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Acerra - L' inceneritore inaugurato é spento

Dall'innovazione tecnologica alla ricerca, vogliamo trattare in particolar modo i temi legati all'ambiente ed alla energia, non solo pero' con uno sguardo puramente tecnico ma anche con quello politico, piu' ampio, di respiro strategico

Acerra - L' inceneritore inaugurato é spento

Messaggioda mauri il 29/04/2009, 13:55

hahaha che paraculo è il mister con le sue battute «Il termovalorizzatore di Acerra funziona benissimo, l’inquinamento è vicino allo zero» eccicredo
prende per i fondelli gli italiani che sono lontani da acerra ma non frega gli acerrani
ma oramai lo sappiamo che il suo vezzo è spararla su ogni cosa che i media gonfiano ad hoc e poi non fare niente
così gli italiani pensano come sia bravo e quante cose realizza questo governo
alle europee ci sarà la resa dei conti
ciao, mauri


Napoli- Ultima Beffa del Premier. L' inceneritore inaugurato é spento
Silvio Berlusconi ieri mattina di nuovo a Napoli: «Il termovalorizzatore di Acerra funziona benissimo, l’inquinamento è vicino allo zero». Accanto a lui il generale Giannini, vice del commissario Bertolaso per l’emergenza rifiuti in Campania: «Ci vorranno mesi di collaudo» data la complessità dell’impianto che «ha bisogno del suo rodaggio».
E i collaudi, comunque, partiranno da giugno.
Napoli- (di Natalia Lombardo)Ma la visita a sorpresa di Berlusconi a Napoli (per dimostrare che, nonostante il terremoto, non dimentica la monnezza) è stata contestata proprio da due abruzzesi, mentre il premier vantava il «quattordicesimo briefing» davanti alla Prefettura. «Non devi venire in Abruzzo. Ci stai rovinando» hanno urlato i due trentenni che sono stati subito identificati dalla Digos solo per aver gridato. Berlusconi è andato via, per volare al brindisi del quarantenne Piersilvio a Portofino. Il termovalorizzatore di Acerra, comunque, non è ancora in funzione dal 26 marzo, giorno dell’inaugurazione a suon di fanfare, quando Berlusconi ha schiacciato davanti alle telecamere (e ai maxischermi per sbeffeggiare i servizi di Annozero sui rifiuti) il vistoso bottone rosso dell’accensione. Nella tabella di marcia della Protezione civile (www.emergenzarifiuticampania.it) s’informa che «entro giugno il funzionamento sarà a pieno ritmo e avranno inizio i collaudi» (il 26 marzo Bertolaso ai cittadini: «Oggi entra in funzione il termovalorizzatore»). Ieri a Napoli c’era anche il sottosegretario, e il premier ha annunciato le nuove mosse, allarmato dall’estate in arrivo e dalla raccolta differenziata a rilento: appalti per «altri quattro termovalorizzatori in Campania», la discarica di Tersigno aperta a fine maggio, e nuove norme contro i graffitari e chi sporca le strade.
Il no dei cittadini
Il Comitato contro l’inceneritore di Acerra già il 27 marzo ha denunciato la «finta accensione» dell’impianto, che gli abitanti ritengono «dannoso per la salute e neppure così utile: non ci sono rifiuti per le strade nonostante Acerra non sia in funzione», spiega l’avvocato Tommaso Esposito, del comitato di Acerra e rappresentante di «Rifiuti zero».Di camion pieni di spazzatura gli abitanti non ne vedono passare. E basta guardare sul sito le foto scattate dalle webcam per scoprire l’impianto deserto, l’assenza di operai, delle stesse «ecoballe» o del cosiddetto «cdr», perché al momento non avviene il processo che lo crea. «Vedrete che Acerra non sarà in funzione prima del dicembre 2009, data di consegna dell’impianto che deve produrre energia elettrica dal trattamento rifiuti», spiega Esposito, perché il 26 marzo è stato firmato anche un protocollo d’intesa con un gestore di energia, «col ripristino del Cip6 - il 7% della bolletta destinato alle energie rinnovabili - vedrete che troveranno il gestore, e lì partirà il vero affare, perché si autorizzerà a bruciare tutto». ( di Natalia Lombardo- L’Unità)
Pubblicato da red. prov. “Alto Casertano-Matesino & d”
http://it.wordpress.com/tag/acerra-na/
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Re: Acerra - L' inceneritore inaugurato é spento

