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Fascisti rossi

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Fascisti rossi

Messaggioda pierodm il 17/10/2010, 12:39

Il vademecum di Trilogy è assai convincente, e condivisibile: significa, in sostanza, ragioniamo.

Ma che succede quando si trata di contrapposizioni che nascono sia da interessi sia da posizioni?
La casistica non è sempre - anzi, io credo che lo sia solo raramente - così cortese da presentarsi in forma comodamente manichea, per così dire "pronta per l'uso".
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Re: Fascisti rossi

Messaggioda flaviomob il 17/10/2010, 13:32

Franz: Se io attaccassi te, dicendo ripetutamente che sei il traditore del movimento operaio, un venduto, solo perché hai firmato un accordo che non mi piace ed io non ho voluto firmare, e se dopo queste ripetute accuse (sono mesi che vanno avanti) qualcuno usasse violenza e prevaricazione sui di te, io non sarei politicamente responsabile? Forse non lo sarei "giudiridicamente"


Dato che la responsabilità giuridica è personale e la responsabilità politica non è identificabile univocamente, ne' contemplata dal codice penale, direi che chiunque è libero di pensare che un sindacalista sia un "venduto" e di esplicitare (in un paese liberale) il proprio pensiero. Sarebbe molto più depotenziante verso le forze che possono degenerare in comportamenti violenti o devianti uno strumento come il referendum obbligatorio per siglare definitivamente un contratto nazionale: in questo modo nessun lavoratore potrebbe accusare un sindacalista di alcunché, ma solamente la propria categoria professionale. Peccato che a tutto questo abbiano pensato proprio la CGIL e - in parlamento - IDV, mentre il PD dormiva della grossa insieme agli altri sindacati 'moderati'.... Peccato anche che tra centinaia di migliaiai di trinariciuti manifestanti di FIOM e dintorni non sia scappato neppure il minimo incidente... delusi?


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Re: Fascisti rossi

Messaggioda matthelm il 17/10/2010, 13:47

flaviomob ha scritto:Dato che la responsabilità giuridica è personale e la responsabilità politica non è identificabile univocamente, ne' contemplata dal codice penale, direi che chiunque è libero di pensare che un sindacalista sia un "venduto" e di esplicitare (in un paese liberale) il proprio pensiero. Sarebbe molto più depotenziante verso le forze che possono degenerare in comportamenti violenti o devianti uno strumento come il referendum obbligatorio per siglare definitivamente un contratto nazionale: in questo modo nessun lavoratore potrebbe accusare un sindacalista di alcunché, ma solamente la propria categoria professionale. Peccato che a tutto questo abbiano pensato proprio la CGIL e - in parlamento - IDV, mentre il PD dormiva della grossa insieme agli altri sindacati 'moderati'.... Peccato anche che tra centinaia di migliaiai di trinariciuti manifestanti di FIOM e dintorni non sia scappato neppure il minimo incidente... delusi?


Guarda che la cgil / fiom non sono il centro del mondo ed è ora di piantarla di insultare, colpire chi non la pensa come loro. Quando si capiranno questi prerequisiti fondamentali in democrazia avranno (avrai) fatto un passo importante verso un corretto rapporto con quei lavoratori che mai si sono permessi di essere violenti come quei pasdaran in oggetto. E magari quei lavoratori sono la maggioranza!
Sono condizioni preliminari per discutere.
E tra parentesi il PD, come ha detto Bersani !, non è collaterale alla Cgil , per fortuna di tutti.
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Re: Fascisti rossi

Messaggioda franz il 17/10/2010, 18:35

trilogy ha scritto:Ad esempio, su Pomigliano, Marchionne, ha scelto un negoziato di posizione: la richiesta di deroga al contratto nazionale è una posizione, l’interesse sottostante è. “voglio una maggiore autonomia nel controllo della fabbrica”. Ha calato sul tavolo l’alternativa dello stabilimento in Serbia. Questa mossa, in teoria della negoziazione si chiama “batna” (best alternative to a negotiated Agreement), ci sono altri elementi che tralascio.

