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Abruzzo, arrestato Del Turco

Discussioni su aspetti locali di attualità, specifici o comuni a vari luoghi, ove già non affrontati nei forum tematici. Riforme locali: decentramento e federalismo.

Abruzzo, arrestato Del Turco

Messaggioda franz il 14/07/2008, 8:30

Abruzzo, arrestato Del Turco
coinvolto in inchiesta sulla sanità


PESCARA - Il presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano del Turco, è stato arrestato questa mattina dalla Guardia di finanza nell'ambito dell'inchiesta sulla sanità condotta dalla Procura della Repubblica di Pescara. Il provvedimento di custodia cautelare ha riguardato anche altri assessori regionali e funzionari dell'ente. La notizia è diffusa dall'Agi.

(14 luglio 2008)
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Re: Abruzzo, arrestato Del Turco

Messaggioda ranvit il 14/07/2008, 11:37

Che dire....???
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Abruzzo, arrestato Del Turco

Messaggioda GOG54 il 14/07/2008, 12:23

ranvit ha scritto:Che dire....???


Che dire ... !!! Che ormai la supposta "diversità" berlingueriana della "sinistra" fa parte di una stagione lontana nel tempo e nelle coscienze! Nessuno è più disposto a battersi per una nuova moralità della politica! Così il centro-destra riderà di sottecchi ed il PD, invece di scartare le mele marce ( ... e sono tante!), ammorbidirà il proprio atteggiamento sul sostegno alla giustizia. La salvaguardia del principio che "La legge è uguale per tutti" diventa infatti fastidiosa quando la giustizia osa colpire ripetutamente gli "intoccabili"! ... Così il pluritrombato Rutelli non avrà pudore a riaprire la bocca ... e Di Pietro farà davvero il pieno pescando nella delusione e nella scontentezza ormai dilagante! ... Che pena!
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Re: Abruzzo, arrestato Del Turco

Messaggioda ranvit il 14/07/2008, 12:40

GOG54 ha scritto:
ranvit ha scritto:Che dire....???


Che dire ... !!! Che ormai la supposta "diversità" berlingueriana della "sinistra" fa parte di una stagione lontana nel tempo e nelle coscienze! Nessuno è più disposto a battersi per una nuova moralità della politica! Così il centro-destra riderà di sottecchi ed il PD, invece di scartare le mele marce ( ... e sono tante!), ammorbidirà il proprio atteggiamento sul sostegno alla giustizia. La salvaguardia del principio che "La legge è uguale per tutti" diventa infatti fastidiosa quando la giustizia osa colpire ripetutamente gli "intoccabili"! ... Così il pluritrombato Rutelli non avrà pudore a riaprire la bocca ... e Di Pietro farà davvero il pieno pescando nella delusione e nella scontentezza ormai dilagante! ... Che pena!


E' evidente che non mi conosci.

Non ho mai creduto e anzi ho sempre avversato il mito della "diversità" dei "sinistri".

Qui in Campania abbiamo Bassolino....un altro che ha fortemente contribuito all'incredibile aumento dei voti al centrodestra nelle ultime politiche. Forse non ha fatto nulla di penalmente rilevante ma non ha fatto nulla neanche per avviare a soluzione qualche problema della Regione.

Come si evince dai miei interventi sono dell'idea che bisogna smetterla di inseguire i problemi virtuali, tipo quelli che non vorrebbero riconoscere al centrodestra la legittimità a governare per le piu' svariate "marachelle" di Berlusconi, concentrandosi sulla soluzione dei problemi reali della gente attraverso una opposizione dura quanto si vuole ma costruttiva. E puntando ad una collaborazione con la maggioranza per le riforme istituzionali.

Vedremo se Del Turco ha veramente fatto quello di cui è accusato o se si tratta nuovamente di qualche magistrato che vuole mettersi in luce....non so cosa sperare. Ecco perchè mi ero limitato al "Che dire...???"

Vittorio
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Re: Abruzzo, arrestato Del Turco

Messaggioda matthelm il 14/07/2008, 14:16

Questa è la vera emergenza italiana a tutti i lielli e per tutti i colori politici.

