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Governo, prime mosse condivise ma c'è scetticismo su rifiuti

Discussioni su aspetti locali di attualità, specifici o comuni a vari luoghi, ove già non affrontati nei forum tematici. Riforme locali: decentramento e federalismo.

Governo, prime mosse condivise ma c'è scetticismo su rifiuti

Messaggioda franz il 22/05/2008, 18:51

http://www.repubblica.it/2008/01/sezion ... apoli.html

Sondaggio in tempo reale di Ipr per Repubblica.it sui provvedimenti del Cdm
Apprezzate soprattutto le norme contro i pirati della strada e il taglio dell'Ici
Governo, prime mosse condivise
ma c'è scetticismo sul caso rifiuti
Solo il 9% pensa che l'emergenza immondizia sarà risolta in tempi brevi

<B>Governo, prime mosse condivise
ma c'è scetticismo sul caso rifiuti</B>

Particolarmente apprezzata la norma anti-graffitari
ROMA - La sicurezza al centro del pacchetto varato con urgenza dal Consiglio dei ministri di ieri, è per il governo quella riferita alla presenza nelle città di rom ed immigrati irregolari. Ma nel giudizio degli italiani il primo problema di ordine pubblico resta in realtà quello legato alla grande criminalità organizzata. Questo almeno certifica un sondaggio "in tempo reale" sui primi provvedimenti adottati ieri a Napoli dall'esecutivo, realizzato da Ipr marketing per conto di Repubblica.it. Un'indagine che nel complesso regala comunque l'immagine di un governo che ha agito sostanzialmente in sintonia con i cittadini.

L'allarme pirati della strada. Dalle risposte fornite in via telematica dal campione di mille elettori, disaggregati per sesso, età e area di residenza, emerge che la norme più condivise tra quelle varate dal governo, rispettivamente con l'89 e l'88 per cento dei consensi, sono quelle che inaspriscono le pene per gli automobilisti ubriachi responsabili di incidenti e quella che rafforza gli strumenti per la confisca dei beni mafiosi eliminando una serie di passaggi che attualmente rallentano il meccanismo e spesso impediscono la destinazione dei beni sequestrati.

La piaga graffitari. A seguire, con l'84%, nella classifica della condivisione degli italiani, c'è un'altra misura "secondaria" rispetto a quelle che hanno tenuto banco nelle discussioni e nelle polemiche della vigilia, ovvero l'obbligo per i graffitari di ripristinare quanto danneggiato. "Solo" il 58% degli italiani approva invece l'introduzione del controverso reato di immigrazione clandestina, mentre il provvedimento che allunga il tempo di permanenza massima nei Cpt da 60 giorni a 18 mesi risulta quello meno condiviso in assoluto con appena il 36%.

Resta il binomio sicurezza-immigrazione. Questo non significa di certo però che il binomio sicurezza-immigrazione non sia presente nella testa degli italiani. Ben il 76% del campione condivide infatti la norma che rende essere clandestini un'aggravante per coloro che delinquono e un altro 74% approva la scelta di prevedere espulsioni più facili per gli stranieri condannati a una pena superiore a due anni (la legge precedente fissava il limite a dieci).

Passando dai temi di ordine pubblico a quelli economici, l'abolizione dell'Ici (87% dei consensi) convince gli italiani molto più che non la detassazione degli straordinari (73%).

Gli umori sui rifiuti. Il "tempo reale" dell'Ipr marketing ha sondato infine l'umore degli italiani sul capitolo rifiuti, rivelando su questo punto un certo scetticismo sulla possibilità che Berlusconi risolva la questione con successo. Solo il 9% pensa che l'emergenza verrà superata entro un mese, mentre un 39% pensa che ci vorrà almeno un anno, un 24% ritiene che ci vorrà anche di più e un altro 16% crede che il caso non sarà risolto affatto.

