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Terremoti al Nord

Discussioni su aspetti locali di attualità, specifici o comuni a vari luoghi, ove già non affrontati nei forum tematici. Riforme locali: decentramento e federalismo.

Re: Terremoti al Nord

Messaggioda Iafran il 29/05/2012, 10:23

Il terremoto in Calabria è stato di magnitudo 4,3 Richter ed ha interessato i paesi a ridosso del Pollino (Morano, Castrovillari, Saracena ...) con danni ad un campanile (sicuramente troppo alto).

franz ha scritto:Un aspetto nuovo e rilevante: la liquifazione del suolo

Questo fenomeno si verifica, per effetto delle onde sismche, in banchi di sabbie fini e limose interessate dalla falda freatica (le foto di abbassamenti lineari di marciapiedi o di strade farebbero pensare a riempimenti, non ben compattati, di scavi per il passaggio di cavi elettrici, fognatura o acquedotto).
Le Norme tecniche per le costruzioni lo prendono in considerazione da quando è stato appurato.
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Re: Terremoti al Nord

Messaggioda Iafran il 29/05/2012, 11:32

Voglio sperare che gli interventi statali per il recupero del patrimonio edilizio non partano dalle proprietà del Vaticano (chiese e campanili, antichi e vulnerabilissimi ai sismi, alla pari di castelli, torrette e palazzi storici): i preti potrebbero amministrare meglio l'8 per mille (e tutto il resto non spettante), obbedendo solo alla fede che dicono di professare.
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Re: Terremoti al Nord

Messaggioda Iafran il 29/05/2012, 12:59

La zona emiliana colpita dal sisma era classificata di III categoria (Zona 3 - I Comuni interessati in questa zona possono essere soggetti a scuotimenti modesti). Il valore dell'azione sismica utile alla progettazione (espresso in termini di ac-celerazione orizzontale max su roccia) in questa zona risulta 0,15 g (zona 1 = 0,35 g - zona 2 = 0,25 g - zona 4 = 0,05 g)

Classificazione sismica 2012 http://www.protezionecivile.gov.it/reso ... 02prov.pdf

Classificazione sismica dei comuni italiani 2012, per comune in formato .xls (si scarica da questa pagina http://www.protezionecivile.gov.it/jcms ... cazione.wp)

Normativa sismica – Norme tecniche per le costruzioni (D.M. 14.01.2008) http://www.dic.units.it/mdp/Ingegneria% ... rev1.0.pdf
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Re: Terremoti al Nord

Messaggioda franz il 29/05/2012, 14:17

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Re: Terremoti al Nord

Messaggioda flaviomob il 29/05/2012, 14:21

Ci sono fondamenti scientifici a queste ipotesi?

http://www.informarexresistere.fr/2012/ ... z1wGCGaeip

...Molti testimoni hanno riferito di aver sentito un boato poco prima del terremoto. Forse questi terremoti sono causati dall’attività di fracking attiva in quella zona? Tanto che questi sismi avvengono a bassissime profondità. Da notare inoltre che le zone colpite dal terremoto non siano considerate “ad elevato rischio sismico“ e non si registravano episodi di questa entità da svariate centinaia di anni…

Le numerose trivellazioni avvenute nel corso degli anni avrebbero modificato l’equilibrio geologico dell’area compresa tra le province di Modena e Ferrara. A conferma di questo collegamento ci sarebbe l’epicentro di quasi tutte le scosse, che sono già decine da ieri mattina: tra Finale dell’Emilia, Cento e San Felice sul Panaro. Il professor Leonardo Seeber è uno dei più noti sismologi mondiali spiega che questo è realmente possibile. ....



Tratto da: Altro Terremoto di magnitudo 5.8 in Emilia: 9 morti. Qual è la vera causa? | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2012/ ... z1wGDtxzyp
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Re: Terremoti al Nord

Messaggioda franz il 29/05/2012, 15:07

Mah, leggo che si sospetta di una bufala che gira in rete e appena ho visto che Marcianò si è buttato a capofitto (forse stufo di scie chimiche) http://www.youtube.com/watch?v=91HjSopQqU8 il sospetto di bufala diventa certezza.

