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Decadenza milanese...

Decadenza milanese...

Messaggioda flaviomob il 29/10/2010, 9:59

http://milano.corriere.it/milano/notizi ... 3767.shtml


Sanzioni europee per le discariche: ammenda di 195.840 euro al giorno
L'Italia rinviata davanti alla Corte di giustizia Ue per i rifiuti chimici nelle aree ex Sisas di Pioltello-Rodano


MILANO - La Commissione europea ha deciso di rinviare l'Italia davanti alla Corte di giustizia europea per la mancata applicazione di una sentenza del 2004 riguardante tre discariche nei pressi di Milano, in cantieri già proprietà dell'azienda chimica Sisas (fallita nel frattempo), nei Comuni di Rodano e Pioltello, e contenenti rifiuti industriali. Bruxelles intende quindi chiedere «il pagamento di sanzioni pecuniarie». «Le suddette discariche - afferma l'esecutivo europeo - contengono rifiuti pericolosi e costituiscono una minaccia per l'aria e le acque locali». Su raccomandazione del commissario europeo all'Ambiente Janez Potocnik, «la Commissione sta rinviando a giudizio l'Italia e chiederà il pagamento di sanzioni pecuniarie»....


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Re: Decadenza milanese...

Messaggioda flaviomob il 13/11/2010, 18:39

Lea dissolta in un prato

Sequestrata dalla 'ndrangheta. Torturata. Uccisa. Sciolta nell'acido in un campo alla periferia di Monza. In quella Lombardia dove secondo la Moratti la mafia non esiste. La mafia che si prepara all'abbuffata di EXPO 2015. Lea Garofalo era collaboratrice di giustizia. Suo fratello era già stato vittima della criminalità organizzata. Una donna minuta, giovane, scomparsa in centro di Milano, in corso Sempione, una sera, dopo aver salutato sua figlia. Prelevata e poi dissolta nella terra di un prato. Era senza scorta e non se ne capiscono le ragioni. Chi più di lei aveva assoluta necessità di una scorta? Perché non le è stata assegnata d'autorità anche nel caso l'avesse rifiutata? Lea è un messaggio: chi parla è perduto, lo Stato non lo proteggerà. Vorrei che fosse reso pubblico l'elenco dei collaboratori di giustizia senza scorta. Per sapere in anticipo chi sarà il prossimo ad essere vittima della lupara bianca.

http://www.beppegrillo.it/2010/10/lea_d ... index.html

Scandaloso... non sapevo che fosse una collaboratrice di giustizia priva di scorta. E' indegno di una democrazia. E sugli omicidi mafiosi in Lombardia c'è una distrazione di massa da parte dei media... cui prodest?


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Re: Decadenza milanese...

Messaggioda flaviomob il 12/01/2011, 1:56

dal Fatto Quotidiano:

Aule umide e corridoi ghiacciati
Ecco le scuole di Milano I genitori protestano e si organizzano nel coordinamento 'Una crepa in Comune'. L'assessore ai Lavori pubblici Simini si difende: "Spendiamo il 30% del bilancio per l'edilizia scolastica" Nei corridoi il termometro segna nove gradi. Aule umide, serramenti marci, impianti fuori norma. Sei scuole di Milano attendono urgenti ristrutturazioni. E secondo i tecnici comunali, l’istituto Cassinis di via Hermada va abbattuto e ricostruito. Da almeno un decennio questi lavori sono inseriti nel piano annuale delle manutenzioni straordinarie previste dal Comune, ma alla fine gli interventi non vengono mai finanziati. La situazione peggiora di anno in anno e ora i genitori hanno deciso di passare al contrattacco.


Le famiglie degli alunni di sei istituti milanesi hanno dato vita da poco al coordinamento ‘Una crepa in Comune’. Ma già da anni si rimboccano le maniche. Imbiancando aule, sistemando banchi e armadi, mettendo in sicurezza gli impianti. Eppure i problemi sono tanti. In alcune delle sei scuole del coordinamento mancano gli accessi per gli alunni con disabilità. All’istituto Don Orione di via Iseo, scuola che risale al 1921, quello per i disabili è un percorso a ostacoli. Nei corridoi poi le temperature non superano i nove gradi. “E nello spogliatoio della palestra fa ancora più freddo”, garantisce Simona Regondi, mamma di un alunno. Ma le condizioni più proccupanti riguardano l’istituto Cassinis, un prefabbricato costruito nel 1963 per durare quindici anni: oggi sta per compierne cinquanta e cade a pezzi. “La struttura è così malconcia che subiamo continue intrusioni e tentativi di furto”, spiega Emanuela Russo di ‘Una crepa in Comune’. “Adesso tocca al Comune – attacca Alberto Forni del coordinamento – A primavera tecnici e assessori hanno visitato le scuole promettendo interventi entro il 2010. Ma ancora una volta nulla di specifico è stato programmato. Siamo stanchi delle continue promesse: il 31 gennaio saremo davanti a Palazzo Marino per un presidio di protesta”.

