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Terremoti al Nord

Discussioni su aspetti locali di attualità, specifici o comuni a vari luoghi, ove già non affrontati nei forum tematici. Riforme locali: decentramento e federalismo.

Terremoti al Nord

Messaggioda franz il 25/01/2012, 10:55

metto qui questo messaggio, in attesa di capire se questo forum è quello definitivo

I giornali parlano di uno sciame sismico da stanotte in varie zone del nord e di una forte scossa verso le 9.

ma non solo in Italia

questa la situazione nelle ultime 24 ore http://www.emsc-csem.org/#2
e questa nell'ultima settimana http://www.emsc-csem.org/#4

il sito la indica di grado 5, ora corretto in 4.9, penultima di un gruppo di 6 scosse.
http://www.emsc-csem.org/Earthquake/ear ... ?id=252392

Gli orari di tutte le scosse sono qui sotto (UTC)

2012-01-25 08:24:39.0 31min ago 44.89 N 10.55 E 26 2.3 NORTHERN ITALY
2012-01-25 08:06:36.0 49min ago 44.91 N 10.51 E 10 5.0 NORTHERN ITALY
2012-01-25 07:26:35.0 1hr 29min ago 45.58 N 10.95 E 10 2.9 NORTHERN ITALY
2012-01-25 06:15:49.0 2hr 40min ago 45.50 N 10.95 E 11 2.5 NORTHERN ITALY
2012-01-25 00:05:15.0 8hr 51min ago 45.53 N 10.96 E 11 2.1 NORTHERN ITALY
2012-01-24 23:54:46. 09hr 01min ago 45.54 N 10.97 E 10 4.3 NORTHERN ITALY



http://www.corriere.it

L'Istituto di Geofisica l'ha registrata alle 9:06 e l'ha definitiva significativa
Scosse di terremoto nel nord Italia
Nella notte aveva tremato il veronese
La terra trema dalla Lombardia al Veneto. Epicentro nel Reggiano, magnitudo 4,9. Nella notte, scossa di 4,2

MILANO - Una forte scossa di terremoto, poco dopo le 9 del mattino ha interessato il Nord Italia ed è stata distintamente avvertita dalla Lombardia al Veneto. La scossa, di magnitudo 4.9 ha avuto epicentro nella pianura padana emiliana, in provincia di Reggio Emilia, a una profondità di 33,2 chilometri . Secondo quanto accertato dall'Istituto di Geofisica, i comuni più vicini all'epicentro sono Poviglio, Brescello e Castel di Sotto. La scossa è stata avvertita nelle province di Mantova, Parma e Reggio Emilia. Il terreno ha tremato per qualche istante, allarmando i cittadini che hanno iniziato a telefonare ai Vigili del Fuoco. L'Istituto di Geofisica l'ha registrata alle 9.06 e l'ha definitiva significativa. A Milano alcuni edifici sono stati fatti evacuare e molte persone si sono riversate per le strade: in centro, la gente si è riversata in strada in Piazzale Lugano e in piazza Cordusio, dove i clienti delle Poste sono letteralmente fuggiti dal palazzo. L'istituto per i ciechi in via Vivaio e le scuole vicine sono stati evacuati. In molti casi è stato attivato il sistema di allarme che ha lanciato l'ordine di evacuazione. La scossa è stata sentita distintamente anche in Piemonte e in Emilia, nelle province di Parma e Reggio, dove in alcune abitazioni sono cadute suppellettili. Al momento non sono registrati danni a cose o persone.

