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Province da tagliare

Discussioni su aspetti locali di attualità, specifici o comuni a vari luoghi, ove già non affrontati nei forum tematici. Riforme locali: decentramento e federalismo.

Province da tagliare

Messaggioda pianogrande il 13/01/2012, 0:04

Il solito Alto Adige.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01 ... ia/183375/
Tra le province da tagliare ci sarebbe questa.
Ma che si prendano la loro autonomia che significherebbe non avere più aiuti economici e coccole varie dallo stato italiano.
Ecco un'altra specie protetta a nostre spese.
Possibile che non ci sia il modo di sganciarli?
Facciamolo un referendum ma su tutto lo stato italiano.
Da soli potrebbero perderlo.
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Re: Province da tagliare

Messaggioda franz il 13/01/2012, 9:11

pianogrande ha scritto:Il solito Alto Adige.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01 ... ia/183375/
Tra le province da tagliare ci sarebbe questa.

Forse alcuni dimenticano che l'autonomia dell'alto adige è frutto di un accordo internazionale tra Italia ed Austria e come tale non puo' essere messa in discussione unilateralmente.
http://it.wikipedia.org/wiki/Accordo_De_Gasperi-Gruber
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Re: Province da tagliare

Messaggioda pianogrande il 13/01/2012, 13:12

Giusto Franz.
Io, però, sto invocando una risoluzione di comune accordo.
Loro chiedono più autonomia (gli concederei il massimo consistente in un, solo metaforico, calcio nel culo).
Come dicevano i vecchi dalle mie parti quando l'affare era conveniente:"Dove devo firmare"?.
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Re: Province da tagliare

Messaggioda franz il 13/01/2012, 14:11

pianogrande ha scritto:Giusto Franz.
Io, però, sto invocando una risoluzione di comune accordo.
Loro chiedono più autonomia (gli concederei il massimo consistente in un, solo metaforico, calcio nel culo).
Come dicevano i vecchi dalle mie parti quando l'affare era conveniente:"Dove devo firmare"?.

Bisognerebbe dare pari opportunità ad altre provincie.
Avrai letto, immagino, che oltre al confine austriaco, ci sono altre provincie sul confine svizzero in cui sondaggi piu' o meno artigianali (ma condotti nel 2011 da quotati giornali locali italiani) indicano una forte preferenza, con percentuali quasi bulgare, per annessioni alla vicina confederazione elevetica.
Il che non vuol dire che gli Svizzeri accetterebbero l'onere e l'onore (dovrebbero decidere anche loro con referendum e l'esito è tutto da scoprire) ma che si apre il dubbio su chi sia veramente a dare un calcio nel culo - sempre metaforicamente - e a chi.
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Re: Province da tagliare

Messaggioda ranvit il 13/01/2012, 14:15

SEnza commento....


http://www.corriere.it/politica/12_genn ... mlCOMPENSI D'ORO

Se il vice di Durnwalder guadagna più di Sarkozy

Dai presidenti agli assessori di Alto Adige e Trentino,
i super stipendi delle Province autonome vincono su tutti



MILANO - Bravissimi, bravissimi, bravissimi. Pagato il pedaggio di riconoscere a trentini e altoatesini che le loro terre sono governate meglio di gran parte del resto d'Italia, si può sommessamente dire che non va bene che un assessore bolzanino guadagni di più che un ministro di Berlino?

Lo denuncia, col titolo «Fette Diäten» (Grasse indennità) il quotidiano sudtirolese Neue Südtiroler Tageszeitung , diretto da Arnold Tribus, liberale, radicale, amico di Alex Langer, malvisto dai separatisti almeno quanto è amato da chi auspica un Alto Adige europeo e serenamente bilingue. Meno male. Meno male perché non c'è occasione in cui chi tocca il tema dei costi della politica quassù, sollevando perplessità su certe storture che scatenerebbero l'iradiddio se avvenissero a Napoli, Palermo o Catanzaro, non venga investito dal lamento per l'onore offeso delle genti alpine. E come sui Nebrodi o in Aspromonte divampano i sospetti sul complotto nordista, qui dilagano i dubbi su una congiura anti-autonomista.