In pratica è stato scelto un percorso di negoziato che mira a bloccare la controparte tra l’incudine e il martello e lascia pochi margini di manovra, può creare un clima difficile tra le parti. E’ una scelta legittima, ma probabilmente non era la strategia migliore per nessuno. Perchè le aziende con un clima interno conflittuale vengono penalizzate sui mercati azionari, perché questo approccio preclude l’ individuazione di soluzioni alternative e magari migliori per soddisfare il medesimo interesse, crea aspettative di rivincita in chi viene sconfitto. Marchionne è un manager internazionale, queste cose le conosce bene, se ha fatto questa scelta avrà avuto i suoi motivi.

La FIOM CGIL poteva scegliere risposte diverse e migliori rispetto a quelle che ha dato ? In teoria si, ma non conosco abbastanza i dettagli per capire se erano percorribili. Quello che bisogna tenere presente è che l’abbandono della trattativa è una tattica negoziale come le altre (legittima) non è una esclusiva della cgil .
CISL e UIL hanno firmato perché secondo loro era la cosa migliore. C’è poco da aggiungere.

Ottime considerazioni; vorrei aggiungere alcuni particolari.
Nel caso di negoziati tra aziende il discorso è piu' semplice. Trovata una solizione win-win, spetta al management delle due aziende renderla operativa. Ma nel caso di accordi tra organizzazioni democratiche, non basta che i leader si mettano d'accordo. Ognuno pensa "questo riesco a spiegarlo alla mia base?" "La base mi segurà o passerà ad un altra organizzazione"? In particolare un accordo tra azienda e organizzazioni sindacali è nettamente asimmetrico. Per l'azienda è immediatamente operativo, per i sindacati no. Ma quelli che conta è che la maggioranza lo adotti. E cosi' per Pomigliano è stato. Non c'è stata unanimità, ma questo non credo sia responsabilità di Marchionne. Ha proposto qualcosa che due organizzazioni su tre hanno accettato e che il 63,4% dei lavoratori ha convalidato (con una partecipazione del 95%).
Cosa dovremmo fare? Lamentarci della democrazia?

Franz
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Re: Fascisti rossi

Messaggioda trilogy il 18/10/2010, 23:27

pierodm ha scritto:Il vademecum di Trilogy è assai convincente, e condivisibile: significa, in sostanza, ragioniamo.

Ma che succede quando si trata di contrapposizioni che nascono sia da interessi sia da posizioni?
La casistica non è sempre - anzi, io credo che lo sia solo raramente - così cortese da presentarsi in forma comodamente manichea, per così dire "pronta per l'uso".


Ci sono situazioni semplici e complesse, risolvibili o meno. Se i rapporti di forza sono nettamente a favore di una delle due parti, questa può scegliere deliberatamente “la prova di forza”. Alcune volte il vero interesse che sta dietro una posizione può essere molto difficile da comprendere, ad esempio nelle trattative dove si confrontano culture diverse, o su temi dove c'è una forte carica emotiva.

Ci sono poi situazioni dove la strategia è utilizzata in modo strumentale. Prendi ad esempio il processo breve.
Interesse generale: “ridurre la durata dei processi per arrivare in tempi ragionevoli ad una sentenza”
Possiamo essere tutti o quasi d’accordo con un obiettivo simile.
Ma la soluzione proposta, la formula del “processo breve”, mira a soddisfare un altro interesse che è particolare o personale “evitare una possibile condanna”. C’è quindi un uso strumentale della strategia, a questo punto gli interessi sono difficilmente conciliabili. La prova di forza o la rottura in questi casi è quasi inevitabile, viene meno il rapporto fiduciario tra le parti.


ciao
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Re: Fascisti rossi

Messaggioda pierodm il 19/10/2010, 0:59

Che Trilogy non se n'abbia a male - anzi, è un complimento: è assai più convincente e interessante quando non mette di mezzo le "tecniche del confronto", che mi sembrano (almeno quando sono applicate a questi temi) come una via lunga e palloccolosa per arrivare a conclusioni ovvie.

