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L'Avvenire e la Bonino

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: L'Avvenire e la Bonino

Messaggioda Robyn il 06/03/2010, 12:09

Credo che alcuni divieti imposti dalla legge sulla fecondazione assistita possano cadere.La legge ammette la Fivet,fecondazione in vitro,ma la limita solo all'interno della coppia.Un divieto è gia caduto e riguarda il limite di tre embrioni da impiantare.Dovrebbe cadere il divieto della diagnosi preimpianto,che serve a non impiantare quegli embrioni portatori di malattie come la sindrome di Down.Permettere la fecondazione in vitro anche a quelle coppie fertili che sono portatori di malattie genetiche.La diagnosi preimpianto non è per permettere la manipolazione genetica.Nella legge rimane il divieto alla fecondazione eterologa motivata dal fatto dei suoi presunti e probabili effetti socio-cultuarali e che limita le possibilità di avere dei bambini per quelle coppie in cui uno dei partner non è fertile.Diciamo che di probabili effetti socio-culturali c'è nè uno solo e può riguardare gli effetti psicologici sul bambino che viene a sapere che la sua nascita non è all'interno della coppia ma grazie all'intervento di una terza persona.Gli altri probabili effetti socio culturali come l'incesto,la separazione della coppia etc sono inesistenti.La famiglia,per il bambino,sarebbe ad esempio quella della madre e dell'intervento di un maschio esterno alla coppia.Il mancato ricorso alla fecondandazione eterologa limita le possibilità di riuscita.Per il maschio la sterilità è facilmente risolvibile,meno per la donna,ed è qui che deve incentrarsi la ricerca scientifica.In merito alla contesa se l'embrione è vita o meno c'è da dire che l'embrione fino al 14 esimo giorno non è vita.La teoria dell'embrione vita deriva dal fatto che la chiesa teme le manipolazioni genetiche.I rischi di manipolazione genetica ci sono,ed è meglio quindi,che la ricerca scientifica sia sulle cellule staminali adulte.La teoria dell'embrione vita deriva anche dal fatto che con la Fivet e le altre tecniche di fecondazione in vitro ci sarebbe la separazione tra vita sessuale e procreazione,cosa che peraltro già c'è con la contraccezione che permette la procreazione responsabile e la sessualità come manifestazione d'amore senza procreare.Peraltro dato che la Fivet è ammessa solo per chi ha problemi di sterilità questa separazione tra sessualità e procreazione nella Fivet riguarderebbe solo queste coppie.In merito alle libertà individuali che in passato erano subordinate esclusiavamente all''unità familiare le cose non cambiano radicalmente.Queste libertà individuali si esplicano all'interno dell'unità familiare ma alcune non sono più escusivamente subordinate all'interno della realtà familiare.Sul bene individuale prevale sempre il bene dell'unità e della realtà familiare ma esistono libertà che si esplicano al di fuori del suo perimetro senza compromettere l'ordine sociale Ciao Robyn
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Re: L'Avvenire e la Bonino

Messaggioda disallineato il 31/03/2010, 18:21

antonio bianco ha scritto:L'integralismo religioso non ha mai amato il prossimo,
si occupa espressamente di imporre la legge del clero, questo nella migliore delle ipotesi, poi ci sono integralismi che benedicono la guerra contro gli infedeli(mussulmani) o le guerre giuste(cattolici).
Quindi dei peseudo cattolici ne possiamo veramente fare a meno nel PD.
Ciao a tutti.



Infatti ancor oggi mi chiedo che senso ha avuto fondersi fra un partito di ispirazione socialista con uno id ex-democristiani di ispirazione cattolica? Vengono annacquati i valori di entrambe le parti. Alcuni cattolici sono già usciti ( Rutelli, Binetti ecc ) l'augurio è che questo atto di buon senso prosegua con tutti gli ex democristiani, in modo che ogni parte politica posa esprimere esattamente i valori in cui crede e possa agire senza vincoli di partito che tanto sviliscono l'identità politica. A me sembra incredibile che il PD non possa entrare di diritto nel PSE, che è la famiglia europea che gli spetta. Ovviamente non si può pretendere che per fare un favore alla Bindi e soci, il PD entri a far parte dei popolari europei.
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Re: L'Avvenire e la Bonino