L’assessore comunale ai Lavori pubblici Bruno Simini ribatte alle accuse: “Investiamo il 30% del bilancio nell’edilizia scolastica. Quest’anno abbiamo stanziato trenta milioni di euro e altri ne stanzieremo, ma a Milano ci sono più di 500 scuole e una su quattro ha più di quarant’anni”. Gli interventi, precisa Simini, vengono decisi in base alle priorità e in accordo con i dirigenti scolastici: “Partiamo dai cedimenti e dagli edifici in cui piove dentro”.

“E’ vero, di soldi se ne spendono di più rispetto a dieci anni fa – spiega Marco Cormio, consigliere comunale del Pd – ma si tende a voler accontentare tutti. Così si rifanno gli intonaci a decine di scuole mentre gli edifici che avrebbero bisogno di ingenti risorse continuano ad aspettare”.


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L'UDC è un po' distratta, sulla ndrangheta e i suoi amici...

Messaggioda flaviomob il 19/01/2011, 12:32

dal blog di Pippo Civati

martedì, gennaio 18, 2011
Nominato e confermato

Era stato nominato e registrato nelle intercettazioni telefoniche dell'inchiesta sulla 'ndrangheta in Brianza e nel Milanese. Pietrogino Pezzano era direttore dell'Asl 3 (Monza e Brianza) e, al primo giro di nomine (dicembre 2010) non è stato lasciato da parte, no, è stato promosso e trasferito all'Asl 1 (la più grande del Paese, quella di Expo 2015). Formigoni delude sempre quando deve prendere le distanze dalle figure più discusse dell'amministrazione regionale (si ricoderà la fatica che ha fatto a escludere Massimo Ponzoni, già assessore all'ambiente, dalla giunta regionale: Ponzoni siede ancora nell'ufficio di presidenza del Consiglio). I sindaci della zona si sono divisi, la mozione è arrivata in aula, il Pdl ha difeso Pezzano, come Formigoni aveva fatto nei giorni scorsi. La nomina era stata votata dalla giunta regionale all'unanimità. Oggi, con votazione segreta, il Consiglio si è così espresso sulla mozione del cons. Cavalli e altri (tra cui il vostro affezionatissimo): favorevoli alla revoca del provvedimento di nomina 31, contrari 32, astenuti 2. La mozione non è passata, Pezzano è confermato nel prestigioso incarico.

P.S.: i tre consiglieri dell'Udc non hanno partecipato al voto, perché c'è Casini a Milano.

http://civati.splinder.com/post/23897347


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Care vecchie monetine...

Messaggioda flaviomob il 22/01/2011, 16:09

Stefania Craxi: «In primavera una piazza anche a MIlano»
Lissone, interrotta la cerimonia
per dedicare a Craxi una piazza
I manifestanti hanno lanciato monetine e incollato targhe «S. Pertini» sopra il nome del leader socialista

MILANO - Improvviso cambio di programma per la cerimonia di inaugurazione della piazza intitolata a Bettino Craxi a Lissone, Comune della Brianza. Le proteste di un centinaio di persone hanno fatto infatti saltare la prima parte dell'evento, previsto proprio nella piazza che porterà il nome dell'ex leader socialista. I contestatori hanno replicato le proteste degli anni di Tangentopoli, con tanto di lancio di monetine e «vergogna» urlati a squarciagola. Molti di loro avevano realizzato targhe «Piazza S. Pertini - Il Presidente degli italiani», da incollare sopra quelle con la scritta «Bettino Craxi - Statista». Altri «offrivano» per scherno banconote da 5 e 10 euro, o esponevano slogan come «Via Craxi, corrotto e latitante», «Craxi leader? No, lader» e «No alla piazza che divide: Statista|Latitante». Il gruppo guidato dal sottosegretario agli Esteri Stefania Craxi e dal vicesindaco di Lissone Gabriele Volpe si è quindi spostato celermente, scortato dalle forze dell'ordine, nel vicino Palazzo Terragni, per proseguire «al riparo» il programma della giornata. Tra i manifestanti numerose le bandiere dell'Italia dei Valori (presente anche il blogger Piero Ricca) e i cartelli contro Craxi. «Non mi fanno né caldo né freddo - ha commentato Stefania Craxi -. Non hanno l'autorità morale, politica e grammaticale per esprimersi su mio padre».

