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Gaza, attacco alla stampa

Discussioni su quanto avviene su questo piccolo-grande pianeta. Temi della guerra e della pace, dell'ambiente e dell'economia globale.

Re: Gaza, attacco alla stampa

Messaggioda trilogy il 20/05/2021, 20:03

[quote="cardif"]
[... ] la maggioranza sia israeliana che palestinese vuole vivere in pace. Le frange estreme possono essere confinate, come in Italia gli estremisti 50 anni fa, che sono solo il ricordo di qualcuno e che i giovani e non tanto giovani di oggi non conoscono./quote]

Sarebbe bello ma penso che la situazione sia molto differente. Per ragioni demografiche i fanatici crescono in maniera esponenziale sia tra gli israeliani che tra i palestinesi. Tra qualche anno Israele sarà una teocrazia con una maggioranza di estrema destra religiosa.
Abraham Yehoshua, ha perfettamente ragione nel dire che l'ipotesi di due Stati è ormai morta. La sua è una posizione molto bella sul piano Etico e politico, ma non ha alcun supporto né in America né in Europa. Il futuro più probabile, vista la degenerazione opportunistica dei paesi democratici, e della sinistra europea, non è uno Stato laico binazionale, dove la legge è uguale per tutti. Ma qualcosa di molto simile al Sudafrica dell'apartheid su base religiosa.
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Re: Gaza, attacco alla stampa

Messaggioda pianogrande il 21/05/2021, 11:01

trilogy ha scritto:
cardif ha scritto:[... ] la maggioranza sia israeliana che palestinese vuole vivere in pace. Le frange estreme possono essere confinate, come in Italia gli estremisti 50 anni fa, che sono solo il ricordo di qualcuno e che i giovani e non tanto giovani di oggi non conoscono./quote]

Sarebbe bello ma penso che la situazione sia molto differente. Per ragioni demografiche i fanatici crescono in maniera esponenziale sia tra gli israeliani che tra i palestinesi. Tra qualche anno Israele sarà una teocrazia con una maggioranza di estrema destra religiosa.
Abraham Yehoshua, ha perfettamente ragione nel dire che l'ipotesi di due Stati è ormai morta. La sua è una posizione molto bella sul piano Etico e politico, ma non ha alcun supporto né in America né in Europa. Il futuro più probabile, vista la degenerazione opportunistica dei paesi democratici, e della sinistra europea, non è uno Stato laico binazionale, dove la legge è uguale per tutti. Ma qualcosa di molto simile al Sudafrica dell'apartheid su base religiosa.


Ma anche in Sud Africa l'apartheid è finito.

Ormai la strada è quella.
Sarà durissima, richiederà tempo, ma la strada è quella.

Pensiamo ai giovani che in questa realtà ci sono nati e cresciuti; e che crescendo si sono accorti di non essere uguali agli altri.
Il loro sentimento; la loro reazione; non possono essere me ne voglio andare; voglio un altro stato in cui andare.

La loro reazione la prendo da un libro di Sayed Kashua; scrittore e giornalista "Arabo Israeliano" grande sostenitore della integrazione.
Il titolo del libro è Due in uno.
Questo estratto descrive il sentimento di un ragazzo arabo che, avendo assunto una falsa identità ebrea, partecipa a una serata tra ragazzi ebrei.

Oggi voglio essere come loro. Oggi voglio essere uno di loro, entrare nei posti in cui loro possono entrare, ridere come ridono loro, bere senza dover pensare a Dio.
Voglio essere come loro.
Liberi, sciolti, pieni di sogni, capaci di pensare all'amore.
Come loro. Come quelli che hanno iniziato a riempire la pista da ballo con la consapevolezza che era loro,
Loro che non sentivano il bisogno di scusarsi per la loro esistenza, nessun bisogno di nascondere la loro identità.
Come loro.
Quelli che non cercavano mai sguardi sospetti, la cui lealtà non veniva mai messa in dubbio, la cui accettazione era sempre data per scontata.
Oggi voglio essere come loro; senza sentirmi come se stessi commettendo un crimine.
Voglio bere con loro, ballare con loro, senza sentirmi come se stessi sconfinando in una cultura straniera.
Per sentirmi parte, senza sentirmi in colpa o sleale.
E sleale a cosa esattamente?
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Re: Gaza, attacco alla stampa

