Almeno in Piemonte.
Non potendo abolire una legge dello stato, la 194 sull'interruzione di gravidanza, c'è chi cerca di renderne sempre più difficile l'attuazione.
Non bastano più medici e paramedici obiettori di coscienza. In Piemonte si considerano le donne eternamente minorenni, e si chiede loro di recarsi all'ospedale accompagnate da un parente. Per ora non mi pare sia stato specificato che debba essere un uomo, padre, fratello o marito, ma ci arriveremo se continuiamo così.
Da ANSA di poco fa:
2008-08-23 18:52
ABORTO: VIALE, PIEMONTE VIOLA 194
Norma regionale chiede a donne di essere accompagnate da parente
(ANSA) - TORINO, 23 AGO - Per abortire, in Piemonte, la donna deve essere accompagnata da un parente, e Silvio Viale protesta: ''E' contro la legge 194''. Il ginecologo torinese, tra i protagonisti della sperimentazione della pillola abortiva Ru486, attacca la disposizione regionale secondo la quale la paziente deve entrare nel day hospital chirurgico con un parente.''E' una violazione alla legge 194 - sottolinea Viale - in questo modo viene lesa la riservatezza''.