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La sinistra

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: La sinistra

Messaggioda annalu il 27/09/2009, 18:26

franz ha scritto:La filosofia non puo' raggiungere la comprensione vera perchè utilizza, per ragionare, uno strumento che non è adatto a ragionamenti logici.
[...]
Non è "solo" il metodo sperimentale (tutto qui) a costituire la differenza.
Oltre al metodo sperimentale c'è l'utilizzo di strumenti di logica e di calcolo coerenti.
Quindi l'abbandono di sistemi incoerenti. Questi vengono solo usati per divulgazione.
Poi lo stesso Russell, affascinato da questa scoperta, si impegno' con Whitehead a cercare di costruire un intero sistema logico completo e coerente, basato solo su una seria nota e finita di postulati. Con un sismile sistema logioco a disposizione, sarebbe stato possibile dimostrare la falsità o la verità di qualsiasi teorema. Sogno infranto da un matematico contemporaneo di Russell (Gödel), che dimostro' che era impossibile avere questo sistema completo e coerente perché era possibile farlo saltare con paradosso. [...]

Premesso che, per prima cosa, vorrei dare ragione a Ranvit, non perché questo argomento (scienza sperimentale, filosofia etc) non sia interessante, ma perché in questo thread si trattano contemporaneamente argomenti molto diversi e forse sarebbe il caso di separarli, o quantomeno di farli proseguire in thread distinti.
Chi comincia?

intanto però aggiungo qui qualcosa, tanto per aumentare la confusione.
Da una parte, è vero che non esiste solo la scienza sperimentale, esistono anche le scienze teoriche, come la fisica teorica per esempio, ma qualsiasi teoria venga formulata, la si ritiene "vera" soltanto se consente verifiche sperimentali: se gli esperimenti falliscono, la teoria risulta sbagliata, se invece non è possibile programmare alcun esperimento di verifica, la teoria risulta "nemmeno sbagliata"; o la si scarta, o la si lascia "in lista d'attesa", finché non si riesca a programmare un sistema sperimentale per verificarla.

Quanto alla matematica, a mio parere è un linguaggio come un altro, con la sua logica interna. A volte, di fronte a sistemi complessi, le matematiche in uso possono risultare insufficienti e può essere necessario elaborare una nuova matematica adatta alle nuove situazioni.
Inoltre la matematica, proprio per la sua rigidezza (che è la sua virtù) "funziona" solo se il numero delle variabili è noto e le variabili sono tutte note. Nella maggior parte dei casi così non è, e la matematica fornisce l'attendibilità consentita da quello che sappiamo e possiamo "matematicizzare". Spesso poi si fanno delle semplificazioni, o si approssimano alcuni parametri. Il risultato quindi dipende in larga parte dalle scelte"umane" fatte a monte della matematica stessa.
Per questo, fornire per esempio un grafico basato su formule complesse ed affermare che, dato che abbiamo usato un linguaggio matematico, il risultato è vero, può essere una falsificazione grossolana, in quanto il risultato della formula dipende da quali variabili e quali fattori abbiamo inserito all'inizio nella formula stessa.
Spesso quindi, nella vita quotidiana, il linguaggio finisce col fornire una maggiore attendibilità, proprio per la sua imprecisione, che corrisponde all'imprecisione della nostra conoscenza del reale. La matematica la introduciamo poi, per quantizzare un fenomeno che siamo riusciti a semplificare, isolando i fattori in gioco.
Portando il discorso al limite, l'unico linguaggio in grado di descrivere la realtà umana è quello dell'arte e della poesia, perché come dice Shakespeare, "ci sono più cose in cielo e in terra di quante non ne contempli la tua filosofia".
Però con la poesia non si fa scienza, e senza scienza non c'è progresso.

Infine, una nota sul principio di indeterminazione.
Per prima cosa, dire che di un certo fenomeno può essere impossibile misurare con la stessa precisione tutti i parametri non significa affatto affermare che una teoria non sia verificabile, anzi, proprio tenendo conto di ciò la verifica può diventare possibile.
Poi, siamo abituati a considerare questo principio solo quando parliamo di "oggetti" piccolissimi come i quanti. Il principio però purtroppo vale anche in tutti quei casi in cui lo strumento di misura e l'oggetto da misurare sono dello stesso ordine di grandezza. E questo è proprio il caso delle scienze umane, tutte ancora piuttosto aleatorie, perché chi osserva e misura sono uomini, come uomini sono l'oggetto dello studio. Non solo, ma chi misura non può non interferire con chi viene studiato.
Questo vale in antropologia, ma anche in tutte le scienze umane, altrimenti non saremmo qui a discutere di politica, ma applicheremmo semplicemente alla politica l'algoritmo più adatto, e ci faremmo governare da un computer.