Nel merito dei provvedimenti contenuti nel decreto legge, il 76% condivide l'apertura di altre discariche in Campania e solo il 53% la possibilità di punire con pene fino a cinque anni di carcere chi provoca disordini nei pressi dei siti.

(22 maggio 2008)
http://www.sondaggipoliticoelettorali.i ... aggio=3041
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Re: Governo, prime mosse condivise ma c'è scetticismo su rifiuti

Messaggioda incrociatore il 01/06/2008, 10:57

Andrebbe sempre ricordato che la gestione dei rifiuti non è una competenza dello Stato (salvo particolari casi), ma delle Regioni... quindi il problema rifiuti a Napoli rimane una competenza della Regione e degli altri Enti Locali... a meno che lo Stato faccia valere i suoi poteri sostitutivi, ma se ciò succede non è che il giudizio sull'incapacità di gestire il problema può essere spostato "tranquillamente" su Berlusconi come non poteva essere spostato ieri su Prodi.

http://www.parlamento.it/leggi/deleghe/98112dl.htm
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Re: Governo, prime mosse condivise ma c'è scetticismo su rifiuti

Messaggioda franz il 01/06/2008, 12:00

incrociatore ha scritto:Andrebbe sempre ricordato che la gestione dei rifiuti non è una competenza dello Stato (salvo particolari casi), ma delle Regioni... quindi il problema rifiuti a Napoli rimane una competenza della Regione e degli altri Enti Locali... a meno che lo Stato faccia valere i suoi poteri sostitutivi, ma se ciò succede non è che il giudizio sull'incapacità di gestire il problema può essere spostato "tranquillamente" su Berlusconi come non poteva essere spostato ieri su Prodi.

Corretto ed approfitto per sottolinieare come sia deficitario il concetto di "competenza regionale" per i rifiuti.
La regione è una giurisdizione troppo vasta per essere un efficace strumento di responsabilità locale.
Finisce che ognuno puo' dire che il problema non è suo (napoli, salerno) a livello comunale ma di altri (la regione, roma).
Invece dove le cose funzionano la competenza è distrettuale.
Identifico con questo un livello intermedio tra il comune (spesso troppo piccolo per ospitare al suo interno un inceneritore o una discarica) e la provincia (credo troppo grande).

Il problema è che la maggiore fonte di inquinamento nella catena di trattamento dei rifiuti (riciclati o no che siano) non è costituito dagli inceneritori o dalle discariche ma dagli automezzi adibiti al trasporto dei rifiuti. Questi costituiscono il 98% dell'inquinamento (anche di polveri fini) nel caso di moderni impianti di smaltimento, naturalmente.
Quindi piu' corto è il tragitto dalla casa al centro di smalimento, minore è l'impatto ambientale nel territorio.

La soluzione è quindi predisporre centri di raccolta dei rifiuti riciclabili a livello comunale (carta, vetro, alluminio, pet, scarti vegetali e da compostaggio) dove accogliere anche i rifiuti che non sono non riciclabili ma che non devono essere portati in discarica o all'inceneritore (batterie, computer, elettrodomestici, pneumatici, scarti dell'edilizia, plastica) e poi predisporre a livello distrettuale (gruppi di comuni) centri di smaltimento (discariche, termovalorizzatori, trattamenti a freddo).

L'ambito della responsabilità locale vuole a mio avviso che chi è responsabile di una attività abbia in mano tutte le leve necessarie, compresa quella che impone ai cittadini il costo del trattamento dei rifiuti e le relative decisioni politiche in materia.

La Regione è inadatta a questo compito. Puo' al massimo predisporre controlli, verifiche.

Ciao,
Franz
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Re: Governo, prime mosse condivise ma c'è scetticismo su rifiuti

Messaggioda incrociatore il 01/06/2008, 12:24

Non è proprio così.