VERIFICHE - La Prefettura di Reggio Emilia non ha ricevuto al momento segnalazioni di danni. Sono attualmente in corso ricognizioni nelle aree dove il sisma è stato avvertito - in particolare Poviglio, Brescello e Castelnovo Sotto - in coordinamento con l'Amministrazione provinciale, Comuni, vigili del fuoco, forze dell'ordine e protezione civile

DALLA TOSCANA ALL'ALTO ADIGE - La scossa è stata avvertita ai piani alti delle case anche in Toscana, in particolare a Firenze e nella Toscana nord-occidentale, nelle province di Lucca e Massa Carrara. Segnalazioni e telefonate in Val d'Aosta. E anche in Trentino Alto Adige i vigili del fuoco di Bolzano hanno ricevuto una serie di chiamate di cittadini preoccupati.

NEL VERONESE - Nella notte, poco dopo l'1, una forte scossa di magnitudo 4.2 era stata avvertita dalle popolazioni tra i comuni di Negrar, Marano di Valpolicella, Grezzano e San Pietro in Cariano, in provincia di Verona. Non risultano danni a persone e cose. Secondo i rilievi registrati dall'Istituto Nazionale di Goefisica e Vulcanologia, l'evento sismico principale si è verificato alle 00,54, seguito all'1.05 da una replica di 2.1 gradi della scala Richter. Sono quattro in totale le scosse registrate nella zona delle Prealpi venete da martedì sera: le prime due, di magnitudo 2.7 e 2.1, sono state avvertite alle 20.41 e alle 20.49.

Redazione online http://www.corriere.it
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Re: Terremoti al Nord

Messaggioda franz il 25/01/2012, 13:50

Ingv: «Verona-Reggio, nessun
collegamento tra le scosse sismiche»

Massimo Stucchi, direttore della sezione milanese dell'Istituto geofisico nazionale: «Presto per parlare di sciame sismico»

MILANO - «Non c'è nessun collegamento tra le scosse sismiche avvenute nella notte nel Veronese e quelle di mercoledì mattina nel Reggiano». Lo assicura Massimo Stucchi, direttore della sezione di Milano dell'Ingv (Istituto nazionale di geologia e vulcanologia), interpellato da Corriere.it dopo la scossa di 4,9 gradi della scala Richter avvenuta alle 9,06, che molti hanno messo in relazione con le cinque scosse avvenute nel Veronese tra le 20,42 di martedì e le 8,27 di mercoledì, culminate con il sisma di 4,2 Richter avvertito distintamente dalla popolazione 55 minuti dopo la mezzanotte.

Il parroco don Giovanni Davoli mostra i calcinacci nella chiesa parrocchiale di Brescello, la chiesa di «Don Camillo», dopo la scossa di terremoto di mercoledì mattina (Ansa)Il parroco don Giovanni Davoli mostra i calcinacci nella chiesa parrocchiale di Brescello, la chiesa di «Don Camillo», dopo la scossa di terremoto di mercoledì mattina (Ansa)
«NESSUNO SCIAME» - «Si tratta solo di scosse avvenute in un breve spazio di tempo», prosegue lo studioso, che infine rassicura che al momento, specie per quanto riguarda il Reggiano, non si può parlare dell'esistenza di «uno sciame sismico», termine, secondo Stucchi, «un po' abusato negli ultimi tempi».

FENOMENI DISTINTI - Le attuali scosse di terremoto sono quindi fenomeni distinti e appartengono a due zone sismogenetiche diverse. La scossa nel Reggiano è avvenuta a una profondità di 33 chilometri e per questo motivo è stata avvertita anche in tutto il nord d'Italia.

PRECEDENTI RECENTI - Nella zona della Pianura padana recentemente sono stati avvertiti altri fenomeni sismici: il 17 luglio 2011 ci sono state scosse che hanno raggiunto i 4,7 gradi Richter con epicentro tra le province di Mantova e Rovigo; il 29 ottobre 2011 scossa di magnitudo 4,2 al confine tra Veneto e Trentino; il 23 dicembre 2008 il sisma più forte: 5,2 Richter al confine delle province di Parma e Reggio Emilia; intensità che uguagliava quella del terremoto del 24 novembre 2004 con epicentro del Garda bresciano.

