Perchè abbiamo perso?

[leoncione]

Rispondo all'amico Giorgio B. e ad altri corrispondenti della mailing list dell'ulivo.
A) La contrarietà di tanti miei connazionali verso la presenza degli stranieri non sarà ancora razzismo ma sicuramente xenofobia sì.Xenofobia frutto di una visione molto miope del mondo quale è adesso e sempre più sarà in futuro.Leggevo giorni or sono in una rivista di americana di geopolitica che se il sistema cinese dovesse implodere (difficile che coesistano a lungo autoritarismo e turbo capitalismo), e la Cina diventasse preda dei Signori della guerra come è stata per secoli e fino all'arrivo,di Mao che bene o malel'ha riunificata, sarebbero decine di milioni, se non centinaia , i cinesi che si spargerebbero per il mondo soprattutto occidentale. E allora che faremmo? Come si vede sono problemi enormi , in gran parte ineliminabili, da risolvere con politiche di moderazione e dilungo periodo, cercando per quanto possibile di adottare un giusto processo di integrazione.
B ) E' esattamente xenofobia ( se non razzismo ) dire che la presenza degli stranieri ha fatto diminuire i salari.Ma quando mai .Si citino degli esempi precisi.Il sindacato di cui Giorgio B. fa (faceva?) parte non ha mai detto questo.E' ovvio che la maggior parte di quelli che scappano da proprio Paese lo fanno per cercare un futuro migliore ed è altrettanto chiaro che per non morire di fame ( o delinquere) devono accettare qualsiasi paga.Sono piuttosto i padroni (sì , i padroni)che li ricattano offrendo paghe minimeperchè sanno che dovranno accettare.I padroni ( e padroncini ) della destra tuonano contro i troppi immigrati poi li assumono in nero sottopagati , altrimenti le loro aziende chiuderebbero.
C) L'esempio dlla grande azienda di trasporto ) probabilmente una multinazionale) è assolutamente fuorviante.Come tanti industriali delocalizzano gli impianti nei Paesi di nuovo sviluppo,cosìle multinazionali del trasporto assumono il perosnale che si accontenta di meno. Questo fenomeno fa parte da sempre dellastoria del Sindacato.I colleghi di Giorgio B hanno fatto bene a scioperare: spero solo che abbiano scioperato per fare aumentare la paga del personale straniero al livello di quello italiano, e non contro gli autisti stranieri.Altrimenti, come ho ampiamente dimostrato, sarebbe una battaglia persa per sempre.
C) " diamo ci pertanto da fare per recuperare i voti perduti" scrive Giorgio B.Ma non dice come :forse facendo propria la politica terroristica e xenofoba della destra?
Romano Scaffardi

[franz]

Rispondo all'amico Giorgio B. e ad altri corrispondenti della mailing list dell'ulivo.
A) La contrarietà di tanti miei connazionali verso la presenza degli stranieri non sarà ancora razzismo ma sicuramente xenofobia sì.Xenofobia frutto di una visione molto miope del mondo quale è adesso e sempre più sarà in futuro

Scinderei le due cose.
La xenofobia è una reazione di paura istintiva dello straniero. E' una cosa vecchia come l'uomo stesso, visto che sono 100'000 anni che le popolazioni umane si spostano ed entrano in contatto tra loro.
Essa puo' essere "calvacata" da chi fa politica; solitamente da politici di destra ma non si esclude che possano farlo anche quelli di sinistra. È sicuramente una risposta politica miope, come dici, ma rimane il problema di dare una risposta concreta all'esigenze della popolazione, di gestire positivamente il fenomeno, di attuare misure di integrazione e di repressione della eventuale ciminalità importata.
Ma già facciamo fatica a gestire la nostra, di criminalità (con tre mafie abbiamo un invidibile record mondiale) e facciamo fatica a gestire le politiche assistenziali ed inclusive (quasi assenti) verso gli italiani.
Il problema degli stranieri è allora la cartina al tornasole della incapacità della politica italiana dal dopoguerra di gestire il paese, in qualsiasi suo aspetto sociale.

Ciao,
Franz