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costo <locale> della vita

Discussioni su aspetti locali di attualità, specifici o comuni a vari luoghi, ove già non affrontati nei forum tematici. Riforme locali: decentramento e federalismo.

costo <locale> della vita

Messaggioda franz il 27/09/2008, 17:32

Sulla base dei dati rilevati dall'Istat dal 2001 al 2008, la Cgia di Mestre
ha verificato il peso maggiore dell'inflazione nel Mezzogiorno

Prezzi aumentati soprattutto al Sud
In Calabria e Campania il record

Ma nelle regioni meridionali si partiva da medie più basse
Prezzi aumentati soprattutto al Sud In Calabria e Campania il record


ROMA - I prezzi negli ultimi anni sono aumentati soprattutto al Sud. E' quanto risulta da una rielaborazione dei dati statistici dell'Istat effettuata dall'Ufficio Studi della Cgia di Mestre. Se dal 2001 al 2008 la media italiana di incremento è stata del 17,1%, la Calabria è la regione che ha registrato l'incremento più elevato: il 21%; la Campania il 20,3%; la Sicilia il 19% e la Puglia il 18%. Queste le "maglie nere" degli incrementi dei prezzi nel Belpaese dall'avvento dell'euro ad oggi. Ultime in graduatoria sono il Veneto (15,6%), la Lombardia (15,2%), il Molise (15%) e la Toscana dove i prezzi sono lievitati del 14,9%.

"E' opportuno sottolineare che la maggior crescita dell'inflazione non deve essere confusa con il costo della spesa in termini assoluti - spiega Giuseppe Bortolussi della Cgia - Anzi, il costo in generale è inferiore. La maggior crescita dell'inflazione nel Mezzogiorno si spiega con il fatto che la base di partenza dei prezzi nel 2001 era molto più bassa rispetto a quella registrata al Nord".

La Cgia di Mestre ha anche analizzato nel dettaglio le singole macrocategorie. Tra quelle che hanno avuto i maggiori rincari le bevande alcoliche e i tabacchi. Con la Campania in testa (+46,7 % in sette anni), seguita da Sicilia (45,5%), Abruzzo (44,4%), Calabria (44,1%) e Lazio (43%).

Mentre invece per le spese per l'abitazione, acqua, elettricità e combustibili, gli aumenti più significativi giungono dal Trentino Alto Adige (+37,5%), dalla Sardegna (+34,8%), dalla Sicilia (32,3%) e dal Molise (31,1%). Intorno al 25-30% anche gli incrementi dei prodotti alimentari e i trasporti. Più contenuti gli aumenti registrati nell'istruzione, negli alberghi, nell'abbigliamento, nei mobili e negli spettacoli.

Ecco la 'classifica' del rialzo dell'indice dei prezzi nel periodo 2001-2008 per le singole regioni: Calabria +21%; Campania +20,3%; Sicilia +19%; Puglia +18%; Piemonte +17,9%; Abruzzo +17,8%; Sardegna +17,6%; Trentino-Alto Adige +17,5%; Marche +16,8%; Friuli-Venezia Giulia +16,7%; Basilicata +16,7%; Lazio +16,6%; Umbria +16,2%; Emilia-Romagna 16,1%;Valle d'Aosta 16% ;Liguria +15,7%; Veneto +15,6%; Lombardia +15,2%; Molise +15%; Toscana +14,9%.
(27 settembre 2008)
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Re: costo <locale> della vita

Messaggioda franz il 27/09/2008, 17:45

Qui c'è da dire che ogni dato sul costo locale della vita è turbato da un assenza misteriosa, tutelata come un grande segreto di stato, come quelli sulle stragi degli anni di piombo.

Conosciamo gli incrementi ma non le basi di partenza.
Come a dire che sappiamo che uno è cresciuto di 1cm in un anno e l'altro di due ma non sappiamo quale tra i due fosse alto un metro e venti e quale in partenza fosse alto uno e novantasette.

Il costo della vita su base locale è uno dei piu' grandi misteri italiani.
Noti economisti come Campigllio, che al tema hanno pubblicato apprezzati studi , hanno chiesto questi dati all'Istat senza ottenere alcuna risposta. Possiamo sapere che il costo della vita a Palermo è aumentato dello 0,4 mentre a Trieste dello 0,6. Nulla di piu'.

maggior crescita dell'inflazione non deve essere confusa con il costo della spesa in termini assoluti

Perfettamente vero, ma per un altro motivo rispetto a quello indicato da quuell'ufficio studi.
L'infazione ed il costo della vita sono due fenomeni diversi (collegati) che non vanno confusi.
Che lo facciano i giornalisti è comprensibile, che lo faccia un centro studi invece no.

Quello che è rilavabile localmente è solo il costo della vita.
L'inflazione non è rilevabile localmente, dato che rappresenta la perdita di valore della moneta relativamente alle altre.
Potremmo avere un aumento generalizzato dei prezzi senza alcuna inflazione.

ma a parte questo, la domanda che sorge spontanea è: perché da nessuna parte è disponibile il dato del costo della vita a livello locale (regionale, provinciale, comunale)?

Ciao,
Franz
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