Paolo Virtuani 25 gennaio 2012 | 12:35 http://www.corriere.it


Nota:
Non mi è chiaro il concetto di "nessun collegamento", perché è implicito che non è che un evento ha causato direttamente l'altro ma non è da escludere (anzi, sarebbe del tutto naturale) che gli eventi abbiano una causa comune profonda, di tipo geologico. Naturalmente a sentir parlare di "sciame" e ricordando il terremoto dell'Aquila (le cui ripercussioni giudiziarie appaiono proprio oggi sulla stampa) pare istintivo preoccuparsi un po'. È sempre difficile trovare l'equilibrio tra il procurato allarme e la banalizzazione del tipo "non preoccupatevi, nessun collegamento".
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Re: Terremoti al Nord

Messaggioda franz il 25/01/2012, 15:14

http://www.corriere.it/cronache/12_genn ... 8dfe.shtml

la mappa del 25 gennaio
Una striscia di scosse dal Medio Oriente
fino al Nord Italia in poche ore

Immagine

Dal Mediterranean Sismological Center: la «striscia» di scosse registrate questa mattina, 25 gennaio. Dal Medio Oriente attraverso la Grecia fino al Nord Italia in pochi minuti. La tabella del Centro che registra orario e luogo di tutte le scosse, mostra un passaggio rapido da Est Verso Ovest dalla notte del 25 gennaio

Guarda la mappa ingrandita http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cron ... osse.shtml

Guarda la tabella dal Mediterranean Sismological Center http://www.emsc-csem.org/#2
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Re: Terremoti al Nord

Messaggioda Iafran il 25/01/2012, 16:25

franz ha scritto:Non mi è chiaro il concetto di "nessun collegamento", perché è implicito che non è che un evento ha causato direttamente l'altro ma non è da escludere (anzi, sarebbe del tutto naturale) che gli eventi abbiano una causa comune profonda, di tipo geologico. Naturalmente a sentir parlare di "sciame" e ricordando il terremoto dell'Aquila (le cui ripercussioni giudiziarie appaiono proprio oggi sulla stampa) pare istintivo preoccuparsi un po'. È sempre difficile trovare l'equilibrio tra il procurato allarme e la banalizzazione del tipo "non preoccupatevi, nessun collegamento".

Hai ragione, anche perché sui terremoti (e di conseguenza sulla sismotettonica) le conoscenze non sono mai troppe e nuovi eventi sismici (all'ordine del giorno, a volte prevedibili con margine di sicurezza ... approssimato) fanno incrementare il loro studio, che non sarà mai definitivo (comunque, qualcuno al TG delle 13,30 ha parlato della placca adriatica).

Mi ricordo che qualche decina d'anni fa (mi sembra in un territorio compreso fra il reggiano e la Toscana) sia stata fatta evacuare la popolazione cautelativamente, perché si era verificata una registrazione sismica che, dall'analisi dei dati storici, aveva preceduto in passato terremoti più forti: quella volta le precauzioni risultarono ... superflue, ma i cittadini apprezzarono.
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Re: Terremoti al Nord

Messaggioda franz il 25/01/2012, 21:11

Altre piccole scosse

2012-01-25 17:43:36.01 hr 24min ago 44.90 N 10.46 E 15 3.5 NORTHERN ITALY
2012-01-25 13:29:55.05 hr 38min ago 44.86 N 10.54 E 27 2.4 NORTHERN ITALY

Naturalmente senza alcun collegamento. :?
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Re: Terremoti al Nord

Messaggioda franz il 27/01/2012, 17:17

Nuova serie di scosse segnalate a nord. 5° grado in emilia.
Personalmente sto seguendo l'analisi dei dati, nei momenti liberi e in effetti si riscontra da qualche mese un incremento dei casi a nord e nel sud (stabili quelli nel centro italia) mentre negli ultimi mesi del 2011 c'è stata fortissima ondata di terremoti in turkia. Non è chiaro se l'incremento di casi è dovuto ad una maggiore sensibilità delle strumentazione recentemente instatlata o proprio ad un aumento vero dei casi al nord.
Il sito che segnalavo è intasato


