"Bunga Bunga" ...

[Iafran]

matthelm,
io mi sono rivolto al redattore di Famiglia Cristiana, che avrebbe scritto l'articolo.
Mi sembra che anche il Vaticano abbia da risolvere alcuni problemi derivanti dalle pulsioni di natura sessuale di alcuni preti e vescovi, verso i minori.
Quindi non guardassero tanto la vita degli altri (o, se vogliono predicare dal pulpito, si togliessero i paraocchi), quella possiamo giudicarla anche da laici o da atei.
Una figura Istituzionale deve rendere conto del suo comportamento soprattutto al cittadino italiano, al quale non gli è sufficiente la confessione o l'assoluzione fatta nelle sagrestie per lavarla da ogni "peccato". (In parole povere: astenersi intermediari).

franz,
volevo menzionare l'altro 50%, poi mi è sembrato superfluo perchè pensavo che fosse chiaro (errando) che facevo riferimento alla natura della specie "homo sapiens sapiens" (ordine dei primati, classe mammiferi, etc.), il cui comportamento primordiale non può non risentire della fisiologia del suo corpo, poi l'educazione fa altro ... molto altro.
Per i preti, allora, i laici debbono reprimere ogni pulsione sessuale, se essi non ci riescono ricevono l'SOS della pietà cristiana e l'assoluzione (gratuita?), che è sempre dietro l’angolo.
E così siamo tutti contenti: B. può fare quello che vuole, i suoi lecchini si prostrano a procurargli ragazze giovani e leggiadre nei concorsi di bellezza, i "rossi" gridano allo scandalo, i suoi sgherri a difenderne la buona fede, i suoi giornalisti ad accusare gli avversari di "attentare alla volontà dell'elettorato" (con il giustizialismo) e ad esaltare la potenza maschia del Padrone (fa sempre comodo)!
Noi, in Italia, siamo fra l'incudine (il Vaticano, che propone di salvare l'anima ... e le apparenze) e il martello (il "capo", che non sa che farsene degli altri e fa e disfa a suo piacimento), e non possiamo nemmeno protestare ... per non portare acqua al mulino del "capo"!

Qualcuno mi ha detto: "nessuno esce vivo da questa vita!".
Forse alludeva ai polli!

[matthelm]

matthelm,
io mi sono rivolto al redattore di Famiglia Cristiana, che avrebbe scritto l'articolo.
Mi sembra che anche il Vaticano abbia da risolvere alcuni problemi derivanti dalle pulsioni di natura sessuale di alcuni preti e vescovi, verso i minori.
Quindi non guardassero tanto la vita degli altri (o, se vogliono predicare dal pulpito, si togliessero i paraocchi), quella possiamo giudicarla anche da laici o da atei.
Una figura Istituzionale deve rendere conto del suo comportamento soprattutto al cittadino italiano, al quale non gli è sufficiente la confessione o l'assoluzione fatta nelle sagrestie per lavarla da ogni "peccato". (In parole povere: astenersi intermediari).

Allora facciamo il punto. Se la Chiesa non interviene ne diciamo spropositi, se lo fa "ingerisce".
Secondo me il pregiudizio è una brutta "malattia" che non permette di vedere i fatti e le opinioni con una visione "laica".
E, se posso, nella tua esternazione ciò è macroscopico.

Per altro, io ringrazio Famiglia cristiana e Jesus e quanti nel mondo cattolico hanno il coraggio di dire "pane al pane" contro i potenti di turno in questa come in altre occasioni che magari interessavano anche il "Vaticano". E di ciò me ne compiaccio e li ringrazio.

Berlusconi in questo come in altri casi è, diciamo, censurabile come persona delle istituzioni che come privato cittadino.
Un piccolo particolare è che la ragazza non era maggiorenne!
Ma che vuoi che sia! importante è comunque attaccare la chiesa ed ogni occasione è buona.
E' il bunga bunga della mente...

