da Myosotis il 30/07/2009, 1:40
Andiamo car* Robyn, non dare alle mie parole un significato differente da quello che hanno: non c'è niente di meno "neutrale" che l'abbracciare dei principi e rispettarli anche quando non vanno più di moda. Tanto più che tutti sappiamo quanto i così detti "interventi umanitari" della Nato siano serviti a coprire, in questi anni, i prosaici interessi economici dei poteri dominanti mascherandoli sotto un velo di ipocrisia che ormai non ingannerebbe neanche un bambino.
Non dico che sia ipocrita lo sconcerto e lo sgomento che si prova di fronte alla violenza e alle ingiustizie, soprattutto quando sono gli "altri" a perpetrarle; ma è assai poco credibile che la democrazia possa imporsi con i fucili spianati e che le ingenti risorse spese per le così dette guerre umanitarie non avrebbero potuto essere impiegate altrimenti e con ben più proficui risultati che non quelli che sono sotto gli occhi du tutti. Ivi comprese le centinaia di migliaia di civili morti sotto le bombe dei civilizzatori e senza contare che quando a violare i diritti umani sono governi fantoccio o regimi "amici" dell'occidente civilizzato e civilizzatore non si muove una paglia.
Quanto al Kossovo, mi preme di ricordare anche le decine di migliaia di cittadini serbi, montenegrini e rom trucidati o costretti a fuggire dagli albanesi dopo la guerra della Nato contro il trucido Milosevich; e le centinaia di chiese ortodosse distrutte, e l'epurazione etnica in puro stile nazista dei residenti d'etnia serba di Pristina dei quali non uno ha mai potuto tornare nella propria città.Come il fatto che il Kossovo sia attualmente una regione senza controllo e senza legge, con un governo che sta lì solo per lascir dormire sonni tranquilli ai fresconi che credono ancora a babbo natale.
Nessuno s'indigna per questo e tanto varrebbe ammettere, almeno, che le vittime non sono a prescindere dai loro aguzzini.
Per quanto riguarda l'Afghanistan, ufficialmente ci troviamo lì per colpa dei burka ma, dal momento in cui i burka sussistono ancora più che mai, nessuno ha le idee molto chiare su cosa ci stiamo a fare. Le cose andranno di male in peggio là dove l'offensiva "anti-civilizzatrice" comincerà a riportarci i nostri ragazzi in patria avvolti nella bandiera tricolore; e l'illusione della "missione umanitaria" si dissolverà nei fatti per ciò che è sempre stata, una missione di guerra.
"È molto semplice. Anche troppo", dice Franz. Ma dimentica che sia nel caso dell'intervento "umanitario" della Nato in Kossovo, come in Irak, come in Afghanistan - con l'approvazione o meno dell'Onu - l'italia è intervenuta per abbattere dei regimi, non per sedare un conflitto tra gli eserciti di due o più Stati. Poi dimentica anche di citare il Libano e la missione Unifil dell'Onu, l'unica ad uscire da questa logica perversa e sostanzialmente faziosa; nella quale, almeno, il fine non è incompatibile con i mezzi adottati per raggiungerlo. Infatti, in questo caso più unico che raro, l'Onu si rappresenta ed è quello che dovrebbe essere fuor di un'eccezione a confermare una regola di beceri interessi economici e di mantenimento di obsoleti rapporti di forza geopolitici.
Volevo solo aggiungere, per concludere - e data l'ora cui sono ridotta a scrivere da soverchia figliolanza - che gli oltre trenta migliardi di euro stanziati da almeno tre governi a questa parte per comprare i caccia-bombardieri di ultima generazione, mi sanno come di certa gente che - dalle parti mie - s'impegna anche le mutande per comprare il suv e, poi, manda in giro i figli con le pezze al culo: è consapevole che non c'avrà i soldi nemmeno per la benzina ma, in compenso, sai che figura!
ciao
Myos