Messaggioda Robyn il 31/03/2010, 19:09

Secondo me i continui interventi a gamba tesa sul cs della Cei fà tornare a galla l'anticlericalismo.Di tutto c'è bisogno tranne che di interventi a gamba tesa che riportano indietro nel tempo la laicità soprattutto in un momento in cui ci sono cambiamenti.Bisogna chiudere la parentesi e delegare questi temi,per la loro complessità,al Cnb.La riflessione della base di cs farà la sua parte.Se vogliamo un disegno di cs che rigeneri il tessuto familiare nel nostro paese non si può prescindere da certi elementi.Non si può dire aumentiamo gli assegni familiari ,costruiamo asili nido,incentiviamo il part time femminile,facciamo più edilizia popolare ,contrastiamo la precarietà,facciano una rete di protezione sociale efficente come gli ammortizzatori"risolviamo il problema della maternità che si scontra con gli interessi dei datori di lavoro" e non rimuovere alcune cose che alla base possono indebolire il tessuto familiare,come può essere la sua unità,oppure non fare in modo che il bambino/a abbia genitori giovani che lo accompagnino durante tutta la crescita ed anche oltre.Ma naturalmente il cs non ha l'idea della famiglia patriarcale e sà che ci sono realtà che devono essere regolamentate come le coppie di fatto senza che questo indebolisca il tessuto familare del nostro paese.Gli interventi a gamba tesa della Cei sono dannosi e fanno tornare all'anticlericalismo.Infatti è la chiesa responsabile della creazione dell'anticlericalismo.E bene che la chiesa la finisca ad attaccare il cs,che poi favorisce solo un blocco di potere che di tutto si occupa,clientelismo nepotismo,familismo,raccomandazioni tranne che del paese
Ciao Robyn
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Re: L'Avvenire e la Bonino

Messaggioda disallineato il 31/03/2010, 20:23

Robyn ha scritto:Secondo me i continui interventi a gamba tesa sul cs della Cei fà tornare a galla l'anticlericalismo.Di tutto c'è bisogno tranne che di interventi a gamba tesa che riportano indietro nel tempo la laicità soprattutto in un momento in cui ci sono cambiamenti.Bisogna chiudere la parentesi e delegare questi temi,per la loro complessità,al Cnb.La riflessione della base di cs farà la sua parte.Se vogliamo un disegno di cs che rigeneri il tessuto familiare nel nostro paese non si può prescindere da certi elementi.Non si può dire aumentiamo gli assegni familiari ,costruiamo asili nido,incentiviamo il part time femminile,facciamo più edilizia popolare ,contrastiamo la precarietà,facciano una rete di protezione sociale efficente come gli ammortizzatori"risolviamo il problema della maternità che si scontra con gli interessi dei datori di lavoro" e non rimuovere alcune cose che alla base possono indebolire il tessuto familiare,come può essere la sua unità,oppure non fare in modo che il bambino/a abbia genitori giovani che lo accompagnino durante tutta la crescita ed anche oltre.Ma naturalmente il cs non ha l'idea della famiglia patriarcale e sà che ci sono realtà che devono essere regolamentate come le coppie di fatto senza che questo indebolisca il tessuto familare del nostro paese.Gli interventi a gamba tesa della Cei sono dannosi e fanno tornare all'anticlericalismo.Infatti è la chiesa responsabile della creazione dell'anticlericalismo.E bene che la chiesa la finisca ad attaccare il cs,che poi favorisce solo un blocco di potere che di tutto si occupa,clientelismo nepotismo,familismo,raccomandazioni tranne che del paese
Ciao Robyn


La chiesa esercita la sua funzione; osserva lo scenario politico e critica secondo la sua visione. Chi non si sente in sintonia con essa, continua a pensarla come vuole, chi invece si sente in dovere di seguirne le indicazioni, lo fa secondo la sua coscienza. O preferiremmo una chiesa zitta e muta per non disturbare?
Se nel centrosinistra ci sono autorevoli espoenti cattolici, è chiaro che la chiesa obietti se questa parte politica fa scelte critiche come lo era l'appoggio alla Bonino.
Creo che il problema vero sia la mescolanza dei cattolici nel partito democratico, che ha radici e visioni tipicamente socialisti che non sono proprio paralleli a quelli della chiesa.
Io preferirei che i cattolici scegliessero una parte politica più consona ai loro ideali.
Se accettiamo che i cattolici siano parte integrante del Partito Democratico, dobbiamo accettare le opinioni della chiesa.
E cmq la chiesa, come tutte le istituzioni hanno diritto di parola e di critica.
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Re: L'Avvenire e la Bonino

Messaggioda Robyn il 01/04/2010, 19:29

Questa differenza fra cattolici laici e laici non cattolici non la vedo.Il PD è un partito che deve ricostruire il tessuto familiare del paese e la famiglia non è un tema caro di più a qualcuno e meno ad altri.E questo il principale compito del PD e cioè rigenerare il tessuto familiare del paese"senza il lavoro non si costruisce la famiglia".In merito all'eterologa il paese si è espresso con un referendum e in quel referendum la gran parte degli elettori di sinistra si sono astenuti perche o contrari o altro.Quindi al posto dell'eterologa servono adozioni più facili per rispettare quel referendum.Quindi anche su questo punto le differenze fra laici-cattolici e laici non cattolici si attenuano.Se poi la ricerca scientifica farà nuove scoperte sulla sterilità sarà qualcosa in più Ciao Robyn
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Re: L'Avvenire e la Bonino

