Letizia Brichetto Arnaboldi detta Moratti a Milano

Da wikipedia:
"Spoil-system e abuso d'ufficio nello scandalo "nomine d'oro"
A seguito dell'elezione a sindaco, assieme al direttore generale Giampiero Borghini, Moratti licenziò senza giustificato motivo una decina di dirigenti del Comune, affidando quasi contemporaneamente 54 incarichi a consulenti esterni, spesso senza requisiti. Per tale spoil-system, Moratti è stata condannata dalla Corte dei Conti a risarcire il Comune, e la magistratura ordinaria ha definito "censurabile" il suo comportamento e ravvisato un illecito amministrativo di abuso d'ufficio materiale, pur senza rilievi penali.
Il 29 novembre 2007 Letizia Moratti è stata iscritta nel registro degli indagati per abuso d'ufficio nell'ambito dell'inchiesta sugli "incarichi d'oro". Le indagini sono state avviate dalla Corte dei Conti e dalla Procura di Milano. L'amministrazione Moratti ha infatti assunto tramite incarichi esterni sessantatré persone, di cui almeno quarantanove hanno qualifica dirigenziale, per una spesa di otto milioni l'anno. In contrasto con l'articolo 110 del Decreto Legislativo 267/2000 (Testo Unico degli enti locali), che prevede che i contratti con dirigenti esterni non dovrebbero superare il 5% del totale. Contando anche i nuovi incarichi, nel Comune di Milano i contratti con dirigenti esterni ammontano al 25% del totale[20].
Il pubblico ministero ha definito non penalmente rilevanti le pressioni sui dirigenti comunali perché accettassero il pre-pensionamento, pur ammettendo che le modalità sono state lesive della dignità delle persone. Il GIP ha respinto la richiesta di archiviazione e chiesto un approfondimento, intravedendo i reati di violenza privata, mobbing e minacce[21], da cui Moratti è stata poi prosciolta[22]
Fra le persone assunte dall'amministrazione Moratti, c'è Aldo Fumagalli, leghista, ex sindaco di Varese, che si era dimesso dall'incarico di Sindaco dopo essere stato iscritto nel registro degli indagati per concussione e violazione della legge Bossi-Fini[23][24], oltre a vari candidati del centrodestra non eletti, una candidata dell'UDC in Calabria, persone dello staff elettorale del sindaco Moratti, compreso il suo fotografo personale, e due consiglieri regionali in carica (tra cui Giampiero Borghini) che hanno mantenuto il doppio incarico[21].
Il 24 marzo 2009 Letizia Moratti viene condannata dalla Corte dei Conti, assieme a Giampiero Borghini ed altri, per il conferimento di incarichi esterni da parte del Comune di Milano a persone non laureate, e dunque illegittimi, nel 2006. Nella motivazione della sentenza, la corte parla di nomine politiche, che mortificano le professionalità interne, e di sovradimensionamento dell'ufficio stampa, con un numero di giornalisti giustificabile solo per un giornale[21]. Moratti dovrà risarcire 236.000 e 125.000 euro allo stesso Comune di Milano[22]. Nonostante la condanna, Letizia Moratti non è intervenuta in Consiglio Comunale, e non ha fatto sapere cosa intenda fare dei funzionari[21].
Il 28 agosto 2010 il GIP ha archiviato le accuse di abuso d'ufficio, pur definendo "censurabili sotto diversi profili" le modalità di rimozione dei dirigenti[22]. Il reato di abuso d'ufficio non si configura in quanto non è provato che l'operazione di spoil-system fosse indirizzata ad avvantaggiare qualcuno dal punto di vista patrimoniale, "in quanto lo scopo prevalente era quello di creare un rapporto fiduciario tra la direzione politica e il dirigente amministrativo". Pur non configurandosi un reato penale, il magistrato ha rilevato un abuso d'ufficio materiale (illecito amministrativo) in relazione a:
* il superamento del limite del 5% nel conferimento di incarichi direttivi al di fuori della dotazione organica (massimo 10 consulenti anziché 50);
* il conferimento di incarichi a persone prive di requisiti (non laureati);
* la mancanza di un corretto iter nella nomina dei nuovi dirigenti, avvenuta con criteri poco trasparenti[25].
Assenteismo
Letizia Moratti è stata criticata per la scarsa presenza in Consiglio Comunale: 6 presenze nel 2008 e 3 nel 2009, di cui l'ultima il 21 ottobre 2009, per la presentazione di un primo bilancio del mandato. Dei 61 rappresentanti di giunta e consiglio, Letizia Moratti è ultima per presenza alle votazioni, con un totale del 5%[21]. Il sindaco Moratti è stata inoltre richiamata dal presidente del Consiglio Comunale, Manfredi Palmieri per non aver risposto alle 100 interrogazioni portate dal consigliere di opposizione Pierfrancesco Majorino ai sensi del regolamento. "
Anche tra archiviazioni, assoluzioni e non rilevanze penali, sul piano politico non so se si può essere più scorretti di così.
Se votassi a Milano, voterei per Pisapia. La concorrente del PdL Letizia detta Moratti è sostenuta dal S.S. Berlusconi (è lungo l'elenco dei capi d'imputazione), da Sorace ecc; e questo è peggio che essere stati in Rifondazione Comunista.
Spero che a Milano questo 'peccato' di Pisapia non pesi troppo.
Spero che a Salerno pesi il peccato di Anna Ferrazzano di essere sostenuta da Cosentino (che è più grave).
