Intanto la Cina prepara 600'000 nuovi ingegneri ogni anno.
Non 600'000 filosofi.
E i risultati si vedono ... già nel 2013:
Il sorpasso: i trentenni cinesi guadagnano più dei trentenni italianiI trentenni in Cina guadagnano più dei cinquantenni, e più dei coetanei italiani. A rivelarlo è Credit Suisse nell’Emerging consumer survey 2013, indagine che la banca elvetica ha affidato a Nielsen, e che ha coinvolto 14mila persone distribuite in 8 Paesi: Brasile, Russia, India, Cina, Turchia, Arabia Saudita, Indonesiae Sud Africa. Un panel che rappresenta 3,3 miliardi di consumatori nella parte del mondo dove la crescita economica non si è arrestata.
Dal grafico qui sotto salta subito agli occhi il divario tra il salario medio mensile dei giovani tra i 18 e i 29 anni – il tasso di disoccupazione è al 4,1% – pari a circa 9.100 yuan al mese, circa 1.100 euro, e quello dei loro genitori, 8.500 yuan, circa 1.025 euro. In altre parole, un giovane cinese guadagna il 15% in più rispetto ai suoi genitori (56-65enni). In Indonesia, Russia e Turchia, dice Credit Suisse, c’è la medesima tendenza.Per fare un confronto (impietoso), Datagiovani su base Istat ha calcolato che la retribuzione media di un under 30 al primo lavoro in Italia è di 823 euro al mese. L’Isfol calcola invece che i trentenni collaboratori a progetto in Italia e hanno un reddito medio di 9.855 euro l'anno, 821 euro al mese. Ovviamente i pochi giovani che lavorano, visto che il tasso di disoccupazione registrato dall’Istat lo scorso novembre è del 37,1 per cento.
Non stupisce che il miliardario Jack Ma, fondatore di Alibaba, l’eBay del celeste impero, si sia dimesso da amministratore delegato della società a soli 48 anni, andando a ricoprire il ruolo di presidente. «Le mie dimissioni da fondatore e amministratore delegato», ha scritto in una email ai suoi dipendenti, «non sono state una decisione facile. [...] È perché vedo che i giovani dipendenti di Alibaba hanno sogni più belli e brillanti dei miei, e sono più capaci di costruire un futuro che gli appartiene». Presa fuor di retorica e con un sano scetticismo sulla ben poca trasparenza delle imprese cinesi, è comunque un esempio non da poco.
Per la banca d’affari sono tre i fattori che influenzano la distribuzione del reddito: il livello d’istruzione, più elevato tra i giovani, la migrazione dalla campagna alla città, appannaggio dei giovani, e la tecnologia. Molti lavori ben pagati implicano un alto grado di expertise tecnologico, che mediamente favorisce i giovani. Avere una platea di consumatori in prevalenza giovani favorirà i prodotti tecnologici e i brand, rispetto – per motivi facilmente intuibili – alla spesa sanitaria. Questa, se non altro, è una buona notizia per il made in Italy.
https://www.linkiesta.it/it/article/201 ... ani/11365/
Vedere anche
"[Bisogna] armarsi di competenze, leggi risorse preparate da raccogliere tra i giovani laureati, meglio se specializzati in STEM, è un dovere. Entro la fine di quest’anno in Europa ci saranno quasi 5 milioni di posti di lavoro ma il 50% di essi rischia di perdersi proprio a causa della mancanza di competenze. Un vuoto che colmeranno i giovani cinesi? Sembra proprio di sì dato che nel 2016 i laureati in materie scientifiche in Cina erano 4,7 milioni"
https://www.lincmagazine.it/2018/03/22/ ... oft-power/https://it.wikipedia.org/wiki/STEM
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)