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Il «supersalmone» Ogm spacca gli Usa

Dall'innovazione tecnologica alla ricerca, vogliamo trattare in particolar modo i temi legati all'ambiente ed alla energia, non solo pero' con uno sguardo puramente tecnico ma anche con quello politico, piu' ampio, di respiro strategico

Il «supersalmone» Ogm spacca gli Usa

Messaggioda franz il 27/06/2010, 10:20

Se l’FDA darà il suo assenso, l'arrivo sulle tavole è previsto nel giro di due o tre anni
Il «supersalmone» Ogm spacca gli Usa
La varietà geneticamente modificata cresce al doppio della velocità normale. «Ignoti i rischi»


Se l’FDA darà il suo assenso, l'arrivo sulle tavole è previsto nel giro di due o tre anni

NEW YORK – Frankenstein sul piatto o panacea per sfamare i poveri del pianeta? L’arrivo sulla tavola degli americani di un «supersalmone» OGM, in grado di crescere al doppio della velocità degli altri, torna a spaccare in due gli Usa, scatenando un acceso dibattito anche da noi in Italia dove un'indagine Coldiretti/Swg rivela che quasi 3 cittadini su 4 sono contrari ai cibi transgenici. Secondo quanto riferisce in prima pagina il New York Times, la Food and Drug Administration avrebbe già dato il via libera a 5 dei 7 dossier presentati dalla AquaBounty Technologies, che da ormai dieci anni cerca di commercializzare il suo salmone transgenico: una specie Atlantica che ha al suo interno un gene di salmone Chinook, e uno di Zoarces americanus, un lontano parente del salmone. Se l’FDA darà il suo assenso, l'arrivo sulle tavole è previsto nel giro di due o tre anni.

«La modifica del Dna fa sì che il pesce produca l'ormone della crescita anche d'inverno
- spiega il Times - e quindi raggiunga il peso adatto per la vendita in 18 mesi anziché tre anni». «Il nostro obiettivo non è ottenere salmoni giganti, ma salmoni di dimensioni normali in meno tempo – tiene a precisare Ronald Stotish, AD della AquaBounty Technologies – possiamo fornire un importante contributo per rispondere al fabbisogno di cibo del pianeta, usano meno risorse».

Ma contro le presunte buone intenzioni del gigante OGM di Waltham, in Massachusetts, si sono subito mobilitati gruppi di consumatori e ambientalisti. Persino all’interno dell’FDA c’è chi preme per classificare il supersalmone con un’etichetta OGM, contravvenendo alla norma federale che non richiede alcun tipo di marchio differenziato per le colture transgeniche che ormai dominano nei supermercati Usa. E sono consumate tutti i giorni da milioni di consumatori ignari.

Secondo gli esperti l'eventuale approvazione del supersalmone potrebbe spalancare la strada ad altre specie Ogm attualmente allo studio. Dall’enviropig, un maiale studiato da un'università canadese che produce meno inquinamento da fosforo nei liquami, alla mucca resistente al morbo della mucca pazza. Poiché l’escalation di cibi transgenici sarebbe inarrestabile, mette in guardia Margaret Mellon, portavoce di Union of Concerned Scientists, «non ci sarebbe abbastanza tempo per valutarne i possibili rischi per la salute e l’ambiente».

Anche il rischio di un contatto
tra i pesci Ogm e quelli normali preoccupa molto gli esperti. Uno studio pubblicato nel 2004 dalla rivista Pnas ha dimostrato che in un ambiente con poco cibo i salmoni transgenici sono in gradi di sopraffare gli altri per accaparrarsi le risorse, arrivando persino al cannibalismo.

Alessandra Farkas
26 giugno 2010 www.corriere.it
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Re: Il «supersalmone» Ogm spacca gli Usa

Messaggioda franz il 27/06/2010, 11:03

Non mi è chiaro sulla base di quali elementi concreti ci si possa opporre ad un preciso progetto, come quello illustrato.
L'altricolo elenca timori generici (la paura di perdere il controllo e non saper gestire la situazione) ma di pericoli concreti per la salute umana (per chi mangia) non ce ne sono.

Per l'ambiente simili modifiche gentiche possono sorgere spontanemente, tanto è vero che i ricercatori non hanno dovuto inventare geni particolari ma li vanno a prendere da specie diverse del salmone (Atlantica e Chinook) e da un prigenitore del salmone stesso. Mi sembra tuttavia poco credibile l'affermazione che tutto questo produca piu' pesce usando meno risorse.
Il salmone è un predatore (anzi un vorace predatore) e se cresce di peso non è solo perché un ormone, comandato da un gene, gli dice di crescere. Cresce sostanzialmente perché mangia di piu'. Anche d'inverno. E se le specie attualmente presenti non crescono d'inverno (quindi in quel periodo mangiano meno) un buon motivo ci sarà.
Non conosco a fondo il ciclo biologico del salmone ma la sua minore voracità invernale potrebbe essere dovuta a due fattori.
Il primo (ipotizzo) è la necessità della ricrescita invernale delle prede (un predatore non puo' predare oltre un certo punto di equilibrio preda/predatore) ed il secondo è quello di presentarsi all'appuntamento della risalita dei fiumi con il giusto rapporto peso potenza che gli permette di risalire le correnti (e qui smettono di alimentarsi). Questo è un grosso fattore selettivo, perché durante la risalita i salmoni muoiono a milioni e quindi vengono eliminati e premiati quei geni che favoriscono determinate prestazioni (tra cui la potenza ed il peso).