Franz - Cosa dovremmo fare? Lamentarci della democrazia?

Siamo italiani: dobbiamo astenerci dal lamentrci di ciò che non va in Italia?
Viviamo nel 2010: dobbiamo astenerci dal lamentarci di ciò che avviene nel 2010?
Viviamo in un contesto di un occidente democratico:dobbiamo astenerci da qualunque critica su ciò che avviene nei vari paesi?
Visto che in democrazia c'è sempre una maggioranza che decide qualcosa o esprime un'opinione su qualcosa, dobbiamo essere d'accordo per forza con questa maggioranza, e non "lamentarci" mai di niente?
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Re: Fascisti rossi

Messaggioda trilogy il 19/10/2010, 10:40

pierodm ha scritto:Che Trilogy non se n'abbia a male - anzi, è un complimento: è assai più convincente e interessante quando non mette di mezzo le "tecniche del confronto", che mi sembrano (almeno quando sono applicate a questi temi) come una via lunga e palloccolosa per arrivare a conclusioni ovvie.



:D non me ne ho a male. Capisco che può sembrare una questione tecnica, una fredda strategia studiata a tavolino. In realtà è uno stile di vita, difficile da mettere in pratica: "ascolta senza giudicare" ; "sii morbido con le persone e duro con i problemi". E' la strada per avere una società e una politica meno conflittuale e violenta, che guarda alla sostanza dei problemi e non a come sono le persone.
E' vero, l'esempio che facevo, arriva a conclusioni scontate. Ci sono situazioni dove non ti aspetteresti che si possa applicare, e invece sono proprio quelle dove si ottengono i risultati migliori e meno scontati.

ti riprendo una storia di vita quotidiana in una grande città :)
Qualche giorno fa accennavo ad una rissa sull’autobus in cui viaggiavo.

La situazione era questa. Una ragazza si mette a gridare contro due individui seduti dietro di lei, accusandoli di averla molestata, di averle messo le mani addosso. Non ho visto la scena, quindi non so chi avesse ragione, probabilmente la ragazza. I due rispondono per le rime, con uno scambio di insulti pesantissimi che non finisce più.

Un passeggero nella fila accanto prova ad intervenire in difesa della ragazza e viene messo a tacere in modo molto minaccioso dai due.

A questo punto la ragazza cambia di posto, ma gl’insulti contro di lei continuano.

Interviene allora, un giovane che cerca di calmare le acque. Anche lui prova a difendere le posizioni della ragazza e la situazione peggiora. I due energumeni si alzano in piedi e fronteggiano il giovanotto insultandolo. A questo punto ci vuole un attimo per passare dalle parole ai cazzotti.

Qui bisogna intervenire per forza (con mite saggezza) :mrgreen: perché c’è da farsi male.

Quali sono gli interessi in gioco?
I due energumeni urlano che non hanno infastidito la ragazza. Lei, secondo loro, gli aveva fatto fare la figura dei maniaci davanti a tutti, intollerabile. (posizione). L’interesse sottostante è: “veder riconosciuta dagli altri passeggeri la loro buona fede” ; (probabilmente avevano torto).

Il giovane. Il suo interesse a questo punto è: non prendere un sacco di botte;

la ragazza: che smettano di urlarle contro;

il mio: che l’autobus mi porti a casa evitando una rissa.

A questo punto mi sono infilato nella rissa, dicendo in modo fermo: “va bene abbiamo capito tutti… ora basta!” E loro “maa..…” “Basta! Indicando con calma i sedili” . Si sono riaccomodati continuando a borbottare, ma la rissa si è placata.

Dove sta la differenza rispetto ai precedenti tentativi di altri passeggeri?

Loro avevano preso le difese della ragazza, (giudicato le posizioni in campo) azione nobile, eticamente corretta, ma peggiorava la situazione. Cambiando strategia, la situazione cambia: “va bene abbiamo capito tutti”. Frase che non significa nulla. Gli sto dando ragione? Gli sto dando torto? “Abbiamo capito. Basta.” Che cosa abbiamo capito, lo lascio decidere a loro. Non si sta facendo riferimento ai massimi sistemi, non si giudica, non si chiede a nessuno di cambiare opinione. Ma che cosa si vuole ottenere è chiaro: “smettila di urlare e siediti.”
E' di una banalità sorprendente, può sembrare "fortuna", ma funziona, anche in situazioni peggiori di questa.

