Perchè non fare a meno di vendola??

[ranvit]

Franz, in linea di principio come non essere d'accordo con te?
Ma...i programmi (semmai quelli che dicono tutto e il contrario di tutto come le famose 286 pagine...) farsi benedire subito se "l'uomo" che dovrebbe realizzarlo non ha poi "le palle" per farlo o, peggio ancora, neanche vince le elezioni.
Purtroppo ci vuole l'uno e l'altro. Francamente non credo che Vendola sia la persona giusta. Meglio, molto meglio un Soru o Chiamparino o Cacciari. Bersani lasciamolo perdere....al massimo puo' fare il ministro.

Ma qui il problema è un altro...il Cs al momento non ha alcuna chance di vincere le elezioni.

Speriamo solo che il berlusconismo imploda....troppo pericoloso....e che si affermi un centrodestra normale.

Vittorio

[franz]

Franz, in linea di principio come non essere d'accordo con te?
Ma...i programmi (semmai quelli che dicono tutto e il contrario di tutto come le famose 286 pagine...) farsi benedire subito se "l'uomo" che dovrebbe realizzarlo non ha poi "le palle" per farlo o, peggio ancora, neanche vince le elezioni.
Purtroppo ci vuole l'uno e l'altro. Francamente non credo che Vendola sia la persona giusta. Meglio, molto meglio un Soru o Chiamparino o Cacciari. Bersani lasciamolo perdere....al massimo puo' fare il ministro.

Ma qui il problema è un altro...il Cs al momento non ha alcuna chance di vincere le elezioni.

Speriamo solo che il berlusconismo imploda....troppo pericoloso....e che si affermi un centrodestra normale.

Vittorio

quei programmi di 286 pagine (che siamo in pochi a leggere) in realtà servono solo come arma politica ricattatoria tra i partiti: c'è scritto nel programma, quindi si deve fare; non c'è scritto e quindi non si deve fare. In pratica abbiamo una classe politica che usa il programma (un certo tipo di programma) come un testimone di geova usa la Bibbia. Vedo che questo vale anche nel centro destra. Io intendevo per programma pero' ben altre cose, piu' simili nella forma, al programma sintentico, per punti, del PD del 2008. Anche questi programmi sono comunque una sintesi delle varie anime interne e per questo non possiamo pretendere di apprezzarli al 100%. Idem per il leader che guiderà quel programma. Difficile 8anzi sospetto) trovare qualcuno che soddisfi il 100% delle aspettative. Sicuro che ci vogliono entrambi (programmi e leader) e inoltre serve una squadra affiatata, senza la quale leader e programma rimangono cose di plastica.

Franz

[pianogrande]

Qi si parlava di uomini (partendo da Vendola).
Si può parlare anche di programmi.
Bisogna vincere le elezioni.
Possiamo forse fare a meno di qualcuna di queste esigenze?
Tutte condizioni senza le quali non .....
Ripeto.
Mi fa piacere che si parli di nomi nuovi.
Nuovi per il vertice.
Non ho mai creduto al politico non politico che fa i miracoli.
L'ultimo che ci siamo beccati ha fatto miracoli molto mirati guarendo le sue malattie e portando alla beatitudine celeste discepoli di dubbia fama.
E' ora di avere un politico, più possibile, pulito e che incarni le nostre aspirazioni e scaldi un po' questo ambiente (più o meno di sinistra) sfiduciato e demotivato.

[pierodm]

Franz: sarà ma per me il problema delle persone, pur importante, è secondario rispetto al cosa vogliamo fare per cambiare il paese. vendola, soru, chiamparino, bersani, altri .... per fare cosa?

Giusto, logico, condivisibile concetto. Sono contento che si faccia strada.
Ma, se non ricordo male, fino a qualche tempo fa Franz tesseva gli elogi del leaderismo e della personalizzazione della politica, e attribuiva la mania di chiedersi "per fare cosa?" ad un vizio ideologico di vetero-sinistrismo, o roba del genere - una per tutti, la citazione de "l'esercito senza capi".

[franz]

Franz: sarà ma per me il problema delle persone, pur importante, è secondario rispetto al cosa vogliamo fare per cambiare il paese. vendola, soru, chiamparino, bersani, altri .... per fare cosa?