Da quì discendono le varie malefatte, giustificate o tollerate talvolta perché compiute da personaggi vicino a noi.

Tolleranza zero per le scalate con balordi, per finanziamenti privilegiati a "vicini", per pagare gente che non lavora, per portaborse nullafacenti ecc.

Non è qualunquismo è ritornare ad educare alla legalità senza sconti.

Colpire duro anche e soprattutto se sono "nostri".

Mi fa paura questa Italia corrotta e senza valori.
Qualcuno storcerà il naso ma quì c'è bisogno anche dell'aiuto della Chiesa. Anche se le mele marce ci sono dappertutto.
"L'uomo politico pensa alle prossime elezioni. Lo statista alle prossime generazioni".
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Re: Abruzzo, arrestato Del Turco

Messaggioda lucameni il 14/07/2008, 16:04

Giusto giustissimo.
L'importante è che non ci si faccia impapocchiare da chi volutamente equivoca la richiesta di legalità col cosidetto "giustizialismo" (ma poi che vuol dire?).
Mi riferisco - come mio solito - a certi editorialisti che parlano per astrazioni (i furbetti) e fanno finta di non sapere che questa è l'Italia di tangentopoli, quella che c'ha regalato Berlusconi.
Unica strada: non guardare in faccia nessuno e pretendere legalità a 360° sempre e comunque.
E non solidarizzare con in magistrati quando serve e poi inciuciare con la destra quando qualcuno dei nostri è sotto tiro.
E pazienza se in questo caso il "dialogo" con l'opposizione può subire ostacoli.
Invece, e questo mi dispiace, ho letto spesso sui forum di chi auspica un nostro chiudere un occhio per motivi "superiori".
No.
SI faccia pulizia fino in fondo.
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Re: Abruzzo, arrestato Del Turco

Messaggioda franz il 14/07/2008, 17:04

GOG54 ha scritto:
ranvit ha scritto:Che dire....???


Che dire ... !!! Che ormai la supposta "diversità" berlingueriana della "sinistra" fa parte di una stagione lontana nel tempo e nelle coscienze!

Veramente Del Turco è sempre stato dell'area PSI (anzi, ne fu segretario nazionale nel 1992) e quindi poco ha a che vedere con la "diversità berlingueriana" a cui ti riferisci.

Wiki ha scritto:Dopo la licenza media inferiore emigra a Roma ed inizia il suo apprendistato sindacale nella sede romana dell'Istituto nazionale confederale di assistenza (INCA). Come sindacalista di area PSI, entra a far parte della segreteria provinciale della FIOM di Roma e quindi approfondisce la sua conoscenza del sindacato dei Metalmeccanici entrando a far parte dell'ufficio di organizzazione centrale della FIOM (Federazione operai Metalmeccanici) della CGIL (1968).

Prosegue la carriera sindacale, prima guidando per molto tempo la corrente socialista della CGIL e successivamente diventando segretario aggiunto durante la segreteria di Luciano Lama (1970-1986).

Nel 1992 lascia il sindacato e un anno dopo diventa segretario nazionale del PSI subentrando a Giorgio Benvenuto, che aveva provvisoriamente sostituito Craxi al momento dell'uscita di quest'ultimo dalla vita politica italiana. Il partito, sconvolto dall'inchiesta Mani pulite, durante la sua segreteria si sfalda, diventando prima SI (Socialisti Italiani) e poi SDI (Socialisti Democratici Italiani).

Con quest'ultimo movimento, nel 1994 Del Turco viene eletto alla Camera (XII legislatura) nel collegio elettorale di San Lazzaro di Savena e viene nominato vicepresidente della Commissione Affari Esteri; nella successiva legislatura viene eletto al Senato nel collegio di Grosseto per L'Ulivo. Dal 16 maggio 1996 al 6 febbraio 1997 è presidente del gruppo dei senatori di Rinnovamento Italiano.

Durante il secondo governo Amato (2000) ricopre l'incarico di ministro delle Finanze.

La sua attività politica è legata anche alla Commissione Antimafia, della quale è stato presidente.