Messaggioda Robyn il 02/04/2010, 9:37

Tutte le sinistre riformiste europee hanno al loro interno i cattolici.Il Psf francese ,il Labour Party inglese.Tutte le sinistre europee hanno come simbolo la rosa.Avrei preferito che quando c'è stata la trasformazione da Pci a Pds e successivamente Ds si fosse messa una bella rosa rossa senza il pugno con alcuni petali più chiari e più sfumati.La FGS ha una bella rosa rossa come simbolo Ciao Robyn
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Re: L'Avvenire e la Bonino

Messaggioda disallineato il 02/04/2010, 10:47

Robyn ha scritto:Questa differenza fra cattolici laici e laici non cattolici non la vedo.Il PD è un partito che deve ricostruire il tessuto familiare del paese e la famiglia non è un tema caro di più a qualcuno e meno ad altri.E questo il principale compito del PD e cioè rigenerare il tessuto familiare del paese"senza il lavoro non si costruisce la famiglia".In merito all'eterologa il paese si è espresso con un referendum e in quel referendum la gran parte degli elettori di sinistra si sono astenuti perche o contrari o altro.Quindi al posto dell'eterologa servono adozioni più facili per rispettare quel referendum.Quindi anche su questo punto le differenze fra laici-cattolici e laici non cattolici si attenuano.Se poi la ricerca scientifica farà nuove scoperte sulla sterilità sarà qualcosa in più Ciao Robyn


La differenza molto spesso è sottile ma evidente, sopratutto, ma non solo, sui temi etici. Il fatto che in molte sinistre europee vi siano presenti cattolici laici, non significa che in quelle sinistre siano presenti i valori cattolici. Si tratta di una libera scelta. Chi si candida, evidenzia se nel suo mandato vuol portare avanti le mozioni dei cattolici oppure no. Non è detto che un politico cattolico faccia politica con la visione cattolica. Per me nessuno scandalo, basta essere chiari, così che gli elettori sanno chi stanno eleggendo.
Io credo che il politico che dice di voler tutelare le opinioni ed il modo di vedere dei cattolici, mal si concilia con i partiti della sinistra socialista, perchè su moltissimi temi sono in antitesi.

I nostri cattolici presenti nel PD, molte volte hanno aderito a mozioni o programmi in contrasto con il credo cattolico.
Basti pensare al ministro Mussi il quale tolse il veto che l'Italia aveva in europa circa la ricerca sulle staminali embrionali. Non era certo in sintonia con il pensare cristiano-cattolico, anzi era totalmente all'opposto. Fu promossa una mozione di sfiducia da parte dell'allora opposizione di centrodestra contro il ministro stesso e i cattolici dell'allora maggioranza di centrosinistra, per spirito di coalizione non aderirono alla mozione, pur ritenendo sbagliato in termini etici, ilcomportamento di Fabio Mussi. Sono incongruenze che pesano come macigni perchè lo spirito di coalizione è uno scambio di favori continui. In quel caso furono i "cattolici" ( in quel caso un pò poco cattolici e molto opportunisti) a chinare la testa, ma altre volte, per il principio del mutuo scambio di favori, saranno i socialdemocratici a turarsi il naso. Ecco perchè ritengo scomada la posizione dei cattolici nel PD. Scomoda per entrambe le parti, perchè così facendo si annacquanoi valori dell'una e dell'altra parte. Invece penso che sarebbe giusto che ognuno trovasse la propria collocazione plitica in ragione del proprio modo di vedere ed intendere la società e portare avanti con coerenza principi di chi li ha eletti.
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Re: L'Avvenire e la Bonino

Messaggioda Robyn il 02/04/2010, 13:40

Non c'è nessun annaquamento e nessuna incompatibilità tra cattolici-laici di sinistra e laici non cattolici.Non c'è nessuna incompatibilità perche tra famiglia e lavoro c'è uno stretto legame.Non c'è nessuna contraddizione tra l'essere cattolici e l'impegno laico in politica.Infatti è compito dei cattolici essere laici in politica.Ma poi non si possono costruire partiti sù base etnica religiosa .E come dire ad un'ortodosso fai un partito per conto tuo.In merito all'identità anch'io sono d'accordo a rimuovere definitivamente le indecisioni del cs,e cioè fare un partito riformista che abbia come simbolo una bella rosa rossa nel simbolo"senza pugno"e che stia nel Pse.Ma essere di sinistra non significa trascurare politiche familiari.Una moderna sinistra come può essere stata quella di Blair si è occupata anche della famiglia.Gli asili nido li hanno fatti i laburisti tanto per fare un'esempio.Per quel che riguarda la leadership per il 2013 penso che ci sia qualcuno che non può tirarsi più indietro e che deve assumersi le sue responsabilità.Questo è Massimo Cacciari Ciao Robyn
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Re: L'Avvenire e la Bonino