Scosse di terremoto avvertite in tutto il Nord

Un forte sisma è stato avvertito in tutto il Nord Italia pochi minuti alle 15.54 Molto forte e prolungata la scossa avvertita in Emili e in Liguria, dove sembra essere l'epicentro. La scossa è stata prolungata, circa 10 secondi, e di forte intensità. Il sisma è stato avvertito distintamente a Milano, Torino, Bologna, Firenze e Verona



2012-01-27 14:53:14.037min ago 44.48 N 10.03 E 60 mb 5.3 NORTHERN ITALY

Magnitude mb 5.3
Region NORTHERN ITALY
Date time 2012-01-27 14:53:14.0 UTC
Location 44.48 N ; 10.03 E
Depth 60 km
Distances 43 km SW Parma (pop 176,806 ; local time 15:53:14.5 2012-01-27)
29 km W Castelnovo ne' monti (pop 10,532 ; local time 15:53:14.5 2012-01-27)
4 km W Corniglio (pop 2,161 ; local time 15:53:14.5 2012-01-27)

(in pratica a metà strada tra Parma e La Spezia)

Immagine
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Re: Terremoti al Nord

Messaggioda franz il 27/01/2012, 18:39

Evento rivisitato, ora è valutato di intensità 5 (e c'è stato un alto evento simile in grecia) e seguito da altri due, minori, nello stesso luogo

2012-01-27 15:34:22.01hr 04min ago 44.46 N 10.05 E 66 3.2 NORTHERN ITALY
2012-01-27 15:23:23.01hr 15min ago 44.48 N 10.02 E 64 2.7 NORTHERN ITALY
2012-01-27 14:53:14.01hr 45min ago 44.48 N 10.03 E 60 5.0 NORTHERN ITALY
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Re: Terremoti al Nord

Messaggioda franz il 27/01/2012, 18:45

le scosse di mercoledì e di venerdì
Domande all'esperto: la Pianura Padana
sta diventando meno sicura?

L'articolo dopo le prime scosse di mercoledì, nel Veronese e nel Reggiano

Mercoledì scorso il Corriere ha pubblicato questo articolo in collaborazione con Domenico Giardini, presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Il contenuto rimane valido per ragionare anche sulla scossa di venerdì pomeriggio.