La competenza Regionale è di programmazione e indirizzo, ma già tra le funzioni delle Provincie (T.U. 267/2000) c'è l'organizzazione e lo smaltimento dei rifiuti... per cui le comunità locali sono già chiamate ad esprimersi e non possono tirarsi indietro... Poi le Regioni, se operano bene, possono incrementare le "funzioni conferite" alle Provincie con ulteriori "funzioni delegate" con proprie leggi regionali... a dimostrazione della mia tesi che le Regioni (così come sono adesso) potrebbero essere abolite in favore di un maggior ruolo delle Provincie (che invece si vogliono abolire... e ti pareva che in questo Paese non si scelga di andare al contrario di ciò che si dovrebbe?)
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Un editoriale di Panebianco che merita discussione

Messaggioda annalu il 01/06/2008, 16:17

Editoriali RIFIUTI E DISFATTA DEL SUD
Se la società civile scendesse in piazza

di Angelo Panebianco

Nel suo L'armonia perduta, del 1999, a proposito di quell'invenzione culturale che è stata la «napoletanità», Raffaele La Capria scrive che essa «... fu l'approdo inevitabile di questa piccola borghesia che rinunciava a priori, per risolvere il problema della plebe, a ogni vero tentativo di trasformazione sociale. Che rifiutava a priori ogni tentativo di industrializzazione, in quanto comportava rischi e richiedeva investimenti, capacità imprenditoriali, cultura, proprie di una classe dirigente moderna e di una borghesia degna di questo nome».

Assillata dall'esigenza di controllare la plebe, la borghesia napoletana, per La Capria, diede vita a una forma di civiltà duttile e raffinata ma immobile, impermeabile alle esigenze della modernità.
L'ambivalente sentimento dello scrittore nei confronti della borghesia della sua città ritorna oggi negli interventi che egli dedica all'emergenza napoletana. Lo si coglie anche nelle riflessioni pubblicate ieri sul Corriere. Quell'ambivalenza dà luogo, mi sembra, a oscillazioni nel giudizio. C'è una differenza fra la prima parte, dove risponde a Ernesto Galli della Loggia, e la seconda dove esamina criticamente Il mare non bagna Napoli, il libro di Anna Maria Ortese. Nella prima parte, egli accusa l'Italia per quanto è accaduto e accade a Napoli. Il rischio è che il lettore vi veda (fraintendendo, credo, il vero pensiero di La Capria) una sorta di assoluzione per Napoli, un voler gettare sulle spalle di altri le responsabilità. Nella seconda parte, però, egli dedica un giudizio molto affilato e duro alla borghesia napoletana, della quale dice che essa non si è mai confrontata con il mondo e, pertanto, non è mai stata in grado di conoscersi: «Come si fa a essere classe dirigente se non si sa chi si è?».


Io credo che a Napoli oggi possa servire più questo duro giudizio sull'inettitudine della sua borghesia, della sua classe dirigente, che una chiamata di correo per l'Italia nel suo insieme. Perché nelle chiamate di correo è sempre insito il rischio, anche al di là delle intenzioni, di allontanare la responsabilità da chi in primo luogo la possiede. E' mia impressione che i napoletani, e in particolare proprio quella borghesia da cui fin qui, nella vicenda dei rifiuti, ci si è attesi invano uno scatto d'orgoglio, la manifestazione di un'inequivocabile volontà di prendere in mano il destino della propria città, non abbiano ancora misurato fino in fondo il baratro morale in cui Napoli è precipitata agli occhi del resto dell'Italia. Forse, per quella normale forma di cortesia che impronta le conversazioni private, i non napoletani evitano di calcare troppo la mano quando parlano con dei napoletani. Ma è purtroppo un fatto che, ad esempio, quando al Nord oggi si parla di Napoli (e la cosa non coinvolge solo elettori leghisti ma i più disparati ambienti, culturali e politici) smorfie e commenti carichi di disprezzo sono la regola. Il resto del Paese si sente danneggiato da Napoli due volte. In termini di immagine, perché la vicenda napoletana dei rifiuti coinvolge l'intera Italia agli occhi del resto del Mondo. E in termini di sforzo finanziario, perché quella storia costa cifre colossali ai contribuenti italiani.


