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Alluvioni e danni nel salernitano

Discussioni su aspetti locali di attualità, specifici o comuni a vari luoghi, ove già non affrontati nei forum tematici. Riforme locali: decentramento e federalismo.

Alluvioni e danni nel salernitano

Messaggioda ranvit il 10/11/2010, 22:50

Da repubblica.it :

MALTEMPO
Il Sele rompe gli argini
300 evacuati nel Salernitano
Danneggiati anche tre km di acquedotto: senza acqua in 500mila, tra i 5 e i 6 milioni di euro per le riparazioni. Allagamenti e forti venti, circolazione difficile sulla Salerno Reggio-Calabria, in azione le safety car. Esondato anche il Tanagro. Isolate le isole minori in Sicilia, a singhiozzo collegamenti nel golfo di Napoli

ROMA - L'ondata di maltempo che ha colpito in particolare il Veneto 1 nei giorni scorsi si è spostata a sud. Gravi i danni provocati dal maltempo a quasi 3 km dell'acquedotto del Sele. Per ripararli, secondo una primissima stima emersa durante il vertice di oggi nella prefettura di Salerno, serviranno tra i 5 e i 6 milioni di euro. Per i lavori ci vorrà almeno un mese. Il guasto ha privato dell'acqua potabile un'area abitata da circa 500mila persone, che comprende alcuni quartieri di Salerno (Pastena e Torrione) e 14 comuni della provincia. Domani mattina saranno messe a punto, in prefettura a Salerno, le modalità dei rifornimenti di acqua potabile.

Circa 300 persone sono state evacuate dalle loro abitazioni a Trentalone di Gromola e Ciurnito del comune di Capaccio-Paestum, in provincia di Salerno, a causa dello straripamento del fiume Sele in almeno tre punti. La furia dell'acqua ha invaso colture e i piani bassi delle abitazioni. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del comando provinciale di Salerno, la Protezione Civile e gli operai del consorzio sinistra Sele. Coldiretti denuncia la gravità della situazione: sono più di tremila gli ettari di terreno sott'acqua nelle campagne del Salernitano e si stimano già danni per decine di milioni di euro.

Solofrana e Tanagro esondati, forti disagi. Nell'agro sarnese nocerino il torrente Solofrana, che affluisce nel fiume Sarno, a Pagani ha rotto gli argini. Gravi i disagi e numerose le famiglie fatte sgomberare. A Sarno e Siano permane lo stato di preallarme scattato nel pomeriggio di ieri. I tecnici dei centri operativi comunali hanno provveduto per tutta la notte a monitorare i versanti dei monti che sovrastano i due comuni salernitani e assicurano che fino a questo momento i canali di scolo hanno retto all'abbondante pioggia. Anche il Tanagro è esondato, trasformando il Vallo di Diano, vasto comprensorio a sud di Salerno, in un grande lago.

"La situazione è grave e il pericolo non è ancora scongiurato", ha detto il sindaco di Capaccio-Paestum, Pasquale Marino. Sott'acqua è anche l'area archeologica di
Hera Argiva, uno dei santuari più grandi dell'antichità. In località Ponte Barizzo a Capaccio, tre uomini che erano rimasti aggrappati ad un tronco per sfuggire alle acque sono stati imbragati e portati in salvo. Un uomo finito nel Sele nel tentativo di salvare alcuni animali è stato ricoverato per ipotermia ma non è in condizioni gravi. Anche il porticciolo turistico di Salerno è stato gravemente danneggiato, mentre la circolazione in tutta l'area è rallentata e difficoltosa.

Allagata la Salerno-Reggio Calabria. Nubifragi e venti forti hanno creato disagi anche sulla Salerno-Reggio Calabria, che risulta allagata in diversi punti. La circolazione è difficile, in particolare nell'area del Vallo di Diano, nel basso salernitano, tra Polla e Padula Buonabitacolo. Le safety car pilotano il traffico, che è sconsigliato ai mezzi telonati e ai caravan, a causa del forte vento.

Difficili i collegamenti con le isole. Le condizioni meteorologiche, il mare agitato ed i forti venti hanno causato collegamenti solo a singhiozzo con le isole del golfo di Napoli. Moltissimi gli interventi dei vigili del fuoco a Napoli: diversi sottopassi si sono allagati, bloccando molti automobilisti.