La modifica genetica di cui si parla potrebbe quindi modificare in modo evidente l'ambiente (le relazioni numeriche tra le specie) sia perché questi nuovi salmoni modificati mangerebbero di piu' (sottraendo cibo ai non modificati) sia perché meno salmoni non modificati si presenterebbero all'appuntamento fluviale (ogni 5 o 7 anni). Mi pare tuttavia chiaro, leggendo l'articolo ed anche il sito del produttore, che l'obiettivo è di fare "itticoltura" e "acquacoltura" e quindi di non liberare in mare aperto questa specie modificata. Immagino pero' che sia anche relativamente impossibile impedire che qualche esemplare raggiunga il mare aperto. Quello che posso immaginare tuttavia è che eventuali pesci evasi, dopo essersi super nutriti, si presenterebbero in notevole sovrappeso al loro appuntamento ogni 5 anni (i maschi) e 7 anni (le femmine) e non potrebbero raggiungere il territorio di riproduzione. Come eventuale precauzione basterebbe un gene killer, che li renda sterili, per evitare che gli evasi possano prolificare.

Franz
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Re: Il «supersalmone» Ogm spacca gli Usa

Messaggioda mauri il 27/06/2010, 17:46

franz ha scritto: «Ignoti i rischi»

Non mi è chiaro sulla base di quali elementi concreti ci si possa opporre ad un preciso progetto, come quello illustrato.
L'altricolo elenca timori generici (la paura di perdere il controllo e non saper gestire la situazione) ma di pericoli concreti per la salute umana (per chi mangia) non ce ne sono. .....


...che ci crescono le tette e si dimezza il pisello...
ciao, mauri
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Re: Il «supersalmone» Ogm spacca gli Usa

Messaggioda franz il 27/06/2010, 18:05

mauri ha scritto:...che ci crescono le tette e si dimezza il pisello...
ciao, mauri

Francamente,mauri, quando scrivo qualcosa cerco il piu' possibile di dare un contributo positivo e concreto alla discussione.
Cosa non facile e che mi costa tempo ed impegno.
Interventi gratuiti del cazzo come il tuo, fatti solo perché vuoi dire qualcosa ma non sai cosa, dovresti risparmiarceli.
Per rispetto a chi ci legge.

Franz
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Re: Il «supersalmone» Ogm spacca gli Usa

Messaggioda mauri il 28/06/2010, 10:04

franz la mia era solo una battuta per stemperare la calura estiva...
credo che tu non pssa affermare che
franz ha scritto:
Non mi è chiaro sulla base di quali elementi concreti ci si possa opporre ad un preciso progetto, come quello illustrato.
L'altricolo elenca timori generici (la paura di perdere il controllo e non saper gestire la situazione) ma di pericoli concreti per la salute umana (per chi mangia) non ce ne sono. .....


di pericoli non ce ne siano, mentre è giusto dire come sia possibile opporsi ad un preciso progetto, solo che magari ci possono essere dubbi concreti sul fatto che un un pollo o salmone che sia si sviluppi in 1 mese anzichè nei normali 6
senza creare inconvenienti al suo e poi nostro metabolismo e poi quanto mangerebbe?, e gli inconvenienti dopo qualche anno sono venuti fuori per i polli estrogenati, appunto sviluppo delle tette, come vengono fuori per i bovini agli antibiotici
la ricerca è giusto farla ma vanno ricercati anche gli effetti collaterali che possono essere accettati se il fine è sfamare il mondo, ma dubito sia quello il fine, ma si deve sapere
si inizierà anche la produzione di superuomini alti 6 m.? magari da utilizzare per fare case e potare gli alberi, poi quelli alti 50 cm per...
ciao, mauri
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Re: Il «supersalmone» Ogm spacca gli Usa

Messaggioda franz il 28/06/2010, 12:26

polli o vitelli estrogenati non erano OGM. Gli estreogeni venivano inseriti con la'limentazione.
I pericoli infatti sono maggiori proprio nell'innovazione alimentare tradizionale, anche perché gli OGM sono sottoposti ad esami meticolosi mentre si è molto piu' leggeri sul resto "non OGM".
In questi 10 anni di ricerca, l'impatto degli ormoni della crescita dei salmoni sul nostro metabolismo sarà già stato studiato abbondantemente e non credo che i salmoni possa produrre estrogeni in grado di impattare con il nostro metabolismo.
Se ci fosse impatto lo avremmo già notato, nelle popolazioni (umane e non) che si nutrono di salmoni.

Franz
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