Vedere http://www.giornalettismo.com/archives/ ... -fracking/

In ogni caso bisogna prima stabilire se è vero che quella tecnica viene utilizzata in quella zona e a quale profondità.
Che il fracking possa causare terremoti puo' essere anche vero ma difficilie da dimostrare o smentire (microterremoti avvengono continuamente) ma è certo che la tecnica si attua nella roccia compatta e non nel deposito alluvionale.

In secondo luogo è vero che alcuni (pochi) terremoti sono stati abbastanza superficiali (2 km) ma quelli forti sono attorno ai 9-11 km, diciamo ben oltre le quote normali di perforazione, che record a parte, stanno tra i 2 ed i 5 km. In questo momento il sito che elenca i terremoti qui in europa è sovracarico e quindi non riesco ad accedere ma quando sarà possibile farlo mi scarico gli ultimi mesi di eventi e traccio un profilo delle profondità.


Aggiornamento 1. Fatto! ho tracciato dal 2004, quando era normale avere 20/30 di terremoti attorno al grado 3 di cui una metà nei primi 5 km di profondità ed il resto poco sotto. Per il 2011 ed il 2012 il 50% dei terremoti avviene invece tra 6 e 10 km e ci sono, cosa rara prima, casi a profondità maggiore (>100km)
Tracciando in modo fine le profondità fino a 30 km, si nota un forte incremento nella fascia tra i 9 e i 12 km.
Una fascia che escluderei interessata da trivellazioni e mi pare piu' legata fenomeni profondi.
Anzi, i terremoti superficiali (1-2 km9 sono proporzionalmente diminuiti.
Naturalmente bisognerebbe anche sapere da quando si fa (se si fa) il tracking.


Aggiornamento 2 Il boato prima del terremoto.
È un fenomeno noto e sciantificamente provato
http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/261300/ (data 11 maggio 2010)
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Re: Terremoti al Nord

Messaggioda Iafran il 29/05/2012, 19:14

Franz, il video sulla liquefazione della sabbia rende bene l'idea sull'effetto delle vibrazioni al terreno di fondazione dei fabbricati in pianura (motivo del blocco della circolazione dei mezzi pubblici nei centri storici).
Ci sarebbero delle precisazioni da fare:
a) l'esperimento in video interessa una sabbia "grossa" (per differenziarla da quella "fine" e dal "limo", che hanno valori di permeabilità più bassi) immersa in un recipiente d'acqua, quindi satura, ad espansione laterale impedita, senza possibilità di drenaggio e con gli elementi liberi di muoversi: difficile ad aversi in natura per la giustapposizione dei granuli nel tempo;
b) le sabbie fini in natura, si presentano stratificate, e, apparentemente, consolidate, con caratteristiche tecniche meccaniche quantificabili. Queste quando sono sature d'acqua presentano una certa pressione interstiziale, che, per effetto dei sismi, aumenta ed eguaglia la tensione soprastante fino ad annullare la resistenza al taglio, caratteristica del terreno (in gergo, "litotipo"), e liquefanno: le opere d'arte sovrastanti affondano o si inclinano se i cedimenti laterali sono differenziati per spessori diversi della lente sabbiosa.

L'attività estrattiva per fracking è conosciuta bene solo dagli operatori, certamente per aprirsi un varco nelle formazioni rocciose le pressioni dei fluidi o dei gas utilizzati devono per forza essere superiori alle resistenze della roccia compatta (lapidea). Alla rottura della roccia si libera l'energia impiegata sotto forma di onde sismiche, che si propagheranno in relazione all'energia accumulata.
Per ipotizzare un collegamento fra la metodologia estrattiva ed i sismi, bisognerebbe mettere in relazione i siti e le profondità delle perforazioni, l'attività estrattiva se era in corso, e le energie registrate dai sismogrammi in corrispondenza degli epicentri dei terremoti emiliani e delle zone limitrofe (che saranno stati fatti dalle Università o dal CNR regionali nei giorni seguenti).