1 Come mai due terremoti in Val Padana così ravvicinati nel tempo, otto ore, e anche nella geografia, tanto da essere separati soltanto da appena una settantina di chilometri?
Sono due manifestazioni di uno stesso fenomeno che si è caricato di energia fino a sprigionarla in due momenti vicini e in due luoghi non lontani. Ma entrambi hanno la stessa causa.
2 Quale è la causa che li ha scatenati e può esistere un collegamento fra i due?
La Val Padana è il lembo più settentrionale della placca africana la quale spinge e si scontra con la placca euroasiatica. Da questa frizione costante, che vede gli Appennini andare contro le Alpi, nascono i terremoti nella nostra grande pianura. Il primo sisma non ha innescato il secondo arrivato più tardi di sole poche ore. Il collegamento tra i due fatti esiste solo per l'origine che li accomuna.
3 Perché il secondo sisma in Emilia di 4.9 gradi della scala Richter si è avvertito molto più di quello nel Veronese di 4.2 gradi?
Innanzitutto c'era una differenza nella magnitudo, quasi un grado di più, e non è poco. Ma, inoltre, ha pesato la profondità dell'epicentro che era maggiore nel caso dell'Emilia: 33,2 chilometri. Questo significa che le onde si sono potute trasmettere in modo più ampio prima che si esaurissero rapidamente come è avvenuto nel Veronese con un epicentro più superficiale a 10,3 chilometri. In tale circostanza, tra l'altro, essendo la località vicina alle montagne, queste fanno sì che si avverta di meno. C'è da aggiungere che la pianura è formata da sedimenti alluvionali, una natura geologica che amplifica le onde facendole sentire di più.
4 Quale è il pericolo terremoti in Val Padana?
La pericolosità naturale non è accentuata anche se non si può escludere totalmente il verificarsi di un grande sisma. Il più violento di cui si abbia traccia risale al 1695 ed è avvenuto nell'Asolano con una magnitudo di 6.6 gradi Richter. Nel Veronese bisogna andare al 1117 con 6.4 gradi. In terza posizione c'è Brescia nel 1222 (6 gradi). In Emilia Romagna il record è stato raggiunto nel Reggiano nel 1832 con 5.6 gradi.
Tra Est e Ovest, però, bisogna distinguere perché i comportamenti sono molto diversi anche nelle conseguenze. Se le aree centrali della pianura e quelle a Ovest sono tranquille, cioè generano terremoti di contenuta intensità, a Est, in Friuli, la situazione cambia in peggio perché in quella zona c'è una convergenza tra le placche da cui si sprigionano movimenti della crosta più violenti. Tutti ricordiamo il terremoto del 1976 (6.4 gradi).
5 Erano emerse delle indicazioni nel recente passato?
C'erano state delle avvisaglie. Gli scienziati avevano constatato che negli ultimi sei mesi la frequenza dei movimenti tellurici nella regione del Nord era diventata più elevata del solito con livelli tra i quattro e cinque gradi della scala Richter. Ma ciò rientrava, comunque, in un'attività di assestamento giudicata ancora normale.
6 Nella mappa dell'area mediterranea, dalla Turchia al Nord Europa, si vede che nella giornata precedente le due scosse in Val Padana si sono registrati oltre ottanta terremoti anche se di potenza inferiore ai due italiani. Quale significato può avere?
L'arco delle zone coinvolte che attraversa l'Anatolia è caratterizzato da una continua sismicità con livelli, come in Grecia, spesso superiori ai nostri nella Penisola. Pur nel grande numero di eventi rilevato la loro intensità mostra solo un «rumore di fondo» sismico che rientra nella norma. Se si guarda lo stesso panorama anche domani, dicono gli esperti, non dovrebbe cambiare molto.
7 Ma la Val Padana sta diventando più a rischio come altre parti d'Italia e ci possiamo aspettare ulteriori scosse?
Non è detto e non si può prevedere nulla; di certo gli assestamenti possono continuare come in precedenza perché la causa resta inalterata. Dopo il sisma maggiore di ieri mattina ci sono state altre tre scosse in Emilia e tre in Lombardia fra i 2.3 e 3.5 gradi.
(Risposte elaborate in collaborazione con Domenico Giardini, presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia)

twitter@giovannicaprara

Giovanni Caprara 27 gennaio 2012 | 16:39 www.corriere.it
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Terremoto, mappe da rifare sul rischio crolli

Messaggioda franz il 29/01/2012, 10:36

IL CASO
Terremoto, mappe da rifare sul rischio crolli
Colorno, rimosse le statue della Reggia

Mezza Italia in pericolo ma dati vecchi, disomogenei e insufficienti. "Così la prevenzione è impossibile". La Pianura Padana è fatta di materiali alluvionali che amplificano le vibrazioni di ELENA DUSI
Lo leggo dopo

ROMA - "Da alcuni mesi siamo tornati in un periodo di attività sismica, dopo il picco del 2009 e la calma che ne era seguita" spiega Domenico Giardini, presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). "Non ci sono indicazioni che l'attività nel Nord Italia diminuirà nel prossimo periodo". Ieri 4 piccoli sismi di magnitudo compresa tra 2 e 2,5 sono stati registrati a Reggio Emilia, sull'Etna, sui Monti Nebrodi e nel Golfo di Taranto. Ma sui sussulti di domani, nessuno ha indicazioni. "I terremoti non si prevedono" ha ribadito il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli. "Il problema è piuttosto capire in quale zona ci troviamo, verificando che gli edifici siano in sicurezza e che il proprio Comune abbia un piano di emergenza".