«ANCHE A MILANO» - Imperturbabile, Stefania Craxi ha ribadito la sua fiducia che «in primavera avremo piazza Bettino Craxi anche a Milano. Sono certa che il sindaco Moratti troverà modo di rispettare la promessa fatta». Il sottosegretario non si è detto stupito del fatto che la proposta di una piazza dedicata a Craxi sia venuta da un sindaco leghista (Ambrogio Fossati, che non era presente alla cerimonia contestata perché impegnato fuori città), movimento che negli anni di Mani Pulite contestò l'allora leader del partito del garofano. «È vero la Lega in quegli anni era in piazza a "vusare", come si dice a Milano - ha ricordato Stefania Craxi - ma c'è una differenza tra chi manovrava la piazza e chi le Procure. Poi sono collega da due legislature di deputati leghisti che hanno sempre espresso rispetto per me e per mio padre».

Redazione online
22 gennaio 2011

dal Corriere


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Re: Decadenza milanese...

Messaggioda flaviomob il 30/01/2011, 22:10

dal FATTO QUOTIDIANO

Blog | di Valeria Gandus

30 gennaio 2011



Il servizievole Prefetto rimarrà al suo posto?
L’uomo è un’escalation di sorprese.

La mafia? «A Milano non esiste» dichiara un anno fa alla Commissione parlamentare antimafia in trasferta sotto la Madonnina.

Le irregolarità nella presentazione del «listino» Formigoni alle ultime regionali? Bazzecole: «Intorno alla lista sta montando un gran clamore, ma a detta di molti l’esclusione è infondata» assicura al suo amico Alfonso Marra, presidente della corte d’Appello di Milano, poi trasferito d’ufficio causa P3, mentre s’informa sul ricorso presentato dai radicali.

Ma il meglio, il prefetto Gian Valerio Lombardi lo dà con il Rubygate. Marysthell Polanco, una delle ragazze dello zoo di Arcore (quella fidanzata con il narcotrafficante) ha problemi di cittadinanza? Che si rivolga a lui, il servizievole prefetto, dice il 4 dicembre scorso una voce dal telefono di palazzo Grazioli, residenza romana di Berlusconi, a Marysthell. E perché capisca bene (la ragazza è straniera) le fa una specie di spelling: «Prefetto Lombardi, come Lombardia senza A». Due giorni dopo Lombardi riceve la ragazza con le cortesie che si riservano agli ospiti illustri, consentendole di entrare con l’auto nel parcheggio della Prefettura, così «non perde tempo a cercare parcheggio» come le manda a dire dalla sua segretaria.

Ieri, in piazza della Scala, alla manifestazione per la dignità delle donne, ho diligentemente firmato la petizione del Pd per mandare a casa Silvio. Va bene. Ma di Gian Valerio, che cosa vogliamo fare? Lo vogliamo lasciare ancora a lungo su quella sedia? Ora, è vero che il prefetto rappresenta il governo, e in questo caso ne è davvero un degnissimo rappresentante, ma è pur sempre una figura pubblica di una qualche importanza. C’è qualche volonteroso disponibile a preparare e diffondere un’altra petizione per sfrattarlo dal palazzo di Corso Monforte? Magari il radicale Marco Cappato, che con lungimiranza aveva dichiarato all’epoca della denuncia delle iregolarità nel listino Formigoni: «La peste lombarda dilaga come la monnezza napoletana. È allucinante che il prefetto Gian Valerio Lombardi ritenga “normale” aver contattato l’ex presidente della Corte d’appello, Alfonso Marra, per informarsi sul nostro ricorso. A differenza della spazzatura campana questa peste in Lombardia dilaga con più discrezione: senza un minimo di informazione e contraddittorio che sarebbero dovuti a milioni di elettori ingannati».
* * *
A CASA!!!!!


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