Speculazione mondiale

[franz]

IL COMMENTO
Come far piangere gli speculatori
di LUIGI SPAVENTA

IN CHE COSA consiste la speculazione? In un'imponente concentrazione di mezzi finanziari atta a provocare un esito che, pur se non altrimenti giustificato, fa vincere la scommessa. La speculazione si batte non con le deprecazioni né mandando i marines, ma facendo piangere chi ci ha provato: le lagrime di chi ci ha provato sono i soldi che gli si fanno perdere. Per far perdere i soldi alla speculazione, le autorità devono essere decise e dimenticare per un momento le regole del galateo.

I ribassisti ne fanno di tutte; dispongono dei mezzi tecnici più sofisticati; operano con una leva gigantesca, senza impegnare soldi propri. Se la pressione cresce (otto giorni fa al mercato dei derivati di Chicago si contavano 103.400 contratti al ribasso sull'euro, pari a quattro volte le posizioni lunghe, per un valore di quasi 17 miliardi di dollari) che cosa dovrebbero fare le autorità che tutelano la nostra stabilità? Consultare il manuale di buone maniere di Monsignor della Casa e reagire senza dare prova di maleducazione? Oppure togliersi i guanti e picchiare? Nell'agosto del 1998, in esito alla crisi finanziaria del Sud-Est asiatico, quando finirono al tappeto le economie più dinamiche dell'area, la speculazione prese di mira con pesanti bordate la valuta e il mercato azionario di Hong Kong. Poiché i consueti strumenti di difesa (aumento dei tassi) non bastavano, l'autorità monetaria del territorio buttò alle ortiche l'ortodossia e decise di presentarsi in borsa come compratore di ultima istanza, in contropartita dei venditori a pronti e a termine, e acquistò azioni - azioni, si badi, non casti titoli di Stato - per 15 miliardi di dollari. Questa operazione (battezzata doppio slam, double whammy) inflisse gravissime perdite ai ribassisti, che dovettero abbandonare il terreno con gravi perdite. Vi fu anche un lieto fine: l'autorità monetaria rivendette gradualmente le azioni acquistate lucrando un profitto di 4 miliardi per le casse pubbliche (così come la banca centrale americana sta facendo profitti, rivendendo i titoli acquistati durante la crisi per sostenere le banche).

Non suoni eresia: la sola entità che possiede più mezzi di qualsiasi diabolico speculatore è una banca centrale che abbia il potere di emettere moneta. Solo quella banca centrale può essere compratore di ultima istanza di qualsiasi attività finanziaria che sia oggetto di un attacco speculativo ribassista, a condizione che quella attività sia denominata nella valuta che essa emette (per la Bce un titolo in euro, per la Federal Reserve un titolo in dollari). Naturalmente questo è un rimedio estremo per mali estremi: per metterlo in opera si deve essere convinti che il valore mirato dalla speculazione non sia quello "giusto"; che senza turbolenze si potrebbe raggiungere un valore diverso e mettere in opera procedure più ordinate. Mi pare evidente che queste condizioni ricorrano oggi: occorre tempo per verificare il funzionamento del piano messo su per la Grecia; Spagna e Portogallo non meritano le frustate ad essi inflitti dai mercati solo per bastonare l'euro; il funzionamento dell'euro dovrà essere ripensato, ma non in un'affannosa emergenza. La Banca centrale europea è chiamata a fare la sua parte ("tutte le istituzioni... convengono di ricorrere a tutta la gamma di strumenti disponibili per garantire la stabilità", recita il comunicato del Consiglio europeo di venerdì).