Tutt'altro che facile, quel che chiede Gabrielli. I dati disponibili arrivano da Ingv, Protezione Civile, Cnr, censimento Istat del 2001 e dalle compagnie di riassicurazione (che spesso non li diffondono). Ma faticano a integrarsi fra loro. E anche se indagini ad hoc sono state commissionate per quanto riguarda scuole e ospedali, le informazioni restano frammentarie per infrastrutture come ponti, reti elettriche e industrie.

A riassumere dei dati così disarticolati ha provato la Camera in un resoconto di novembre: "L'elevato rischio sismico interessa quasi il 50% del territorio nazionale e il 38% dei Comuni". Nelle aree "rosse" vivono 3 milioni di italiani e si trovano 6,3 milioni di edifici, di cui 28mila scuole e 2.188 ospedali. Di questi ultimi, 500 avrebbero bisogno di interventi per essere resi sicuri, secondo una stima del 2009 della Protezione Civile. Le scuole costruite con criteri antisismici nelle zone ad alto rischio sono invece appena il 10%.

Nel nostro paese la mappa di pericolosità sismica è elaborata dall'Ingv. Questa carta indica quanto è probabile che un terremoto si verifichi in ogni zona d'Italia, ma considera la penisola come un unico blocco di roccia. "E invece sappiamo che tipi particolari di terreno possono aumentare anche del 50% l'accelerazione delle onde sismiche" spiega Gian Michele Calvi, docente di Ingegneria sismica a Pavia e presidente della fondazione Eucentre. La natura alluvionale della Pianura Padana ad esempio amplifica le vibrazioni e i danni agli edifici.
Integrando le mappe di pericolosità sismica con i dati sulla natura del terreno, densità della popolazione e caratteristiche degli edifici prese dai censimenti, si ottengono le carte di vulnerabilità. Sono questi gli strumenti più utili che ha in mano la Protezione Civile, perché indicano dove un sisma rischia di provocare i danni maggiori alle infrastrutture e alle persone, in un paese che - sempre secondo i dati che sono in mano alla Camera - ha il 64% degli edifici costruito senza rispettare le norme antisismiche.

Incrociando queste informazioni, le mappe di vulnerabilità indicano che i 12mila terremoti grandi e piccoli che ogni anno si verificano in Italia hanno la potenzialità di far crollare mediamente 1.300 abitazioni e di renderne inagibili 27mila. "Si tratta comunque di dati ancora approssimati" prosegue Calvi. "Molte informazioni vengono elaborate dalle grandi società di riassicurazione, ma non vengono diffuse".

La decisione di rendere più precise le mappe di vulnerabilità del nostro paese è partita dopo il disastroso terremoto dell'Aquila del 2009. "La procedura che usiamo si chiama microzonazione sismica. Ci vorrà ancora qualche anno, ma presto tutta Italia dovrà averla approntata" spiega Gian Paolo Cavinato, geologo del Cnr. "Si tratta di classificare il tipo di terreno a seconda della natura geologica, della storia, della presenza di materiali di riporto o ad esempio della vicinanza di un fiume. Per completare l'analisi, si scaverà un pozzo di circa 30 metri misurando la velocità di propagazione delle onde sismiche nel sottosuolo". Solo dopo aver messo insieme i dati, riusciremo a "capire in quale zona ci troviamo" come ha chiesto Gabrielli.

(29 gennaio 2012) www.repubblica.it
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Forte terremoto in emilia: 4 morti

Messaggioda franz il 20/05/2012, 9:37

http://www.corriere.it/cronache/12_magg ... 244b.shtml

Terremoto, scossa di magnitudo 5.9
Epicentro in Emilia: quattro morti
Avvertito anche in altre regioni del Nord Italia.


