approssimazioni, di errori perfino di ortografia (d'autore insospettabile ...) questo e altri luoghi sono pieni, ma non mi è mai venuto in mente di fare il maestrino saputello, che è cosa triste e disdicevole oltre che sconsigliata da un minimo di fair play.
Ma per così dire mi adeguo, vergognandomene un po'.
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Re: Vendola

Messaggioda trilogy il 31/10/2010, 13:04

ranvit ha scritto:
Come non condividere le parole di Kennedy....premesso che era un bel figlio di mappina (come avrebbe detto Totò) : straricco infatti e appartenente ad una famiglia che ha sempre curato innanzi tutto i cavoli suoi senza tante ciance....
Come non condividere anche la tua aspirazione "siamo immersi da anni a tutti i livelli in un conformismo ideologico e culturale da cui è ora di liberarsi se vogliamo cambiare qualche cosa"....ma vale anche per la sinistra radicale?

Insomma, va tutto bene Trilogy, tranne il quarto punto.....
Non è difficile infatti stabilire cosa fare (con Vendola e la sinistra radicale e persino con Grillo). Il problema è attuarlo considerando che non accettano nessuna applicazione degli accordi che non sia la loro....normalmente massimalista.


Si, l'immersione nel conformismo ideologico e culturale vale anche per la sinistra radicale. La sinistra moderata si è immersa con rassegnazione e spirito acritico, e ormai è all'opposizione in tutta Europa. La sinistra radicale ha provato ad opporsi ancorandosi all'ideologia ed ha ovviamente fallito. Serviva innovazione, creatività, ed è mancata da tutte le parti. Penso che i tempi siano maturi per superare questa fase. Se non lo facciamo, la destra si trasformerà di nuovo e rimarrà al potere. "Attuare" è il problema centrale anche per me, per questo proponevo di ragionare prima, su che paese vogliamo tra 5 anni, poi su come farlo. Non pensare che governare con Casini sia più facile che con Vendola.

ranvit
Ci sarebbe anche un'altra ragione .... l'elettorato italiano non voterà mai a maggioranza per una coalizione che comprenda la sinistra radicale.

Obiezione che può essere fondata. La sinistra si sta trasformando, osserviamo come procede Vendola.

ranvit
Noi, appena possibile, dobbiamo mandare a casa Berlusconi anche alleandoci temporaneamente con Fini e Casini...e la Chiesa e i Poteri forti.

Va bene, sono d'accordo ma è una questione tattica. Tieni conto che il prezzo da pagare potrebbe essere molto alto, sia in termini politici che economici.

ranvit
Dopo, solo dopo esserci liberati del berlusconismo e favorito l'emersione di una destra accettabile, possiamo riparlare di nuova sinistra.


Preferisco parlare di una nuova visione del futuro, "nuova sinistra" è un problema di altri :mrgreen:
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Re: Vendola

Messaggioda trilogy il 31/10/2010, 13:20

pierodm ha scritto:Fai bene a precisare. Kennedy citò George Bernard Shaw,... siamo sulla strada giusta.

Da oggi in poi, nel mondo, la frase verrà citata con la firma del sottoscritto, che è - al momento - l'ultimo della catena dei citatori?

Va be'.
Vedi, Trilogy, a cosa porta l'atmosfera guasta del forum: di citazioni sbagliate, di approssimazioni, di errori perfino di ortografia (d'autore insospettabile ...) questo e altri luoghi sono pieni, ma non mi è mai venuto in mente di fare il maestrino saputello, che è cosa triste e disdicevole oltre che sconsigliata da un minimo di fair play.
Ma per così dire mi adeguo, vergognandomene un po'.


siamo in un forum di politica, errori, sviste, semplificazioni fanno parte dell'ambiente. Hai fatto bene a farlo notare, ho citato direttamente kennedy perchè mi interessava l'uso politico della frase..
Il mio obiettivo non è di fare il maestrino saputello ma quello di condividere un po' di dati e informazioni aggiuntive e se possibile, anche provocando, di stimolare punti di vista differenti da quelli che si possono trovare ovunque.
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Re: Vendola

