Dopo tanta neve, attenti al disgelo

Non voglio fare l'uccello del malaugirio ma è meglio essere preparati (lo abbiamo scoperto in questi giorni) che sottovalutare.
In molti parti d'Italia sono caduti due o tre metri di neve. Non parlo solo dei centri abitati isolati che vengono raggiunti solo ora ma di estere zone all'interno di EMR, marche, Abruzzo, Irpinia.
Il rischio è alla fine di marzo, inizi di aprile, quando il caldo scioglierà la neve. Se arrivasse caldo di colpo, con una primavera precoce (nulla di inconsueto dopo un inverno rigido) il rischio è determinato da alluvioni improvvise in tutte le zone colpite.
Rischio che puo' essere gestito e minimizato cercando il piu' possibile di intervenire nell'alveo dei fiumi per liberarli per tempo da ogni ingombro invernale (per esempio alberi caduti per la neve). O evaquando le case piu' a rischio.
Non c'è molto tempo. Un mese e mezzo circa.
Chi puo' faccia giungere il consiglio a chi di dovere.
In molti parti d'Italia sono caduti due o tre metri di neve. Non parlo solo dei centri abitati isolati che vengono raggiunti solo ora ma di estere zone all'interno di EMR, marche, Abruzzo, Irpinia.
Il rischio è alla fine di marzo, inizi di aprile, quando il caldo scioglierà la neve. Se arrivasse caldo di colpo, con una primavera precoce (nulla di inconsueto dopo un inverno rigido) il rischio è determinato da alluvioni improvvise in tutte le zone colpite.
Rischio che puo' essere gestito e minimizato cercando il piu' possibile di intervenire nell'alveo dei fiumi per liberarli per tempo da ogni ingombro invernale (per esempio alberi caduti per la neve). O evaquando le case piu' a rischio.
Non c'è molto tempo. Un mese e mezzo circa.
Chi puo' faccia giungere il consiglio a chi di dovere.