Nel 2004 viene eletto al Parlamento europeo nella circoscrizione sud, con 180 mila preferenze, per la lista Uniti nell'Ulivo e si iscrive al Partito Socialista Europeo.

Nelle elezioni regionali del 3 e 4 aprile 2005 viene eletto presidente della Regione Abruzzo, per la coalizione dell'Unione con il 58,1% dei voti, e lascia l'incarico di Strasburgo.

Nel 2007 fonda l'associazione Alleanza Riformista con l'intento di portare lo SDI nel Partito Democratico, in seguito al congresso nazionale dello SDI, nel quale prevale la linea del segretario nazionale Boselli, abbandona il partito per confluire con Alleanza Riformista nel Partito Democratico.

Dal 23 maggio 2007 è uno dei 45 membri del Comitato nazionale per il Partito Democratico.


Ciao,
Franz
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Re: Abruzzo, arrestato Del Turco

Messaggioda franz il 14/07/2008, 17:06

In una inchiesta dell'Espresso del 2007 il fiume di denaro alle cliniche private
Le accuse alla giunta di centrodestra. La truffa proseguita dal centrosinistra

Sprechi d'Italia, scandalo Abruzzo
Cento milioni alla loro salute

di PRIMO DI NICOLA

OLTRE il buco anche la beffa. Perché in Abruzzo il tentativo di mettere ordine alla voragine nelle spese della sanità si è trasformato in una gigantesca truffa contabile a vantaggio dei baroni delle cliniche private. Secondo gli investigatori, i soliti noti delle case di cura convenzionate sono riusciti a mettere le mani su un tesoretto da 100 milioni di euro. Soldi prelevati dalle casse della regione con una facilità tanto impressionante quanto sospetta: è bastato presentare un'autocertificazione per ottenere fiumi di denaro. Una pacchia ai danni del contribuente, benedetta dalla vecchia giunta regionale di centrodestra e proseguita con modalità diverse anche con quella di centrosinistra.

Adesso forse la festa sta finendo. Le Fiamme gialle, la Corte dei conti e la Procura della Repubblica di Pescara si sono calate nel baratro della sanità pubblica abruzzese, che fino al 2005 aveva accumulato debiti per 682 milioni di euro, cercando di capire quanto del denaro era stato realmente speso e quanto invece si era perso nei meandri del malaffare. Il risultato è choccante: ben 100 milioni di euro, 200 miliardi delle vecchie lire, sarebbero stati indebitamente riconosciuti ai titolari delle cliniche. Oltre 100 milioni che potrebbero venire richiesti a tutti i responsabili della giunta protagonista dello scandalo.

Al centro dell'intrigo c'è un meccanismo molto di moda nella finanza pubblica degli scorsi anni: la cartolarizzazione, ovvero la vendita di beni (crediti, immobili) pubblici. In Abruzzo si è pensato di applicarla alla sanità, con un progetto che avrebbe dovuto farescuola nell'Italia delle regioni sprecone. Invece, secondo gli inquirenti, l'operazione si sarebbe trasformata in un capolavoro del malaffare.

La brutta storia inizia nel 2004 quando l'allora governatore Giovanni Pace (An) decide di ripianare i debiti sanitari: tutti soldi che le Asl dovevano pagare alle cliniche private. Si stabilisce di cartolarizzare i crediti: la Finanziaria regionale(Fira) li acquista dai privati e li gira a una società veicolo (Cartesio srl); questa emette obbligazioni con i cui proventi la Fira paga i privati; la Regione rimborsa i titoli previo accordo con le Asl che devono riconoscere i crediti dichiarati dai privati.

Così parte la cartolarizzazione: una prima tranche per 336 milioni conclusa da Pace nel 2004; un'altra da 346 milioni portata invece a termine dal successore Ottaviano Del Turco. È proprio sulla cartolarizzazione di Pace che la Guardia di finanza ha scavato a fondo. Secondo le Fiamme gialle l'operazione parte male sin dall'inizio, quando si tratta di individuare i crediti dei privati. Accanto a quelli vantati per prestazioni regolarmente fatturate e contabilizzate (credito performing) vengono infatti inseriti anche i crediti presunti (non performing). Ossia i crediti che i titolari delle cliniche potrebbero vantare in futuro per il periodo 1995-2001.