Da quindici anni, o quanti ne sono passati da quando dura il problema dei rifiuti, afflitta da quegli antichi difetti acutamente individuati da La Capria, la società civile napoletana, quell'ambiente borghese fatto di professionisti, professori, imprenditori, giornalisti, magistrati, è stato silente, e quindi complice, degli errori inanellati dalla classe politica. Quella società civile non può fingere di non avere responsabilità possedendo essa le risorse culturali ed economiche che avrebbero potuto metterla in grado di esercitare un'influenza positiva, se solo lo avesse voluto.

Trovo stupefacente che quella classe borghese non abbia ancora sentito su di sé tutto il peso morale dell'emergenza e non si sia data da fare di conseguenza. Trovo strano, ad esempio, che essa non sia stata ancora in grado di portare in piazza mezzo milione, o più, di persone, con lo scopo di solidarizzare con chi, da De Gennaro a Bertolaso, ha tentato e tenta l'impossibile per rimediare, e di dire basta alle manovre dilatorie e alle «rivolte » suscitate ad arte, mediante le quali, da troppo tempo, si impedisce di porre termine a questa scandalosa situazione. Se quella reazione ci fosse stata, il clima e il vento sarebbero già cambiati e Napoli potrebbe guardare con più fiducia al futuro. Per i rifiuti ma forse anche per i suoi più generali problemi di sviluppo. L'assenza di quella reazione spiega anche l'incapacità delle istituzioni di cooperare fra loro (come mostra l'ultimo, devastante, intervento della magistratura), di remare nella stessa direzione.

Non dovrebbe essere questo il compito di intellettuali di grande prestigio come La Capria? Quello di spingere i propri concittadini ad abbandonare l'apatia, a muoversi per riconquistare un orgoglio e un onore oggi perduti? Anche i difetti più antichi e radicati di una classe dirigente che, in realtà, non sa dirigere più nulla, possono essere riscattati nelle situazioni di emergenza. Anzi, è solo in presenza di crisi gravissime che potenziali classi dirigenti, abituate a stare in ginocchio, riescono talvolta ad alzarsi in piedi.
In quasi tutto il Sud, non solo a Napoli, è da sempre radicata l'idea che tocchi agli altri, al Nord ricco oppure allo Stato, «risarcire» il Sud, risolvere i problemi della società meridionale. Ma è una tragica illusione. Gli «altri», si tratti dello Stato o di qualunque altra entità, anche ammesso (e non concesso) che lo vogliano, non potrebbero comunque riuscirci. Nessuno è in grado di aiutare davvero un altro se quest'ultimo non aiuta se stesso per primo.


31 maggio 2008(modificato il: 01 giugno 2008)
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Re: Governo, prime mosse condivise ma c'è scetticismo su rifiuti

Messaggioda ranvit il 02/06/2008, 9:47

C'è poco da discutere annalu perchè >Nessuno è in grado di aiutare davvero un altro se quest'ultimo non aiuta se stesso per primo.<

E' per questo che sono per il federalismo fiscale, per l'abolizione degli aiuti a pioggia tipo "finanza agevolata" (su tutte la 488), per l'invio dei rifiuti altrove e...per rivotare i personaggi che hanno sfasciato Napoli e la Campania negli ultimi 15 anni.


Spero che il Cd riesca laddove il Cs ha cosi' clamorosamente e colpevolemte fallito. Bassolino andava cacciato a calci nel sedere già qualche anno fa, quando dopo essere stato il Commissario si dimise, strafottendosene del fatto che non avesse non dico risolto ma neanche avviato a soluzione il problema, per ricandidarsi "senza colpe" alle Regionali.
E hanno avuto anche la faccia tosta di difenderlo alle ultime politiche....vergogna D'Alema e anche Veltroni (che ha fatto fuori De Mita, certamente "compagno di merende", ma non il Governatore.