[franz]

matthelm,
io mi sono rivolto al redattore di Famiglia Cristiana, che avrebbe scritto l'articolo.
Mi sembra che anche il Vaticano abbia da risolvere alcuni problemi derivanti dalle pulsioni di natura sessuale di alcuni preti e vescovi, verso i minori.
Quindi non guardassero tanto la vita degli altri (o, se vogliono predicare dal pulpito, si togliessero i paraocchi), quella possiamo giudicarla anche da laici o da atei.
Una figura Istituzionale deve rendere conto del suo comportamento soprattutto al cittadino italiano, al quale non gli è sufficiente la confessione o l'assoluzione fatta nelle sagrestie per lavarla da ogni "peccato". (In parole povere: astenersi intermediari).

Fermiamoci qui un attimo. Berlusconi si presenta anche come difensore della cristianità, sostenitore di valori della famiglia. Quindi mi pare giusto che un settimanale come Famiglia Critiana dica quello che dice. Il fatto che nella Chiesa poi siano emersi alcuni problemi gravi (ma qui se mi perdonate la battuta, è bongo-bongo, non bunga-bunga) non deve essere arma di ricatto per tacitare la morale dei cattolici. In entrambi i casi, parliamo di "uomini malati", che vanno individuati, rimossi da dove fanno danni, curati.

franz
Per i preti, allora, i laici debbono reprimere ogni pulsione sessuale, se essi non ci riescono ricevono l'SOS della pietà cristiana e l'assoluzione (gratuita?), che è sempre dietro l’angolo.
E così siamo tutti contenti: B. può fare quello che vuole, i suoi lecchini si prostrano a procurargli ragazze giovani e leggiadre nei concorsi di bellezza, i "rossi" gridano allo scandalo, i suoi sgherri a difenderne la buona fede, i suoi giornalisti ad accusare gli avversari di "attentare alla volontà dell'elettorato" (con il giustizialismo) e ad esaltare la potenza maschia del Padrone (fa sempre comodo)!
Noi, in Italia, siamo fra l'incudine (il Vaticano, che propone di salvare l'anima ... e le apparenze) e il martello (il "capo", che non sa che farsene degli altri e fa e disfa a suo piacimento), e non possiamo nemmeno protestare ... per non portare acqua al mulino del "capo"!

Mi sembra chiaro che il giudizio che emerge per primo su questa vicenda è di ordine morale. Mi sembra quindi giusto che le persone della Chiesa esprimano la loro visione. Magari qualcuno riuscirà a relativizzare, a contestualizzare anche il bunga-bunga! Vedremo. Poi una vera riflessione da farsi è realtiva a quello che dici alla fine. Ma non su questo forum che elenca solo nefandezze, per avere un catalogo che serva perla memoria. Non è la prima volta che si nota che quando da sinistra si dicono certe cose, sembrano controproducenti (portare acqua al suo mulino) mentre se le dice Fini, Casini, la Chesa allora no. la riflessione da fare è che evidentemete la sinistra ha perso credibilità. Quando la stessa cosa, o quasi, viene detta da pippo e da pluto, pero' solo uno dei due isulta credibile, quello che appare evidente è la perdita di credibilità dell'altro. Ma non discutiamone qui, pls.

Franz

[Iafran]

matthelm, l'articolista di "Famiglia Cristiana" si permette delle licenze che se fossimo in un altro Stato non si azzarderebbe proprio (suppongo). Solo perché siamo in Italia questi si credono "giudici insindacabili"?
Concetti come:
- C’è chi, con linguaggio sprezzante, lo esorta a dimettersi. Chi già apertamente lo insulta nelle rubriche tv, con termini da trivio (bisognava, invece, esaltarne le doti maschie?).
- Chi tende a ingigantire
- Il fatto è che esistono testimonianze, alcune opinabili ma altre, ahimè, documentate,
- L’altro problema, da valutare come se Berlusconi fosse un tizio qualunque, (perché, è forse una stranezza della natura?)
- Altro comportamento di giornali e tv. Altre cautele (non da parte del reo, bensì da parte di chi chiede conto del comportamento della persona pubblica!)
- O forse allora si taceva o si sminuiva un po’ per prudenza, un po’ per tristezza e un po’, nessuno sghignazzi, per pietà (l’ultima spiaggia per i "naufraghi").