Disagi si registrano oggi anche nei collegamenti via mare tra la Sicilia e le isole minori, per il mare agitato. A Trapani è rimasto all'ancora, ieri sera, il mototraghetto per Pantelleria. Ed è rimasta ferma a Porto Empedocle la nave per Lampedusa che sarebbe dovuta giungere nell'isola stamani. Sospesi anche i collegamenti tra Palermo-Ustica. Sono invece regolari quelli tra Milazzo e le isole Eolie.

Al nord rimangono criticità. Al nord, la situazione è meno grave rispetto ai giorni scorsi ma non è ancora tornata la calma e rimangono zone in situazioni critiche in provincia di Padova e Vicenza. La Croce rossa italiana sta assistendo centinaia di sfollati in Veneto, ma anche Toscana e Campania. In Liguria mareggiate ed allagamenti causano forti disagi, soprattutto nell'Imperiese e a Varazze, dove i vigili del fuoco sono intervenuti per liberare magazzini e negozi invasi dall'acqua.
(10 novembre 2010)
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Re: Alluvioni e danni nel salernitano

Messaggioda ranvit il 10/11/2010, 22:51

http://www.salernonotizie.it/


Dopo il maltempo è emergenza acqua: 500 mila persone a secco; erogazione solo 2 ore la mattina


L'acquedotto del Sele, che fornisce acqua potabile a Salerno e provincia, è stato "danneggiato in modo estremamente serio" dall'ondata di maltempo che ha colpito la Campania nelle ultime ore. Lo ha detto il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso nel corso del suo intervento alla Camera sui danni provocati dalle piogge degli ultimi giorni.

"C'é una situazione particolarmente critica in Campania, soprattutto in provincia di Salerno - ha spiegato Bertolaso - tanto che in questo momento risultano evacuate a scopo precauzionale circa mille persone e tre persone che erano cadute in acqua sono state salvate ancora una volta tempestivamente dai vigili del fuoco".

Ma la situazione più preoccupante, ha aggiunto, è quella dell'acquedotto del Sele, danneggiato seriamente. "Pensiamo che per circa 30 giorni, lavorando per 24 ore al giorno - ha concluso il capo della Protezione Civile - sarà necessario fornire acqua potabile in maniera diversa a circa cinquecentomila persone di Salerno e della provincia".

Ci vorranno dai 15 ai 20 giorni per ridare l’acqua con una certa continuità alle zone interessate dalla sospensione, 2 o 3 mesi per riportare il tutto alla normalità. Più grave del previsto il danno creato dal maltempo. Occorre realizzare, lì dove la condotta che pompa 2000 litri di acqua al secondo ha collassato a causa del crollo di un pilone portante, un by pass di almeno 3 km. Per farlo ci vorranno mezzi speciali con un braccio lungo 16 metri difficili da reperire. Inoltre per ora è difficile intervenire in zona per le avverse condizioni meteo e per la piena del Sele. Inoltre per la prossima settimana è prevista una nuova fase di maltempo.

Il costo dell’intervento si aggira attorno ai 6 milioni di euro. Cifre che la Regione Campania non ha a disposizione. Urge dunque un intervento governativo importante per avviare il lavoro. Al tavolo l’associazione di volontariato Humanitas che dovrà con le proprie autobotti tamponare la fase emergenziale. Ovvio, però, che non bastano per rifornire anche gli altri Comuni.

Il Tavolo Tecnico permanente istituito in mattinata tra la Salerno Sistemi Spa e l’Assessorato Assetto Idrogeologico e Protezione Civile di Salerno comunica che alle seguenti zone interessate dall’ interruzione idrica:

Arbostella
Mariconda
Mercatello
- Pastena,
Quartiere S.Eustachio,
Quartiere Europa,
Quartiere Italia,
Picarielli
Torrione,
Torrione Alto,
Felline,
Casarse,
Lauro,
Viale delle Ginestre

Sarà garantita l’erogazione idrica dalle ore 07.00 alle ore 09.00 di giovedì 11 e venerdì 12 novembre 2010.

