https://www.agi.it/cronaca/roma_buche_e ... 017-05-22/
Il problema sono i mezzi pesanti
Il vero nemico del manto stradale sono i mezzi pesanti, come i camion e i pullman. Il passaggio ciclico e continuo di questi mezzi pesanti (milioni di tonnellate) provoca la rottura del conglomerato bituminoso (asfalto). Iniziano così a crearsi delle fessure. All’inizio le crepe riguardano solo gli strati più profondi, ma poi si ramificano in superficie con il continuo passaggio di carichi pesanti. La strada a questo punto ha l’aspetto di una ragnatela, quello che i tecnici chiamano ‘pelle di coccodrillo’. Da lì a poco, con la prima infiltrazione di acqua, si formerà una buca.
La pioggia si infiltra nelle crepe dell'asfalto e quando l'acqua accumulata va in pressione per effetto del passaggio veicolare comincia a spingere contro le pareti delle fessure sgretolandole e contemporaneamente dilava il materiale non legato dello strato sottostante. Questo movimento ripetuto crea la buca.
Come dovrebbero essere fatte le strade
Tutto dipende non solo da come le strade vengono asfaltate, ma da cosa c’è sotto il primo strato superficiale. Come per le case, la tenuta del manto dipende dalle fondamenta. Una strada va realizzata in relazione al traffico previsto e alla resistenza strutturale del sottofondo e generalmente è costruita da una sovrapposizione di strati di diverso spessore:
• uno di sottofondo di 25 cm
• uno di base di 15 cm
• uno di collegamento di 5 cm
• uno di usura che può essere anche drenante di 4 cm
(Gli spessori sopraindicati sono tipici, ma ogni volta devono essere comunque calcolati in base al traffico previsto).
Dal 2008 ad oggi la produzione di asfalto per i lavori di manutenzione stradale si è dimezzata, da 44 milioni di tonnellate a 22 milioni.