La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Acqua .. pubblica/privata buona/non buona

Dall'innovazione tecnologica alla ricerca, vogliamo trattare in particolar modo i temi legati all'ambiente ed alla energia, non solo pero' con uno sguardo puramente tecnico ma anche con quello politico, piu' ampio, di respiro strategico

Re: Acqua .. pubblica/privata buona/non buona

Messaggioda Robyn il 21/11/2009, 22:14

Quello della risoluzione del contratto senza giustificato motivo e della violazione della clausola vale per tutti.Per l'amministratore delegato delle FS,per la società autostrade etc.Una contrazione del reddito per spese indispensabili non solo impoverisce ma incide negativamente sui consumi e sulla reale capacità dell'economia di svilupparsi.Non si contraggono solo i consumi ma anche i risparmi delle cittadino delle famiglie etc.Senza risparmi il sistema bancario non può dare in prestito i risparmi per gli investimenti Ciao Robyn
Locke la democrazia è fatta di molte persone
Avatar utente
Robyn
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 11370
Iscritto il: 13/10/2008, 9:52

Re: Acqua .. pubblica/privata buona/non buona

Messaggioda franz il 21/11/2009, 23:51

Robyn ha scritto:Una contrazione del reddito per spese indispensabili non solo impoverisce ma incide negativamente sui consumi e sulla reale capacità dell'economia di svilupparsi.

Ma in Italia credi che ci sia solo spesa pubblica indispensabile?
Ma chi ci crede?
Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Acqua .. pubblica/privata buona/non buona

Messaggioda pianogrande il 21/11/2009, 23:59

franz ha scritto:
pianogrande ha scritto:Franz.
Come un prezzo più alto può significare (per definizione?) un'acqua più sana e pura?
Io sono disposto a pagare anche un prezzo più alto per un'acqua più sana e pura.
Se, però, mi arriva una schifezza ad un prezzo decuplicato cosa faccio?
Questo è il vero problema che non si risolve passando al privato.
Chi controlla?
Chi fa rispettare i parametri?
Chi gli fa il mazzo al privato?
Mi puoi rispondere che questo vale anche per il pubblico ma, allora, dove sta la sostanziale differenza?

1: non "per definizione" ma per mercato. Le cose che valgono (la qualità) si pagano di piu'.
2: se ti arriva una schifezza non la consumi e ti rivolgi ai NAS. Oppure alle ASL.
3: la differenza sta nella possibilità di concorrenza, che attui in pochi minuti, andando da un altro. Senza concorrenza puo' capitarti l'acqua buona o quella cattiva ma l'alternativa è solo l'acqua in bottiglia. Oppure una cisterna sotto casa (come si fa sulle isole) e l'acquisto di varie tonnellate alla volta. Visto che costa, poi non la sprechi. Oggi ne sprechiamo troppa, perché non costa quasi nulla.

Franz
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10611
Iscritto il: 23/05/2008, 23:52

Re: Acqua .. pubblica/privata buona/non buona

Messaggioda pianogrande il 22/11/2009, 0:08

pianogrande ha scritto:
franz ha scritto:
pianogrande ha scritto:Franz.
Come un prezzo più alto può significare (per definizione?) un'acqua più sana e pura?
Io sono disposto a pagare anche un prezzo più alto per un'acqua più sana e pura.
Se, però, mi arriva una schifezza ad un prezzo decuplicato cosa faccio?
Questo è il vero problema che non si risolve passando al privato.
Chi controlla?
Chi fa rispettare i parametri?
Chi gli fa il mazzo al privato?
Mi puoi rispondere che questo vale anche per il pubblico ma, allora, dove sta la sostanziale differenza?

1: non "per definizione" ma per mercato. Le cose che valgono (la qualità) si pagano di piu'.
2: se ti arriva una schifezza non la consumi e ti rivolgi ai NAS. Oppure alle ASL.
3: la differenza sta nella possibilità di concorrenza, che attui in pochi minuti, andando da un altro. Senza concorrenza puo' capitarti l'acqua buona o quella cattiva ma l'alternativa è solo l'acqua in bottiglia. Oppure una cisterna sotto casa (come si fa sulle isole) e l'acquisto di varie tonnellate alla volta. Visto che costa, poi non la sprechi. Oggi ne sprechiamo troppa, perché non costa quasi nulla.

Franz


Avevo già scritto ma è saltato tutto.
Provo a riscrivere.