È chiaro che si tratta di crediti non esigibili. Ma l'allora assessore alla Sanità Vito Domenici (Fi) nell'aprile 2004 va anche oltre: convoca i rappresentati delle case di cura invitandoli a formulare, addirittura "sotto forma di autocertificazione", le loro pretese per quei sei anni. Una manna per i padroni delle cliniche che presentano conti salati quanto evanescenti: chiedono 39 milioni alla Asl di Chieti, 38 a quella di Pescara, 23 a quella di Avezzano-Sulmona.

In totale fanno quasi 100 milioni di euro nella ripartizione dei quali fa la parte del leone Vincenzo Maria Angelini, finanziatoredi Forza Italia. Il primo aspetto singolare della vicenda, spiegano le Fiamme gialle, è che mentre l'assessore chiede alle case di cura l'autocertificazione dei crediti, si guarda bene dal controllare lafondatezza di quelle richieste. Sì, nessuno verifica se i pretendenti avevano diritto o meno ai rimborsi milionari: non lo fa l'assessorato, non lo fanno nemmeno le Asl. È solo la Guardia difinanza a studiare le autocertificazioni. Gli investigatori scoprono che le somme invocate dai privati riguardano cure e ricoveri "in quantità eccedente il budget annualmente fissato dalla Regione": cifre difficilmente esigibili in base ai regolamenti.

Inoltre queste autocertificazioni sono connotate da "una manifesta carenza documentale" e in molti casi le prestazioni sanitarie relative non sono state nemmeno fatturate. Rimborsi per il nero? Non solo: per molti di questi crediti le case di cura non hanno avviato un contenzioso giudiziario, segno che non ritenevano di potere ricevere quei soldi. Insomma, un regalo.

L'espresso ha visionato il rapporto della Guardia di finanza sulla Sanitopoli abruzzese: un'inchiesta condotta dal colonnello Patrizio Vezzoli e che è alla base delle indagini portate avanti su due fronti dalla Corte dei conti dell'Aquila, dal procuratore della Repubblica di Pescara Nicola Trifuoggi e dal suo sostituto Giuseppe Bellelli.

I reati ipotizzati sono truffa, falso, estorsione, corruzione, associazione a delinquere. Pesa soprattutto il conto dei danni per l'erario, quei 100 milioni che potrebbero venire richiesti ai responsabili dell'operazione. Chi deve risponderne? Si tratta della giunta di centrodestra che fino all'aprile del 2005 ha amministrato l'Abruzzo: con il governatore Pace, gli assessori Mario Amicone, Alfredo Castiglione, Giorgio De Matteis, Massimo Desiati, Donato Di Fonzo, Vito Domenici, Leo Orsini, Antonio Prospero, Bruno Sabatini, Francesco Sciarretta. Ma sotto accusa sono finiti anche tre direttori generali di altrettante Asl e l'intero consiglio d'amministrazionedella Fira con in testa l'ad Giancarlo Masciarelli, già finito incarcere per associazione a delinquere e truffa per i finanziamenti erogati a società fantasma.

La giunta e la Fira avevano basato la cartolarizzazione sul parere dello studio legale Anello & partners di Roma: i crediti autocertificati dei privati andavano pagati in previsione della "possibilità di soccombenza della Regione e delle Asl nei giudizi pendenti e in quelli potenzialmente instaurabili" dalle cliniche. Sulla base di questo parere, la Fira ha proposto ai privati di acquistare i crediti autocertificati, pagando il 65 per cento della somma richiesta.

Nella giunta tutti si dichiarano soddisfatti del marchingegno messo in piedi da Masciarelli: l'assessore Domenici plaude "alla bontà economico-finanziaria dell'operazione". Una decisione stroncata invece dagli inquirenti: "Non si comprende", annota la Finanza, "in base a quale criterio sia stato offerto un importo pari al 65 per cento di pretese semplicemente non documentate". Le conclusioni dello studio Anello sono per le Fiamme gialle "alquanto discutibili". I finanzieri hanno rilevato anche altre anomalie, tali da sollevare "seri dubbi sulla liceità dell'operazione".