Messaggioda ranvit il 01/05/2009, 11:15

Da ilmattino.it :

Partirà da sabato la seconda linea
del termovalorizzatore di Acerra

NAPOLI (30 aprile) - Il termovalorizzatore funziona benissimo anche se ora è in una fase di rodaggio che prevede diversi stop and go. Lo hanno sottolineato oggi i tecnici e gli esponenti del commissariato per l'emergenza rifiuti in Campania nel corso di una conferenza stampa nell'impianto di Acerra (Napoli).


L'impianto «produrrà energia entro metà maggio, ed entro dicembre sarà effettuato il collaudo così da entrare in completo esercizio». Lo ha sottolineato Giuseppe Vacca, direttore dei lavori del termovalorizzatore di Acerra (Napoli). «Finora - ha aggiunto - per bruciare i rifiuti non sono quasi mai stati accesi i bruciatori ausiliari, che vanno in funzione quando il combustibile non è perfettamente adeguato all'impianto. Sono stati, invece, necessari interventi di messa a punto, che hanno, quindi, comportato lo spegnimento e l' accensione continua del termovalorizzatore. Entro dicembre sarà effettuato il collaudo e, quindi, l'impianto sarà consegnato e gestito dalla A2A. Fino ad allora sarà la Fibe a dover completare i lavori e la messa a punto della struttura».

Il direttore dei lavori, infine, ha affermato che i rifiuti bruciati nell'impianto, rispettano le normative vigenti, e le 27 prescrizioni previste dalla «Via», la valutazione di impatto ambientale, sono «state tutte rispettate per quel che riguarda il solo inceneritore». «Per le altre - ha concluso - ci sono i rispettivi organi competenti».


Ettore Figliolia, della segreteria tecnica del commissariato per l'Emergenza rifiuti, ha ricordato che l'impianto è stato messo in esercizio lo scorso 18 marzo con l'accensione della prima linea, sottolineando che «la seconda partirà il due maggio e la terza entro l'otto dello stesso mese».

«Adesso - ha aggiunto Figliolia - si sta provvedendo alla messa a punto dell'impianto, che si ferma in quanto c'è la necessità di calibrare il termovalorizzatore e garantire il massimo rispetto delle normative e delle emissioni».

Michele Mirelli, responsabile del procedimento, ha spiegato che stanotte il termovalorizzatore è stato nuovamente acceso dopo uno stop programmato: «Alle sette di stamattina - ha detto - abbiamo calcolato che erano state bruciate 25 tonnellate di rifiuti all'ora. A chi dice che l'impianto è spento perché non si vede fumo dai tre camini vorrei spiegare che i vapori sono rilasciati ad alta velocità, e quindi ad un'altezza tale da non renderli visibili».

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Insomma....andiamoci piano a sparare sentenze sulla base di ogni pelo. C'è il rischio di strumentalizzazioni.
D'altra parte è un impianto molto grosso e complesso. Facciamo lavorare i tecnici.

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Il termovalorizzatore di Acerra e l'inquinamento