Messaggioda cardif il 21/05/2021, 12:15

trilogy ha scritto:Sarebbe bello ma penso che la situazione sia molto differente....


Che la maggior parte voglia la pace è una mia opinione, fatta attraverso la lettura di tante cose in passato.
Che sia impraticabile ormai la soluzione dei due Stati è cosa nota da tempo, vista la situazione.
La posizione di Yehoshua è quella di conseguire 'la democrazia. È sancire che ogni cittadino è eguale di fronte alla Legge, che gode degli stessi diritti sociali, civili, politici.' Fa l'esempio USA: 'Negli Stati Uniti non vige una democrazia etnica?. .. Inaccettabile, e questo sì anti-democratico, che i diritti di cittadinanza siano modulati e gerarchizzati a secondo dell'appartenenza etnica e religiosa.'
La sua soluzione è uno Stato unico con due nazioni, anche se in cantoni separati, in convivenza pacifica.

Ho scritto 'pari diritti per principio, non come concessione. E la convivenza pacifica potrà essere ottenuta.' Stessa cosa.

A me non pare che gli altri Paesi spingano per l'apartheid. Però non contesto una opinione diversa dalla mia.

Non c'è cenno ad una guerra di religione tra israeliani e palestinesi nel video che ho indicato, prima ma di diritto su case e terre; dalla fine dell'800 alla settimana scorsa.

https://www.youtube.com/watch?v=xumfir54xb4
Alessandro Barbero: 'dobbiamo parlare delle cause remote, se no non capiamo niente'. Appunto.
Il vessatorio, e quindi errato, trattato di Versailles del 1919, imposto alla Germania sotto minaccia di guerra, fu la causa della nascita del nazismo per il diritto di rivalsa per le forti perdite di territori e penalità imposte. La reazione, enorme, fu che nel 1939, soltanto 20 anni dopo, Hitler e i tedeschi sostenevano il diritto di riavere i territori tolti loro, e qualcosa di più, già che si trovavano. E cominciarono ad invadere dando inizio alla seconda guerra mondiale.
L'anticomunismo viscerale, il maccartismo hanno portato USA e Inghilterra a sostenere Hitler fino a poco prima della seconda guerra mondiale come baluardo contro il Comunismo, la Russia. E per chiudere la guerra le bombe atomiche andarono in Giappone, invece che a Berlino e Roma. Per interessi futuri.

La reazione dei tedeschi al trattato di Versailles è analoga alla reazione dei palestinesi alla risoluzione ONU del 1947. Con differenza di intensità.

'Il partito Herut (Libertà) è strettamente affine nell’organizzazione, nei metodi, nel pensiero politico e nell’ascendente sociale ai partiti nazisti e fascisti'.
C'entrano i fasticciucci, non i compagnucci. Che cavolata.
'Il 4 dicembre 1948 Albert Einstein, insieme ad altre personalità ebree tra cui Hannah Arendt, pubblicò una lettera sul New York Times. Erano passati solo pochi mesi da quando Israele aveva dichiarato l’indipendenza, e centinaia di villaggi palestinesi erano stati intenzionalmente demoliti dopo averne espulsi gli abitanti.
La lettera denunciava il nuovo partito Herut di Israele e il suo giovane leader, Menachem Begin, poi ucciso da un israeliano non da un palestinese.
Herut era una costola della banda terroristica Irgun, famosa per i numerosi massacri di comunità arabe palestinesi conclusisi nella Nakba, la catastrofica pulizia etnica del popolo palestinese, cacciato dalla propria patria storica nel 1947-48.'