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Re: Governo, prime mosse condivise ma c'è scetticismo su rifiuti

Messaggioda incrociatore il 02/06/2008, 10:31

ranvit ha scritto:C'è poco da discutere annalu perchè >Nessuno è in grado di aiutare davvero un altro se quest'ultimo non aiuta se stesso per primo.<

E' per questo che sono per il federalismo fiscale, per l'abolizione degli aiuti a pioggia tipo "finanza agevolata" (su tutte la 488), per l'invio dei rifiuti altrove e...per rivotare i personaggi che hanno sfasciato Napoli e la Campania negli ultimi 15 anni.


Spero che il Cd riesca laddove il Cs ha cosi' clamorosamente e colpevolemte fallito. Bassolino andava cacciato a calci nel sedere già qualche anno fa, quando dopo essere stato il Commissario si dimise, strafottendosene del fatto che non avesse non dico risolto ma neanche avviato a soluzione il problema, per ricandidarsi "senza colpe" alle Regionali.
E hanno avuto anche la faccia tosta di difenderlo alle ultime politiche....vergogna D'Alema e anche Veltroni (che ha fatto fuori De Mita, certamente "compagno di merende", ma non il Governatore.

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sul fatto che il Centro-sinistra abbia colpevolmente fallito non mi pare contestabile, ma se questo significa dare un credito maggiore al Centro-destra... "speriamo che loro (il Centro-destra) ci riescano", mi pare che tu dica... prendiamo un grosso abbaglio, perché sottende un ragionamento che esclude il Centro-destra da responsabilità in tutto quanto si sta oggi drammaticamente evidenziando... e non è assolutamente così.

Il Centro-destra ha responsabilità anche molto più grandi del Centro-sinistra... A meno di considerare Centro-sinistra anche la teoria infinita di presidenze DC della Regione dalla sua istituzione fino al 1995, poi i guai odierni sono tutti derivati dalle porcherie della Giunta Rastrelli (ex MSI) dal 1995 al 1999 a cominciare dalla predisposizione delle gare di appalto pensati per gli amici dell'Impregilo...
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Re: Governo, prime mosse condivise ma c'è scetticismo su rifiuti

Messaggioda ranvit il 02/06/2008, 11:49

Certo che il centrodestra ha contribuito, ma la maggiore responsabilità è del Cs piu' i sindacati/sinistra radicale/i cosiddetti "verdi" (difesa di qualsiasi lavoratore anche il piu' incallito asssenteista e/o inefficiente, ricorso ai sogni per risolvere il problema dei rifiuti e dell'ambiente, etc).

Rastrelli c'entra, ma poco ....i maggiori danni sono stati fatti dopo per la totale mancanza di capacità amministrativa e inettitudine politica.
Otto anni fa c'era chi (il sottoscritto ma...soprattutto il sindaco di Salerno) prevedeva esattamente quanto è accaduto (basterebbe rivedere le esternazioni televisive settimanali di De Luca su una TV locale....ne parlava praticamente tutte le settimane). C'era tutto il tempo per avviare a soluzione i problemi. In particolare nei tre anni in cui Bassolino è stato Commissario...ma lui se ne è strafregato, aveva altro per la testa e....altro che Impregilo!

Io sono campano e vivo a Salerno...

Negli ultimi 15 anni dominati dal CS e da Bassolino/De MIta la situazione, se possibile, è peggiorata molto.
Aldilà dei ritardi storici e strutturali del sud, paghiamo un'addizionale sui carburanti per evitare il disastro sanità e abbiamo i rifiuti .... a Salerno grazie al sindaco De Luca (ex segretario del Pci votato anche da tantissimi elettori di centrodestra) non abbiamo i rifiuti per strada...ma i danni economici sono anche qui (vedi diossina ipotizzata nella mozzarella).

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