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Terremoto distrugge Haiti, migliaia di morti

Discussioni su quanto avviene su questo piccolo-grande pianeta. Temi della guerra e della pace, dell'ambiente e dell'economia globale.

Re: Terremoto distrugge Haiti, migliaia di morti

Messaggioda franz il 19/01/2010, 10:37

Da un rapido controllo con google earth, i Km da port-au-prince sono circa 150 e dall'epicento fisico anche di piu'.
Non che la cosa cambi molto ma sarebbe come se un terremoto colpisse genova e la nave da crocera arrivasse alle coste della Toscana, a sud di Livorno. Oppure se il terremoto fosse a Salerno e la nave approdasse a Barletta, dall'altra parte dell'Italia.
Mi scusino gli amici di Genova e Salerno, naturalmente.
Dalle mappe di intensità sismica pubblicate la zona di Labedee non è stata colpita dal terremoto e non ha fatto danni e vittime. La presenza di una nave da crociera porta comunque attività economiche al posto e ritengo che se qualcuno voglia legittimamente provare disagio per l'estrema povertà del luogo (una delle nazioni piu' povere del pianeta) dovrebbe farlo sempre e non andare in crociera di super lusso in quei mari. Potrebbe per esempio prendere quei soldi e darli a qualche associazione che si occupa dei bambini o degli ospedali di Haiti.
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Re: Terremoto distrugge Haiti, migliaia di morti

Messaggioda franz il 24/01/2010, 17:34

Da alcuni giorni google earth ha pubblicato le foto satellite in alta risoluzione, relative alla zona del terremoto.
Prima le foto delle città colpite, ora anche quelle dell'interno.
Non trovo di particolare interesse nel curiosare sulle distruzioni di case ed osservare dall'alto la folla che riempie le strade (anzi, è forse di pessimo gusto) per cui ho subito concentrato l'attenzione su quanto è successo all'interno, nella zona montagnosa a sud-ovest, dove ci sono stati gli epicentri delle scosse piu' violente. google earth dà la possibilità di comparare le immagini piu' recenti con le precedenti per cui è relativamente facile rendersi conto delle modifiche al paesaggio che il terremoto ha causato. Intere montagne sono franate nel fondo valle e stimo in circa un centinaio le frane paragonabili per dimensione a quella della val di pola in valtellina (1987).
In molti casi il fondovalle è ostruito dai detriti e quindi il torrente di turno è bloccato. Il grosso rischio è che quando le piogge arriveranno, con il normale seguito di uragani di passaggio, tutte le città costruite sulla costa saranno a richio per innondazioni fangose, in stile Sarno. Insomma il dramma non è finito. L'Isola sta tornando lentamente alla normalità ma non credo che oggi ci sia, fin da subito, il tempo di dedicarsi alle emergenze che potrebbero scattare tra tre o quattro mesi. Quello che vedo io lo vedono (spero) anche gli addetti alla prevenzione delle situazioni di emergenza ma indipendentemente da quello che si vede, non credo che realisticamente ci sia il tempo tecnico per intervenire.
Si parla di una zona montuosa che indicativamente è grande quasi come la valle d'aosta o la valtellina.
Vero che le montagne haitiane sono molto piu basse ma è anche vero che le precipitazioni sono molto piu' forti, torrenziali. Gli interventi in val di Pola, per mettere in sicurezza la popolazione sottostante, durarono mesi, se non anni mentre ad Haiti le frane simili, nell'interno, sono centinaia.

Non vorrei essere pessimista ma è meglio esserlo.

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Haiti, Clinton ironizza su Bertolaso

Messaggioda franz il 25/01/2010, 18:17

Il sottosegretario di Stato replica alle polemiche scatenate dal capo della protezione civile
Aveva detto: "Gli Usa confondono la gestione dell'emergenza con un intervento militare"

Haiti, Clinton ironizza su Bertolaso
"Le sue critiche? Polemiche da bar"

Frattini ricevuto nella capitale americana: "Apprezziamo molto la vostra leadership"

WASHINGTON - Il segretario di Stato Hillary Clinton ironizza sulle accuse fatte dal sottosegretario alla Protezione civile, Guido Bertolaso, sulla gestione statunitense degli aiuti in Italia. "Mi sembrano quelle polemiche che si fanno il lunedì dopo le partite di football" ha dichiarato il capo della diplomazia Usa replicando alle parole di Bertolaso. "Ci sono enormi organizzazioni coinvolte ad Haiti - aveva detto in un'intervista su Rai Tre il capo della Protezione civile - e c'è moltissimo da fare, ma la situazione è patetica, tutto si sarebbe potuto gestire molto meglio. Si assiste a una fiera della vanità ma manca una capacità anche di coordinamento e di leadership".

