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Le DOPARIE

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Le DOPARIE

Messaggioda pierodm il 05/10/2009, 10:26

Annalu, Franz risponde correttamente, questo è vero: ma c'era bisogno di Franz per rispondere correttamente, o di chiunque altro? Senza una provvidenziale "illuminazione" non siamo in grado di fare un discorso decente?
Quando io parlo di un pesantissimo degrado dialettico - prima ancora che "culturale" - parlo proprio di questa nevrosi che ha attecchito anche a sinistra, anche presso gente che sarebbe al di sopra di ogni sospetto.
E, per inciso, sbagli di grosso a definire "permalosa" la mia risposta: amareggiata, sconfortata, preoccupata, questo sì, ma proprio la vacuità del riscontro che ho avuto mi mette al sicuro da problemi di gratificazione.
Il discorso che facevo, e quello di Tocqueville citato, hanno una base robusta, oltre che diversi precedenti illustri, difficili da liquidare con tanta faciloneria.

La nevrosi, dicevo.
Prima di tutto, sembra che molti siano convinti di far parte di una commando partigiano, o di uno staff operativo d'intervento, con l'incarico di "fare" qualcosa, e che questo stesso forum sia in realtà un teatro di guerra, una sala operatoria, più che un luogo di conversazione e di discussione, di riflessione.
Sembra poi che ci sia come una pulsione ossessiva, che spinge ad occuparsi soltanto di un campo ristrettissimo di argomenti, che è poi uno solo: votare, votare, votare - per chi, in quanti, in che modo.
La pace dei sensi - ossia un certo senso di agio - sopravviene soltanto quando si parla di questo argomento, che in questo quadro appare come una specie di rifugio: un argomento abbastanza ampio, abbastanza (apparentemente) concreto, abbastanza pieno di terminologia politica da rassicurare la coscienza, ma per sua natura elusivo verso domande e riflessioni scomode - simile in questo senso alla risposta rituale berlusconiana di fronte alle critiche, al conflitto d'interessi, ai processi, sul fatto che "milioni di cittadini mi hanno votato".

Ma veniamo al merito del problema, o meglio, torniamoci.
La democrazia (diretta, semidiretta, rappresentativa) è la causa del male da estirpare oppure la cura della malattia? -chiede Franz.
Bella domanda, ma secondo me ingannevole, perché implica una definizione ristretta della democrazia stessa: un puro sistema istituzionale, fondato sul gioco elettorale. Non è poco, ma non è tutto, e lascia fuori proprio la parte che viene messa in discussione nel nostro discorso.
-----------
Qui mi fermo, perché la parte che segue mi è stata cancellata da un "salto" incomprensibile, che mi ha riportato al login: fortunatamente avevo memorizzato la parte che si può leggere sopra, che ho re-incollato.
Colgo l'occasione per segnalare un fenomeno che si verifica da un paio di giorni: non posso più collegarmi dai "preferiti" di explorer, ma devo seguire una via tortuosa su Yaooh, che non funziona nemmeno sempre, per evitare di venire dirottato su un sito che mi fa una scansione del PC non richiesta.
Inoltre, come in questo caso, anche quando sono dentro" il forum, si verificano strani fenomeni, salti, impedimenti a seguire alcuni link, etc.
E' colpa del mio PC o di qualche brutta malattia del forum?
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Re: Le DOPARIE

Messaggioda ranvit il 05/10/2009, 10:41

pierodm ha scritto:Mi ero già arreso, non posso quindi farlo una seconda volta: sarebbe una giaculatoria.

Mi chiedo: possibile che tra tante cose, tanti significati, tante interpretazioni, tante conseguenze, di fronte a quello che ho scritto, l'unica reazione sia quella di rispondere la cosa più stupida? Quella di fare una battuta insignificante, o - unica alternativa possibile - una battuta che sottintende che il mio discorso sia una stravaganza idiota, venuta in mente a uno che si è svegliato una mattina con l'umore di traverso?
Come se - di fronte ad una riflessione critica sull'informazione, o sulla televisione, o sull'industria culturale - uno rispondesse: allora vogliamo abilire i giornali? O di fronte all'analisi sulla malasanità, uno rispondesse: allora vogliamo abolire gli ospedali, la medicina, i dottori?
Bah.

Veramente, non è una questione personale, dato che il mio discorso non è una "genialata" personale.
Ma qui mi sembra che siamo come i cagnolini di Pavlov, ché si reagisce al suono di una parola o ad un giro di frase senza darsi il disturbo di capire l'intero discorso - e, mi viene il sospetto, senza nemmeno leggerlo.
Va be', pazienza.


L'intero discorso di pierodm è di uno che non sa piu' che pesci pigliare perchè la base informativa e quindi di analisi affonda le radici in un'epoca passata da cui non riesce a distaccarsi....lasciamo perdere il perchè....

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Le DOPARIE

Messaggioda pierodm il 05/10/2009, 18:52

Grazie a dio, me ne vado una decina di giorni in vacanza, senza computer.
E mi porto dietro due libri: Danubio di Claudio Magris e una traduzione moderna dell'Odissea.
Uno dice: perché c'informi di tutto questo?
Per la stessa ragione per cui scrivo nel forum: nessuna.
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Re: Le DOPARIE

Messaggioda franz il 05/10/2009, 19:52

pierodm ha scritto:Grazie a dio, me ne vado una decina di giorni in vacanza, senza computer.
E mi porto dietro due libri: Danubio di Claudio Magris e una traduzione moderna dell'Odissea.
Uno dice: perché c'informi di tutto questo?
Per la stessa ragione per cui scrivo nel forum: nessuna.