a me dicono tanto (senza invocare miei ipotetici pregiudizi), e se vogliono mantenere il loro discorso ai cattolici, lo dovrebbero fare solo nelle chiese.
Mi sembra una ingerenza bella e buona (“dettata da pietà cristiana”, diranno i prelati) con “pregiudizi” politici da parte loro (questi sì, visibili e reali) sulla vita politica italiana: cosa evidente a tutti o pensi che siamo gli unici abitatori della Terra? Prova ad immaginare che cosa potrebbero pensare in Germania.
matthelm, “il bunga bunga della mente”, poi ...
Puoi finire un post senz'altro in modo migliore!

franz, (“Il fatto che nella Chiesa poi siano emersi alcuni problemi gravi ... non deve essere arma di ricatto per tacitare la morale dei cattolici”), i preti si vantano di saperne una in più del diavolo e noi vogliamo approfittare della circostanza! Questo è la prassi che ci propinano in ogni situazione e che il “capo” ne ha fatto una costumanza quasi istituzionale: "mal comune mezzo gaudio" ("sputtanare, sputtanare senza prove" per far passare le proprie nefandezze come fango degli avversari), e viceversa (il solito fango per coprire le reiterate putt...ate, e quindi "salviano i calunniati veri e ... quelli falsi").
L'uscita di Famiglia Cristiana potrebbe anche passare come un artificio per soprassedere sulle loro problematiche interne: "tutti sentono le pulsioni sessuali, qualcuno non sa dominarle, non si controlla, è malato, abbiamo pietà, perdoniamolo ... perdonateci gli abusi delle sagrestie sui minori".

[matthelm]

Iafran, l'articolista è Giorgio Vecchiato, è un GIORNALISTA ITALIANO e NON E' UN cittadino del Vaticano!!!

NON può esprimere un suo parere?
La chiudo quì.

Scambio di vedute improponibile e inutile.

Oltre al bunga-bunga, purtroppo, c'è dell'altro.

[Iafran]

l'articolista è Giorgio Vecchiato, è un GIORNALISTA ITALIANO

Non è l'unico, purtroppo, alla corte del re (fra il "capo" e il Vaticano vedi tu chi comanda di più! Ma da italiano è meglio incensare tutti i potenti, al diavolo gli altri, l'onestà e la correttezza!).
Gli conviene stare in Italia, all'ombra del Cupolone ... come tanti: guadagno al quadrato su questa terra ... intanto!
"Scambio di vedute improponibile e inutile", ma esauriente per me.

[franz]

Francamente ho riletto piu' volte l'articolo di famiglia cristiana e non riesco a trovare la chiave di lettura (assolutoria?) che mi pare Iafran suggerisca. A me pare che sia nettamente critico. Certo, Vecchiato non è Travaglio e nemmeno Luttazzi. Che quanto a linguaggio certo non lesinano verbi, aggettivi, avverbi.
Non so, come esercizio, prova tu a rileggerlo, chiedendoti frase per frase, se esistono altre chiavi di lettura, diversa da quella che ti vedi.

Franz

[franz]

Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo: «Il premier tradisce i valori cristiani»

Monsignor Domenico Mogavero, 63 anni, dal 2007 è vescovo di Mazara del Vallo, dopo molti anni passati alla Conferenza episcopale italiana con la carica di sottosegretario, nel periodo in cui era guidata dal cardinale Camillo Ruini. Già presidente della Commissione affari giuridici della Cei, il presule da tempo è in prima fila sulle vicende pubbliche italiane.

Eccellenza, il premier Berlusconi, proprio nei giorni in cui è esploso un nuovo caso relativo alla sua sfera privata, ha detto che è orgoglioso del suo stile di vita, lavora tanto e alla sera gli piace divertirsi, e non ha intenzione di cambiare.
Un uomo di governo non è un privato cittadino, e pur avendo diritto alla sua sfera personale deve mostrare coerenza con i valori che professa. E Berlusconi professa di essere cristiano. Essere alla guida di una nazione significa avere delle responsabilità, e nel suo stile deve rispettare determinati canoni.

