La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Il ministero non intelligente

Discussioni su aspetti locali di attualità, specifici o comuni a vari luoghi, ove già non affrontati nei forum tematici. Riforme locali: decentramento e federalismo.

Il ministero non intelligente

Messaggioda flaviomob il 27/02/2014, 21:07

Città intelligenti, per i progetti stanziamenti milionari. Ma il ministero non li eroga
655 milioni di euro di fondi europei. Era la cifra messa a disposizione dall'Europa per realizzare le idee di brillanti 'under trenta' sull'applicazione delle tecnologie alla vita delle metropoli italiane. Ma non è ancora arrivato nulla. E chi ha vinto, nel frattempo, non può avere altri impieghi
di Alessandro Longo

Antonio Vetrò, 29 anni, è un ingegnere torinese che aveva vinto un sogno; ma lo Stato gliel’ha subito messo in naftalina.

Un finanziamento ministeriale, con fondi europei da un totale di 665 milioni di euro, per sviluppare la sua idea e renderla parte della nascita delle prime grandi smart city italiane. Ovvero città più efficienti, sostenibili, evolute grazie alle nuove tecnologie.

Il Miur (Ministero dell’istruzione, università e ricerca) non ha ancora però erogato i finanziamenti, a distanza di un anno e mezzo dall’avvio del bando di gara che li stanziava. E così Vetrò ha deciso di emigrare a Monaco, dove ha vinto un post dottorato università. Delusi come lui, ci sono decine di under 30 e 399 soggetti, tra aziende e pubbliche amministrazioni, che hanno vinto il primo bando nazionale Smart Cities.

Nessuno di loro ha ancora visto i fondi promessi. Sono 48 i progetti vincitori dedicati agli under 30 e 32 quelli che riguardano collaborazioni tra imprese, università e amministrazioni pubbliche. Per di più, il regolamento del bando vieta ai giovani di avere un impiego se non per un numero esiguo di ore. Non hanno i fondi per lanciare i progetti e non possono lavorare ad altro, quindi restano nel limbo.

Questa settimana il ministero si è rifatto vivo con una novità sul bando, ma molti dei giovani di cui sopra l’hanno presa più come una beffa. È arrivato infatti un decreto del Capo Dipartimento che approva in via definitiva i progetti vincitori del bando. Peccato però che sia solo un’ulteriore formalizzazione, visto che i vincitori erano già stabiliti con un altro decreto di ottobre scorso.

Mancano adesso, a quanto si legge , “successivi e appositi decreti di finanziamento”, per far partire i progetti, a quanto si legge. E non ci sono solo ritardi. Adesso i fondi totali sono diventati 350 milioni, dai precedenti 665, «perché nel frattempo il ministero si è accorto che il Tesoro aveva fatto sparire 300 milioni dalla disponibilità», spiegano fonti governative vicine a chi ha organizzato il bando.

Il perché di tanta attesa invece è presto spiegato: burocrazia. Se ne sono andati più di sei mesi per una prima fase di valutazione, arrivando a febbraio 2013; poi hanno valutato la solidità economico-finanziaria dei candidati e ci è voluto fino a ottobre scorso. Quindi a gennaio hanno fatto le visite in loco.

Vetrò, come gli altri ragazzi, sa dal 28 febbraio 2013 che il suo progetto (sviluppato con un amico avvocato), Power Aware, era tra i vincitori (alla fine della prima fase di valutazione). Un finanziamento pubblico di 418 mila euro, più 100 mila euro di cofinanziamento privato, per sviluppare un sito internet che aiuti i privati a ridurre la spesa energetica. Mostra loro quali fattori vi incidono di più e suggerisce soluzioni.

«Grande gioia, quel giorno. C’è parecchio lavoro da fare: mettere su il team di ricerca, avviare i contatti con gli sviluppatori e i possibili collaboratori, organizzare lo studio pilota, contattare le aziende, avviare i contatti con sviluppatori. Lo si fa come secondo lavoro, ma c’è la voglia di far bene, e le promesse del bando sono incoraggianti: tempi rapidi, date certe, burocrazia snella. Nel frattempo iniziamo anche a fare rete con gli altri vincitori, prima di Torino, poi pian piano si aggiungono anche le altre città da tutta Italia. Ci intervistano giornali e tv», continua. Nel frattempo attendo anche ulteriori indicazioni dal MIUR, perché nel comunicato del 28 febbraio c’è solo scritto che abbiamo vinto, ma nulla di più. Sappiamo che ci sono da approvare i progetti esecutivi, a cui i nostri progetti, per esigenze puramente burocratiche, devono essere “agganciati”».