Franz.
Questo "andare da un altro" mi sembra una piissima illusione.
I privati sono attrezzatissimi per mettersi daccordo e lavorare in regime di monopolio.
Questo, sopratutto quando si tratta di un bene di primissima necessità come l'acqua.
Su questo dovrebbe vegliare la sedicente antitrust ma sappiamo benissimo con quali avvilenti risultati.
Vedere benzina, banche , assicurazioni.
La concorrenza ce la possiamo, quindi, allegramente, scordare.
"Andare dai NAS".
Quella gente (gli imprenditori, non i NAS) ha fior di avvocati da tenere a bada ben altro che un semplice cittadino (che ha anche altro da fare).
Quanto siano protetti i consumatori in questo felice paese lo sappiamo bene.
Perché quello che tu dici funzioni davvero e non solo a parole, ci sarebbe bisogno di una classe politica onesta ed efficiente.
Non la abbiamo.
Il giorno che dovessimo averla, perché affidare ai privati un bene pubblico così prezioso e strategico?
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10611
Iscritto il: 23/05/2008, 23:52

Re: Acqua .. pubblica/privata buona/non buona

Messaggioda Robyn il 22/11/2009, 9:37

Franz
I soldi che si danno ai cittadini e alle famiglie non sono mai troppi Ciao Robyn
Locke la democrazia è fatta di molte persone
Avatar utente
Robyn
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 11370
Iscritto il: 13/10/2008, 9:52

Re: Acqua .. pubblica/privata buona/non buona

Messaggioda franz il 22/11/2009, 9:58

pianogrande ha scritto:Avevo già scritto ma è saltato tutto.
Provo a riscrivere.

Ci sono dei problemi sul forum.
Se vai al thread viewtopic.php?p=19999&f=5#p19999 trovi cio' che devi fare per evitar edi perdere tutto.
pianogrande ha scritto:Franz.
Questo "andare da un altro" mi sembra una piissima illusione.
I privati sono attrezzatissimi per mettersi daccordo e lavorare in regime di monopolio.
Questo, sopratutto quando si tratta di un bene di primissima necessità come l'acqua.
...
Il giorno che dovessimo averla, perché affidare ai privati un bene pubblico così prezioso e strategico?

Questa del cartello è una possibilità ma non una certezza.
Mi pare che il prezzo dell'accqua minerale sia abbastanza diversificato.
Dai NAS ci possono andare le associazioni dei consumatori.
Se avessimo un'ottima classe politica (e quindi anche un'ottimo senso civico nella popolazione ... le cose vanno insieme) avremmo un'ottima acqua pubblica e privatizzare sarebbe una idiozia.
Ma non abbiamo un'ottima classe politica (e nemmeno una popolazione che se la meriti) e quindi è assolutamente normale che questo comporti la privatizzazione di un servizio che viene fornito in modo inadeguato dal pubblico.
L'errore nella legge è di imporre l'obbligatorierà del passaggio da pubblico a privato mentre la legge precedente già prevedeva la cosa come opzione facoltativa. I comuni pero' non lo facevano per non perdere potere e soldi (l'acqua è un affare per una amministrazione un po' truffaldina).

Una cosa sul "bene prezioso e strategico". L'acqua rimane un bene pubblico (non privato). È la gestione (estrazione, purificazione, controlli, distribuzione) che diventa privata. E cosa c'è allora di piu' prezioso e strategico della casa in cui abitiamo e del suolo sui cui poggia? Eppure è tutto un bene privato, anche se primario e vitale. E cosa c'è di piu' prezioso e vitale della vita stessa? Eppure quando siamo malati ed il settore sanitario pubblico funziona male siamo costretti a rivolgerci ad un privato. Nulla di nuovo sotto il sole. Ma siamo noi ad andare da loro. Qui è l'acqua che viene da noi, nei rubinetti e la scelta pubblico privato non la si puo' fare raddoppiando tubature e rubinetti. Vero che l'acqua costerà di piu' (e siamo i primi a dire che è un bene prezioso) ma penso che in questo modo ci saranno piu' ditte, piu' operai, piu' impiegati, piu' lavoro.

Ciao,
Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Acqua .. pubblica/privata buona/non buona

Messaggioda trilogy il 23/11/2009, 11:11

Col decreto boom in Borsa.
E Acque Potabili ha raddoppiato il suo valore.
Intanto Parigi fa dietrofront: dopo 25 anni si torna alla gestione pubblica
LUCA FORNOVO
lastampa.it
TORINO
Pprimi profitti in arrivo per i big del business acqua. Giovedì scorso l’approvazione del decreto che privatizza la gestione del servizio idrico ha fatto volare il titolo di Acque potabili: ha segnato più 27,9%. In un mese il valore di Borsa della società è cresciuto dell’81%, in un anno è raddoppiato (+99,25). A ruota Mediterranea Acque: giovedì più 14, in un mese +49, in un anno più 27. L’antipasto.

