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Magliana sociale

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Messaggioda flaviomob il 29/07/2012, 10:49

LA ROMA DI ALEMANNO: EX DELLA BANDA DELLA MAGLIANA E DEI NAR DIVENTA CONSULENTE PER LE POLITICHE SOCIALI

ROMA — Dalla banda della Magliana al Campidoglio. Tra gli uomini di fiducia che il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha voluto nella sua avventura, c’è anche Maurizio Lattarulo, ex Nar, già braccio destro del boss De Pedis e luogotenente dell’estremista nero Massimo Carminati. Condannato con sentenza definitiva il 6 ottobre del 2000 "in quanto membro dell’associazione a delinquere banda della Magliana», 'Provolino', così lo chiamavano gli altri della gang, nel luglio del 2008 viene arruolato dal primo cittadino della Capitale come consulente esterno per le Politiche Sociali. «Sarebbe curioso capire con quali competenze in materia", si domanda Giovanni Barbera, presidente del consiglio del XVII Municipio di Roma, che domani invierà alla commissione trasparenza del Comune un’interrogazione urgente.


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Re: Magliana sociale

Messaggioda franz il 31/07/2012, 18:56

Strano che chi sostiene (a ragione) che la condanna e la pena non hanno valore punitivo ma che la detenzione ha finalità di ricupero del condanato, poi, in base forse ad una deriva giustizialista e forcaiola, si indigna se un ex carcerato (di destra o di sinistra a seconda del colore -opposto- dell'indignato) trova lavoro nel sociale.
Eppure a leggere il pezzo sopra e il chiarimento sotto, pare sia proprio cosi'.



L'INTERVISTA
"Ma io non sono più un delinquente"
Lattarulo, "ho scontato la mia pena"

L'ex membro della Banda della Magliana e braccio destro di De Pedis: "Dopo la riabilitazione mi sono laureato e ora faccio il ristoratore". E sull'incarico: "Sono stato contattato dalla Belviso, mai avuti contatti con Alemanno e non collaboro con Tredicine"
di FEDERICA ANGELI

"Non sono più un delinquente. Sono stato condannato per associazione a delinquere, ho scontato la mia pena. Poi riabilitazione e laurea in Scienze umanistiche. Ora sono come tutti gli altri". Maurizio Lattarulo, al secolo Provolino, ha 52 anni e prova amarezza ad essere ancora bollato come "Banda della Magliana". Lattarulo ha voltato pagina e, dopo una consulenza di due anni in Campidoglio alle Politiche sociali, ora è proprietario di un ristorante.

Come ha ottenuto la consulenza dal Comune?
"Sono stato contattato dalla Belviso dopo averla conosciuta al XII municipio nel 2005. Mi ha chiesto di collaborare con lei alle Politiche sociali nel 2008 e io ho accettato".


Mai avuto contatti col sindaco Alemanno?

"No, mai".

Neanche quando militava nei Nar?

"No. Peraltro voglio sottolineare che non sono mai stato condannato per l'appartenenza ai Nar".

Nell'ordinanza di rinvio a giudizio le vengono contestati reati di racket, usura, estorsioni e il controllo del gioco d'azzardo nella città.
"Nessuno di quei reati mi è stato riconosciuto. Solo l'associazione. Basta. Quel periodo è stata tutta una cazzata fatta in gioventù, un'idiozia della mia vita. Avevo vent'anni e dieci circoli intestati. Mi sono trovato coinvolto in qualcosa di più grande di me. E per tutti i casini legati alla Banda sono stato lasciato dalla mia prima moglie e ho già pagato il mio conto".

Nelle carte dell'inchiesta lei viene descritto come il braccio destro di De Pedis, si dice fosse la sua ombra. Che rapporti aveva con lui?
"Basta parlare di quegli anni per favore. Ora sono un'altra persona".

Al funerale di Renatino lei però c'era.
"Esiste la pietas cristiana, non pensa?".

Assolutamente. Di cosa si occupava quando era consulente alle Politiche sociali?
"Di rapporti con gli ex detenuti e della loro riabilitazione. Uno dei miei progetti era aprire un centro per tutti i detenuti "anziani" che, dopo una lunga condanna, non avevano di che vivere una volta fuori dal carcere".

La consulenza è durata fino al 2010 giusto?
"Sì, poi ho deciso di andarmene. Ora ho aperto un ristorante, ma non le dico dove, altrimenti poi scrivete che è il nuovo covo della banda della Magliana".

