Lui dice:
pianogrande ha scritto:Io mi permetto di giudicare moltissimi italiani da quello che dice e fa Berlusconi.
Lo hanno eletto e rieletto.
Già. Ti permetti di giudicare "moltissimi" italiani da quello che dice e fa Berlusconi, ma non tutti, perché non tutti, noi due compresi, lo hanno eletto o rieletto. O pensi di dover essere giudicato anche tu su quel metro?
pianogrande ha scritto:Quanto ad Israele, bisognerebbe piantarla col vittimismo (di Israele e sostenitori).
Non so come si dice chiagne e fotte in ebraico.
Se qualcuno glie lo vuole, cortesemente, tradurre .........
P.S. Non sono antisemita e neanche antiitaliano
Sul vittimismo, ti hanno già risposto.
Sul fatto che tu non sia né antisemita né antiitaliano, vorrei parlarne. Non sei certo antiitaliano, infatti distingui tra chi ha eletto Berlusconi e chi no. Sull'antisemitismo invece ho qualche dubbio, in quanto ritieni che chi non condivide la tua ostilità antiisraeliana debba conoscere l'ebraico meglio dell'italiano, e chiedi a "qualcuno" di tradurre in ebraico le tue espressioni spregiative.
A questo proposito, ti cito una frase di Ostellino di oggi su Il Corriere:
"Ricordo una lettera che mi inviò un tale a seguito di un articolo sul conflitto arabo-israeliano. Dopo avermi accusato di negare l’evidenza, ossia la «natura criminale» di Israele, quel tale concludeva con una domanda: «Ma perché difende Israele, lei che non è nemmeno ebreo?»"
Siccome di Pianogrande mi è capitato spesso di condividere le opinioni, desidererei che riflettesse un attimo sul modo in cui ha espresso le proprie opinioni.
Tra parentesi (ma forse Piano direbbe che è ovvio) il mio cognome è ebraico e tali sono le mie origini. Nel '43 avevo tre anni, e sono fuggita dall'Italia da sola, passata di mano in mano da contrabbandieri che mi padre aveva pagato. Lui per fortuna aveva avuto sentore dei rischi che correva tutta la famiglia, perché era un partigiano.
Ora di anni ne ho settanta, quella traversata del confine italo-svizzero me la ricordo bene anche se ero molto piccola.
Nel mio ricordo, si è trattato di una prova di grande coraggio da parte mia. Ma tu affideresti la vita di una bimba di tre anni a un contrabbandiere sconosciuto, ed alla capacità della bimba di seguire senza discutere le indicazioni del contrabbandiere?
Mio padre è sopravvissuto (mia madre no) ed io sono qui viva e vegeta, ma credi che questi episodi non abbiano in qualche modo segnato la mia vita?
E come pensi si sentano coloro che hanno vissuto esperienze davvero tragiche, ben peggiori della mia?
Così adesso forse per te io sono una che chiagne e fotte, e per giunta in italiano, senza conoscere l'ebraico né aver mai visitato Israele...
annalu