Resta da capire quali vantaggi porterà, la riforma dell’acqua, alle famiglie italiani. Acqua privata uguale reti più efficienti? Non tutti ne sono convinti. Il primo in Europa fu Jacques Chirac nel 1984. Era il sindaco di Parigi e diede il via a un programma di privatizzazione delle acque della capitale. Ora però il municipio ha cambiato idea: negli ultimi 25 anni i prezzi sono cresciuti sistematicamente senza che migliorasse il servizio, e si sono registrati troppi casi di abusi, prezzi gonfiati e corruzione. Dal primo gennaio 2010 l’acqua torna alla gestione municipale. Dicono le stime che così si risparmieranno trenta milioni l’anno, denaro che in parte sarà investito nella rete idrica e in parte servirà a tenere stabile il prezzo.

Quattro anni dopo toccò Margaret Tatcher, la signora delle privatizzazioni. Nel 1989 diede in appalto il servizio idrico di Inghilterra e Galles: nel giro di pochi anni i prezzi erano raddoppiati, mentre la qualità del servizio non era cambiata. In Bolivia, nel 1999, provarono a privatizzare l’acqua a Cochabamba. Da un giorno all’altro il prezzo si impennò del 35% e la decisione fu ritirata perché era scoppiata una mezza rivolta. In Italia c’è il caso Arezzo. La prima città che ha affidato il suo servizio idrico ai privati, sempre nel ‘99, oggi si trova a pagare una bolletta tra le più alte del Paese, in media 400 euro l’anno a famiglia. Secondo il presidente di Nuove Acque, la società che gestisce il servizio, quel prezzo andrebbe addirittura raddoppiato.

Lo impongono i costi di gestione - e manutenzione - della rete. Certo lo stato delle condotte in Italia dimostra che gli investimenti sono necessari: il 30% dell’acqua si perde tra una falla e l’altra, 2,6 miliardi di metri cubi l’anno. Sui costi industriali la perdita incide per 220 milioni l’anno (quasi il 10% del fatturato delle 250 società idriche che lavorano nel Paese, 2,5 miliardi), ma il mancato ricavo finale arriva a costare al sistema paese nel suo complesso 3 miliardi. Privatizzare, dice chi è d’accordo, spinge i gestori a spendere nella rete per renderla più efficiente. Eppure da quando è cominciato il processo di privatizzazione, a metà anni Novanta, gli investimenti in Italia sono scesi del 70% mentre le tariffe sono cresciute del 61. E con l’ultimo provvedimento i privati avranno spazi sempre più ampi nella gestione, mentre gli enti pubblici saranno costretti a ridurre la loro presenza.

Le aziende italiane del settore ribattono che hanno programmato dieci miliardi di investimenti, cinque dei quali potrebbero partire nei prossimi cinque anni. Però aggiungono che c’è anche la componente prezzo. La legge prevede che chi investe nell’oro blu non possa guadagnare più del 7% del capitale investito. Le tariffe, viceversa, non possono crescere oltre il 5% l’anno: chiedono che il limite sia portato più in alto. Puntualmente, il Blue Book 2008 (compilato dall’associazione delle imprese), prevedeva un aumento del 10% nel 2010, e del 26,1% entro il 2020.

All’opposto il caso dell’Acquedotto Pugliese. Controllata al 95% dalla Regione Puglia, l’azienda che gestisce una delle reti più critiche d’Italia negli ultimi due anni ha ottenuto risultati di peso. In tre anni ha investito 400 milioni, riducendo le perdite e risparmiando 40 milioni di acqua. Tra quest’anno e l’anno prossimo i pugliesi se la caveranno con un aumento di circa 70 centesimi al metro cubo, dodici euro l’anno in più per una famiglia di tre persone. Il governatore della Puglia Nichi Vendola ha promesso che per privatizzare i suoi tubi il governo dovrà passare sul suo corpo. Resta il fatto che la legge è legge, ma l’esempio pugliese sembra dimostrare che non sempre il pubblico è inefficiente. Fermare la corsa dei privati sarà comunque difficile. Il fatturato mondiale dell’acqua è una torta da 600 miliardi. Il big Veolia nel 2008 ne ha fatturati 35. Il gigante russo dell’energia Gazprom ha fatto poco più del doppio (75 miliardi) con petrolio e gas. Difficile lasciare il business a bocca asciutta.
Avatar utente
trilogy
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 4746
Iscritto il: 23/05/2008, 22:58

Re: Acqua .. pubblica/privata buona/non buona

Messaggioda Iafran il 24/11/2009, 15:26

Le privatizzazioni in Italia non sono andate come gli Enti pensavano.