Messaggioda Rosario Amico Roxas il 05/05/2009, 20:06

Parlando con gli studenti di un liceo, mi sono sentito dire: “Il Termovalorizzatore di Acerra inquina come tre auto di media cilindrata: l´ha detto Berlusconi. Quindi non c`è nessun pericolo”. Effettivamente Berlusconi questo ha detto inaugurando l´inceneritore di Acerra, ma è vero?
Sono andato sul sito dell`Ispra, l`Istituto del ministero dell`Ambiente (guidato da Stefania Prestigiacomo, ndr) dove si può consultare il catalogo delle emissioni delle varie tipologie di auto (http://www.sinanet.apat.it/it/) e ho trascritto i dati relativi alle emissioni di un’auto euro 3, di cilindrata 1400-2000, in ambiente urbano (quando si usano le marce basse che inquinano di più).
Poi sono andato sul sito del Commissariato Rifiuti della Campania (affidato a Guido Bertolaso, con il vicario Franco Giannini, ndr) dove si trovano i valori massimi di emissione (mg/mc di fumi) che la Fibe-Impregilo garantisce per l´inceneritore di Acerra. Mancava il dato sulla CO2 emessa, che ho ricavato da Wikipedia. Ho moltiplicato i dati forniti dalla Fibe per i metri cubi di fumo emessi in un anno e ho cosí potuto paragonare le emissioni di un’auto di media cilindrata (euro 3) con quelle dell´inceneritore di Acerra.
Ebbene quest´ultimo non inquina come tre auto ma come 115.702 auto per quanto riguarda la CO2, come 61.000 auto per quanto riguarda gli ossidi di azoto, come 27.000 auto per quanto riguarda le polveri e come 562 per quanto riguarda il monossido di carbonio.
Mi chiedo: ma è possibile dare un dato cosí campato in aria senza che succeda niente? Non c`è una legge che punisca chi disinforma in tale maniera i cittadini? Perché nessun giornalista è andato a verificare i dati forniti dal Presidente del Consiglio? E in ultimo: può esserci democrazia se si danno ai cittadini dati non veri? Come possono i cittadini essere sovrani se non si fa sapere loro come stanno le cose, se li si disinforma? Cordiali saluti

Pio Russo Krauss,
responsabile del settore Educazione
sanitaria e ambientale Asl Napoli 1Centro
Rosario Amico Roxas
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Re: Acerra - L' inceneritore inaugurato é spento

Messaggioda franz il 06/05/2009, 8:26

sul grado di inquinamento degli inceneritori rispetto all'inquinamento in generale se ne era già parlato un anno fa sul forum di ulivo.it
Questa storia del basso inquinamento dell'inceneritore di Acerra, pari a "tot" autovetture non è nuova e non è una sparata del presidente del consiglio ma il risultato delle analisi previste dall'università a cui sono stati affidati i controlli.
Il dato scientifico si riferisce alle sole particelle ultrafini, dato che erano allora oggetto di una accesa discussione anche sul blog di Beppe Grillo.
Sul forum fu invitato il competente ricercatore che aveva fatto quello studio e confermo'.
Riporto qui in colore alcune delle sue affermazioni di un anno fa.
Anzi, aggiunse altri dati, presi da uno studio del regno unito del 2000 (R.M. Harrison et al., 2000, Measurement of number, mass and size distribution of particles in the atmosphere, Phil. Trans. R. Soc. lond, 358, 2567-2580).

stima dei contributi alle emissioni di polveri ultrafini nel Regno Unito:
trasporto su strada 60%
processi di non combustione 13%
combustione di processi industriali 6%
combustione industriale (riscaldamento, cucina,...) 7%
produzione energia elettrica con combustione 10%
gestione e recupero energetico da rifiuti 2%
altro 2%


Quindi per le PM10 il contributo dalla filiera dei rifiuti è il 2%.
Da qui pero' l'altro dato indica che il 95% di questo 2% è costituito dai mezzi di trasporto che passano ogni giorno sotto casa per portare il rifiuto in discarica o al termovalorizzatore. A conti fatti quindi un inceneritore contribuisce con lo 0.1% delle PM10 emesse.

Altro fattore pero' da tenere in considerazione è che la distanza tra la fonte di emissione di PM10 e l'uomo è determinante e che quindi la pericolosità di un termovalorizzatore a basse emissioni di PM10 per l'uomo è irrilevante.
È elevata invece in città, a causa delle macchine, sia perché passiamo tanto tempo nel traffico sia perché la distanza tra noi ed i tubi di scarico è breve.