Per me è la traduzione pratica di due definizioni filosofiche che si trovano nella discussione sulla mitezza:
«Il mite è l’uomo di cui l’altro ha bisogno per vincere il male dentro di sé». «La mitezza – dice Bobbio citando Carlo Mazzantini – è l’unica suprema “potenza” (...) che consiste “nel lasciar essere l’altro quello che è”».

ciao ;)
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Re: Fascisti rossi

Messaggioda franz il 19/10/2010, 13:34

Dove sta la differenza rispetto ai precedenti tentativi di altri passeggeri?

che si è svolto dopo, quando i contendenti ne avevano ormai abbastanza ed attendevano solo un intervento che chiudesse ogni transazione e che lo potesse certificare senza che nessuno fosse dichiarato sconfitto.
Non avresti potuto fare questo intervento all'inizio o a metà ma solo alla fine.
Hai dato a tutti i "Bambini" una possibilità dignitosa di exit. Lo hai fatto secondo me intervendo come "Genitore".
Il che non è male, naturalmente, ma mi sembra diverso da quanto è necessario oggi, per risolvere i problemi del paese.
Per risolvere i quali occorre una forza analitica e razionale notevole, verso soluzioni win-win. Quella dell'Adulto.
All'interno delle quali poi sarà necessario un po' per tutti anche "salvare la faccia" facendo credere che la soluzione trovata è quella che "chiediamo da anni" (un po' come fa Tremonti, ... vedere il messaggio che hai mandato sul patto di stabilità).

Ciao,
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Re: Fascisti rossi

Messaggioda pierodm il 19/10/2010, 14:42

Trilogy, per l'ennesima volta in questo periodo ho scritto e ho perduto il post a causa di un INVIO frettoloso.

Riassumo.
Perfetto il tuo esempio, di un caso in cui non ha importanza dire cose "che non significano nulla", mirando solo all'effetto pratico che fanno.
In fondo lo stesso avviene nelle trattative d'affari, dove conta solo la chiusura dell'affare stesso.

C'è però una categoria di casi in cui è necessario - nel senso che corrisponde alla ragion d'essere del confronto - che si dicano cose che significano. Se i significati che si contrappongono sono molto lontani tra loro, la ricerca del compromesso, o la mitigazione della conflittualità diventano piuttosto difficili. La politica rientra in pieno in questa casistica.
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Re: Fascisti rossi

Messaggioda trilogy il 19/10/2010, 15:28

franz ha scritto:
Dove sta la differenza rispetto ai precedenti tentativi di altri passeggeri?

che si è svolto dopo, quando i contendenti ne avevano ormai abbastanza ed attendevano solo un intervento che chiudesse ogni transazione e che lo potesse certificare senza che nessuno fosse dichiarato sconfitto.
Non avresti potuto fare questo intervento all'inizio o a metà ma solo alla fine.
Hai dato a tutti i "Bambini" una possibilità dignitosa di exit. Lo hai fatto secondo me intervendo come "Genitore".
Il che non è male, naturalmente, ma mi sembra diverso da quanto è necessario oggi, per risolvere i problemi del paese.
Per risolvere i quali occorre una forza analitica e razionale notevole, verso soluzioni win-win. Quella dell'Adulto.
All'interno delle quali poi sarà necessario un po' per tutti anche "salvare la faccia" facendo credere che la soluzione trovata è quella che "chiediamo da anni" (un po' come fa Tremonti, ... vedere il messaggio che hai mandato sul patto di stabilità).

Ciao,
Franz


Certamente, la tattica di ogni singola situazione cambia a seconda degli interlocutori e del problema da affrontare, ma la modalità di analisi è la stessa, per un negoziatore militare, commerciale ecc. Ascolta, condividi, diventa parte della soluzione, non del problema.
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