Si volevano ricompensare gli ebrei per l'Olocausto: ma perché dovevano pagare solo i palestinesi, che non ne avevano colpa?
Anche trascurando le vessazioni precedenti, l'ingiusta risoluzione del 1947 contro i palestinesi diede luogo alla prima intifada del 1987: 40 anni dopo. Ed era solo un lancio di pietre: poca cosa subito repressa. E le cose sono pure peggiorate per i palestinesi in altri 34 anni.
Nessuno è tanto ignorante da non sapere questi fatti, penso. E può non leggere libri né vedere video che indico: mica è obbligatorio. Forse tra gli ospiti qualcuno c'è, chissà.

Sono fatti legati al diritto e alle prevaricazioni, non alle differenze di religione o posizioni politiche 'destra' versus 'sinistra', che pure ci sono.
Gerusalemme è un simbolo, ma non la causa principale per cui si lotta. Impedire i festeggiamenti dei musulmani alla fine del ramadan 15 giorni fa era una prevaricazione allo scopo di provocare una reazione da reprimere, voluta da Netanyahu; non una questione religiosa.

Come uscirne? Ho scritto la mia: ammettere errori, riconoscere azioni e reazioni; e repressioni. E pagare: non bastano ipocriti pentimenti.
Che non sia praticabile l'ho scritto: Israele ha le armi, fa credere perfino quelle atomiche.
I governanti israeliani se ne sono sempre sbattuti della pace, come delle risoluzioni dell'ONU. Buona parte del popolo non credo. Se riuscirà ad essere maggioranza ed eleggere persone democratiche sarà un buon inizio. Poi una buona campagnia di informazione sul passato, non disinformazione come quella di Hitler, di almeno un anno potrà portare alla rappacificazione, dopo un altro cambio generazionale.
E se no Israele vincerà e i palestinesi periranno. C'è a chi sta bene.
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: Gaza, attacco alla stampa

Messaggioda franz il 22/05/2021, 8:53

Arabi / Palestinesi senza colpa?

Prendiamo per esempio la famosissima Hebron (o famigerata, per alcuni). Oggi passa per un territorio che gli Israeliani hanno tolto agli arabi, tramite colonie illegali ma fino al 1929 li ci vivevano gli ebrei da secoli. Furono scacciati proprio allora da un pogrom (una delle più violente persecuzioni anti ebraiche) di allora, condotto da uno che poi diventerà fedele alleato di Hitler nella regione e scatenerà altre sommosse antisemite. Il famigerato Mufti di Gerusalemme. Che dire allora? Come sappiamo gli ebrei da quelle parti ci vivono da millenni (tra un pogrom e l'altro) ed oggi è difficile dire di chi sono veramente quei territori. Possiamo anche avere dubbi su cosa è successo 2000 anni fa ma quello che è successo nel 1929 e negli anni delle seconda guerra mondiale è documentato storicamente.
Gli arabi furono aizzati dai loro capi a bruciare i villaggi ebrei in senso anti semita e anti inglese (allora il territorio era un protettorato britannico) e erano alleati di Hitler e Mussolini. Proprio senza colpe direi di no.

