Afghanistan, gli Usa cambiano strategia
(da Il Messaggero del 12 maggio)
Non ci sono "Stati-canaglia", piuttosto c'è stato un "presidente-canaglia”
Nuova strategia USA in Afghanistan, ma anche nuova strategia USA in Iran, dopo la sentenza sollecitata da Ahmadinejad, praticamente assolutoria della giornalista; molto importante il dispositivo della sentenza che derubrica lo spionaggio (vero o presunto, ma più presunto che vero !) , in quanto rivolto ad uno "Stato non ostile", cancellando d'un solo colpo la definizione molto cara a Bush e ai suoi servili vassalli sparsi per il pianeta, di "nazione canaglia". Ma l'America di Obama non potrà rinnovare la strategia ed aprire un diverso confronto planetario fingendo di dimenticarsi le prepotenze assurde perpetrate dai due governi Bush.
Se non emerge la verità non potrà emergere la credibilità.
Le menzogne di Bush per ottenere l'avallo ai bombardamenti indiscriminati, gli ordini per eseguire interrogatori da tortura, la distruzione di intere città impietosamente rase al suolo, chiedono e gridano giustizia, che non può essere soddisfatta con una semplicistica indicazione di responsabilità attribuita all'anonimo caporale di giornata.
La filosofia aggressiva di Bush ha condizionato un decennio di violenze, costosissime violenze, che, peraltro, stanno alla base della crisi economica americana che sta travolgendo le economie mondiali, non può essere semplicemente smentita di fatto; Obama ha il dovere di offrire al mondo chiarezza e onestà politica, per chiarire che non ci sono "Stati-canaglia", piuttosto c'è stato un "presidente-canaglia".