Eque nel senso che devono trattare i cittadini allo stesso modo, che si tratti di tasse statali o locali.
Asettiche nel senso che non devono tener presenti altri fattori e valori.
Naturalmente data la complessità del sistema non si riesce a misurare le tasse complessive gravanti su ciascun cittadino col bilancino.
Ma grosse iniquità mi risultano intollerabili. Per esempio quella di ridurre le tasse di 1.920 euro a una coppia senza figli con reddito di 25mila euro ciascuno e non dare niente ai coniugi con figli con reddito cumulato di 15mila euro è una scelta iniqua, secondo me. Oppure togliere l'imu sulla casa di abitazione a chi ha un reddito di 150mila euro e farla pagare a chi ne ha una da cui ricava il reddito di sopravvivenza.
Chi ha un reddito alto ha capienza, per cui se paga mille euro per impiantare due denti ne spende 810 di tasca sua perché ne scala 190 dalle tasse, mentre uno a reddito basso incapiente paga tutti i mille di tasca sua. Oppure non se li può proprio far impiantare perché non ce l'ha i soldi. Ce ne sono di iniquità da sanare.
C'è la grande stupidità, senza secondo me, del pagamento degli acconti in % sul reddito dell'anno precedente. Se un evento (coronavirus, terremoto, inondazione), ma anche una malattia, una vincita al lotto altro, che ha imposto o fatto scegliere di lavorare meno o non lavorare, perché si devono versare acconti calcolti sulle tasse versate l'anno precedente? Perché non sul reddito prodotto nell'anno, documentato da fatture o scontrini emessi entro il mese precedente alle scadenze di giugno e novembre? Ogni volta da tanti anni nei casi che riguardano molti si pone il problema e si risolve spostando in avanti le date dei versamenti per tutti, non solo per quelli che hanno prodotto un reddito inferiore. E non c'è soluzione per i casi singoli, per i quali non si sposta niente: deve pagare. Basta cambiare un rigo nel le istruzioni delle dichiarazione dei redditi, è facile. L'ho fatto perfino io

Ma adesso questo Governo sanerà questa stupidagine, che cavolo. Che altro profilo ha se non lo fa?
Poi ci sono scelte diverse. Per esempio: secondo me le detrazioni per persone a carico sono troppo basse; per altri vanno bene così.
Infine ci sono grandi scelte: il limite dell'uso del liquido va abbassato, per altri alzato. Investire sulla istruzione, ricerca, ambiente e servizi alla persona, oppure su incentivi alle industrie e infrastrutture.
Secondo me lo si dovrebbe fare a seconda del settore che ne ha più bisogno, non per posizione ideologica a prescindere.
Come disse uno: chi la vuole cotta e chi la vuole cruda. Perciò è inutile la discussione, tanto ognuno continuerà a sostenere la sua.
Se ne possono pensare tante. Io penso da molto tempo che Regioni e Province vadano abolite e sotituite da 40/42 Enti Territoriali; e che almeno vada ridotta l'Irpef e aumentate dello stesso importo le tasse comunali e quelle per gli E.T.
Con le tasse locali Comuni e ET assumono in base alle necessità: se c'è un fiume nel territorio si assumono più operatori fluviali; se ci sono più montagne ... ecc ecc. Ci sono Comuni con patrimoni boschivi che danno buone entrate, e quindi possono ridurre le tasse. Già adesso Comuni e Regioni possono ridurre, ma di poco, le aliquote delle addizionali spettanti rispetto alle massime fissate dallo Stato in funzione delle necessità di fondi per le loro politiche economiche. E tante altre differenze territoriali. Mi pare che vada lasciata libertà agli amministratori, che ne rispondono ai loro elettori. Non me ne faccio una visione complessiva ideologica.
Ma parlare di tasse e mischiare altri elementi di valutazione come malversazioni, ruberie, mafia ecc. non c'entra.
Che c'entrano i reati commessi da alcuni,e dei quali devono rispondere loro di persona?
Se il Sindaco di Eboli viene arrestato per corruzione e abuso d’ufficio, salvo aspettare per vedere come va a finire, che c'entra l'80% dei cittadini che lo avevano rieletto? Li si vogliono punire con le tasse? Si aumentano a questo 80% e si riducono all'altro 20%? Non sarebbe equo aumentarle a tutti.
Allora pure le tasse regionali vanno aumentate a chi ha votato per Formigoni e Galan. Per equità. E bisogna sapere ogni elettore per chi ha votato, per variargli l'aliquota.
O si aumentano le tasse solo al Sud perché c'è più mafia, anche se è stata abbondantemente ben accolta al nord? Cos'è: la solita storia leghista dell'Italia da spaccare con l'accetta? non credo; spero di no, dai.
Non vanno mischiati capre e cavoli. Qua secondo me.
Il rdc penso che debba uguale in Italia finché è al di sotto della soglia di povertà assoluta. Il diritto ad avere integrazioni penso che debba valere per tutti i cittadini italiani, se viene introdotto. Solo a queste condizioni posso ritenere equo che la soglia venga legata al costo della vita, un po' meglio articolata, casomai.
Non è federalismo fiscale stabilire che l’integrazione al minimo sia un diritto che vale a zone.
Chiarisco: secondo me deve essere un diritto e non una scelta degli Enti locali.