La protezione civile non è più operativa
Inviato: 07/02/2012, 21:52
Mentre Alemanno ipotizza un complotto nordista contro Roma (nordista è un'abbreviazione di "demoplutogiudaicomassonico") e Borgezio precisa che tutto è dovuto al fatto che i meridionali non hanno voglia di spalare, confermando l'impressione che sia aperta a destra la gara a chi spara piu' cazzate, la vera notizia seria del giorno è questa:
Gabrielli: "Protezione civile senza poteri"
13:09 Gabrielli, "Protezione Civile non più operativa"
La legge 10 del 2011 "ha reso di fatto non più operativa la Protezione civile". Lo ha detto il capo del Dipartimento, Franco Gabrielli, nel corso di un'audizione alla commissione Lavori pubblici del Senato.
Per la cronaca si tratta di una legge voluta da Tremonti, per risparmiare rispetto alle spese faraoniche della precedente gestione Bertolaso.
Il quale si vantava (non so se a torto o ragione, vedete voi) che la PC italiana era la migliore del mondo, ammirata da tutti.
Oggi tuttavia si mostra la debolezza di quel modello, dipendente dal centro, anzi dal governo, anzi dalla Presidenza del Consiglio. Perché messa in discussione la testa, tagliando i fondi ed i poteri, tutta la PC diventa "non operativa", mettendo a rischio 8'000 comuni e 60 milioni di abitanti.
Diverso è il modello che parte dal basso, dai singoli comuni a livello consortile (piu' comuni uniti in consorzio per gestire insieme strutture, mezzi, materiale, personale, procedure). Non puo' crollare tutto insieme anzi funziona localmente anche se la testa è staccata, cosa non del tutto inverosimile in caso di vera calamità naturale.
Gabrielli: "Protezione civile senza poteri"
13:09 Gabrielli, "Protezione Civile non più operativa"
La legge 10 del 2011 "ha reso di fatto non più operativa la Protezione civile". Lo ha detto il capo del Dipartimento, Franco Gabrielli, nel corso di un'audizione alla commissione Lavori pubblici del Senato.
Per la cronaca si tratta di una legge voluta da Tremonti, per risparmiare rispetto alle spese faraoniche della precedente gestione Bertolaso.
Il quale si vantava (non so se a torto o ragione, vedete voi) che la PC italiana era la migliore del mondo, ammirata da tutti.
Oggi tuttavia si mostra la debolezza di quel modello, dipendente dal centro, anzi dal governo, anzi dalla Presidenza del Consiglio. Perché messa in discussione la testa, tagliando i fondi ed i poteri, tutta la PC diventa "non operativa", mettendo a rischio 8'000 comuni e 60 milioni di abitanti.
Diverso è il modello che parte dal basso, dai singoli comuni a livello consortile (piu' comuni uniti in consorzio per gestire insieme strutture, mezzi, materiale, personale, procedure). Non puo' crollare tutto insieme anzi funziona localmente anche se la testa è staccata, cosa non del tutto inverosimile in caso di vera calamità naturale.