Leggo:
E' uno dei segreti più nascosti alla storia ufficiale, quella che si insegna nelle scuole e non solo. E' quella di Amin Al-Husseini, Gran Muftì di Gerusalemme negli anni prima e durante la seconda guerra mondiale. Amico di Hitler e di Mussolini e di molti gerarchi della Germania nazista, fu ospite del Fuhrer nel novembre 1941, quando Hitler era all'apice del successo politico e militare. La sua storia la racconta, parallelamente a quella di un gruppo di bambini ebrei in fuga nell'Europa anti-sionista, Mirella Serri nel suo libro "Bambini in fuga". al-Husseini fu uno dei personaggi più oscuri e tremendi di quella pagina nera della storia. Sostenitore della "soluzione finale", nei primi anni di guerra aveva chiesto a Hitler di prestargli a guerra finita Adolf Eichmann, considerato uno dei maggiori responsabili dello sterminio degli ebrei in Europa, peer procedere alla eliminazione degli ebrei che durante la guerra avevano trovato salvezza in Terra Santa. Fu il creatore della divisione musulmana Handshar (o "scimitarra") delle Waffen-SS e in più occasioni scrisse ai vertici nazisti, come il ministro degli esteri del Reich Von Ribbentrop, per lamentarsi degli scambi che avvenivano tra militari tedeschi prigionieri ed ebrei, sottolineando e ricordando ai tedeschi che il nazismo si era impegnato a combattere l'ebraismo mondiale. A fine conflitto Dieter Wisliceny, il vice di Eichmann poi giustiziato per crimini di guerra, confidò che al-Husseini "aveva avuto un ruolo nella decisione di sterminare gli ebrei d'Europa per impedire che tornassero in Palestina" e che "era stato collaboratore e consigliere di Eichmann e Himmler nell'esecuzione di questo piano". Il Gran Muftì sopravvisse alla guerra trovando rifugio (quando gli inglesi presero la Palestina) prima in Francia e poi in Egitto, dove venne accolto a braccia aperte dai Fratelli Musulmani.


Qui maggiori informazioni.
http://misteridelnazismo.altervista.org/1102-2/

PS: chi indovina come si chiamava il nipote del Gran Muftì di Gerusalemme?
Aiutino: portò avanti il progetto dello zio e quando iniziò a desistere e pensare alla pace, fu ucciso.
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Re: Gaza, attacco alla stampa

Messaggioda pianogrande il 22/05/2021, 11:14

Mettiamola così.

I circa sessanta bambini e ragazzini uccisi da Israele erano sicuramente complici del Gran Mufti e hanno pagato il fio delle loro colpe.

A un certo punto, però, bisogna fermarsi.

Il diritto di vivere in quelle terre non può essere legato a nessun fanatismo etnico religioso (e, ci aggiungo, da entrambe le parti).

Bisogna fermarsi riequilibrando gli abusi più eclatanti e costruire una convivenza basata sul desiderio di pace, integrazione e pari diritti.
Ripeto che ormai la maggior parte della gente c'è nata e cresciuta in questa situazione e nessuno deve più essere scacciato da casa sua o ucciso o semplicemente insultato per la strada.
Facciamo che il pasticcio lo ha fatto il colonialismo.

Al di fuori di questa idea, non ci sarà mai pace e il mondo (con le opportune mediazioni) deve sostenere questa idea.

Ho appena letto uno scritto sui pazzi criminali che bruciarono una scuola mista.

Ma basta!
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Re: Gaza, attacco alla stampa

Messaggioda franz il 23/05/2021, 8:04

pianogrande ha scritto:Mettiamola così.

I circa sessanta bambini e ragazzini uccisi da Israele erano sicuramente complici del Gran Mufti e hanno pagato il fio delle loro colpe.

A un certo punto, però, bisogna fermarsi.

Bambini ed adulti uccisi sono vittima del fatto (acclarato) che Hamas usa i civili come scudo, cosa ricordo vietata dalla convenzione di Ginevra. Se lanci razzi verso Israele dai tetti delle case e delle scuole, è abbastanza normale che gli aerei cercheranno di distruggere le postazioni di lancio. Hamas lo sa e non per questo si ferma. E nemmeno Israele. Tra l'altro è una pratica utilizzata anche dagli Hezbollah in Libano, negli anni passati.