La Clinton ha ricevuto al dipartimento di Stato Franco Frattini (che aveva intanto già preso le distanze dalle dichiarazioni di Bertolaso) per poi tornare a ringraziare "il grande aiuto e la collaborazione che l'Italia sta dando a Haiti".

"Senza l'esercito sarebbe stato impossibile portare i soccorsi alla popolazione haitiana", ha detto il segretario di Stato americano. "Per gli Stati Uniti è stato possibile arrivare prima perché Haiti è vicina a noi''. Dello stesso parere il ministro degli Esteri, Franco Frattini: "Apprezziamo molto la leadership americana, l'impegno di Obama e dell'amministrazione Usa per Haiti", ha ribadito. "Stiamo portando una nave (la Cavour, ndr) con elicotteri e carabinieri per garantire l'ordine pubblico, in stretta collaborazione con gli Stati Uniti".

Hillary Clinton ha anche ricordato il sisma in Abruzzo: "L'Italia ha sofferto anch'essa un tragico terremoto però ovviamente, la logistica e le infrastrutture di Haiti sono molto diverse da quelle de L'Aquila". Poi ha ricordato l'amicizia con il ministro degli Esteri Frattini. "Con Franco -ha detto la Clinton - ci siamo sentiti spesso negli ultimi tempi e continueremo a farlo".

(25 gennaio 2010)
http://www.repubblica.it


La Clinton contro Bertolaso
«Fa polemiche da dopo partita»
Il segretario di Stato Usa: «Sono come le osservazioni che si fanno il lunedì. Haiti non è L'Aquila»


WASHINGTON - Hilary Clinton replica a Bertolaso, dopo le critiche del capo della Protezione Civile sulla gestione americana degli aiuti ad Haiti: «Queste polemiche mi sembrano come quelle che si fanno il lunedì mattina sulle partite» del giorno prima. Il segretario di Stato Usa, ha affrontato la questione durante una conferenza stampa al termine del bilaterale col ministro Frattini.
«C'è un grande impegno internazionale per portare gli aiuti ad Haiti», ha aggiunto la Clinton spiegando che però «non è possibile farlo senza un supporto militare». Poi, sempre in polemica indiretta con il capo della Protezione civile, ha ricordato che «ovviamente la logistica di Haiti è diversa da quella dell’Aquila».
Il segretario di Stato Usa ha quindi spiegato che, anche nel colloquio con il ministro degli Esteri italiano, si è affrontato il tema. «Frattini ha ricordato che anche l'Italia sta inviando una nave militare» e una squadra di carabinieri.

APPREZZIAMO IL CONTRIBUTO DELL'ITALIA - «La necessità di aiutare Haiti è condivisa e apprezziamo moltissimo il contributo dell'Italia e i suoi consigli. Perché gli aiuti siano efficaci c'è bisogno di un intervento anche militare e per questo apprezziamo l'invio da parte dell'Italia di una unità navale» ha poi aggiunto ancora il segretario di Stato Usa.

PRESA DI DISTANZA DI FRATTINI - Frattini, che aveva già preso le distanze dalla critiche di Bertolaso in un'intervista al Corriere della Sera, durante la conferenza stampa con la Clinton ha ribadito «forte apprezzamento per l’impegno degli Stati Uniti e del suo presidente Barack Obama sulla distribuzione degli aiuti umanitari alla popolazione di Haiti». Il ministro degli Esteri ha poi aggiunto che «l’Italia è stata tra i primi Paesi a contribuire e continueremo a farlo. Con l’invio della portaerei Cavour stiamo portando elicotteri e carabinieri per garantire l’ordine pubblico e cooperare con gli Stati Uniti».

http://www.corriere.it
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