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Re: La sinistra

Messaggioda franz il 27/09/2009, 19:01

annalu ha scritto:Questo vale in antropologia, ma anche in tutte le scienze umane, altrimenti non saremmo qui a discutere di politica, ma applicheremmo semplicemente alla politica l'algoritmo più adatto, e ci faremmo governare da un computer.

annalu

E questo (concordo in pieno) è quello che sostevo anche io alcuni messaggi fa, pur non togliendo nulla al rigore della scienza.
Ero partito (discutendo di liberismo con lucameni) da:
Quanto all'equilibrio "giusto" esso non è oggettivamente (leggi matematicamente e logicamente) determinabile ma è pura opinione, doxa. Quindi possono essercene tanti. Tanti equilibri giusti, secondo l'opinione di diversi gruppi.
Quale sia il migliore (oggettivamente) tra quelli ritenuti giusti, non è dato per ora a sapere.
La tesi liberista è che il migliore equivale a quello che scaturisce spontaneamente.
Le moderne analisi matematiche dicono che non è sempre vero (l'esito spontaneo non è sempre ottimale) e che non è sempre falso ma non sono ancora in grado di indicare una norma intermedia per andare sul sicuro.
Per fortuna, direi. Sarebbe la fine della politica. Se bastasse una formula per sapere chi ha ragione, sarebbe la fine della politica ed anche dalla democrazia. In sintesi, la fine della libertà.

Alla fine qui arriviamo. la scienza e la matematica ci danno molto ma non ci possono dare tutto.
Non per questo dobbiamo rifiutare la scienza e la "durezza" della matematica.

Franz
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Re: La sinistra

Messaggioda ranvit il 27/09/2009, 19:27

Nel frattempo....la sinistra becca un'altra sconfitta! Chissà perchè....?

dal corriere.it :

Affluenza bassa: 72% rispetto al 77,6% Del 2005
La Germania svolta a destra:
trionfa la Merkel, crollo storico della Spd
Cdu/Csu al 33,5%, socialdemocratici fermi al 23,3%. Si profila una coalizione nero-gialla. Boom estrema sinistra

BERLINO - La Germania ha votato per rinnovare il Parlamento: secondo le prime proiezioni l'Unione Cdu/Csu di Angela Merkel ha ottenuto il 33,5%, la Spd di Frank-Walter Steinmeier il 23,3% e la Fdp il 14,6%. Si profila dunque la possibilità di un'alleanza nero-gialla tra la Merkel e i liberali di Guido Westerwelle: insieme arrivano al 48,1% e ottengono 320 seggi su un totale di 616. Socialdemocratici, Linke e Verdi avrebbero il 46,4% (296 seggi). La Fpd porta a casa un grande successo (nel 2005 avevano ottenuto il 9,8% diventando il terzo partito al Bundestag). Avanzano anche l'estrema sinistra e i Verdi: la Linke è arrivata al 12,9% (contro l'8,7% del 2005) e i Verdi al 10,2% (contro l'8,1%). Per i socialdemocratici si tratta invece, se i risultati saranno confermati, del peggior risultato dal 1949. Alle elezioni del 2005 avevano ottenuto il 34,2% (38,5% nel 2002). Steinmeier ha riconosciuto la sconfitta e ringraziato i sostenitori: «È un giorno amaro per i socialdemocratici, abbiamo subìto una dura sconfitta - ha detto nel suo quartier generale -. Saremo un'opposizione molto attenta». La Spd uscirà dal governo dopo 11 anni: dal 1998 al 2005 con il governo Schroeder insieme ai Verdi e dal 2005 a oggi con i conservatori dell'Unione.


Frank-Walter Steinmeier (Reuters)
BASSA AFFLUENZA - L'affluenza è crollata al 72%, rispetto al 77,6% nel 2005. Alle 14 aveva votato il 36,1% degli aventi diritto (circa 62 milioni), contro il 41,9 registrato quattro anni fa. Anche i dati regionali registrano un calo dell'affluenza alle urne: nel Nord-Reno-Vestfalia, il Land più popoloso del Paese, era del 35% scarso rispetto al 39,83% del 2005. Contenuta la partecipazione anche a Berlino. Affluenza più alta nei due Lander dove si vota anche per le elezioni regionali: lo Schleswig-Holstein e il Brandeburgo. Nel conteggio non sono calcolati i voti per lettera. Nel 2005 il dato finale sull'affluenza fu del 77,7%, il più basso del dopoguerra.