Le onde sismiche più veloci sono quelle longitudinali o di compressione (onde P), come le onde sonore, le quali generano un suono quando dall'ipocentro passano verticalmente nell'atmosfera (epicentro): è la causa del suono che si avverte spezzando una barretta di gesso con le mani (dovuto alle vibrazioni, che le dita non percepiscono).
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Re: Terremoti al Nord

Messaggioda franz il 29/05/2012, 19:28

qui si dice che in Italia non si fa fracking
http://petrolio.blogosfere.it/2012/05/t ... ng-no.html

chi ha ragione?
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Re: Terremoti al Nord

Messaggioda Iafran il 30/05/2012, 1:11

franz ha scritto:qui si dice che in Italia non si fa fracking
http://petrolio.blogosfere.it/2012/05/t ... ng-no.html

chi ha ragione?

L'articolo chiudeva così: "Perforazioni ed estrazione sono anch'essi imputati di causare eventi sismici in certe condizioni. Potete guardare i video di Maria Rita D'Orsogna, fisico del CalTech, che è forse la maggiore esperta italiana del campo. Vi chiarirà un po' le idee. E' possibile che tali attività siano coinvolte nei sismi in Emilia? Si, è possibile, anche se al momento non ancora dimostrabile"


Infatti, Maria Rita D'Orsogna (docente presso una Università californiana) nei suoi video "SISMA E INQUINAMENTO 1/3 ESTRAZIONE PETROLIO in ITALIA" (http://www.youtube.com/watch?v=L71Cq_t0XuY&noredirect=1) riporta che alcuni territori in Usbekistan, considerati non sismici, in seguito alle perforazioni sono stati interessati da varie scosse di terremoto di grado 6 e anche 7 della scala Richter.

Se esiste o meno qualche connessione fra l'estrazione degli idrocarburi e le scosse sismiche in quella parte dell'Emilia dovrà essere stabilito da una Commissione qualificata, appositamente nominata, previo comparazione di luoghi, tempi e modalità di perforazione con i sismogrammi registrati dai Centri sismologici.
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Re: Terremoti al Nord

Messaggioda franz il 30/05/2012, 8:27

Iafran ha scritto:Se esiste o meno qualche connessione fra l'estrazione degli idrocarburi e le scosse sismiche in quella parte dell'Emilia dovrà essere stabilito da una Commissione qualificata, appositamente nominata, previo comparazione di luoghi, tempi e modalità di perforazione con i sismogrammi registrati dai Centri sismologici.

Visto che il fatto è possibile ma non dimostrabile (almeno secondo l'esperta citata) non so come una commissione possa arrivare a determinare una simile relazione. Immagino che ci sarà la classica contrapposizione tra tesi opposte con tifo da stadio sulle curve. Piuttosto penso che una commissione possa trovare cause piu' probabili (si parla di una nuova faglia, cosa che immagino sia dimostrabile).

Chiariamo piuttosto cosa si intende con "possibile ma non dimostrabile".
Se diciamo che è possibile, significa che non è impossibile, quindi lasciamo uno spiraglio per dire che forse una trivellazione potrebbe anche agire da concausa. Pero' all'effetto pratico avremmo solo l'anticipo (o il ritardo) di un fenomeno che sarebbe successo ugualmente. Che l'evento sismico X dipenda direttamente dalla trivellazione Y non è dimostrabile, perché dovremmo predisporre un'analisi cosi' deterministica che arriveremmo perfino a poter fare una previsione esatta (un terremoto a quella profindità, date ed ora, magitudo). Poiché previsioni deterministiche di terremoti non ne possiamo fare, va da se' che non possiamo nemmeno dimostrare il legame diretto tra l'evento sismico e la trivellazione. Cosi' come non possiamo dimostrare la corelazione tra terremoti e alleneamenti di pianeti o "lune rosse" o profezie Maya.

Nello specifico ho trovato tra i dati sismici della zona padana 6 eventi nel 2004 a notevole profondità (>200 km) segno che comunque esistono attività profonde. Solo che difficilmente a quella profondità i terremoti sono avvertiti dalla popolazione.
Filtrando gli eventi sopra la magnitudo 2.5 ho trovato ben un migliaio di terremoti dal 2004 ad oggi.
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