Messaggioda disallineato il 02/04/2010, 16:04

Robyn ha scritto:Non c'è nessun annaquamento e nessuna incompatibilità tra cattolici-laici di sinistra e laici non cattolici.Non c'è nessuna incompatibilità perche tra famiglia e lavoro c'è uno stretto legame.Non c'è nessuna contraddizione tra l'essere cattolici e l'impegno laico in politica.Infatti è compito dei cattolici essere laici in politica.Ma poi non si possono costruire partiti sù base etnica religiosa .E come dire ad un'ortodosso fai un partito per conto tuo.In merito all'identità anch'io sono d'accordo a rimuovere definitivamente le indecisioni del cs,e cioè fare un partito riformista che abbia come simbolo una bella rosa rossa nel simbolo"senza pugno"e che stia nel Pse.Ma essere di sinistra non significa trascurare politiche familiari.Una moderna sinistra come può essere stata quella di Blair si è occupata anche della famiglia.Gli asili nido li hanno fatti i laburisti tanto per fare un'esempio.Per quel che riguarda la leadership per il 2013 penso che ci sia qualcuno che non può tirarsi più indietro e che deve assumersi le sue responsabilità.Questo è Massimo Cacciari Ciao Robyn


Sono daccordo che non si possono fare partiti teocratici o su etnie religiose, ma nemmeno fondere soggetti che hanno visioni etiche molto diverse. Le politche familiari non sono oggetto di frizioni fra le due anime del PD, ma lo sono invece tematiche sulle questioni etiche come lo fu la vicenda Englaro, come lo è stato nel referendum per la Legge 40, oltre a questa ultima vicenda della pillola RU.
I cattolici possono trovare bene la loro allocazione al di fuori di un partito dìispirazione socialdemocratica. Non è questione del pugno chiuso o meno, è questione proprio di visioni che spesso sono divergenti e ciò implica contrasto, cosa che non abbiamo bisogno nel PD.
Credo che starebbero benissimo nell'UDC o anche nel PDL ove sono molto più sensibili ai richiami vaticani che non quanto lo sia il partito democratico. Ma non c'è nulla di scandaloso, basta che ognuno possa esprimere la propria identità, cosa che non avverrebbe se i cattolici accettassero di entrare nel PSE, come pure se il PD accettasse di entrare nel PPE. E' bene che ogni anima, ogni forza politica, ogni movimento possa esprimere al meglio ciò che lo contraddistingue da altri movimenti, partiti o forze politiche. E gli elettori possano così identificarsi nei loro rappresentanti che più gli si agggradano.
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Re: L'Avvenire e la Bonino

Messaggioda Robyn il 03/04/2010, 12:35

Secondo me anche sulla bioetica non ci sono problemi nel cs.La sinistra e i Ds in passato hanno sbagliato a <rinunciare alla loro sovranità su questi temi affidandosi a ginecologi,scenziati e mettendosi in competizione con l'ala cattolica>.Per esempio sulle cellule staminali la ricerca sù quelle embrionali è stata quasi abbandonata a livello internazionale e và sempre di più quella sulle staminali adulte.Affidarsi a ginecologi,scienziati ha portato ad una certa separazione tra ricerca scientifica e morale determinando una specie di <deriva zapaterista nichilista nella sinistra>.Infatti quando la politica è invasa da lobbyes corporazioni etc perde la sua autonomia ed entra in crisi.Quando ad esempio c'è l'invasione dei poteri economici nella politica questa entra in crisi,perde di credibilità,si indebolisce.Invece penso che le proposte dei cattolici sia ben condivisibili anche dall'area laica.Per esempio sul testamento biologico sono favorevole al consenso informato per quelli che sono in stato vegetativo irreversibile perche non c'è alternativa,cosa condivisa anche dai cattolici ,ma sulle cellule staminali perche non scegliere quelle adulte dal momento che c'è alternativa che dà gli stessi risultati?Per quel che riguada Marino invece penso che sia una risorsa per il cs perche molto ragionevole.Comunque sia,lo scettro della bioetica,rimane nelle mani dei cattolici laici di sinistra fin quando la sinistra non sarà uscita dalla deriva zapaterista nichilista Ciao Robyn
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