L'art. 123 del Trattato di Lisbona vieta esplicitamente alla Bce l'acquisto diretto di titoli di debito emessi dai governi o da altri enti del settore pubblico, ma non ne impedisce l'acquisto sul mercato, con operazioni che un tempo venivano definite di mercato aperto. Le dissertazioni sull'"azzardo morale" (nozione cara agli economisti) e sul rischio di inflazione non hanno pregio: lasciar prevalere i ribassisti quando si ritengano ingiustificati i loro obiettivi, quello sì è offrire occasione di azzardo morale; sappiamo che la massa monetaria creata occasionalmente (e quanta se ne creò per finanziare le banche!) può essere agevolmente riassorbita, anche liquidando nel tempo i titoli immessi nell'attivo anche con operazioni di acquisto. Altri espedienti sono opportuni, ma non sufficienti a battere la speculazione. Un fondo di assistenza di qualche decina di miliardi? Ottimo, ma complicato da mettere in opera; soprattutto si indica alla speculazione che essa vince se riesce a mobilitare (magari solo sulla carta) una cifra maggiore. Più soldi resi disponibili dalla Bce alle banche? A poco servirebbero, posto che al momento le banche, di nuovo diffidenti l'una dell'altra, stanno depositando liquidità a Francoforte. È il momento del coraggio: si può riuscire a farli piangere gli speculatori, ma non con le chiacchiere di chi, come avrebbe detto Krusciov, non ha divisioni da mandare in combattimento.

(10 maggio 2010) www.repubblica.it

[franz]

Dubito che Spaventa abbia ragione.
Non vedo perché gli speculatori non abbiano imparato la lezione del 1998.
Attraverso i derivati possono speculare sia in una direzione, sia su quella opposta, in via cautelativa.
Il fatto che ci sia scarsa trasparenza impedisce di sapere bene dove stanno realmente scommettendo ma visto che a quanto pare costa cosi' poco speculare, tanto vale fare contemporaneamente due scommesse: una al ribasso ed una al rialzo.
Esattamente come un buon bookmaker sa quando non è piu' il caso di accettare scommesse e bilancia le puntate per non perdere in alcun caso.
Franz

[trilogy]

Leggendo Spaventa mi rendo conto che quanti sostengono che la rovina dei mercati finanziari sono i professori universitari hanno pienamente ragione, i danni peggiori li fanno loro con i loro modelli e le loro teorie insulse.

Quando gli speculatori spingono le borse al rialzo sono buoni e vanno coccolati, qunado le spingono al ribasso sono cattivi e vanno puniti, eppure i rialzi ingiustificati sono le fondamenta delle grandi speculazioni ribassiste. Così come i ribassi ingiustificati sono la base delle grandi speculazioni rialziste.
Ci sono delle eccezioni, quando gli speculatori ribassisti fanno crollare i prezzi del petrolio o delle materie prime nessuno grida contro di loro, mentre accade il contrario quando spingono i prezzi del petrolio o delle materie al rialzo.
Gli speculatori sono buoni o cattivi a seconda delle nostre convenienze ecnomiche o politiche.
Nessuno si è lamentato, quando la speculazione ha fatto risalire le borse mondiali dal'80% dal minimo del 2009, quando le varie Goldman Sachs dichiarano profitti da trading di miliardi di dollari a trimestre nessuno chiede interventi punitivi.
Eppure sono sempre gli stessi soggetti, quando creano le bolle rialziste sono buoni, quando creano le bolle ribassiste sono cattivi, eppure senza l'una non ci può essere l'altra.

Per quanto riguarda l'ultima crisi la realtà è che a provocare la crisi attuale sono stati quei ladri del Governo Greco che hanno spogliato il paese e falsificato i conti dello Stato, sono stati i politici spagnoli che non hanno fatto nulla per contenere una bolla immobiliare di dimensioni macroscopiche, è stata l' Angela Merkel e il governo tedesco che per prendere una decisione hanno impegato un mese ecc. ecc.

[ranvit]

> Per quanto riguarda l'ultima crisi la realtà è che a provocare la crisi attuale sono stati quei ladri del Governo Greco che hanno spogliato il paese e falsificato i conti dello Stato, sono stati i politici spagnoli che non hanno fatto nulla per contenere una bolla immobiliare di dimensioni macroscopiche, è stata l' Angela Merkel e il governo tedesco che per prendere una decisione hanno impegato un mese ecc. ecc.<


Vuoi vedere che "i meglio" sono stati Tremonti e Berlusconi???

Ad essere sincero mi sono sempre chiesto cosa avrebbero fatto "i nostri eroi" se fossero stati al governo....