Esente dal sospetto di essere nemica dell'autonomia, che anzi difende accanitamente, la Tageszeitung si prende dunque la libertà di dire cose scomode. A partire da certi confronti. Non solo quello noto tra le buste-paga mensili di Luis Durnwalder (appena limata a 25.620 euro) e Barack Obama (23.083 al cambio di ieri), ma tanti altri. Che potrebbero consentire al giornale di rifare il titolo ironico di tre anni fa: «Poveri tedeschi!».Poveri davvero, sia quelli di Germania sia i cugini austriaci. Il giornale, sommando indennità, diarie e rimborsi forfettari, fa ad esempio un paragone tra gli introiti mensili reali (se poi ciascuno dà soldi al partito è un'altra faccenda, ma non può essere a carico dei cittadini) di rappresentanti istituzionali più o meno paralleli.


Bene, il presidente del parlamento del Libero Stato di Baviera, Barbara Stamm, guadagna ogni mese al lordo 14.841 euro. Quello del Bundestag a Berlino, Norbert Lammert, 16.504. Quella della Camera austriaca Barbara Prammer, 17.136. E quello del consiglio provinciale altoatesino Mauro Minniti 21.440. Più del doppio rispetto al pari-grado del Tirolo austriaco Herwig Van Staa, che di euro ne prende, dice la «NST», 8.902.
Ma sono tutti i paragoni del giornale tedesco a essere, diciamo così, curiosi. La vicepresidente dell'assemblea provinciale bolzanina Julia Unterberger, con 17.220 euro lorde, risulta avere ogni mese quasi seimila bigliettoni in più rispetto a Hillary Clinton, che come segretario di Stato americano guadagnerebbe, stando ai siti ufficiali, 136.204 euro l'anno, cioè 11.350 al mese.
Certo, Durnwalder ha ragione quando dice che lavora 17 ore al giorno (chi vuole controlli: alle sei di mattina è in ufficio) e che il suo stipendio è «un terzo di quello del direttore generale della Cassa di risparmio locale». La Bbc , l'anno scorso, fece la lista degli uomini più pagati del pianeta: David Tepper riceveva da Appaloosa Management un salario di 4 miliardi di dollari, George Soros dal Soros Fund 3,3, James Simons da Renaissance Technologies 2,5. E bene ha fatto Obama a sottolineare più volte che sono cifre offensive. Detto questo, però, lì parliamo di soldi «privati» (tra virgolette, ovvio: in caso di tracolli finanziari troppo spesso sono tirati poi in ballo i governi e con loro i cittadini) e qui di soldi «pubblici». E i confronti si fanno tra figure confrontabili.


Ed ecco che colpisce il distacco non solo tra il «lordo» mensile di Durnwalder rispetto al governatore del Tirolo Günther Platter, che con 13.353 euro prende poco più della metà del «cugino». Ma più ancora quello del presidente della giunta provinciale trentina Lorenzo Dellai (21 mila euro: erano 21.539) rispetto a quello del cancelliere Angela Merkel: 18.883. È demagogico chiedere se sia normale che Rosa Thaler, presidente dell'assemblea regionale trentina (organo ormai svuotato dal rafforzamento dei due consigli provinciali che lo compongono abbinandosi ogni tanto) abbia una busta paga di 21.300 euro, cioè maggiore di quella del cancelliere austriaco Werner Faymann? O che Hans Berger, il «vice» di Durnwalder, prenda 24.360 euro lordi al mese contro i 21.133 di Nicolas Sarkozy?
Quanto ai «soldati semplici», accusa il giornale tedesco di Bolzano, le differenze sono altrettanto nette: un «deputato» del land bavarese prende 6.881 euro lorde al mese, un consigliere tirolese a Innsbruck 4.748, un parlamentare al Bundestag di Berlino 8.252, uno alla Camera viennese 13.872. Sopra a tutti, un consigliere provinciale altoatesino se ne ritrova in busta paga 14.000. Se il segretario generale dell'Onu Ban Ki moon ne prende 13.823 c'è o no qualcosa che non va? O c'è chi pensa di cavarsela con la tesi che è Ban Ki moon a esser sottopagato?


Sono sottopagati i ministri germanici del governo Merkel e quelli austriaci del governo Faymann, che secondo la «NST» prendono rispettivamente 16.300 e 16.320 euro al mese o sono pagati troppo gli assessori altoatesini che di euro ne portano a casa mensilmente, ancora al lordo, 23.100? Torniamo a dirlo e ridirlo: qui non si contesta l'accordo internazionale che ha garantito giustamente all'Alto Adige e di sponda al Trentino una larga autonomia. E ci è facile riconoscere a chi ha governato quelle montagne, quelle valli, quelle città bellissime non solo di essersi fatto carico di mille competenze (strade, scuole, sanità, paesaggio...) altrove a carico dello Stato, ma di aver lavorato meglio di altri. La prova: Bolzano e Trento svettano sempre in cima a tutte le classifiche sulla qualità della vita.