Una forte, e lunga, scossa di terremoto è stata avvertita in diverse regioni del Nord Italia: tre persone sono morte nel Ferrarese e una nel Bolognese, secondo quanto riferisce la Protezione civile. La prima vittima, segnalata dalla Protezione civile, ha perso la vita per il crollo di un capannone industriale a Bondeno. Altre due vittime, secondo il 118, a Sant'Agostino, in una fabbrica di ceramica. Infine la quarta vittime, nel Bolognese, è una donna di 37 anni colta da malore, probabilmente per lo spavento.La paura ha spinto molte persone in strada in diverse città. Notte di paura anche a Milano e in altre zone della Lombardia, dove la scossa è stata percepita distintamente. Il sisma, di magnitudo 5.9 sulla scala Richter, è stato registrato alle 4:04 in Emilia-Romagna. Preceduto, all'1.15, da una scossa di magnitudo 4.1, secondo i dati della Protezione civile. L'epicentro è stato a San Felice sul Panaro, nel Modenese, a 36 chilometri a nord di Bologna e l'ipocentro, secondo i rilievi del Servizio geologico degli Stati Uniti (Usgs), a 10,1 km di profondità. Oltre che in Emilia-Romagna, la scossa è stata avvertita distintamente anche in Toscana, Veneto, Lombardia, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. Il movimento, di tipo sussultorio, è durato una ventina di secondi, facendo uscire le persone dalle case.

DANNI - Tornando alle vittime, una persona ha perso la vita nel crollo di un capannone industriale nella zona di Bondeno, nel Ferrarese: è un operaio marocchino di 29 anni che lavorava alla Ursa, azienda di polistirolo espanso, e il suo turno sarebbe terminato alle 5. L'uomo, secondo le prime informazioni, è stato colpito in testa da una trave. Al momento del crollo, che ha interessato il capannone della fabbrica e un silos esterno, erano presenti anche altri operai. Nessuno di loro, al momento, risulta ferito.

Altre due persone sono morte a Sant'Agostino, per il crollo del tetto di una fabbrica di ceramica, la Sant'Agostino Ceramica: sono due operai italiani che lavoravano al reparto monocottura. «Mi sembra di vivere un incubo», racconta Vittorio Battagia, rappresentante sindacale della fabbrica. Le vittime, Nicola Cavicchi e Leonardo Ansaloni, avrebbero terminato il loro turno di lavoro alle 6. Sempre a Sant'Agostino è anche andato giù un campanile. A San Felice sul Panaro, in provincia di Modena, è crollata la torre della rocca. Un'altra torre è andata giù a Finale Emilia, dove è stata evacuata anche una casa per anziani. A Mirandola, nel Modenese, i malati gravi ricoverati nell'ospedale cittadino sono stati portati fuori dalla struttura. Nella cittadina in provincia di Modena le persone si sono riversate in strada. «Ho visto diversi oggetti cadere, in casa, a causa della scossa- racconta Anna Festa, che si è riparata in auto dopo la scossa delle 4. -. Non ci sono particolari danni alla casa, se non calcinacci, ma nulla di grave. La seconda scossa ha fatto tremare l'auto. Siamo usciti tutti dalle case». Sempre in provincia di Modena, a Medolla, una famiglia è rimasta bloccata nella propria abitazione, dopo che una scala interna ha ceduto.

Redazione Online 20 maggio 2012 | 9:26 http://www.corriere.it



Il centro europeo di sismologia indica 5.2 (e non 5.9) ad una profondità di solo 2 km.
http://www.emsc-csem.org/Earthquake/pop ... ityMap.png

Oltre a questo evento ce ne sono stati altri, prima e dopo, sempre nella zona. Questa la mappa del mese di maggio.
http://www.emsc-csem.org/Earthquake/Map ... intens%3D8
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