Myosotis ha scritto:A livello internazionale il "libero mercato" nella sua valenza liberista è stato tra le più brutali espressioni dei rapporti di forza a seguire le guerre di occupazione e di colonizzazione.
Tutte palle, cara myosotis, che leggi da qualche parte ed a cui ami credere.
La riprova che sono palle è che proprio da 20 anni, da quando è caduto il muro e molte nazioni si sono aperte al libero mercato, partecipandovi, è cresciuta a dismissura la ricchezza proprio di quei paesi poveri come Cina, India, Brasile, messico, Russia, tutto l'est europeo e tanti altri. Piu' di delle ricchezza dell'europa e degli USA. I quali allora sarebbero dei coglioni immani ad imporre le loro regole ed i loro rapporti di forza per ottenere in cambio ... lo sviluppo economico di imponenti competitori come Cina, India etc.
Forse non hai tempo per leggrti
tutto questo articolo, oltre alle letture antiglobaliste che ispirano intenventi come questo tuo, ma dai un'occhiata almeno alle immagini, soprattutto questa.

Se poi ti interessa approfondire, lo studio dell'università di Yale è qui:
http://nordhaus.econ.yale.edu/documents ... ph_bje.pdf mentre qui
http://gecon.yale.edu/large-pixeled-contour-globe c'è una animazione 3D che mostra tutto il mondo in rotazione.
Il grafico mostra la ricchezza prodotta (valore aggiunto) legata al reticolo geografico.
L'india per esempio era una distesa blu scura, come gran parte dell'africa di oggi, mentre oggi uniformenmente colorata di giallo, indice di una crescita robusta diffusa (mi pare 3 o 4 volte quella italiana).
Vero che ci sono ancora oggi larghe zone scure (a parte ovviamente steppe, deserti, catene montuose, mari) e che l'Africa è molto indietro (non il Sud America che anzi sta forse meglio di noi).
Vedere per esempio l'Italia
http://gecon.yale.edu/italy ed il brasile
http://gecon.yale.edu/brazil e noterete che da noi abbiamo solo un piccolo monticello rosso mentre il Brasile mostra piu' centri di crescita. Vedere per esempio la germania
http://gecon.yale.edu/germany (piu' centri) e la Francia (centralista e statalista)
http://gecon.yale.edu/franceSi tratta di vedere perché certe zone rimangono scure (non solo in Africa, anche da noi) ed io sostengo che sia dovuto a vari fattori imputabili ad ostacoli al mercato o alla libera concorrenza (monopoli, oligopoli) o resistenze di tipo corporativo e protezionistico. Per esempio i dazi ed i protezionismi che americani ed europei mettono per proteggere i loro contadini (dai generi alimentari che potrebbero provenire proprio dal quelle economie agricole blu scuro che vediamo nel mondo).
E sono quei contadini iper protetti ad essere i piu' ostili alla globalizzazione. Sono loro ad affamare la parte blu scura del mondo.
Ah, dimenticavo... si parla di lavoro e quindi vale la pena di ricordare che chi vuole lavorare, vivere meglio, anche semplicemente sopravvivere, si sposta dalle zone blu alle zone gialle e rosse di quelle mappe.
Vediamo quell'a dell'Italia, per esempio. Ma anche delle nazioni vicine.
Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)