Ma proprio per difendere quei risultati occorre che quelle autonomie virtuose si sgravino delle zavorre denunciate anche da giornali non certo centralisti come il Corriere del Trentino di Enrico Franco o l'Adige di Pierangelo Giovanetti. Che dopo aver espresso dubbi su certe prebende trentine (17.949 euro agli assessori, 9.432 al sindaco del capoluogo, 8.847 a quello di Rovereto, 7.461 a quello di Comuni come Riva del Garda: proporzionalmente 66 volte più di quello di Milano) hanno messo sotto accusa l'accumulo sbalorditivo di enti locali. Che qui sono cinque: Regione, Provincia, Comuni, Comunità di Valle e Circoscrizioni. E tutte distribuiscono soldi. Basti dire che le 16 «comunità» danno ai membri degli esecutivi almeno 867 euro, ai vicepresidenti almeno 1.060, ai presidenti da 2.891 a 3.533. Quanto alle circoscrizioni, che sono 12 a Trento e 7 a Rovereto nonostante siano state abolite in tutt'Italia sotto i 250.000 abitanti, i soli presidenti costano 360.000 euro l'anno. L'Adige ha fatto i conti: la spesa totale per le indennità dei 5 organismi è di 50.468.000 euro l'anno. Pari a 95,3 euro per abitante. Tutti «costi indispensabili della democrazia»?


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Re: Province da tagliare

Messaggioda franz il 13/01/2012, 14:25

Ranvit, per me se il TAA pagasse anche 1 milione di euro al minuto i suoi dirigenti pubblici, non me ne fregherebbe un accidenti se lo facessero con i loro soldi. Leggi "federalismo fiscale". E questo vale per il TAA, per Enna, la Calabria o la provincia di Como.
Lo scandalo non sta nell'importo ma nella risposta alla domanda "ma chi li paga questi stipendi"?
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Re: Province da tagliare

Messaggioda Iafran il 13/01/2012, 15:56

franz ha scritto: "... ma chi li paga questi stipendi"?

Forse (ma ho qualche dubbio), quelli che, di tanto in tanto e per un motivo o per altro, avrebbero qualcosa da dire alla beneamata Equitalia (nel nome tutto il programma: "voi date, gli altri spendono"), la quale - non dimentichiamolo - agisce solo per il bene degli italiani (... della "casta").
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Re: Province da tagliare

Messaggioda ranvit il 13/01/2012, 16:45

franz ha scritto:Ranvit, per me se il TAA pagasse anche 1 milione di euro al minuto i suoi dirigenti pubblici, non me ne fregherebbe un accidenti se lo facessero con i loro soldi. Leggi "federalismo fiscale". E questo vale per il TAA, per Enna, la Calabria o la provincia di Como.
Lo scandalo non sta nell'importo ma nella risposta alla domanda "ma chi li paga questi stipendi"?




Chiunque li paga è uno scandalo!
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Re: Province da tagliare

Messaggioda franz il 13/01/2012, 18:15

ranvit ha scritto:Chiunque li paga è uno scandalo!

Se li pagassero loro, sarebbero fatti loro.
E non è scrivendolo in grande che cambiano le cose....
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Re: Province da tagliare

Messaggioda pianogrande il 13/01/2012, 18:46

La morale è che per i signori (herren?) sud tirolesi, il più grande terrore sarebbe tornare con l'Austria.
Le loro richieste di "autonomia" significano, semplicemente, continuate a darmi i miei privilegi e non rompetemi le scatole.
Questo li fa gemelli identici della Sicilia (i soliti estremi).
Anche per i siciliani, l'indipendenza sarebbe la rovina.
Il mio discorso è, semplicemente, prendetevi pure tutta l'autonomia che volete ma arrangiatevi da soli.

http://www.repubblica.it/cronaca/2011/0 ... -12322324/

Provate a leggere (non è breve) questo solo come spunto di riflessione.
Mi colpisce l'espressione "federalismo da sogno".
Fotti il sistema. Studia.
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