Milano: la spesa aumenta!

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Non ci siamo. Il comune di Milano ha tagliato molto su disabili e politiche sociali per minori in grave difficoltà. Alcune zone hanno sospeso il servizio educativo di assistenza domiciliare minori per tutto il mese di agosto 2011 a causa dei tagli in bilancio. Ora si scopre che le spese sono ancora fuori controllo, ma i tagli nel sociale non vengono meno e i disabili hanno meno risorse (sempre in ambito di assistenza domiciliare). In più il sistema dell'accreditamento con le cooperative sociali non funziona, una pessima invenzione di morattiana memoria che però persevera a far danni senza che nulla cambi.

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da Repubblica, ediz. Milano

Comune, aumentano le spese
nel bilancio 215 milioni in più
La giunta: servizi in crescita. L’opposizione: no ai rincari delle tasse. Verso il divorzio definitivo
da Equitalia: entro fine anno la decisione su chi riscuoterà i tributi per conto di Palazzo Marino
di ALESSIA GALLIONE

L’aumento di imposte e tasse, trainato dall’Imu, dai ritocchi dell’addizionale Irpef, della tassa sui rifiuti e dalla novità dell’imposta di soggiorno, era già una realtà: 340 milioni di euro in più quelli previsti nel 2012 rispetto allo scorso anno. Ma a salire, nel bilancio dei sacrifici e dei grandi numeri, sono anche le spese del Comune. Una novità, che scalda il Consiglio e la politica. Perché, dopo gli annunci di spending review e i 110 milioni di 'tagli' già portati a casa nel 2011, molti si aspettavano di vedere un segno meno di fronte alle ipotesi di budget degli assessorati.

Non è così, visto che la giunta ha previsto di spendere 2,6 miliardi: 215 milioni in più rispetto al consuntivo del 2011, ma anche 107 milioni in più rispetto ai 2,5 miliardi previsti dall’allora amministrazione Moratti. C’è anche un’altra novità affacciata nel bilancio: l’addio, dalla fine del 2012 con la scadenza dei contratti, a Equitalia. «Faremo una riflessione - dice l’assessore Bruno Tabacci - se seguire la struttura ipotizzata dall’Anci o, sull’esempio di Torino, riscuotere da soli i crediti».

Varato il bilancio, via ai rincari IL DOSSIER Tutte le misure della manovra

Per Palazzo Marino, le spese in più sono dovute a «un incremento dei servizi» (dai 56 milioni del trasporto pubblico locale ai 2,7 per la manutenzione del verde e ai 16 per l’illuminazione pubblica) e a un bilancio «più trasparente», che dà conto di molte partite di giro. L’assessore Tabacci la spiega così: «Avevamo già tagliato in maniera molto puntuale nel 2011 e su molte voci siamo al minimo vitale. Non abbiamo voluto strangolare la spesa, ma dare respiro». Ma Tabacci fa anche capire come le resistenze degli assessori a tagliare non siano mancate: «Avreste dovuto vedere le richieste iniziali». Da qui l’appello al Consiglio: «Bisogna creare i presupposti per fare di più. Dai banchi di maggioranza e opposizione non ho visto idee sui tagli: le facciano».

Il capogruppo del Pdl Carlo Masseroli attacca: «Più tasse e più spesa pubblica, il contrario di quello che chiedono i milanesi». La capogruppo del Pd Carmela Rozza raccoglie il suggerimento: «Se possiamo tagliare già quest’anno per ridurre Imu e Irpef lo faremo, ma sicuramente nel 2013 la spesa deve calare». Le somme verranno tirate alla fine del 2012. Ma, per ora, le uniche voci che si riducono sono quelle delle risorse umane e dell’organizzazione (da 668,2 milioni a consuntivo a 650) e del decentramento (meno 3 milioni).

Per il resto, tutte le direzioni centrali sono in salita: dai 40 milioni in più che fanno quasi raddoppiare il settore casa alle Politiche sociali (da 209 a 213), dai 72 milioni extra per i Trasporti e la mobilità, alla Cultura (più 7 milioni), le Politiche per il lavoro (più 10) e la Sicurezza (+10). A crescere, anche le spese per la direzione generale (da 100mila euro a 3,2 milioni) e il Gabinetto del sindaco. In questo caso, si passa da 7 milioni a consuntivo a 11,6. Ma, è la spiegazione, i costi comprendono anche altre direzioni (Expo e la cooperazione internazionale) e un fondo di 2 milioni per abbassare la Cosap a iniziative culturali e sociali.