Comunque per fortuna si sono fermati, come al solito, fino alla prossima volta.
Si sono fermati gli Egiziani, che hanno riconosciuto Israele e siglato la Pace (1974). Idem i Giordani (1994). Anche AP, l'Autorità Palestinese ha riconosciuto Israele ed ha siglato gli accordi di Oslo. Mancano all'appello Libano, Siria, Iran e ovviamente Hezbollah, Hamas e qualche altro gruppuscolo di cui non ricordo il nome. Hamas, se ricordate (o avete cancellato?) fece una guerra civile a Gaza contro Fatah, nel 2005.
https://fr.wikipedia.org/wiki/Terrorisme_palestinien

Comunque tutto nasce con il conflitto del 1948, che sarebbe bene ripassare.
«la catastrofe» per gli arabi, la «Guerra d'indipendenza» per gli israeliani.
https://en.wikipedia.org/wiki/1947%E2%8 ... estine_war
Vero che la guerra afferma la legge del più forte. Se avessero vinto gli arabi, Israele avrebbe smesso di esistere.
E ancora oggi l'obbiettivo di Hamas e dell'Iran (dichiarato, non nascosto) è di distruggere Israele, non di viverci in pace.

Gli stati arabi attaccarono Israele per primo e tuttavia persero.
Normale, in una guerra, se non fosse per il problema dei profughi (esodo) che oggi è storicamente un argomento controverso. https://en.wikipedia.org/wiki/Causes_of ... ian_exodus
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Re: Gaza, attacco alla stampa

Messaggioda trilogy il 27/05/2021, 11:15

ANSA) - GINEVRA, 27 MAG - I raid israeliani su Gaza potrebbero costituire dei crimini di guerra. Lo ha detto l'Alto commissario per i diritti umani dell'Onu, Michelle Bachelet.

Il Consiglio dei diritti umani dell'Onu si è riunito oggi in seduta straordinaria per discutere della creazione di un'eventuale commissione d'inchiesta internazionale sulle violazioni dei diritti umani nei Territori palestinesi e in Israele. (ANSA).
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Re: Gaza, attacco alla stampa

Messaggioda franz il 28/05/2021, 10:57

trilogy ha scritto:ANSA) - GINEVRA, 27 MAG - I raid israeliani su Gaza potrebbero costituire dei crimini di guerra. Lo ha detto l'Alto commissario per i diritti umani dell'Onu, Michelle Bachelet.

I lanci di più di 2000 razzi verso Israele (di cui 600 sono ricaduti in Gaza stessa, facendo danni e vittime) no?
Infatti Bachelet non lo nega. Il problema della reazione di Israele potrebbe essere "sproporzionata" e solo in questo caso sarebbe un crimine di guerra. Hamas usa comunque la popolazione come scudo umano e se Israele vuole difendersi, attaccando le rampe di lancio, che sono sui tetti degli edifici, le vittime civili sono nell'ordine delle cose.
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Re: Gaza, attacco alla stampa

Messaggioda flaviomob il 01/06/2021, 21:54

https://www.youtube.com/watch?v=OKkE2sPAFK4

Norman Finkelstein istruisce una ragazza sulle lacrime di coccodrillo


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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Re: Gaza, attacco alla stampa

Messaggioda pianogrande il 04/06/2021, 9:10

flaviomob ha scritto:https://www.youtube.com/watch?v=OKkE2sPAFK4

Norman Finkelstein istruisce una ragazza sulle lacrime di coccodrillo


C'è ancora chi usa la rivoltante ipocrisia di giustificare i crimini israeliani con l'olocausto.
Di dare dell'antisemita (sai quanto me ne frega a me se uno è "semita") a chi si oppone alla dilagante violenza etnico religiosa di Israele.

Ormai le parti si sono completamente invertite.

Che differenza c'è tra pulizia etnica e pulizia etnica?

Che differenza c'è tra i palestinesi di oggi e gli ebrei di allora?

Che differenza c'è tra il nazismo di allora e il fanatismo etnico religioso dell'Israele di oggi?

Assolutamente nessuna.
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