Messaggioda ranvit il 31/10/2010, 18:11

trilogy ha scritto:Si, l'immersione nel conformismo ideologico e culturale vale anche per la sinistra radicale. La sinistra moderata si è immersa con rassegnazione e spirito acritico, e ormai è all'opposizione in tutta Europa. La sinistra radicale ha provato ad opporsi ancorandosi all'ideologia ed ha ovviamente fallito. Serviva innovazione, creatività, ed è mancata da tutte le parti. Penso che i tempi siano maturi per superare questa fase. Se non lo facciamo, la destra si trasformerà di nuovo e rimarrà al potere. "Attuare" è il problema centrale anche per me, per questo proponevo di ragionare prima, su che paese vogliamo tra 5 anni, poi su come farlo. Non pensare che governare con Casini sia più facile che con Vendola.


E chi vuole governare con Casini....io sono un non credente :D
Solo un governo di transizione per mandare a casa Berlusconi. Poi ognuno per la propria strada : Casini/Fini con il loro centrodestra europeo, noi con il ns centrosinistra sperabilmente "europeo".

trilogy ha scritto:Obiezione che può essere fondata. La sinistra si sta trasformando, osserviamo come procede Vendola.


Vendola se gli va bene riordina un pò....ma solo per un pò...la sinistra radicale.


trilogy ha scritto:Va bene, sono d'accordo ma è una questione tattica. Tieni conto che il prezzo da pagare potrebbe essere molto alto, sia in termini politici che economici.


Non capisco a cosa ti riferisci. Quale prezzo?

trilogy ha scritto:Preferisco parlare di una nuova visione del futuro, "nuova sinistra" è un problema di altri :mrgreen:


Io per "nuova sinistra" intendo una sinistra europea : socialdemocratica e liberale. Senza la sinistra radicale e senza le ambiguità degli ex Dc.

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Re: Vendola

Messaggioda pierodm il 31/10/2010, 19:09

questo e altri luoghi sono pieni, ma non mi è mai venuto in mente di fare il maestrino saputello, che è cosa triste e disdicevole oltre che sconsigliata da un minimo di fair play.
Ma per così dire mi adeguo, vergognandomene un po'.


Non ci siamo capiti: le mie parole, che ripeto qui sopra, non significavano dare del maestrino etc ad altri, ma a me stesso nell'occasione: cioè, in altri termini, generalmente evito di fare il maestrino etc, ma stavolta l'ho fatto adeguandomi etc..

Però, devo dire che, rispetto ad altri casi, nei quali l'inesattezza è ortografica o comunque non determinante nel merito, questo genere di errori ha un significato, sia pure un significato non clamoroso.
Diciamo che questo caso mi ha ricordato quando, in un giornale che stavo organizzando molti anni fa, un tizio scrisse un articolo in cui parlava di "Elvis the pelvis (cioè Elvis il ciuffo)": gli corressi l'errore, ma il cretino non ci voleva stare (era il pupillo di un ViP) e andò perfino in tipografia per rimettere il "ciuffo".
Non sto qui a entrare nei dettagli del seguito, ma la collaborazione del tizio non continuò dopo l'episodio: primo, non potevo ammettere che chi pretende di scrivere articoli facesse errori del genere; secondo, la cosa più illuminante non era nemmeno l'errore in sé, ma il fatto di insistere e di non rendersi conto che queste imprecisioni proiettavano un alone di sciatteria.

Nel caso nostro, pur non essendo clamoroso, lo scambio tra Kennedy e Shaw non è irrilevante: o meglio, non dovrebbe esserlo.
Ma in questo clima sociale e comunicativo di "prevalenza del cretino" (citazione del titolo di un libro di Fruttero e Lucentini...ndr) sono d'accordo con te, se mi dici che la differenza tra attribuire un concetto ad uno scrittore o ad un politico è praticamente invisibile, e si perde nel calderone della marmellata conformistica che celebra sistematicamente l'approssimazione, se non il disprezzo verso qualunque cosa odori di "culturame" - e che comunque Kennedy è assi più glamour di un drammaturgo irlandese.
E infatti vedi che Ranvit coglie immediatamente l'occasione ...
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