flaviomob ha scritto:Un'assicurazione copre i rami di rischio previsti dal contratto (polizza). Questo è un dato di fatto. Non esiste un'assicurazione che "paga tutto".
https://it.wikipedia.org/wiki/Modello_BismarckIn alcuni casi il modello Bismarck ha visto aumenti di costi non indifferenti, come in Svizzera, portando una parte della popolazione ad essere priva di assicurazione e quindi con una copertura ridotta
Inoltre confrontare i costi di un modello statale con uno ad assicurazione obbligatoria (pagata dai cittadini) è totalmente scorretto se si considerano soltanto i parametri di spesa pubblica. Un'assicurazione obbligatoria (come in Italia la RC auto) è un costo ulteriore a carico del cittadino.
Per un'assicurazione privata facoltativa hai ragione. C'è un contratto.
Ma il sistema Bismarck è costituito da assicurazione obbligatorie (sociali o private senza scopo di lucro) che coprono tutto quello che lo Stato ha stabilito debba essere coperto. Non c'è "contratto" ma una legge nazionale o federale che stabilisce cosa viene rimborsato. Certo non la cura Di Bella o il Siero di Bonifacio, ma ogni malattia è riconosciuta ed ogni cura che sia on-label pure. Non è che ogni assicurazione può stabilire cosa rimborsare e cosa no.
Vero che tra gli aspetti negativi dei sistemi Bismarck ci sono i costi ma se permetti preferisco vivere dove la sanità è finanziata al 12% che in uno in cui è finanziata all'8% e ci si lamenta dei continui tagli.
Anzi, al limite, come si diceva tanti anni fa, non vedrei nulla di sbagliato se la sanità occupasse anche il 50% del PIL.
Anche di più. Tutti che lavorano in un modo o nell'altro per la salute di tutti. Cosa ci vedete di sbagliato?
E qui ha ragione Speranza quando parla di tagli miopi e della logica perversa del vedere la sanità come un costo.
Solo che lui (come anche tu e quelli di certe parti politiche) non vede che il difetto sta nel manico e cioè di avere una sanità pagata con le imposte in un paese ad alta evasione e forti disparità economiche.
La sanità non è un "costo" ma un fattore produttivo di alto valore aggiunto, con professionisti qualificati che utilizzano apparecchiature tecnologicamente avanzate. Se tu comprimi i costi sanitari, comprimi anche il PIL.
E poi si chiedono come avere crescita!
PS: sulla "parte della popolazione svizzera priva di assicurazione o con protezione ridotta" c'è da considerare che l'affiliazione è obbligatoria e chi è indigente riceve un sussidio fino al 100% del premio. Il comune chiede ogni anno a tutte le persone residenti di mostrare un contratto. Visto che chi è indigente ha in pratica l'assicurazione gratis, è assolutamente stupido cercare di sfuggire all'obbligo assicurativo. E i dati del 2018 dicono che il 26% della popolazione svizzera percepisce il sussidio per pagare il premio.
Ed è questo un modo dello Stato per sostenere i costi sanitari. Si chiama sussidiarietà.
Ci sono però casi che sono assicurati ma smettono di pagare il premio. Sono circa il 2% della popolazione.
Dopo diversi mesi di mancati pagamenti, l'assicurato viene messo in mora e il rimborso delle prestazioni è sospeso agli adulti e sempre garantito ai minori. Sono garantite le urgenze. C'è da capire il perché di quel 2%. Probabilmente sono persone che non rientrano in quel 26% che ha diritto al sussidio ma che sono comunque in difficoltà economiche, probabilmente per debiti o altre cose, sopraggiunte improvvisamente. Diciamo che nessun sistema è perfetto ma ancche la pagina wikipedia che hai citato riporta che
Solitamente i sistemi con caratteristiche bismarckiane offrono tempi d'attesa minori rispetto ai sistemi Beveridge ed un'accessibilità migliore, tanto che il rapporto Euro health consumer index definisce, dal 2014, "Bismarck batte Beveridge" quale "caratteristica permanente"[6].
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)