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Lavoro

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Lavoro

Messaggioda Robyn il 16/11/2009, 13:16

Per poter creare lavoro stabile bisogna ricreare l'industria di medie dimensioni poiche è quella che offre maggiori garanzie di stabilità del lavoro.L'art 18 invece a lungo andare ha parcellizzato il sistema produttivo che non dà garanzie di stabilità e competitività.Per poter ricreare la media industria servono riforme strutturali.La prima può essere quella della riforma del mercato del lavoro in cui c'è un contratto generale e uguale per tutti ed al cui interno esistono due anni di flessibiltà da poter utilizzare durante tutto l'arco di tempo in cui si permane dopodiche c'è l'assunzione a tempo indeterminato.Un'altra riforma da fare per poter favorire l'aggregazione di aziende di piccole e piccolissime dimensioni dello stesso settore è quella di farle alleare.Esistono poi altre riforme da fare come quella dell'assegno di disoccupazione,ridurre il costo del lavoro,fare la riforma pensionistica,ridurre il costo dell'energia,un calo generale dell'Irpef dai lavoratori alla piccola e media industria,sviluppare l'economia verde,l'agricoltura biologica,ridurre la spesa pubblica anche e soprattutto attraverso la riforma del federalismo fiscale.Attuare politiche per la famiglie in particolare.Sono tante le cose da fare ma ormai rispetto ad altri paesi europei accumuliamo un ritardo di 15 anni in cui anziche occuparsi del paese ci si occupa dei problemi personali di SB.Questo con l'andare del tempo può avere conseguenze negative per l'economia del paese e speriamo che gli italiani lo capiscano
Ciao Robyn
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Re: Lavoro

Messaggioda Robyn il 16/11/2009, 15:05

L'art 18 ha parcellizzato il sistema perche le aziende per aggirare la rigidità si sono attestate tutte sotto i quindici dipendenti.Ma un sistema industriale così frammentato non regge la competitività e non dà garanzie di stabilità del lavoro.Il fatto di favorire di più la media industria rispetto alla grande nasce dall'esigenza di assicurare una pluralità di operatori nell'economia,cosa che non avverrebbe nel caso della grande industria in cui il potere economico si concentrebbe nelle mani di pochi.Con la media industria sarebbero anche poche le attività che sfuggono al controllo del sindacato.Il fatto che i due anni debbano essere distribuiti durante tutto l'arco in cui si permane in un posto di lavoro serve ad evitare l'effetto psicologico della rigidità e dall'altro riduce l'idea da parte del dipendente,che ha perso il posto di lavoro,di ricominciare tutto da capo.La flessibiltà sarebbe cioè distribuita uniformente su tutte le generazioni.La flessibilità serve per far fronte ai periodi di depressione o di crisi.Per quel che riguarda la ripresa,se ci sarà,questa dovrà essere sfruttata Ciao Robyn
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Re: Lavoro

Messaggioda franz il 16/11/2009, 18:17

Verissimo quello che dici sull'Art 18 e la parcellizzazione, tuttavia non sarei cosi' negativo con le piccole imprese.
Per prima cosa le grandi aziende, in Europa, vedono una costante emorragia di posti di lavoro e quindi non è vero che sono una garanzia di sicurezza e stabilità. In secondo luogo da almeno due decenni c'è una crescita costante di posti di lavoro nelle micro e piccole imprese e quindi loro sono il vettore principale della creazione di valore aggiunto e di posti di lavoro.
Vero che la competitività internazionale è assicurata da medie e grandi aziende ma le piccole (sotot i 50) e micro (sotto i 10) sono molto piu' flessibili e rapide nell'incorporare innovazione ed anche nel crearla. Grandi aziende sono colossi che ci mettono mesi a reagire alle sfide del mercato; le piccole in poche settimane possono reagire e riconvertirsi piu' rapidamente delle grandi.
Questo è tanto vero che il fenomeno della proliferazione delle PMI (ormai il 95% e passa del totale) è un fenomeno europeo, completamente slegato dall'Art 18.
D'accordo invece sulle riforme universali da fare, che hai citato, aggiungendo che pero' piu' che l'IRPEF vanno diminuiti i contributi.

Franz
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Re: Lavoro

Messaggioda Robyn il 16/11/2009, 21:19

Senza la media azienda non c'è produttività e poi l'azienda di medie dimensioni ha più capacità per gli investimenti.Può darsi che per le piccole e piccolissime aziende sia come dici tu ma il problema rimane sempre quello della precarietà.La precarietà non provoca solo problemi di programmazione del futuro ma danneggia l'intero sistema economico.Qualcosa contro la precarietà bisognerà pur fare Ciao Robyn
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