Nella Chiesa c'è chi dice che è preferibile un leader politico non coerente con i valori che dichiara ma che porti avanti nei suoi programmi azioni favorevoli alla morale cattolica che non un coerente che vada in contrasto con questi dettami. Sembra cucito addosso al Cavaliere, e il contrario pare Prodi...
Un tempo, quando si voleva criticare certi comportamenti si diceva "predica bene, razzola male". Qui mi pare che si predichi anche male. Peraltro è un pessimo messaggio quello che arriva ai giovani, che sono sempre alla ricerca di punti di riferimento. Avere un premier che fa simili dichiarazioni e mostra apertamente questo stile di vita non da oggi è deleterio proprio perché non ancorato a valori umani, e non parlo quindi solo di quelli cristiani.

Proprio ieri Berlusconi ha detto che nel decreto milleproroghe saranno assicurati soldi alla scuola cattolica. Basta questo per risolvere tutti i problemi e i malumori che il premier suscita nel mondo cattolico e tra le gerarchie?
Certamente no! Se barattassimo i nostri valori per dei soldi allora sarebbe meglio che le scuole cattoliche venissero tutte chiuse, finirebbe il motivo per cui esistono. Nessuno potrà chiudere la bocca con i soldi, che sono certo uno strumento necessario per portare avanti l'opera educativa, ma non sono certo un fine.

«Famiglia cristiana» nel criticare ieri il premier ha detto che è malato.
Non so, e non voglio certo entrare nella sua privacy, né in altre questioni che lo coinvolgono con la sua ex moglie. Di certe espressioni come quelle di ieri rilasciate sulle vicende di cui si sta occupando la stampa lasciano letteralmente esterrefatti. La saldezza e l'equilibrio sono elementi essenziali in un leader politico. De Gasperi e Sturzo, di cui Berlusconi si dichiara continuatore ideale, non credo avrebbero mai affermato quanto detto da lui.

Questo è un governo molto attento alle istanze "politiche" della Chiesa, dalla vita alla famiglia fino ai soldi alla scuola, ma effettivamente è abbastanza carente per quanto riguarda la presenza di figure rappresentative del mondo cattolico. C'è davvero bisogno di una nuova generazione di politici cattolici, come sollecita da tempo il Papa e ripete spesso la Cei?
C'è certamente bisogno di veri cattolici in politica, che abbiamo una forte coerenza e una saldezza di fondo nei valori. Altrimenti il messaggio che alla fine emerge risulta discutibile, come sta accadendo.

Ieri ci sono state delle dichiarazioni dopo un fatto di cronaca, il caso-Ruby, ma è da tempo che dalla Chiesa, specie dal mondo Cei, arrivano critiche abbastanza aperte allo stile di vita di Berlusconi, specie dopo i casi dell'estate 2009.
Ognuno risponde alla propria coscienza, e nessuno tra i fedeli cattolici credo sia disposto a seguire alcuno su questa linea e questi comportamenti. Che, ripeto, prima che ai valori cristiani e alla dottrina cattolica, vengono meno ai valori umani tout court. Questa impostazione è del tutto divergente da una linea di vita che deve essere impostata, specie per un uomo di governo di questo livello che si dichiara cristiano, alla piena trasparenza e deve essere ancorata ai valori veri, di piena integrità.

CHI È
Monsignor Domenico Mogavero, 63 anni, dal 2007 è vescovo di Mazara del Vallo.
Nel periodo in cui il cardinale Camillo Ruini era alla guida della Cei, Mogavero è stato a lungo sottosegretario della conferenza episcopale italiana. Già presidente della Commissione affari giuridici della Cei, il presule da tempo è in prima fila sulle vicende pubbliche italiane. In passato aveva espresso il forte disagio della Chiesa di fronte alle vicende personali del premier fino a suggerire le sue dimissioni

www.ilsole24ore.com

[Iafran]

Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo: «Il premier tradisce i valori cristiani»