Quanto alla sua attuale collaborazione con Giordano Tredicine?
"Lo conosco, ma non collaboro con lui".

(30 luglio 2012) http://www.repubblica.it
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Re: Magliana sociale

Messaggioda flaviomob il 31/07/2012, 21:30

...«Lattarulo quindi - sottolinea Belviso - nel 2008, era un cittadino come tanti, nel pieno dei suoi diritti. Proprio per il suo passato, ho pensato potesse rappresentare un esempio concreto di persona riabilitata alla quale dare un'occasione nuova di vita - afferma il vicesindaco di Roma -. Possibilità quest'ultima, fra l'altro contenuta nelle competenze dirette dell'assessorato alle Politiche sociali previste dalla legge 381 del 1981, dedicata proprio al reinserimento lavorativo di detenuti, tossicodipendenti ed ex detenuti»...

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cr ... 7800.shtml

Sicuramente le competenze in materia non gli mancano :lol:
Ma un conto è garantire riabilitazione ed inserimento in ambito lavorativo, cosa per la quale faccio i migliori auguri a Lattarulo, un altro è pagare come consulente di un ente pubblico una persona che si è macchiata di associazione a delinquere all'interno di una banda che ha avuto frequenti contatti con la mafia e i servizi deviati (o meno...). Possibile che nessun altro avesse equivalenti, o migliori, competenze? E non è certo il primo, nell'ambito della parentopoli - amicopoli romana.
Certo, se vogliamo fare polemiche pretestuose al livello del "Giornale"...
Ma allora perché non Totò Riina, allora? In fondo pare fosse anche lui "amico" di Andreotti... :lol:


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Re: Magliana sociale

Messaggioda franz il 01/08/2012, 9:06

E' un gioco delle parti che a me appare decisamente stucchevole.
Se un ex BR, scontata la pena, lavora da qualche parte in qualche comune o comunque collegato al settore pubblico, la destra forcaiola si scatena. Se un ex fascista lavora da qualche parte in qualche comune o comunque collegato al settore pubblico, la sinistra giustizialista si scatena. Naturalmente va a finire che un'amministrazione di destra non darà mai lavoro ad un ex BR (ma ad un ex fascista si') e viceversa. Il che ovviamente alimenta la polemica politica dato che a sinistra si portà accusare un'amministrazione di destra di aver assunto un ex fascista e viceversa. Visti i noti legami tra estremismi di ogni colore e criminalità comune, piu' o meno organizzata, il discorso si estende anche alla criminalità che ha un certo colore politico.
Toto' Riina è ancora in carcere ed ha parecchi ergastoli da scontare e quindi è il classico esempio a capocchia.
Comunque anche se fosse, scontata la condanna uno è pulito e puo' lavorare ovunque.
Se non puo' allora deve essere il giudice a stabilire particlari condizioni restrittive.
Nel campo del pubblico impiego c'è per esempio la possibilità dell'interdizione (temporanea o permanente) dai pubblici uffici.
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Re: Magliana sociale

Messaggioda flaviomob il 01/08/2012, 23:20

Hai ragione, Franz.
Il colore politico mi interessa poco (a proposito: di che colore dovrebbe essere la Banda della Magliana?). Io mi riferivo alla peculiarità del reato associativo, ovvero alla possibilità che anche un ex detenuto, scontata la pena, possa mantenere contatti con un'associazione a delinquere e quindi utilizzare - o peggio essere manipolato, magari tramite il ricatto - quei legami per intorbidire l'attività pubblica. In ogni caso meglio un concorso con modalità trasparenti e meritocratiche piuttosto che la cooptazione tramite la scorciatoia, piuttosto costosa peraltro, delle "consulenze".


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Re: Magliana sociale

Messaggioda franz il 02/08/2012, 7:51

flaviomob ha scritto:Hai ragione, Franz.
Il colore politico mi interessa poco (a proposito: di che colore dovrebbe essere la Banda della Magliana?). Io mi riferivo alla peculiarità del reato associativo,

La banda della magliana, lo si legge anche nella immancabile scheda wiki, ha avuto numerose collaborazioni con elementi della destra eversiva, oltre alle altre mafie nazionali e servizi segreti. Di fatto pero' chiunque faccia parte della malavita organizzata e di gruppi terroristici, è imputabile per reati associativi e sarebbe tagliato fuori da qualsiasi lavoro sociale, compreso il recupero ed il sostegno ad altri ex carcerati. Il discorso concorso/cooptazione è altra cosa e posso darti ragione. Non mi sembrava pero' il tema del contendere.
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