Vittorio

[trilogy]

> Per quanto riguarda l'ultima crisi la realtà è che a provocare la crisi attuale sono stati quei ladri del Governo Greco che hanno spogliato il paese e falsificato i conti dello Stato, sono stati i politici spagnoli che non hanno fatto nulla per contenere una bolla immobiliare di dimensioni macroscopiche, è stata l' Angela Merkel e il governo tedesco che per prendere una decisione hanno impegato un mese ecc. ecc.<


Vuoi vedere che "i meglio" sono stati Tremonti e Berlusconi???

Ad essere sincero mi sono sempre chiesto cosa avrebbero fatto "i nostri eroi" se fossero stati al governo....

Vittorio

noi con il maggior debito d'Europa siamo i "sorvegliati speciali" non ci possiamo muovere di un millimetro.
L'economia italiana è una palude da anni, difficile vedere una tempesta in una palude. L'attività imprenditoriale più diffusa del paese è comprare case a debito, pagando il mutuo con l'affitto in nero a studenti fuorisede.

[franz]

L'economia italiana è una palude da anni, difficile vedere una tempesta in una palude. L'attività imprenditoriale più diffusa del paese è comprare case a debito, pagando il mutuo con l'affitto in nero a studenti fuorisede.

Interessante il commento degli amici di NfA
http://www.noisefromamerika.org/index.php/articoli/1831

I debiti non si eliminano con altri debiti (che anche la moneta altro non è che un debito statale) ma solo in due modi: o non pagandoli (che s'arrangi il creditore ...) o lavorando, producendo e risparmiando per pagarli!

In effetti per sanare un debito (greco, portoghese, spagnolo, ...) ne è stato fatto un altro, europeo.
Un debito sanato con un altro debito. Perché a noi comuni mortali queste cose non riescono?

Ciao,
Franz

[franz]

Ad essere sincero mi sono sempre chiesto cosa avrebbero fatto "i nostri eroi" se fossero stati al governo....

Non possiamo aperlo, perché "i nostri" è un po' vago.
Per esempio Prodi non credo che avrebbe fatto disastri: avrebbe tenuto dritto il timone, sapendo quali sono i limiti invalicabili per un paese sotto osservazione come il nostro.
Invece certi amici piu' a sinistra avrebbero fatto fuoco e fiamme per spendere di piu' contro la crisi, già nel 2008, nel 2009. Oggi il conto sarebbe stato salato (il conto arriva sempre, se non a noi arriva ai figli) e forse l'Italia sarebbe stata molto piu' esposta .... alla speculazione.
Tuttavia queste si' che sono speculazioni. Non si fa la storia con i <se>.

Franz

[trilogy]

In effetti per sanare un debito (greco, portoghese, spagnolo, ...) ne è stato fatto un altro, europeo.
Un debito sanato con un altro debito. Perché a noi comuni mortali queste cose non riescono?
Ciao,
Franz

Mah, penso che la novità più importante del piano europeo è che anche la BCE si è allineata a quello che già stanno facendo la FED e la Bank of England, stampare soldi per comprare obbligazioni pubbliche e private sul mercato. Il risultato pratico sarà che il debito greco verrà distribuito ai cittadini europei sotto forma d'inflazione. Forse è un momento di passaggio storico: ai paesi industrializzati non è rimasto che stampare pezzi di carta per coprire i loro debiti, i paesi in via di sviluppo hanno le finanze in ordine e livelli di crescita a due cifre, una situazione che avrà inevitabilmente anche ripercussioni sugli equilibri di potere a livello internazionale.

[franz]

Mah, penso che la novità più importante del piano europeo è che anche la BCE si è allineata a quello che già stanno facendo la FED e la Bank of England, stampare soldi per comprare obbligazioni pubbliche e private sul mercato. Il risultato pratico sarà che il debito greco verrà distribuito ai cittadini europei sotto forma d'inflazione.

Esatto. monetizzare il debito. Quello che alcuni già indicano. Molto peggio dell'inflazione: iperinflazione par 8 o 10 anni.
Franz

[pianogrande]

Eh sì.
Chi ha truccato i conti in Grecia è stato un ladro ed ha rubato (oltre che al popolo greco) a tutta l'Europa.
Ecco una nuova forma di pubblicizzazione delle perdite.
Anche i nostri si sono affrettati a mettere a disposizione miliardi.
Non ho capito bene in base a quale copertura finanziaria.