E' arrivata l'etichetta ...
Ma il risparmio privato è arrivato a 1.682 mld in Italia, aumentato negli ultimi mesi per ovvi motivi. Si parla di patrimoniale, ma per molti è vietato, sul valore del patrimonio posseduto oltre un 'alto' limite. Ma mica chiunque ha un patrimonio lo investe per creare posti di lavoro.
Che c'entrano produzione e posti di lavoro? Se non si spende non c'è domanda; chi produce e dà lavoro?
Comunque no, non ci sono più le vasche di dollari di una volta; non ho quella visione ma quella dei paradisi fiscali, società offshore, scatole cinesi ...
Se si pensa a capitali notevoli che vengono investiti in attività imprenditoriali, allora è un'altra cosa. Non c'entra la patrimoniale.
Volendo, si può vedere la correlazione fra l’indice di Gini e l’indice della povertà relativa; qua:
http://www.euwiki.it/index.php/Indice_di_GiniCioè all'aumento della concentrazione della ricchezza si accompagna un aumento della povertà. E questa si accompagna ad una riduzione della domanda.
Oltre agli aspetti del benessere dell'intera società, per il solo aspetto economico si può leggere questo:
"Tuttavia, se diventano troppo marcate, le disuguaglianze possono minacciare la crescita, soprattutto quando sono determinate dall'aumento della povertà nelle fasce inferiori della distribuzione del reddito.Quando non posseggono le risorse per investire nelle proprie competenze e nell'istruzione, le persone che si trovano nelle fasce inferiori della distribuzione del reddito (o della ricchezza) potrebbero non essere in grado di realizzare appieno il loro potenziale, con conseguenze negative per la crescita complessiva. Inoltre, la ridistribuzione del reddito può anche contribuire a stimolare la domanda nell'economia, in quanto le famiglie a basso reddito tendono a spendere di più."
E' scritto qua:
https://ec.europa.eu/info/sites/info/fi ... ies_it.pdfIo ci credo che più cresce la domanda più un imprenditore investe parte degli utili per aumentare ulteriormente la produzione, e quindi l'occupazione. Gli Scagliarini di Bologna hanno riconvertito la loro azienda alla produzione di mascherine, l'hanno quotata in borsa ed hanno incassato 500 mln, aumentando i posti di lavoro. Per esempio.
Ma se la povertà aumenta diminuisce la domanda e l'imprenditore licenzia; mica crea lavoro per bontà.
Siamo nel pieno dei licenziamenti per riduzione della domanda, anche se a causa del coronavirus e nonostante l'incostituzionale, secondo me, blocco dei licenziamenti. Sarebbe bello vedere gli imprenditori che ottengono il famoso 'ristoro' tutti contenti mantenere l'occupazione.
Ci vuole fantasia, o ideologia, per pensare che l'imprenditore tipo crea lavoro per il gusto di farlo, solo perché ha i capitali. Se non ha profitto riduce, o chiude.
Ci sono pure i Riva, che portano miliardi all'estero senza creare il lavoro necessario per la bonifica e l'Ilva va in fallimento; i Tanzi, che comprano opere d'arte e le nascondono; i capitani coragiosi dell'Alitalia, i cui dipendenti sono pagati dallo Stato; i Benetton, che non creano lavoro facendo fare manutenzione, e i ponti crollano, ma vogliono investire gli utili di Autostrade in Alitalia giusto per guadagnare più in borsa che col lavoro e non vuole nemmeno accettare la malleva; ecc ecc. Eh, questi potevano farsela la vasca piena di monete.
E' cresciuto il profitto finanziario, mica quello economico. Si sa.
E questa è cronaca, non ideologia.
Sono d'accordo sull'applicazione di principi di giustizia, a qualunque aggettivo la associamo, che sono un gradino più su della legge. Il diritto è sancito dalla legge, di cui è obbigatorio il rispetto, certo; ma se una legge è stata sbagliata la si può e deve cambiare.
Non ci vedo il concetto di retroattività: è come la decadenza da incarico politico della Severini.
E' oggi che tu hai una condanna e oggi ti tolgo la carica, anche se il reato lo hai commesso anni fa.
E' oggi che tu hai un patrimonio di x mln di euro e oggi ci metto una tassa del tot %, anche se lo hai guadagnato negli anni scorsi.
Tutte le tasse che vengono introdotte, come l'ICI o la TARSU, vanno a incidere sul patrimonio acquisito col lavoro degli anni precedenti.
Nel 2012 è stata introdotta l'imposta di bollo dello 0,2% sui conti correnti, applicata sui risparmi accumulati negli anni precedenti.
Non ci vedo collegamento con principi di giustizia.
Poi è vero che ci sono ingiustizie nella legislazione fiscale. Per esempio c'è l'esenzione fiscale, a chi piace no tax area: per pensionati e dipendenti più di 8.000 euro, per partite iva 4.800 euro. Ma se uno vive senza altro reddito anche di soli 4.000 euro con il fitto di una alloggio avuto in eredità ci paga le tasse, per esempio. E anche tante altre, che dovrebbero essere corrette. Ma l'esistenza di ingiustizie non giustifica la non imponibilità di quello che uno ha.
E certo, anche l'esproprio per pubblica utilità è un principio anche costituzionale, art.42, ed è giusto se motivato; attuato con modalità previste da una legge.
E pure adesso l'ho fatta lunga. Meglio se non scrivo.