Giusto, logico, condivisibile concetto. Sono contento che si faccia strada.
Ma, se non ricordo male, fino a qualche tempo fa Franz tesseva gli elogi del leaderismo e della personalizzazione della politica, e attribuiva la mania di chiedersi "per fare cosa?" ad un vizio ideologico di vetero-sinistrismo, o roba del genere - una per tutti, la citazione de "l'esercito senza capi".

Probabilmente ti riferisci ai tempi del '96 e '97, quando si discuteva di Ulivo su @gargonza. Allora io avevo ben presente le aspettative programmatiche dell'Italia che vogliamo, quindi il "fare cosa" era chiaro e mi pare che ci fosse un solo capitano (prima che fosse disarcionato da vari sottotenenti di belle speranze). Adesso dopo l'ammucchiata dell'Unione e il solitarismo del PD è piu' difficile parlare di "cosa fare". Il PD da tempo non fa nulla, non fa convegni, conferenze, non anima dibattiti. Il PD dice una cosa, IDV un'altra, la sinistra tace ammutolita. Il fare cosa mi pare una priorità.
Franz

[pierodm]

Il sapere "cosa fare" è sempre una priorità.
Comunque, per la tua posizione non mi riferivo a tempi ormai così lontani: roba di un anno o due fa, al massimo.
Ma non è tanto importante: quello che conta è che il "cosa fare" sia diventato un fattore essenziale, riconosciuto da tutti, in un modo o nell'altro.

[pianogrande]

Prima di inventarsi chissà che cosa sul "cosa fare" bisognerebbe cominciare a fare opposizione dura.
Siamo all'opposizione?
Facciamo l'opposizione!
Quello che si rimprovera al PD è di non fare le cose più banali.
Quando questo governo sarà caduto (per meriti non dell'opposizione) stia pronta a prenderne il posto se gli italiani glie lo chiederanno.
Le cose sono messe così male in questo paese che non credo ci voglia chissà quale genio per stabilire cosa fare.
Basterebbe un team che abbia (davvero) come obiettivo il miglioramento della situazione economica e del livello di civiltà e di democrazia.
Questo team dovrebbe essere composto da politici competenti e, più possibile, onesti.
Con questi obiettivi e questa situazione, ne passerebbe di tempo prima di doversi inventare qualcosa.
La gente nuova che aspettiamo deve essere gente che queste cose banali abbia voglia davvero di farle.

[ambientalistaPD]

gente ruardatevi sto video che è veramente interessante...

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/08/13/il-fasciocomunista-pennacchi-vendola-perfetto-per-perdere/50208/

penso che sia abbstanza azzeccata l'analisi

[pierodm]

Pianogrande, si potrebbe rispondere come disse non so chi: una zanzara in un campo di nudisti sa benissimo cosa fare, ma non sa da dove cominciare.

Certo, parlando in generale, "cosa fare" è facilissimo indicarlo.
Ma un partito politico ha un altro genere di problema, o meglio, deve interpretare questa esigenza in un modo molto più complicato, più completo e difficile.

Innanzi tutto tecnicamente: per esempio - cito caso - "ottimizzare le risorse nella P.A." richiede uno studio e un programma, a meno di non voler fare solo propaganda, così come riformare la sanità o la scuola, o la politica ambientale, etc.
Studiare soluzioni e fare delle scelte, e quasi sempre sono scelte spinose.

In secondo luogo, si tratta di tradurre questo insieme di soluzioni e di scelte in un'identità riconoscibile, che si possa trasmettere all'esterno, non solo nel momento elettorale, ma sulla scena politica nel suo insieme.
Si tratta di una cosa ben diversa dall'inseguire le opinioni prevalenti, o i sondaggi, ma di avere invece una sostanza indipendente e poggiata su solide basi, o almeno su scelte coerenti con l'obiettivo.

[pianogrande]

Ingenuamente, lo davo per scontato.
Adesso ho una preoccupazione in più.
Da che parte deve cominciare la zanzara?
Primo (ed anche per importanza) dal mettere le persone giuste al posto giusto.