E non basta. Con una delibera la giunta ha imposto un diktat ai vertici delle Asl: pagate ai privati la cifra stabilita entro tre giorni, pena la decadenza dell'incarico. Per la Finanza imporre il pagamento "di presunti debiti non riscontrati e non contabilizzati" rappresenta una condotta grave che, oltre a determinare un danno erariale configura anche i reati di abuso d'ufficio ed estorsione nei confronti dei direttori delle Asl. Per i quali la beffa è doppia: sono formalmente colpevoli dello sperpero perché neanche l'estorsione subita li solleva dalla responsabilità per il "regalo"alle cliniche.

(14 luglio 2008)
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Berlusconi accorre in soccrso ...

Messaggioda annalu il 14/07/2008, 18:34

Ed era proprio il socrso di cui si sentiva il bisogno ...

Sull'arresto di Del Turco dice: "Spesso teoremi accusatori sono infondati"
L'Anm: "Il premier discredita la magistratura senza conoscere i fatti"
Berlusconi: "Serve riforma radicale della giustizia"

PARIGI - Non basta. Non basta lo scudo penale per le quattro più alte cariche dello stato. Non basta la norma "blocca processi" diventata "slitta processi". Per il premier "c'è la necessita ab imis di una riforma del sistema giudiziario italiano". Berlusconi parla con i cronisti a Parigi al termine del vertice Euromed. Anche con la separazione delle carriere? "Io credo - risponde il premier - che si debba fare di più". Quanto di più? "Molto di più..." aggiunge il premier.

I teoremi "infondati" delle procure. L'occasione questa volta non sono i "suoi" processi e le inchieste che lo vedono coinvolto. Bensì l'arresto del presidente della regione Abruzzo Ottaviano del Turco (Pd) al centro, secondo le accuse, con la sua giunta di centrosinistra di un comitato di affari che lucrava sul sistema sanitario regionale. "Spesso i teoremi accusatori sono infondati" dice Berlusconi molto colpito dall'inchiesta della Guardia di finanza. "Mi sembra molto strana - aggiunge - una decapitazione completa, quasi una retata, di un intero governo di una regione". Il premier poi fa notare come per lui "non ha alcuna che venga colpita una parte politica o l'altra". Il fatto è che "molto spesso i teoremi accusatori non vengono confermati".

"Serve riforma totale". Da questa constatazione, muove la necessità di una riforma ab imis, cioè totale e in tutte le sue parti del sistema giudiziario italiano. Qualcosa che vada ben oltre la già temuta e più volta respinta dalle toghe separazione delle carriere. "Serve di più - insiste il premier- molto di più". E anche se le ultime riforme - lodo Alfano e slitta processi - vanno "nei binari e nella direzione auspicati", Berlusconi annuncia di voler andare avanti.

La reazione dell'Anm. "Ancora una volta il premier discredita la magistratura" attacca l'Anm. Il sindacato delle toghe che ha appena avuto il tempo di compiacersi per la norma slitta processi, la modifica sostanziale dell'emendamento al decreto sicurezza che riconsegna ai Presidenti dei tribunali la facoltà di far slittare i procedimenti per crimini avvenuti prima del 2 maggio 2006 e puniti con una pena inferiore ai quattro anni di carcere. E subito deve rimettersi in guardia per le ulteriori modifiche annunciate dal premier. Per il segretario Giuseppe Cascini la generica accusa alla magistratura inquirente di procedere per teoremi non corrisponde ad un metodo di critica "informata e fondata sulla conoscenza degli atti" e "finisce per gettare discredito all'istituzione giudiziaria nel suo complesso". Il "giusto diritto di critica" - osserva il segretario del sindacato delle toghe - dovrebbe essere sempre basato "sulla conoscenza dei fatti e delle carte, soprattutto da parte di chi ricopre incarichi istituzionali".

(14 luglio 2008)


Avevo dimenticato il ink: La repubblica di oggi.
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Re: Abruzzo, arrestato Del Turco

Messaggioda lucameni il 14/07/2008, 19:07

sopratutto disinteressato.
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