CIRIELLI: “E’ UN VERO DISASTRO NEL SALERNITANO, SERVONO SUBITO AIUTI DAL GOVERNO”
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Re: Alluvioni e danni nel salernitano

Messaggioda ranvit il 10/11/2010, 22:52

http://www.salernonotizie.it

Maltempo: Gianfranco Valiante, “Ora Caldoro inviti Berlusconi e Bossi suoi luoghi alluvionati...”


“Il Governatore Stefano Caldoro inviti il Presidente del Consiglio Berlusconi ed il Ministro Bossi suoi luoghi alluvionati della provincia di Salerno e pretenda la stessa tempestività che il Governo ha promesso al Veneto”. La dichiarazione è del consigliere regionale del PD Gianfranco Valiante.
“Lo straripamento dei fiumi Sele, Tanagro, Sarno e Solofrana, 3 mila ettari di terreno allagati nella Piana del Sele, centinaia di milioni di euro di danni, migliaia di persone evacuate dalle loro case, l’area archeologica di Paestum inondata, i porti danneggiati, le condotte dell’acquedotto rovinate, spero siano sufficienti per avere risposte efficaci e rapide dal Governo centrale, così come avvenuto per il Veneto – dice Valiante – servono subito fondi per fronteggiare i primi interventi urgenti. In considerazione dei gravissimi danni causati dall'ondata di maltempo che sta fustigando anche la provincia di Salerno, la Giunta regionale adotti quanto prima una delibera di riconoscimento di calamità naturale, quantifichi i danni e proceda ai necessari aiuti finanziari nei confronti dei Comuni, dei cittadini e delle attività produttive.

E’ indispensabile disporre sgravi fiscali e previdenziali per le aziende agricole colpite e aiuti economici per i comuni danneggiati dalla straordinaria violenza del maltempo”. Gianfranco Valiante auspica “un intervento tempestivo per scongiurare ulteriori ripercussioni sull’economia dei territori” e chiede collaborazione al sistema bancario “affinchè gli istituti di credito attuino una sospensione su pagamenti e mutui per assicurare liquidità alle imprese agricole, così da scongiurare licenziamenti e nuove espulsioni dal mondo del lavoro”.

“La provincia di Salerno – conclude Gianfranco Valiante - aspetta il Presidente Berlusconi ed il Ministro Bossi; sono certo che il Governatore Caldoro, non meno autorevole del suo collega del Veneto, riuscirà a portarli qui”.
10/11/2010 14.38.01
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Re: Alluvioni e danni nel salernitano

Messaggioda ranvit il 10/11/2010, 22:53

Sono anche io senza acqua....
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Re: Alluvioni e danni nel salernitano

Messaggioda franz il 11/11/2010, 10:35

ranvit ha scritto:Il costo dell’intervento si aggira attorno ai 6 milioni di euro. Cifre che la Regione Campania non ha a disposizione.

Ma come è possibile che una regione di quasi 6 milioni di abitanti non abbia 6 milioni di euro disponibili per emergenze. :!:
Si tratta di un euro ad abitante! Una banca li dovrebbe mettere immediatamente a disposizione, se non fossero nelle casse regionali. A cosa servono le banche? A piazzarci i cugini degli amici dell'assessore di turno?

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Campania, 13 miliardi di euro di debiti

Messaggioda ranvit il 11/11/2010, 11:29

http://www.ilmattino.it/articolo.php?id ... sez=NAPOLI


Campania, 13 miliardi di euro di debiti
Rapporto-dramma degli 007 del Tesoro

di Gerardo Ausiello
NAPOLI (17 ottobre) - «Con mutui e bond la Regione ha violato la Costituzione». È uno dei pesanti rilievi mossi dagli «007» del ministero dell’Economia nel rapporto (i cui contenuti sono stati anticipati dal Mattino il 29 agosto) confluito nella relazione del Ragioniere generale dello Stato Mario Canzio e inviata a Giulio Tremonti al termine dell’ispezione durata due mesi. Dall’indagine, scattata in seguito allo sforamento del patto di stabilità e sollecitata dal governatore Stefano Caldoro, emerge un quadro drammatico della situazione finanziaria di Palazzo Santa Lucia: l’indebitamento complessivo ha raggiunto i 13 miliardi di euro (il boom, in base a quanto accertato, si è registrato in cinque anni, dal 2004 al 2008), la spesa è fuori controllo e le risorse in cassa scarseggiano.