Ci sono Amministrazioni che sono state particolarmente sensibili a privatizzare i servizi (vedi nettezza urbana, depuratori, etc.) purtroppo senza averli risolti, e ce ne sono altre più sagge che si danno da fare e svolgono egregiamente il compito a cui sono destinate.

Una di queste è l’Amministrazione Provinciale di Brescia che si è fatta carico di «Un'iniziativa - ha spiegato ieri a palazzo Loggia l'assessore ai Lavori pubblici Mario Labolani -, che va incontro alle difficoltà economiche di tante persone, in particolare della popolazione anziana, e che è occasione di riflessione sui temi ambientali», quale può essere la distribuzione gratuita di "acqua potabile dell'acquedotto comunale che viene erogata refrigerata e addizionata di anidride carbonica".
L’iniziativa «fa bene all'ambiente e al portafoglio. La stima è che una famiglia di consumatori abituali di acqua in bottiglia che passasse all'acqua della fontana (o del rubinetto) potrebbe risparmiare 300 euro all'anno circa. Ma la questione non è solo questa: con l'apertura dei 100 punti acqua in provincia si stima che già il primo anno possa esserci un risparmio di circa 8mila tonnellate di plastica, senza contare il minor via vai di camion sulle strade».

http://www.bresciaoggi.it/stories/Home/200203
http://archiviostorico.corriere.it/2009 ... 2042.shtml

E’ una notizia che ha dell’incredibile, come quella del sindaco di Livorno Ferraris (Vercelli), Renzo Masoero, che ha bandito dal territorio comunale gli autovelox.

http://www.giornaledizona.com/notizie/c ... rraris.asp

Verrebbe da dubitare di essere in Italia!
Iafran
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 4269
Iscritto il: 02/03/2009, 12:46

Re: Acqua .. pubblica/privata buona/non buona

Messaggioda Robyn il 04/12/2009, 12:06

Il problema dei servizi pubblici locali è che devono essere gestiti bene.Infatti se ci sono assunzioni clientelari non aumenta il prezzo del servizio erogato ma i comuni aumentano le imposte locali per i cittadini.Per cui è bene che i servizi pubblici locali rimangano in mano ai municipi ma vanno gestiti bene evitando clientele ed inefficenze.Quando queste si verificano il privato ha più alibi Ciao Robyn
Locke la democrazia è fatta di molte persone
Avatar utente
Robyn
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 11370
Iscritto il: 13/10/2008, 9:52

Re: Acqua .. pubblica/privata buona/non buona

Messaggioda Iafran il 22/10/2010, 16:23

Iafran ha scritto: l’Amministrazione Provinciale di Brescia che si è fatta carico di «Un'iniziativa ... che va incontro alle difficoltà economiche di tante persone ...», quale può essere la distribuzione gratuita di "acqua potabile dell'acquedotto comunale che viene erogata refrigerata e addizionata di anidride carbonica".
L’iniziativa «fa bene all'ambiente e al portafoglio. La stima è che una famiglia di consumatori abituali di acqua in bottiglia che passasse all'acqua della fontana (o del rubinetto) potrebbe risparmiare 300 euro all'anno circa ...».

http://www.bresciaoggi.it/stories/Home/200203
http://archiviostorico.corriere.it/2009 ... 2042.shtml

E’ una notizia che ha dell’incredibile ...
Verrebbe da dubitare di essere in Italia!

Invece, altri fatti ci confermano che è pura illusione pensare di non essere in Italia:

Acqua, comitato referendum: proposta Pd mantiene privatizzazioni
Per il comitato promotore del referendum "per l'acqua pubblica", la proposta di legge presentata ieri dal Partito democratico non eviterebbe la privatizzazione dei servizi idrici, anche se è migliore del cosiddetto decreto Ronchi.

http://it.notizie.yahoo.com/4/20101022/ ... ec962.html
--

ma se un’Amministrazione pubblica non arriva a gestire la NU e la fornitura di acqua potabile alla popolazione, per che cosa viene eletta? Si vuole preoccupare solo di mettere divieti … per intascare come minimo le multe dei cittadini?

Dimenticavo che nei vari Consigli di amministrazione e nelle varie "assemblee territoriali dei sindaci o dell’authority nazionale delle acque" ci vanno gli eletti (o chi per loro) ... con laute prebende (forse a vita) senza l'obbligo di assidua presenza.
La privatizzazione del "campo politico" è quella che attira tutti in Italia ... che non sia perchè rende meglio in soldoni?
Iafran
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 4269
Iscritto il: 02/03/2009, 12:46

PrecedenteProssimo

Torna a Ecologia, Energia, Innovazione, Ricerca

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 5 ospiti