I DUE SFIDANTI - La cancelliera uscente della Cdu, Angela Merkel, ha votato a Berlino, assediata da una calca di giornalisti, fotografi e cameraman. Non mancavano davanti al seggio dei gruppetti di dimostranti: antinuclearisti, attivisti del clima e alcuni stranieri esclusi dal diritto di voto. La cancelliera, cui vengono attribuite buone chance di essere riconfermata nell'incarico, è arrivata alle 13.30 nella centrale Dorotheenstrasse in auto blu, scortata e in compagnia del marito, il chimico Joachim Sauer. Il seggio era stato allestito nella mensa dell'università Humboldt, il prestigioso ateneo di Berlino est, a due passi dalla sua casa davanti al museo Pergamon. Lo sfidante socialdemocratico per la corsa alla cancelleria, Frank-Walter Steinmeier, ha votato alle 10 in un seggio nella scuola cattolica St. Ursula a Berlino-Zehlendorf, un distretto residenziale della capitale. Il leader liberale Guido Westerwelle ha espresso la propria preferenza in un seggio a Bonn, dicendosi fiducioso che dal voto uscirà una maggioranza per una coalizione nero-gialla fra Cdu-Csu e Fdp.

OTTANTAMILA SEGGI - Le operazioni di voto nei circa 80mila seggi del Paese sono cominciate alle 8 e si sono chiuse alle 18. Per i circa 600 seggi corrono 3.556 candidati di 27 partiti, ma solo cinque ce la faranno a superare lo sbarramento del 5%: l'Unione cristiano democratica Cdu-Csu, i socialdemocratici (Spd), i liberali (Fdp), i Verdi e la Linke (sinistra radicale). Nel 2005, la Cdu-Csu prese il 35,2%, la Spd il 34,2%, la Fpd il 9,8%, la Linke l'8,7% e i Verdi l'8,1%. I sondaggi davano un leggero vantaggio a una ipotetica coalizione nero-gialla fra Cdu-Csu e Fdp, l'ultimo di venerdì indicava una parità (47%) con un'ipotetica coalizione fra Spd, Linke e Verdi.

27 settembre 2009
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Re: La sinistra

Messaggioda franz il 27/09/2009, 20:07

ranvit ha scritto:Nel frattempo....la sinistra becca un'altra sconfitta! Chissà perchè....?

Opps, scusa vedo solo adesso che hai già messo qui l'articolo.
L'ho appena fatto sul forum dei temi caldi nel mondo, che mi sembrava piu' appropriato e li' nessuno lo aveva postato.

Non conosco le sinistre tedesche ma verdi e link avanzano mentre SPD perde. Vale come sempre il motto che uniti si puo' vincere e disuniti si perde. Molto dipende pero' da come unire cio' che si puo' unire.
Se SPD, Verdi e Link non riescono a stare uniti, è giusto che perdano.

Ciao,
Franz
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Re: La sinistra

Messaggioda pierodm il 28/09/2009, 9:58

Sottoscrivo quello che dice Annalu, che esprime in termini diversi ciò che avevo invano di spiegare.

Tuttavia, devo confessare che tutto il discorso sulla scienza e la matematica mi risulta incomprensibile, essendo tautologico e scontato: avevo semplicemente chiesto a Franz come conciliava la sua affermazione - che personalmente condividevo, avendola sostenuta da gran tempo nella sua palmare evidenza - con il suo sistematico e spesso perentorio richiamo alla "scientificità" come strumento supremo di conoscenza certa e "oggettiva".
Ma devo constatare che la mia era una pretesa eccessiva. Pazienza: il pianeta Franz, nella sua vastità, rimane pieno di misteri.
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Re: La sinistra

Messaggioda ranvit il 28/09/2009, 12:11

franz ha scritto:
ranvit ha scritto:Nel frattempo....la sinistra becca un'altra sconfitta! Chissà perchè....?

Opps, scusa vedo solo adesso che hai già messo qui l'articolo.
L'ho appena fatto sul forum dei temi caldi nel mondo, che mi sembrava piu' appropriato e li' nessuno lo aveva postato.

Non conosco le sinistre tedesche ma verdi e link avanzano mentre SPD perde. Vale come sempre il motto che uniti si puo' vincere e disuniti si perde. Molto dipende pero' da come unire cio' che si puo' unire.
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Ciao,
Franz



Si forse li' è piu' appropriato. Ma qui si discuteva della "sinistra" e mi è sembrato giusto inserire l'ultima notizia relativa ad una sconfitta figlia delle troppe astrattezze....propinate dalla sinistra all'elettorato.
Ho ascoltato per caso il Tg2 ieri sera e ho sentito l'arringa di Berlusconi contro la sinistra....funziona purtroppo!
Noi invece sempre a discutere del sesso degli angeli!

Vittorio
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Re: La sinistra

Messaggioda franz il 28/09/2009, 12:18

ranvit ha scritto:Si forse li' è piu' appropriato. Ma qui si discuteva della "sinistra" e mi è sembrato giusto inserire l'ultima notizia relativa ad una sconfitta figlia delle troppe astrattezze....propinate dalla sinistra all'elettorato.
Ho ascoltato per caso il Tg2 ieri sera e ho sentito l'arringa di Berlusconi contro la sinistra....funziona purtroppo!
Noi invece sempre a discutere del sesso degli angeli!

Vittorio

Allora bisognerebbe anche discutere del successo in Portogallo, anche se tra Germania e Portogallo non c'è paragone.
Ciao,
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