I ripetuti allarmi lanciati pubblicamente dal presidente della Regione erano dunque fondati. Si lavora, a questo punto, al piano di stabilizzazione che sarà pronto nelle prossime settimane e con cui l’ente punta a superare l’emergenza.

Le operazioni finanziarie
Canzio non ha dubbi: dal 2005 al 2008 si è fatto ricorso all’indebitamento non per finanziare investimenti ma per sostenere la spesa corrente. Qualche esempio? «Le somme ottenute a seguito dell’emissione di bond nel 2006 - scrive l’esperto - sono state in parte utilizzate per concedere contributi in conto interessi in favore di soggetti privati, per pagare le retribuzioni degli operatori forestali e il servizio di antincendio boschivo, per finanziare iniziative di interesse turistico quali fiere, mostre, contributi a case di produzione cinematografica e per opere di manutenzione ordinaria». Nel 2008, poi, i mutui sono stati impiegati per «generici contributi a soggetti esterni e per la copertura di perdite pregresse di società partecipate». Tutte procedure in violazione dell’articolo 119, comma 6, della Costituzione su cui sarà chiamata ad esprimersi la Corte dei Conti.

La cassa
L’ente sta affrontando da mesi una crisi di liquidità senza precedenti. Basti pensare che al 31 dicembre 2009 in cassa c’erano circa 240 milioni, scesi a 50 sei mesi dopo. Il 31 luglio scorso, invece, la Regione aveva a disposizione 80 milioni e, trenta giorni dopo, circa 357 milioni. Ma perché questa sofferenza? Uno dei motivi principali è il continuo ricorso ad anticipazioni di liquidità per garantire il funzionamento della macchina sanitaria e per pagare gli stipendi dei dipendenti. Ciò in quanto le Asl hanno i conti correnti pignorati per complessivi 1,5 miliardi. Proprio il deficit di cassa rappresenta, secondo gli ispettori, «il problema più preoccupante, nel breve periodo, perché rappresenta verosimilmente il versante sul quale si potrebbe manifestare una vera e propria situazione di impossibilità a far fronte agli impegni verso fornitori e finanziatori». Per gli «007», insomma, il bilancio è candidato al default, ovvero al fallimento.

I residui
A fronte di un indebitamento complessivo che raggiunge i 13 miliardi, c’è una parte consistente di residui attivi (crediti non riscossi) che quasi sicuramente non potranno essere recuperati. Ciò rischia di aggravare il già drammatico deficit.

La sanità
Nonostante gli sforzi messi in campo nell’ambito del piano di rientro, il settore «versa tuttora in una situazione di difficoltà, legata ai ritardi nell’attuazione delle prescrizioni» del governo. Nelle ultime settimane, però, la struttura commissariale ha messo in campo uno sprint varando una serie di misure importanti: il piano di razionalizzazione della rete ospedaliera e territoriale; il ticket su farmaci, codici bianchi, visite specialistiche e cure termali; il protocollo d’intesa con i Policlinici. Giovedì prossimo è in programma a Roma il vertice con i tecnici dei ministeri dell’Economia e della Salute per valutare l’entità di questi interventi.

Le società miste
Anche in questo caso le perdite prodotte, avvertono i collaboratori di Tremonti, non vanno sottovalutate. Nel 2008, infatti, le aziende partecipate hanno accumulato un deficit pari a 52 milioni. Peraltro tale comparto è quasi interamente dipendente dalle risorse pubbliche: le società dei trasporti per una quota del 71,75%, mentre tutte le altre addirittura per il 92,99%. Senza i fondi della Regione, dunque, queste aziende non potrebbero sopravvivere.