Grazie per averci "nessunemente" informato.
Non leggendoti piu' saremmo stato in pensiero ... e non è una presa in giro!
Io invece sto leggendo "Alla conquista del monte improbabile. L'incredibile avventura dell'evoluzione" di Dawkins Richard
Vi informo non per lo stesso motivo di Piero ma perché ritengo interessante quella lettura. Chiunque la faccia.

Franz
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Re: Le DOPARIE

Messaggioda Loredana Poncini il 05/10/2009, 20:24

Un messaggio "dopario", dopo quello di Piero e quello di Franz :
"Ho appena acquistato, di Alain Touraine, "la globalizzazione e la fine del sociale" ( Il Saggiatore, 2008 )".

P.s. E' proprio peregrino il mio invito di linkarvi con www.costituentedemocratica.net , almeno in questi giorni ?
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Re: Le DOPARIE

Messaggioda ranvit il 05/10/2009, 20:35

Per carità, leggere fa sempre bene.....ma anche ascoltare la gente comune (senza mettersi sul piedistallo), semmai quelli che pur non ricchi, anzi, votano per Berlusconi....

Vittorio
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Re: Le DOPARIE

Messaggioda Loredana Poncini il 05/10/2009, 20:46

Di che piedistallo parli, ranvit ?
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Re: Le DOPARIE

Messaggioda pierodm il 13/10/2009, 17:22

Torno oggi, fresco fresco.
Raccomando, adesso più che mai a ragione veduta, Danubio di Magris, mentre l'Odissea è stata sostituita all'ultimo momento da un volumetto saltato fuori per caso da un anfratto del mio disordine. Un libro che non sapevo nemmeno di avere, che mi affascinato immediatamente per il titolo e non mi aspettavo che s'inserisse così bene nei discorsi che stiamo facendo.
Si tratta di Elogio dell'Ozio di Bertrand Russell - Oscar Mondadori - in verità non un'opera organica ma una raccolta di brevi saggi.
I libri ovviamente devono essere letti, più che citati o sintetizzati, per cui mi limito a elencare i titoli dei diversi saggi dei quali si compone: Elogio dell'Ozio - Il sapere inutile - Architettura e questioni sociali - Il Mida moderno - Gli antenati del fascismo - Scilla e Cariddi, ossia comunismo e fascismo - In difesa del socialismo - La civiltà occidentale - Il cinismo dei giovani - Il conformismo moderno - Uomini contro insetti - Educazione e disciplina - Stoicismo e salute mentale - Delle comete - Che cos'è l'anima?

E' un libro datato - anni '30 - ma da allora la gran parte delle situazioni trattate da Russell si è evoluta nel senso di rendere più che mai attuali le sue riflessioni, e non nel farle diventare obsolete.
In questa lettura non ci sono giudizi ultimativi, né illuminazioni fulminanti, ma - come in tutto Russell - c'è un piacevole e acuto esercizio di intelligenza, che si diverte a mettere in discussione molte idee consolidate, da parte di un personaggio che - come lui stesso ebbe a dire ironicamente in diverse occasioni, conoscendo i suoi polli - se lo poteva permettere, dato che aveva dato prova non solo delle proprie capacità logiche e scientifiche, ma anche della propria libertà da appartenenze politiche di partito.

Ranvit, parlare con il nostro prossimo non è una missione, ma una realtà quotidiana: non è il parlarci, con la gente, che conta, ma quello che ne ricaviamo.
Se dobbiamo registrare semplicemente ciò che la ggente dice di volere e di pensare, basta un taccuino per appunti, o basta un sondaggio - ammesso che non si tratti sempre delle stesse, antiche cose, più meno aggiornate nel colore.
Leggere libri non serve a capire la ggente: secondo di quali libri si tratta, serve a capire forse noi stessi, forse il mondo in cui noi e la ggente zampettiamo, o chissà che cosa d'altro - se uno è un cretino, però, stai sicuro che non capirà una mazza né ascoltando la ggente, né leggendo i libri, nemmeno quelli più belli o più profondi.
Io, da parte mia, nel dire quello che dico in tema di politica, mi baso al novantanove per cento proprio sul contatto che ho con la ggente: non solo ascoltandola, ma guardandola e sentendone il contatto sulla pelle.

Quindi, facciamola finita di tirare sempre in mezzo questa contrapposizione stupida tra "libri" e "vita comune".
pierodm
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Re: Le DOPARIE

Messaggioda ranvit il 13/10/2009, 19:05

Pierodm : >Quindi, facciamola finita di tirare sempre in mezzo questa contrapposizione stupida tra "libri" e "vita comune".<



Ti assicuro piero che non solo non è una contrapposizione (chi l'avrebbe contrapposta?) ma soprattutto non è stupido tirare in mezzo il problema!

Infatti oggigiorno è una delle cause della quasi sparizione della "sinistra". La sinistra italiana oggi è piena di gente che si parla addosso e che da un po' di tempo non capisce piu' una mazza di quello che sta accadendo...pero', per carità, ci fa sapere (a noi poveri ignoranti) i libri che legge!

Bentornato!

Vittorio
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Re: Le DOPARIE

Messaggioda Loredana Poncini il 13/10/2009, 20:37

Insomma, quello che sta accadendo solo tu,ranvit, lo capisci, mentre i libri, allontanando noi topi di biblioteca dal buon senso comune, ci fan salire su un piedistallo che ci mette la testa tra le nuvole ... Beato te che tieni tutti e due i piedi saldamente piantati in terra, e per di più tra blair e zapatero ! :)
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