Si va ancora avanti alla ricerca del modo per evitare a Berlusconi di andare in giudizio.
Dimentichiamo che ha detto: "Andrò lì e li sbuggiarderò tutti".
Dimentichiamo che hanno detto che "il processo breve non si fa per Berlusconi" ma lo chiedono tutti gli italiani; facendo confusione: gli italiani chiedono la conclusione dei processi in tempi brevi, che significa tutt'unaltra cosa.
Ora si parla di "legittimo impedimento".
Ed è giusto che se c'è un legittimo impedimento a presentarsi in giudizio, l'assenza dell'imputato è giustificata.
Solo che già c'è.
Se uno sta sotto i ferri in sala operatoria, mica si può alzare e camminare.
Berlusconi è stato convocato lo scorso 17 novembre e ne è stata giustificata l'assenza perché è andato al vertice FAO.
E allora?
Si vuole introdurre per legge un "legittimo impedimento a carattere costante e continuativo". Cioè: si sancisce per legge che il Presidente del Consiglio dei ministri di questa maggioranza è (e quindi deve essere) costantemente impegnato nella sua carica, per cui non può andare in tribunale in nessun giorno durante tutto il suo mandato.
Se un PdC volesse andare per venti giorni in Svizzera per farsi fare il trapianto dei capelli, non potrà farlo, essendo costantemente impegnato nel governare.
Se volesse andare una settimana a villa Certosa, non potrebbe.
Se volesse andare per nove giorni in un centro benessere in Umbria, non potrebbe.
E un fine settimana con una escort?
Che brutta vita! O lo farebbe lo stesso?
A me sembra che, con questo "legittimo impedimento" si ritengano gli italiani dei cretini rimbecilliti, o, nella versione light, che si faccia offesa all'intelligenza degli italiani.
Con buona pace di chi mente sapendo di mentire, come faceva stamattina Capezzone su La7 sui 500 giudici che inseguono il suo Signore e Padrone.
Ma lui ha un "legittimo impedimento" a dire la verità, avendo venduto il cervello a Berlusconi.
cardif