Nelle città americane è stato valutato che a fronte di un 6% del tempo giornaliero che una persona trascorre lungo le strade in auto, tale tempo contribuisce ad oltre il 50% dell'esposizione delle persone (Fruin, ARB 2004). Questo a dimostrazione che la distanza è fondamentale e che le strade sono i luoghi più inquinati del mondo in termini di polveri ultrafini.

A ben vedere quindi per quando riguarda le polveri ultrafini la massima pericolosità è data da traffico per chi vive in città e poi da altre cose vicine insospettabili, molto piu' pericolose di un lontano inceneritore.
La prima fonte di pericolo è la nostra cucina, quando cuciniamo con il gas. E' una attività che facciamo a lungo e due volte al giorno, in stretta prossimità con l'emissione e che scatena una mole imponente di PM10. Sommando queste emissioni credo che un termovalorizzatore rappresenti un milionesimo e chi si occupa di salute pubblica quindi dovrebbe sare su quale pericolo concentrarsi. L'altro grosso fattore di rischio sono le fotocopiatrici e le stampanti laser, specie in uffici chiusi con poco ricambio d'aria. Uno studio aveva misurato le PM10 di una grande copisteria trovando valori mi pare 100'000 volte superiori a quelli di un inceneritore (non ricordo la fonte e vado a memoria, credo fosse una trasmissione in una TV estera) (*). Anche qui è importante non solo la quantità di PM10 ma soprattutto la distanza tra lemissione el'uomo e la durata della esposizione.

In una rivista estera di consumatori avavo trovato questa notizia:
Uno studio di una rivista specializzata tedesca (Computerbild) tramite il laboratorio germanico LGA ha esaminato i composti volatili contenuti nei toner di 6 marche di stampanti laser, individuando stirolo, combinazioni oraniche con stagno, dibutile di stagno, benzolo ed altre sostanze volatili. In tutti i casi tranne uno sono stati riscontrati parametri superiori alle norme.
È stato misurato il contenuto di particolato nell'aria prima e dopo un processo di stampa (dopo è 10 volte piu' grande).
Ricercatori australiani hanno trovato dati simili esaminando 62 stampanti.
Vi sono per ora piu' di 1600 casi documentati in germania di malattie (allergie, tosse, congiuntiviti, irritazioni della faringe, emicranie) collegabili alle stampanti laser ma i produttori ovviamente negano.


Per quanto riguarda le PM10 quindi ci sono vere emergenze grosse come una casa mentre l' emissioe di un inceneritore lontano dall'uomo è essolutamente insignificante, sia per le basse emissioni (c he siano 3 macchine o 900 fa poca differenza, viosto che le macchine in Italia sono decine di milioni) sia per la distanza tra fonte di emissione e uomo.

Per quanto riguarda tutte le altre emissioni (non PM10) il confronto va fatto con le discariche.
Crede forse il Sig. Pio Russo Krauss che una discarica emetta meno gas, co2, liquami e compagnia cantante?
Mi pare che una discarica, con la sua lenta fermetazione che produce gas e liquidi, sia molto piu' pericolosa ed inquinante per l'uomo.

Ciao,
Franz

(*) ora ho trovato una notizia simile,a riguardo, da parte dello stesso ricercatore incaticato delle apparecchiature di monitoraggio di Acerra:
Esiste un articolo di ricercatori di Taiwan condotto in 12 copisterie con concentrazioni in numero degli ambienti indoor che arrivano alla cifra stratosferica di 100000000 part/cm3. Altri studi sono stati condotti dalla Morawska (QUT, Brisbane, AUS) con cui collaboro e nel cui laboratorio mi recherò nei prossimi 3 mesi estivi.
Che dire poi delle cucine con fiamme libere, pizzerie con forno a legna, utilizzo dei "funghi" per riscaldare locali all'aperto in inverno?
Io mi preoccuperei molto più di queste situazioni che di un camino di un inceneritore.
Tra l'altro confermo l'importanza della vicinanza rispetto alla sorgente.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
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