Ogni tanto concordo con i sindacati...
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php ... =HOME_ROMA
I sindacati contro la giunta regionale:
Polverini? Un disastro, fallimento a 360°
ROMA - Cgil Cisl e Uil insieme contro le politiche della giunta Polverini. I sindacati questa mattina stanno effettuando un presidio di protesta davanti alla sede della giunta sulla Colombo. Presenti circa un migliaio di persone con bandiere, fischietti e palloncini a forma di Pinocchio che rappresentano «le bugie della giunta regionale», responsabile, secondo i sindacati, di «un fallimento a 360°: dalle infrastrutture alla sanità, dalle politiche del lavoro ai trasporti». Presenti i 3 segretari regionali e romani Claudio Di Berardino (Cgil), Luigi Scardaone (Uil) e Franco Simeone (Cisl).
Di Berardino: accendere le luci su un disastro. «Siamo qui perché vogliamo riaccendere le luci su disastro economico e sociale che vive la nostra regione - spiega il segretario generale della Cgil Lazio Claudio Di Berardino - soprattutto dopo i provvedimenti del Governo che colpiscono duramente lavoro pubblico, edilizia, e servizi, i tre pilastri del nostro territorio. Di fronte a questo disastro non si può dire sono stata eletta dai cittadini, chiudersi nel Palazzo e buttare le chiavi. In questo anno e mezzo province con meno sociale, meno sanità, meno trasporti, vertenze ancora giacenti e un rapporto con i rappresentanti dei lavoratori pari allo zero assoluto».
«Alla Polverini chiediamo intanto di aprire un confronto per prendere atto della condizione in cui vivono i territori. Il ragionamento secondo cui lei è stata eletta dai cittadini del Lazio, e quindi va avanti con il suo programma a prescindere, non è la modalità corretta perché nel frattempo la regione Lazio è profondamente cambiata».
«È uno scandalo l’aumento delle commissioni alla Pisana, quindi non discutiamo di costi in generale ma di alcuni privilegi. In più - ha aggiunto - c’è il tema della lotta all’evasione fiscale, perché nel Lazio ci sono 20miliardi di euro evasi. Infine dobbiamo recuperare un po’ di risorse forzando il patto di stabilità, magari il 5-6% che vale 1,5 miliardi di euro bloccati. Quello di oggi è un grande presidio: Cgil, Cisl e Uil tornano insieme».
Simeoni: siamo allo sbando. «Questa è un’occasione irripetibile perché convergiamo tutti verso un’unica valutazione: la Regione Lazio è allo sbando, non troviamo indicatori positivi che possano quantomeno mitigare questa nostra opinione negativa». Lo ha detto Franco Simeoni, segretario regionale Cisl. «Basti un dato su tutti: nel Lazio 4 aziende ogni giorno chiudono i battenti. Questo significa che nei primi sei mesi del 2011 la bellezza di 650 imprese sono finite o in fallimento. Questa è la dimostrazione chiara di un’economia che non riesce ad uscire dalla crisi che è generale ma che a Roma e nel Lazio dipende non poco dalle scelte non fatte, sia negli anni passati, ma in modo particolare in questo momento dalla giunta Polverini. Parlando di rifiuti, ad esempio, da un momento all’altro potrà scoppiare l’emergenza nel Lazio, perché non c’è un piano di smaltimento dei rifiuti nonostante la Polverini dica il contrario. C’è solo un documento portato all’attenzione del consiglio regionale dalla giunta».
«C’è poi una situazione antipatica - ha infine concluso Simeoni - che riguarda le holding della Regione Lazio: sono qualcosa come 50 società o agenzie che occupano circa 7500 lavoratori, con oltre 300membri nei consigli di amministrazione che costano 2 milioni di euro l’anno. Li è possibile incidere ed eliminare gli sprechi».
Scardaone: Polverini ci ha preso in giro. «Il presidio di oggi è la risposta migliore e spontanea a questa situazione. Siamo alcune migliaia sotto la Regione Lazio.Polverini ha riempito la città di manifesti con scritto: 18 mesi con te.Consentitemi il gioco sugli accenti: per me ha fatto 18 mesi da sola, nel senso che ci ha preso in giro ed è stata in magnifica solitudine nella sua torre d’avorio». Lo ha detto il segretario regionale Uil Luigi Scardaone. «Nel Lazio c’è un grande problema che riguarda la sanità e basta andare nei pronto soccorso o nelle Asl e si vedono situazioni di sovraffollamento. Le commissioni delle Asl - ha aggiunto - non si riescono a riunire perché il taglio degli organici fa sì che non ci siano i medici. Poi si sta sottovalutando il problema dei trasporti, che presto scoppierà. Se andiamo avanti così coni tagli annunciati, il trasporto romano si ferma ed è inutile minacciare il blocco contratti, perché ora va di moda. Se la gente non viene pagata non lavora e quindi anche la logica dello scambio, io ti lavoro se mi applichi il contratto, va a farsi benedire».
Martedì 15 Novembre 2011 - 12:39 Ultimo aggiornamento: 18:14