So de parte, che ce voi fa'.
cardif
"Spoil-system e abuso d'ufficio nello scandalo "nomine d'oro"
A seguito dell'elezione a sindaco, assieme al direttore generale Giampiero Borghini, Moratti licenziò senza giustificato motivo una decina di dirigenti del Comune, affidando quasi contemporaneamente 54 incarichi a consulenti esterni, spesso senza requisiti. Per tale spoil-system, Moratti è stata condannata dalla Corte dei Conti a risarcire il Comune, e la magistratura ordinaria ha definito "censurabile" il suo comportamento e ravvisato un illecito amministrativo di abuso d'ufficio materiale, pur senza rilievi penali.
Il 29 novembre 2007 Letizia Moratti è stata iscritta nel registro degli indagati per abuso d'ufficio nell'ambito dell'inchiesta sugli "incarichi d'oro". Le indagini sono state avviate dalla Corte dei Conti e dalla Procura di Milano. L'amministrazione Moratti ha infatti assunto tramite incarichi esterni sessantatré persone, di cui almeno quarantanove hanno qualifica dirigenziale, per una spesa di otto milioni l'anno. In contrasto con l'articolo 110 del Decreto Legislativo 267/2000 (Testo Unico degli enti locali), che prevede che i contratti con dirigenti esterni non dovrebbero superare il 5% del totale. Contando anche i nuovi incarichi, nel Comune di Milano i contratti con dirigenti esterni ammontano al 25% del totale[20].
Il pubblico ministero ha definito non penalmente rilevanti le pressioni sui dirigenti comunali perché accettassero il pre-pensionamento, pur ammettendo che le modalità sono state lesive della dignità delle persone. Il GIP ha respinto la richiesta di archiviazione e chiesto un approfondimento, intravedendo i reati di violenza privata, mobbing e minacce[21], da cui Moratti è stata poi prosciolta[22]
Fra le persone assunte dall'amministrazione Moratti, c'è Aldo Fumagalli, leghista, ex sindaco di Varese, che si era dimesso dall'incarico di Sindaco dopo essere stato iscritto nel registro degli indagati per concussione e violazione della legge Bossi-Fini[23][24], oltre a vari candidati del centrodestra non eletti, una candidata dell'UDC in Calabria, persone dello staff elettorale del sindaco Moratti, compreso il suo fotografo personale, e due consiglieri regionali in carica (tra cui Giampiero Borghini) che hanno mantenuto il doppio incarico[21].
Il 24 marzo 2009 Letizia Moratti viene condannata dalla Corte dei Conti, assieme a Giampiero Borghini ed altri, per il conferimento di incarichi esterni da parte del Comune di Milano a persone non laureate, e dunque illegittimi, nel 2006. Nella motivazione della sentenza, la corte parla di nomine politiche, che mortificano le professionalità interne, e di sovradimensionamento dell'ufficio stampa, con un numero di giornalisti giustificabile solo per un giornale[21]. Moratti dovrà risarcire 236.000 e 125.000 euro allo stesso Comune di Milano[22]. Nonostante la condanna, Letizia Moratti non è intervenuta in Consiglio Comunale, e non ha fatto sapere cosa intenda fare dei funzionari[21].
Il 28 agosto 2010 il GIP ha archiviato le accuse di abuso d'ufficio, pur definendo "censurabili sotto diversi profili" le modalità di rimozione dei dirigenti[22]. Il reato di abuso d'ufficio non si configura in quanto non è provato che l'operazione di spoil-system fosse indirizzata ad avvantaggiare qualcuno dal punto di vista patrimoniale, "in quanto lo scopo prevalente era quello di creare un rapporto fiduciario tra la direzione politica e il dirigente amministrativo". Pur non configurandosi un reato penale, il magistrato ha rilevato un abuso d'ufficio materiale (illecito amministrativo) in relazione a:
* il superamento del limite del 5% nel conferimento di incarichi direttivi al di fuori della dotazione organica (massimo 10 consulenti anziché 50);
* il conferimento di incarichi a persone prive di requisiti (non laureati);
* la mancanza di un corretto iter nella nomina dei nuovi dirigenti, avvenuta con criteri poco trasparenti[25].
Assenteismo
Letizia Moratti è stata criticata per la scarsa presenza in Consiglio Comunale: 6 presenze nel 2008 e 3 nel 2009, di cui l'ultima il 21 ottobre 2009, per la presentazione di un primo bilancio del mandato. Dei 61 rappresentanti di giunta e consiglio, Letizia Moratti è ultima per presenza alle votazioni, con un totale del 5%[21]. Il sindaco Moratti è stata inoltre richiamata dal presidente del Consiglio Comunale, Manfredi Palmieri per non aver risposto alle 100 interrogazioni portate dal consigliere di opposizione Pierfrancesco Majorino ai sensi del regolamento. "
Anche tra archiviazioni, assoluzioni e non rilevanze penali, sul piano politico non so se si può essere più scorretti di così.
Se votassi a Milano, voterei per Pisapia. La concorrente del PdL Letizia detta Moratti è sostenuta dal S.S. Berlusconi (è lungo l'elenco dei capi d'imputazione), da Sorace ecc; e questo è peggio che essere stati in Rifondazione Comunista.
Spero che a Milano questo 'peccato' di Pisapia non pesi troppo.
Spero che a Salerno pesi il peccato di Anna Ferrazzano di essere sostenuta da Cosentino (che è più grave).
So de parte, che ce voi fa'.
cardif