Ma passa un anno. «Nonostante le grandi promesse e il gran clamore mediatico, ci si ritrova ad un anno di distanza, senza nulla in mano». Come denunciato da un’interpellanza di due consiglieri al Comune di Torino, del 20 gennaio, “i giovani vincitori dei finanziamenti si trovano dunque da un anno bloccati, in un vero e proprio limbo, in quanto non possono iniziare la realizzazione dei progetti in assenza dei relativi fondi, né hanno certezza e libertà di azione riguardo alle proprie possibili attività professionali, in quanto nel momento in cui i finanziamenti arriveranno loro dovranno essere liberi per impegnarsi sui progetti, né hanno ancora chiare le effettive modalità di finanziamento e le conseguenti necessità burocratiche da svolgere, e - per maggior beffa - vengono continuamente presentati in pubblico come vincitori di fondi pubblici per la realizzazione di progetti di cui a un anno di distanza non vi è ancora nulla di fatto“.

È una storia che ritorna in quella del leccese Giovanni Potente, 30 anni, ricercatore universitario. Il suo progetto, sviluppato con due colleghi, avrebbe vinto 624 mila euro, e serve a realizzare un biosensore miniaturizzato per rilevare gliadina negli alimenti e così migliorare la vita dei celiaci. «Questo ritardo ha creato problemi. Vediamo nascere concorrenti delle realtà imprenditoriali che volevamo mettere in piedi con i fondi pubblici.

Per di più, il bando impone di non avere un contratto di lavoro (se non con un numero di ore esiguo) parallelo a quello della sperimentazione. E quindi non possiamo trovare un impiego in questo tempo di attesa, che non sappiamo nemmeno quanto durerà», dice Potente. «Si aggiunge il danno all’immagine e all’efficacia dei progetti che hanno già avviato partnership apposite con numerosi soggetti, pubblici e privati. Non si bloccano così solo i giovani vincitori ma interi territori che attraverso questi progetti potrebbero incrementare il proprio bacino occupazionale». Ancora: «I progetti finanziati hanno un programma di attività di tre anni, come richiesto dal bando, e business plan adeguati a questa tempistica: visto che un anno è andato perso in valutazioni, occorre che il Ministero consideri valide le attività sino a qui svolte oppure proroghi il termine delle attività. I ritardi rischiano a questo punto di minacciare la capacità di cofinanziamento dei giovani vincitori».

«È palese che questo bando stia penalizzando la condizione dei giovani innovatori, affossati più che facilitati nella realizzazione delle proprie idee e dei propri progetti. Molti di noi inoltre stanno impiegando da ormai un anno tempo e risorse economiche personali per portare avanti i progetti», continua Potente.

Stessi problemi per Alessandro D’Elicio, classe 1987, ricercatore del Politecnico di Milano. Con altri ha sviluppato un progetto per su architettura sostenibile e materiali innovativi. «A ottobre scorso sembrava fatta, ma ci hanno detto che servivano ancora delle verifiche. Sembrava cosa da niente, ma ci hanno messo quattro mesi.

Il 19 febbraio è stato pubblicato il decreto definitivo di stanziamento dei fondi, ma non sappiamo ancora né quando né come si partirà effettivamente con i progetti», dice. «Anche questa volta leggendo il decreto ministeriale si capisce che nonostante ci sia ancora tantissimo da fare non viene proposta un’agenda definita e definitiva delle prossime tappe. Stando ai tempi che normalmente hanno impiegato per fare tutto l’iter burocratico fino ad oggi, diciamo che siamo fiduciosi. Forse per giugno avremo delle nuove direttive».

(Espresso)


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Torna a Dai Comuni alle Regioni, Locale e Globale

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 12 ospiti

cron