Il personale
Costa troppo. Per i propri dipendenti, che sono complessivamente 6.500, l’ente spende circa 400 milioni. Una cifra che, in base a quanto scrive il ragioniere dello Stato, dev’essere ridotta.
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Re: Alluvioni e danni nel salernitano

Messaggioda ranvit il 11/11/2010, 12:33

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CIRIELLI: “E’ UN VERO DISASTRO NEL SALERNITANO, SERVONO SUBITO AIUTI DAL GOVERNO”

Il Presidente della Provincia di Salerno, On. Edmondo Cirielli, che in queste ora sta seguendo da vicino l’evolversi della situazione meteo nel Salernitano, lancia un vero e proprio allarme: « E’ un vero e proprio disastro. Al momento ci sono oltre un migliaio di sfollati e il concreto rischio che quasi 500 mila persone rimangano senza acqua per oltre un mese.

Le prime stime parlano di diverse decine di milioni di euro di danni al comparto agricolo, oltre cinque milioni per l’acquedotto del basso Sele, diversi milioni per ospitare gli sfollati e approvvigionare di acqua potabile le zone a secco. » Il Presidente Cirielli conclude con un appello al Governo: « Abbiamo necessità che il Governo dia concrete risposte, in tempi ristretti, su fondi e interventi adeguati che aiutino gli Enti territoriali nella gestione di questa vera e propria calamità naturale.»

Salerno: in Via Lungomare Colombo mareggiate fanno vibrare i palazzi, sgomberato uno stabile

Anche nella giornata odierna, a seguito dell’allerta meteo, diramata dalla regione Campania, il personale è stato impegnato ed è tutt’ora impegnato in numerosi interventi sul territorio eventi derivanti dalle particolari avverse condizioni atmosferiche, causa di numerosi allagamenti di strade, smottamenti e piccole frane soprattutto nelle zone alte della città, in particolare si è intervenuti in Giovi San Bartolomeo causa frana, che aveva interrotto la circolazione, sul posto si portavano prontamente tecnici della Pubblica Incolumità e operai della sezione strada che con mezzi meccanici, provvedevano a liberare la carreggiata.

Successivamente altro intervento è stato effettuato sul L.re Trieste, presso la struttura “Quattordici Leoni” per detriti che avevano invaso parte della struttura.

L’intervento più significativo veniva effettuato in Via L.re Colombo, 14 unitamente ai tecnici della Pubblica Incolumità e dei Vigili del Fuoco dove le forti mareggiate, protrattesi da due giorni avevano allarmato gli abitanti, non potendo accertare con certezza gli eventuali danni strutturali, a causa del mare ancora in tempesta che non consentiva un sopralluogo accurato, si concordava in via precauzionali di fare allontanare le dodici famiglie occupanti lo stabile e di interdire l’accesso presso le tre attività commerciali ivi allocate.

In serata emessa Ordinanza di sgombero già notificata agli interessati, con la prescrizione di non frequentare i luoghi.

MALTEMPO: COMANDANTE VVFF SALERNO, TIMORI PER PIENA CALORE

"La situazione è al momento sotto controllo ma potrebbe degenerare". Paolo Moccia, comandante dei vigili del fuoco di Salerno e provincia è a Capaccio (Salerno), dove diverse località sono state colpite dalla esondazione del fiume Sele e dove si contano circa diverse centinaia di sfollati. I soccorsi sono in azione ma, spiega il comandante Moccia, quello che si teme è la piena del fiume Calore, corso d'acqua che si immette nel fiume Sele e che quindi potrebbe contribuire ad aumentare nettamente il livello".

Moccia descrive la notte scorsa come "tremenda". Centinaia gli interventi. Sul posto, ora, mezzi anfibi nonché elicotteri che sorvolano l'intera area. C'é, dunque, attesa per un'ulteriore piena che potrebbe rendere molto più complicata la situazione.

MALTEMPO: 500 INTERESSATI EVACUAZIONE, ALCUNI RESTANO A CASA

Una parte delle 500 persone che vivono in abitazioni allagate dallo straripamento del fiume Sele, in località Gromola, Ponte Barizzo e Foce Sele, tutte nel comune di Capaccio Paestum (Salerno) si è allontanata, trovando ospitalità in abitazioni di parenti.

Altri, invece, nonostante l'invito a lasciare le proprie case, hanno preferito, al momento, rimanervi perché, dicono, hanno paura di possibili episodi di sciacallaggio. La preoccupazione è che nelle prossime ore è che la piena nelle prossime ore possa ulteriormente ingrossarsi a causa delle piogge a monte delle località interessate
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