Le opinioni di questo vescovo non fanno una grinza secondo un ragionamento “laico senza paraocchi”, e me ne compiaccio!
Concetti del tipo:
- “C'è certamente bisogno di veri cattolici in politica, che abbiamo una forte coerenza e una saldezza di fondo nei valori”
- “Che, ripeto, prima che ai valori cristiani e alla dottrina cattolica, vengono meno ai valori umani tout court”
fanno bene a sentirsi e ancora di più ad essere perseguiti.
All’intervistatore del vescovo, però, mi sentirei di domandare:
“come faranno gli altri Stati senza Vaticano in casa, e senza “politici del mondo cattolico” nei loro Parlamenti?”

Io ho riletto l’articolo di Famiglia Cristiana del forum e, indubbiamente, questo potrebbe lasciar trasparire anche una certa disapprovazione del comportamento del premier, però a me risulta più marcata la “tirata d’orecchie” che il giornalista (apparentemente “servo di due padroni”, bontà sua) farebbe a coloro che “scantonerebbero” con le loro reazioni alle varie “uscite” del premier (insomma un colpo al cerchio e un altro alla botte).
Infatti, lascia capire che gli avversari politici (del premier), non risparmiando le critiche più accese al “capo”(critiche che condanna), non si sarebbero preoccupati di come poteva uscirne l’immagine dell’Italia: questi per lui sembrerebbero i veri “colpevoli”, che non provano “compassione e non capiscono” le pulsioni sessuali del “capo” ( B., secondo me, è un uomo che si ritrova le normali pulsioni sessuali della specie “homo”, senza alcuna eccezionalità se non per la cialtroneria che dimostra quando se ne vanta (sotto sotto): come se gli altri, a livello sessuale, appartenessero ad una specie inferiore o superiore. Ma va la!).
Le ragioni di Stato (il bene dell’Italia) imporrebbero comportamenti responsabili a tutti gli Organi Istituzionali e non c’è pietà cristiana che possa soprassedere sull’arbitrio che B si arroga di fare quel che vuole della morale e delle leggi, solo perché è stato votato dal popolo e perché “seduce” … a suon di bigliettoni!

Le frasi che ho ritenute più significative le ho esposto in una risposta data da me a matthelm ed ho riportato in grassetto esclamazioni ed aggettivi di indubbia interpretazione, almeno per me.

[Iafran]

Per altro, io ringrazio Famiglia cristiana e Jesus e quanti nel mondo cattolico hanno il coraggio di dire "pane al pane" contro i potenti di turno in questa come in altre occasioni che magari interessavano anche il "Vaticano". E di ciò me ne compiaccio e li ringrazio.

Anch'io ringrazio "quanti nel mondo cattolico hanno il coraggio di dire "pane al pane" contro i potenti di turno in questa come in altre occasioni che magari interessavano anche il "Vaticano".

"La verità è vita!" Il Vaticano perché non dovrebbe accettare di sentirsi dire "pane al pane" o si vuole considerare al di sopra degli altri? Allora, anche lì, all'ombra delle fedi, la verità ... è una "brutta bestia" da rabbonire e da addomesticare?
Ragioni di fede, ragioni di Stato e ... di potere: le religioni, poi ... quelle che dovevano mirare alla "verità"!

Poche rondini possono annunciare la primavera, ma possono anche essere prese di mira, spaventate, con l'intento di dirottare le superstiti (e lo stormo ritardatario), altrove!

I giornalisti dovrebbero raccontare i fatti, poi ci sono quelli che interpretano i fatti, quelli che preferiscono procurarsi i fatti, o alterarli o mistificarli del tutto ... i fatti.
Naturalmente ogni giornalista si colloca dove crede, e la scelta è sempre personale per le tendenze ma anche per le opportunità (o per l'opportunismo) create dal momento storico.
In ogni modo la verità non dovrebbe faticare tanto a farsi strada ... se non si hanno paraocchi e se non si vuole sottacerla a tutti i costi!

(Quante "ramanzine" per quella "benedetta" pagliuzza che si vede negli occhi degli altri ... ehh!)